Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Sandro.48
Messaggi: 443
Iscritto il: giovedì 8 ottobre 2015, 12:54

Re: Interpretazione Ebraica delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Sandro.48 »

Gesù è un personaggio troppo misterioso , e non è possibile discutere in pubblico chi è: un osservatore attento avrà notato che io non ho mai aperto la sezione "Yeshùa" e che io "non ho mai aperto la sezione "Scritture Greche"
Quindi facciamo ordine. Di Yeshùa se ne parla colà e io non intervengo più.
Tuttavia ricordo che questa è la Sezione Scritture Ebraiche (purtroppo non scritte in ebraico, ma in italiano).
Sandro_48
Avatar utente
Michele
Messaggi: 2410
Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 11:51

Re: Interpretazione Ebraica delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Michele »

E infatti la figura del Messia fa parte dele scritture ebraiche.
Se invece vorresti fare uno studio appronfondito delle scritture ebraiche, è un altro conto, ma questo resta pur sempre un forum, dialoghi, scambi, opinioni ecc.
Per gli studi ci sono altre forme telematiche, magari il blog, per dirne una
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Interpretazione Ebraica delle Scritture Ebraiche

Messaggio da bgaluppi »

In Dt 18:15-19 leggiamo:

“Per te il SIGNORE, il tuo Dio, farà sorgere in mezzo a te, fra i tuoi fratelli, un profeta come me; a lui darete ascolto! Avrai così quello che chiedesti al SIGNORE tuo Dio, in Oreb, il giorno dell'assemblea, quando dicesti: «Che io non oda più la voce del SIGNORE mio Dio, e non veda più questo gran fuoco, affinché io non muoia». Il SIGNORE mi disse: «Quello che hanno detto, sta bene; io farò sorgere per loro un profeta come te in mezzo ai loro fratelli, e metterò le mie parole nella sua bocca ed egli dirà loro tutto quello che io gli comanderò. Avverrà che se qualcuno non darà ascolto alle mie parole, che egli dirà in mio nome, io gliene domanderò conto.”

Dio annuncia a Mosè la nascita di un profeta del suo livello, che addirittura avrà le Sue parole nella sua bocca; infatti, il Messia è "la parola", e non un semplice profeta. I profeti parlavano per conto di Dio in certi momenti, non sempre, e nessuno di loro era "la parola"; il Cristo, ossia l'unto, è la parola (Gv 1), dal momento del battesimo fino alla morte, e non un semplice profeta che ogni tanto Dio utilizza. Ma è importante rilevare il fatto che il passo di Deuteronomio specifichi che questo uomo sarà un profeta, come lo era Mosè, non un qualcosa di speciale, come un semi-dio o Se stesso fatto uomo. Infatti, questo uomo non parlerà in quanto Dio, ma parlerà per conto di Dio, come annunciato in Dt 18. Se fosse Dio, non parlerebbe per conto di Dio: invece, questo profeta come Mosè, parla per conto di Dio. Yeshua stesso conferma questo:

“Perché io non ho parlato di mio; ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha comandato lui quello che devo dire e di cui devo parlare.” — Gv 12:49

“Mosè, infatti, disse: «Il Signore Dio vi susciterà in mezzo ai vostri fratelli un profeta come me; ascoltatelo in tutte le cose che vi dirà».” — At 3:22

Quindi, il Messia non è un "uomo speciale", dotato di poteri divini o essenza divina, ma solo il prescelto per suggellare il rinnovamento del patto:

“«Ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE, «in cui io farò un nuovo patto con la casa d'Israele e con la casa di Giuda; non come il patto che feci con i loro padri il giorno che li presi per mano per condurli fuori dal paese d'Egitto: patto che essi violarono, sebbene io fossi loro signore», dice il SIGNORE; «ma questo è il patto che farò con la casa d'Israele, dopo quei giorni», dice il SIGNORE: «io metterò la mia legge nell'intimo loro, la scriverò sul loro cuore, e io sarò loro Dio, ed essi saranno mio popolo. Nessuno istruirà più il suo compagno o il proprio fratello, dicendo: "Conoscete il SIGNORE!", poiché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande», dice il SIGNORE. «Poiché io perdonerò la loro iniquità, non mi ricorderò del loro peccato».” — Ger 31:31-34

Ecco la giustificazione dal peccato, che giunge tramite il Cristo.

“Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, che è versato per voi.” — Lc 22:20

“Farò con loro un'alleanza di pace, che sarà con loro un'alleanza eterna. Li stabilirò e li moltiplicherò e porrò il mio santuario in mezzo a loro per sempre.” — Ez 37:26

“Per questo egli è mediatore di una nuova alleanza, perché, essendo ormai intervenuta la sua morte per la redenzione delle colpe commesse sotto la prima alleanza, coloro che sono stati chiamati ricevano l'eredità eterna che è stata promessa.” — Eb 9:15
Sandro.48
Messaggi: 443
Iscritto il: giovedì 8 ottobre 2015, 12:54

Re: Interpretazione Ebraica delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Sandro.48 »

bgaluppi sei andato OFF TOPIC:
questa NON E' l'interpretazione cristologica delle SCritture Ebraiche, ma
dovrebbe essere l'interpretazione ebraica delle Scritture Ebraiche;
anche se mi rileggerò con un certo interesse i tuoi scritti OFF TOPIC. perchè? è semplice, quando brancolo nel buio, preferisco vedere male che non vedere del tutto.(infatti l'interpretazione ebraica è un sogno irraggiungibile per noi cristiani, non imparentati coi Rabbini).
Sandro.48 (non mi devo fare inutili pippe mentali) : sono costretto ad accettare per buono il tuo discorso OFF TOPIC, che mi forzerò di farmi piacere, un po' con quella Santa Violenza usata una volta da un Frate Cattolico per impormi il suo punto di vista , che io non condividevo.
Ultima modifica di Sandro.48 il giovedì 3 dicembre 2015, 18:40, modificato 2 volte in totale.
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Interpretazione Ebraica delle Scritture Ebraiche

Messaggio da bgaluppi »

Hai ragione Sandro, e scusate per l'OT.
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Interpretazione Ebraica delle Scritture Ebraiche

Messaggio da bgaluppi »

Per quanto riguarda la profezia di Ezechiele da me citata, ecco un punto di vista ebraico.

——

Uno tra i principali compiti del Messia sarà la ricostruzione del Bet Hamikdàsh a Gerusalemme. Si tratta del terzo Santuario che rimarrà edificato in eterno, secondo la profezia di Ezechiele (37, 26-28). "E stabilirà con loro un patto di pace, che sarà patto stabilito con loro per sempre, li collocherà nel loro paese, li accrescerà e metterà in mezzo a loro il mio Santuario per sempre. Il mio Santuario si eleverà sopra di loro, Io sarò il loro D-o ed essi saranno il mio popolo. E essendo il mio Santuario in messo a loro per sempre, le genti riconosceranno che sono Io che ho fatto di Israele il popolo santo." La ricostruzione del terzo Santuario dimostrerà che il Messia è "il Messia definitivo" e solo quando vedremo che tutto ciò si verificherà e sarà compiuto lo considereremo come il vero Redentore.

Chi Ricostruirà il Santuario?

Alcune fonti dicono che il Santuario scenderà dai cieli, poichè D-o stesso lo costruirà e l'edificio sarà eterno a differenza dei due che lo hanno preceduto. Rashi, nel commento a Talmud Sukkà 41a scrive che il terzo Bet Hamikdàsh scenderà dai cieli, poichè è scritto: "il Santuario, o Signore, che hanno preparato le tue mani" (Esodo 15, 17). In Vayiqrà Rabba (9, 7) e Bemidbar Rabbà (13, 2) è detto, invece, che sarà l'uomo a costruire il terzo Santuario. Maimonide sostiene che sarà proprio il Messia a edificarlo (Hilkhòt Melakhìm 11, 4) ed è per questo che il comando è stato dato al popolo ebraico.

In verità non c'è alcuna contraddizione tra le opinioni dei Maestri: il popolo costruirà parte del Santuario, secondo quanto gli è stato comandato, lasciando le parti superiori a D-o stesso, quale garanzia di eternità. L'opera dell'uomo e l'apporto Divino alla costruzione del Santuario si divideranno e si combineranno tra loro in vari modi, secondo l'opinione dei Maestri:

1. Il Messia in primo luogo costruirà per intero il Bet Hamiqdàsh, successivamente l'edificio spirituale, opera di D-o, discenderà nella struttura materiale.

2. Le dimensioni del terzo Santuario sono riportate nella profezia di Ezechiele (cap.40-44), ma molti dettagli sono poco chiari. Quando il Messia edificherà il terzo Santuario, tutti i particolari descritti da Ezechiele, che sono al di là della comprensione umana, saranno completati per opera Divina e discenderanno dai cieli.

3. Un'altra soluzione all'apparente contraddizione che si rileva tra le opinioni dei Maestri è suggerita dal Midràsh che insegna che le porte del Bet Hamikdàsh sono tuttora interrate nel Monte del Tempio. Quando il terzo Santuario discenderà dai cieli, esse si paleseranno reinstallandosi al loro posto con l'aiuto del Messia: poichè colui che fissa le porte è considerato dalla Halakhà come il costruttore dell'intero edificio, in questo modo il popolo ebraico adempirà al comando di costruire il Bet Hamikdàsh.

Tratto dal Libro, I Giorni del Messia

——

fonte: http://www.it.chabad.org/library/articl ... alemme.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
marco
Messaggi: 2277
Iscritto il: mercoledì 2 aprile 2014, 18:47

Re: Interpretazione Ebraica delle Scritture Ebraiche

Messaggio da marco »

Caro Sandro (non sto scrivendo in tono polemico) una domanda: a cosa serve l'interpretazione ebraica delle Scritture ebraiche?
Se tutta la Sacra Scrittura parla di Cristo e gli ebrei interpretandola non lo vedono, che giovamento possiamo trarre noi da quella sapienza?
Non c'è per caso il rischio di prendere una strada sbagliata?
Grazie, Marco.
Sandro.48
Messaggi: 443
Iscritto il: giovedì 8 ottobre 2015, 12:54

Re: Interpretazione Ebraica delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Sandro.48 »

SERVE A CONOSCERE UNA PARTE DELLA VERITA CHE CI SFUGGE E CHE NOI
NON CONOSCEREMO MAI.

(ma che forse bgaluppi , e non solo lui, ma anche Noiman, e Stefanotus,
hanno intravisto).
Stefanotus , se mi leggi, mandami la tua E MAIL
Sandro_48 E Mail sandro_prada@fastwebnet.it
Ultima modifica di Sandro.48 il giovedì 3 dicembre 2015, 19:43, modificato 1 volta in totale.
Avatar utente
Israel75
Messaggi: 1934
Iscritto il: mercoledì 26 marzo 2014, 16:27

Re: Interpretazione Ebraica delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Israel75 »

(Gv 5:45) Non crediate che sia io ad accusarvi davanti al Padre; c'è già chi vi accusa, Mosè, nel quale avete riposto la vostra speranza. 46 Se credeste infatti a Mosè, credereste anche a me; perché di me egli ha scritto. 47 Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?».

Applicando un ragionamento inverso si ottengono davvero risultati strabilianti!!!.
Zitti-muti-e-rassegnati. :)) :)) :))
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
Avatar utente
Michele
Messaggi: 2410
Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 11:51

Re: Interpretazione Ebraica delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Michele »

Sono della stessa opinione di Marco, tanto più che le interpretazioni dei rabbini sono a volte contraddittorie tra loro e accettate allo stesso tempo.
E tra l'altro Gesù che è nato ebreo, nella sostanza non lo era. Egli parlava con un'autorità di chi è stato veramente con il Padre. E le cose che diceva Gesù, nessuno era in grado di contestarle, non c'era un Fariseo o chiunque del Sinedrio, in grado di replicare alle sue parole. Gesù portava un messaggio che superava di gran lunga tutto l'A.T., e che non poteva essere inteso dagli ebrei. Proprio per questo è successo quello che è successo. Questo fa capire che Gesù non aveva patria, ma era il figlio dell'umanità e il Figlio di Dio, che portò un nuovo messaggio, tanto semplice da non poter essere capito neppure oggi. Ci si gira intorno, si citano versetti, si vanno a ripescare versetti vecchi di 6 mila anni, pur di fare combaciare un puzzle che non ha tessere. Basta leggere la vita di Gesù, così come ci è stato riportato nei 4 Vangeli, e capire cosa ci ha lasciato detto.
Non prendere un versetto e costruirci un dogma, questo è sbagliato. E poi, fare sempre la prova del 9, capire se quello che ci stiamo proponendo sia conforme con la volontà di Dio. Se non lo è (come l'eucarestia o il sacrificio), è del tutto inutile continuare a perdere tempo dietro dogmi creati dalle persone, o intepretate da passi ovviamente non originali, e messi li per certificare quel dogma.
Rispondi