Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Janira
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Janira »

Tiger, dipende dal significato dei termini. La Kabbalah insegna che il termine Israele significa "diretto a Dio", e oggi chiunque abbia questo desiderio di rivelare il Creatore può essere definito Israele. Perciò il Messia ben Joseph è quella forza che ha risvegliato e corretto ad uno ad uno questa minoranza che oggi si pone come obiettivo l'equivalenza della forma con il Creatore. Ma il proposito della Creazione è che tutta l'umanità arrivi a questo traguardo. La forza del Messia ben David ha questo compito.
Ma non mi è chiaro perchè Kook afferma che il Messia ben Joseph debba morire a tal scopo.
noiman
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da noiman »

Che ti devo dire Tiger….. :-?? direi che è un problema di fiducia, se inviti un ebreo ortodosso osservante a cena potresti avere dei problemi, ma se inviti sempre un ebreo ortodosso ma non osservante , qui ti prego di accettare l'apparente contraddizione ( un quasi ossimoro :-?? )dedicheresti il tempo della cena a capire che cosa è l’osservanza e tutte le sue contraddizioni, sempre che noi ospiti nella tua casa abbiamo l’intenzione di parlarne e invece di una discussione potrebbe essere una disputa e non una cena tra amici,ma immagino anche se ci invitasti tutto questo non sarebbe nel tuo stile , poi.... ti puoi ritrovare ospiti di fede mosaica che assomigliano a quelli che si definiscono cristiani ma non sono osservanti se non in alcuni aspetti marginali.
Il confronto è sul livello di osservanza di chi permette “matir” e di chi proibisce “ossèr” , l’esempio degli ospiti in un un banchetto in una casa con diversi livelli di osservanza, il matir ha un problema di coscienza, l’ossèr un problema di fiducia.

Concludendo direi che per quello che mi riguarda non essendo un ebreo particolarmente osservante e in parte liquefatto nella società in cui vivo potrei avere fiducia nella tua cucina e nella tua accoglienza, se poi tua moglie mi mette il maiale nelle polpette e il formaggio grattugiato che devo dirti, mangio, taccio e non lo so....... :-(
" Un topo porta a casa del proprietario delle briciole di pane dopo che è stato rimosso il khametz alla vigilia di Pesàch, il pensiero logico risponde che essendo all’insaputa dei proprietari la mitzvà non viene invalidata, in realtà essendo il modello la casa kasherizzata la presenza della più piccola parte di khametz la rende invalida esattamente come se il padrone di casa sia stato poco diligente nella ricerca del khametz misurando la sua intenzione, se nel caso del massimo della diligenza è rimasto un pezzo di khametz si ritorna al fatto che è esattamente come nel caso del topo, non si misura la diligenza ne l’intenzione ma il modello, è solo il fatto che c’è khametz nella casa, in teoria anche solo nella polvere sui mobili o sotto i tappeti."
(ispirato da Adin Steisatz- Cos’è il Talmud (302).
Poi rispondo a Gianni che osserva che il seguito della casherut ebraica deriva dalle norme rabbiniche, verissimo ....... :YMHUG: ma sono anche l’espressione della interpretazione della Misnàh nei secoli da cui nascono le conseguenti riflessioni talmudiche sull’ordine della purezza come espressione della qedushà.

Riguardo il consumo del latte con la carne dobbiamo anche ricordare che esistono aspetti ermeneutici collaterali che hanno ispirato il precetto nella sua origine , esempio ricordando che Din e Rachamim , giustizia e rigore sono le forze che mantengono in equilibro il mondo, cibarsi di carne rappresenta il rigore, ma non unirlo al latte potrebbe includere la misericordia, l’esempio?
Per procurarsi la carne esiste una azione violenta, l’uccisione, ma per ottenere il latte non serve la violenza, se mai l’opposto che prevede attenzioni e cure per l’animale.
Shalom
Noiman



AEnim

Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da AEnim »

noiman ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 19:01 se poi tua moglie mi mette il maiale nelle polpette e il formaggio grattugiato
Adesso non lo so, perchè è tanto che non invito e non sono invitata (in genere io ho sempre fatto tanti inviti ma non me li ricambiano mai quindi mi sono stufata), però, almeno secondo le usanze delle nostre madri e nonne, non si servono polpette agli ospiti!!! :) (non è considerato un piatto molto pregiato).

Non è difficile fare un pasto kosher, bisogna solo stare attenti a non usare burro, al sugo del primo piatto, ed al dolce in caso si cucini carne. Se no un bel pesce con pinne e squame e quasi tutto è risolto.
noiman
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da noiman »

Gli arancini di riso sono di fatto polpette e dentro ci sta bene la mozzarella, ma non la carne come in alcune versioni che si trovano a Roma come supplì, se vuoi sapere cosa servire devi escludere, pesci senza squame, conigli e affini, cozze, vongole e gamberi polipo e altri invertebrati, ecc. ecc. …. non saprei dirti per le locuste, poi se si è a Pesàch niente di proveniente dalla fermentazione, tranne i vini che dalle tue parti sono eccezionali, ogni tanto acquisto dalla cantina Brasco, ottimi vini
Un salutone :YMHUG:
Noiman
AEnim

Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da AEnim »

Nemmeno la trippa, la coradella, e le animelle di abbacchio. Poi niente saltimbocca con prosciutto e formaggio, niente formaggio sul ragù. Eh, insomma, la cucina tipica romana direi proprio bocciata.
Io direi:
- antipasto - zucchine marinate con il limone se l'aceto è considerato un fermentato
peperoni arrosto spellati e sfilettati e un bell'hummus di ceci, oppure un piatto di fave cotte se è stagione (senza pancetta ovviamente) - cucinare l'hummus è un po' rischioso dato che quelli originali hanno sapori dati con spezie che io non conosco e quindi io ci metto alloro e rosmarino (a me il cumino non piace)
- primo piatto - risottino primavera senza burro (con olio d'oliva viene benissimo, io il burro non lo uso mai)
- oppure farfalle con tonno fresco, o tonno e piselli se è primavera, senza panna (se serve una bella cremina viene meravigliosa con un paio di cucchiaini di maizena)
- secondo piatto - orata al forno con patate e pomodorini
oppure arrosto di vitello che fa sempre un figurone
- contorno - insalata mistissima (radicchio rosso, indivia, carote, cetrioli, rughetta), oppure bieta fresca, spinaci o cicoria, o indivia passita con pinoli e ...uva passa? se non è considerata un fermentato.
dolce: macedonia di frutta fresca con frutti secchi e ... uva passa? se non è considerata un fermentato.
Se no, una torta all'acqua, o all'uovo ma senza burro nè latte, con le mele (e anche un po' di cacao.
Ovviamente niente pane al latte.

Oppure: spezzatino di vitella in umido con polenta e contorno di cicoria.
Oppure: pollo ... all'arancia con purè (senza latte e senza formaggio) di patate e carote. Il pollo all'arancia è meglio se ci si aggiunge un po' di salsa di soia, ma forse è da considerare un fermentato
Oppure: filetto al pepe verde, con contorno di champignon al coriandolo e limone e/o contorno di rape bianche saltate e con un filo di salsa curry.
Ma ho un dubbio sugli champignon. Non so se siano kosher o no.

A parte il dubbio sull'aceto (che bene o male è sempre un po' in fermentazione) e l'uva passa (che la produce appena ha contatto con altro), e la salsa di soia, mi pare che sto nel kosher perfetto se pulisco bene tutte le verdure ;;)

Dopo lunga ricerca ed aver scoperto che un tempo il pollo al latte era parve e kosher ma poi la siepe intorno alla torah lo ha fatto diventare vietato, beh, ho provato a cucinarlo l'altro giorno per la curiosità di vedere cosa ci si perde:
conclusione, non vale proprio la pena, è molto meglio cucinarlo negli altri trecentomila modi possibili più normali.

"supplì": roba fritta, troppo pesante, io odio friggere, tanto che cucino le cotolette si e no 4 volte l'anno e già mi vengono gli stranguglioni.
Sarà pure kosher ma mi uccide il fegato :D


p.s. ah, dimenticavo, per ovviare eventuali problemi di kosher sul pane quello lo faccio in casa ... ma cotto al vapore alla cinese e viene cosa che lévete, con lievito di birra ovviamente ... da non fare nei pressi del pesach, se no, azimo.
Janira
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Janira »

Ciao Noiman,
vorrei porti di nuovo all'attenzione una domanda che ho fatto qualche post fa, forse ti è sfuggita. Mi piacerebbe avere una tua risposta, fosse anche negativa.

https://www.biblistica.eu/phpbb/viewtop ... 710#p73710
noiman
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da noiman »

AEnim credo che l’aceto lo puoi usare sempre, se proviene dal vino lo puoi usare anche a Pesàch, questo perché il chametz è individuato in cinque specie vegetali, definite “chamishà miné dagan”,origine della parola “Dagan”, “Grano, orzo, farro, avena, segale”
Perché il vino che è il prodotto di una fermentazione è consentito?
Perchè non deriva dai cinque cereali .
Poi per Janira , :YMHUG: risponderò alla tua domanda, ma ci vuole tempo, in questi giorni sono all’estero .
Ciao
Noiman
Janira
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Janira »

Va bene Noiman, quando potrai. 👍
Grazie per la disponibilità.
noiman
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da noiman »

Ciao Janira, ho difficoltà nel fornirti una risposta adeguata per due motivi, il primo perché non ho mai approfondito l’argomento messianico, sono sicuramente più informati gli ebrei messianici e alcune correnti del cristianesimo che si definiscono messianiche, comunque l’argomento è trattato da Gershom Scholem nel suo saggio”L’idea messianica nell’ebraismo”,da cui mi sono ispirato in questa breve risposta, il testo di Scholem è impegnativo da affrontare se non prima si è studiato opere più semplici.
La presenza di due mashiach nella tradizione ebraica sono l’aspetto della visione catastrofica e di redenzione, il riferimento alle figure subisce l’influenze storiche e psicologiche nella storia ebraica e del pensiero rabbinico fortemente connesso.

Il Mashiach ben Josef è il messia che muore, combatte nella catastrofe messianica nella guerra nella visione di un condottiero che combatte perde e muore, la profezia di Isaia sul servo sofferente non è riferita a lui perché non redime ma combatte la battaglia finale contro gli eserciti del mondo, la battaglia finale coincide con la fine della storia, per approfondire devi leggerti una spiegazione di Siegmund Hurwitz (Die Gestalt des sterbenden), la figura del Mashiach ben David è quella che completa la redenzione e che verrà quando i tempi saranno maturi ovviamente in senso escatologico .
Noiman
Janira
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Janira »

Grazie Noiman per avermi dato una risposta, mi hai incuriosito, credo che cercherò di approfondire l'autore che mi hai citato. In realtà il nome mi è familiare, ma non ricordo dove l'ho letto.

P.s.
Ho scoperto perché mi è familiare, ho un suo libro :-)
Gershom Scholem CONCETTI FONDAMENTALI DELL' EBRAISMO
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