Si è soliti dire che dalla metà dell’uomo Dio trasse la donna, ma è sbagliato. Non dalla metà dell’uomo ma dalla metà dell’essere indifferenziato. Di fatto Dio trasse da quell’essere la donna, e ciò che rimase era l’uomo.
Si Gianni è proprio cosi, il racconto di Bereshit riesce a stupire sempre, nonostante che siano ben evidenti alcune contraddizioni temporali e importanti anomalie nell’ordine della narrazione tra Bereshit 1 e Bereshit 2, la prima sensazione che ha il lettore è che si tratti di due diversi racconti provenienti da diverse fonti e che per opportunità siano state affiancate, Cassuto osserva che sarebbe stato molto più comodo fonderle in un unico racconto e con esso fare sparire le grandi contraddizioni, ma questo non è stato fatto e non per il solo rispetto del testo sacro, ma perché queste contraddizioni non preoccupavano gli agiografi , non era molto importante che in : “Il Signore Dio che aveva formato dalla terra tutte le bestie dei campi e tutti i volatili del cielo, li portò all’uomo per vedere come li avrebbe chiamati, qualunque nome l’uomo avesse dato agli esseri viventi sarebbe stato il loro nome”(Bereshit 2/19).
Non siano nominati i pesci e il riconoscimento vada solo per gli animale di terra e in cielo.
Se si studiano a fondo le due narrazioni si comprende che il secondo spiega il primo e il primo introduce il secondo, nell’insieme costituiscono un vero e proprio progetto letterario di oltre 3000 anni fa , le due narrazioni della genesi dell’uomo possano essere comprese nel loro insieme solo se non le isoliamo , la prima creazione forma androgina è impegnativa in quanto è stato aggiunto l’aspetto teologico di “ immagine e somiglianza” , il tutto è confluito nella seconda parte della creazione in cui il vasaio ha aggiunto la “ forma” , da qui in poi il racconto diventerà più interessante.
Noiman
non è un po troppo scritto grande? ditemi voi......