Interpretazione delle Scritture Ebraiche

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Gianni
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Gianni »

Shay, dici che tutta la Torah parla di insegnamenti orali, facendo notare che Torah significa insegnamento. Ma certo. Solo che poi quegli insegnamenti li troviamo per iscritto con l’avvertimento di non allontanarsi da essi. Alla fine anche la cosiddetta Toràh orale è stata messa per iscritto, e possiamo confrontare i due testi scritti: la Toràh biblica e la Mishnà con il Talmùd. Possiamo fare un confronto e vedere come la seconda si allontana dalla Toràh vera e propria, come nel caso del capretto cotto nel latte materno, che abbiamo esaminato.

Shay, io non devo né voglio convincere nessuno. Ho espresso il mio pensiero. Protrarre questa discussione non si avvicinerà mai. Il pensiero ebraico in merito è chiarissimo, e io ne prendo atto. Ma non lo condivido. È come per il lunario: pensiero ebraico in merito chiarissimo, e io ne prendo atto. Ma non lo condivido. Poi ciascuno farà le sue personali valutazioni. Abbiamo tanto altro su cui discutere. La Bibbia è un tesoro inesauribile.
noiman
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da noiman »

Possiamo fare un confronto e vedere come la seconda si allontana dalla Toràh vera e propria, come nel caso del capretto cotto nel latte materno, che abbiamo esaminato.


Non del tutto Gianni ;) , anzi abbiamo solo grattato la superficie, chiedo scusa a Shay se porto un pò indietro la discussione, ma come ho già scritto io ho il pensiero lento e le razioni altrettanto lente.
Avevo scritto:
Ciao Gianni, io invece mi sono preparato una buona colazione, latte con biscottti e avrei dovuto controllare se nei frollini c’era strutto o burro, non lo fatto perchè i giardinieri mi hanno potato la siepe. :d
Per un ulteriore approfondimento possiamo osservare che il precetto di cui discutiamo è anticipato dalla mitzvà di presentare al Tempio le primizie della terra.
(in Shmòt 23/19) , viene presentato il concetto della primizia come una forma di restituzione a H. di qualcosa che per sua grazia ha beneficiato l’uomo, si parla di offerta “dalla terra” e non animale, ma subito dopo leggiamo del divieto di cuocere un ghedi’ nel latte della madre, ci saremmo aspettati di leggere che il primogenito del gregge dovesse essere offerto al bet ha miqdash, il legame tra Shmòt 23/19 e Shmòt 23/20 è un forte messaggio educativo in un contesto che è Mishpatim , insegnando il diritto della madre di crescere i propri figli attraverso il latte che è il reshit della vita, trasformare la vita in morte è ripugnante e per questo che i chachamin hanno esteso il divieto anche ai volatili, come hai citato c'è una seconda presentazione del precetto in Dvarim 14/21, questa volta l’accostamento è con il divieto di cibarsi di un animale morto da se, al di la del fatto che un animale morto può essere infetto, il divieto è connesso al sangue che non può ritornare alla terra da dove proviene la vita.

Certo che le siepi possono diventare intricate e si possono anche aggirare, esempio: se da qualche parte è scritto che non ci saranno maiali in terra di Israele, il divieto venne agirato allevando maiali su delle basse palafitte con il pavimento di legno, è successo, non ricordo la fonte ma è successo.
Noiman

AEnim

Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da AEnim »

Bruno ha scritto: lunedì 15 maggio 2023, 7:20 (e infatti il popolo ebraico è oggi considerato il popolo più intelligente della terra)
Non so perchè a volte vi divertite ad inserire questi rumori di fondo in quanto scrivete.
C'è Riccardo Calimani, un docente alla Ca'Foscari, ebreo Italkim, che se la prende un casino con questa cosa degli ebrei intelligenti definendolo un pregiudizio, positivo, ma pregiudizio e quindi non meno pericoloso di un pregiudizio nagativo.
Ha scritto anche un libro (uno dei tanti), dal quale le recensioni estraggono un'altra barzelletta ebraica.
"Una storiella di poche parole, ma efficace quanto un trattato per sconfiggere il pregiudizio secondo cui gli ebrei sono tutti intelligenti: “Se ci sono quattro ebrei, ci sono sette partiti. Domanderete: perché non otto? Perché c’è sempre l’ebreo deficiente che ha un’idea politica sola”."
Vabbè, intanto che ci sono faccio pubblicità al Libro https://www.joimag.it/essere-ebrei-non- ... re-facile/

Riporto anche questa:
“Sull’elezione e su Dio si può e si deve scherzare”. Le storielle sul tema abbondano, ma non possiamo esimerci dal citare Woody Allen: “Dio non esiste e… noi siamo il suo popolo”.
Bruno
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Bruno »

AEnim ha scritto: lunedì 15 maggio 2023, 10:31 "Una storiella di poche parole, ma efficace quanto un trattato per sconfiggere il pregiudizio secondo cui gli ebrei sono tutti intelligenti:
Ma io non ho detto che "sono tutti intelligenti". Ho detto che il popolo ebraico è considerato il popolo più intelligente della Terra. Quasi tutti gli ebrei hanno almeno una laurea e hanno anche la maggior parte di premi nobel e in proporzione sono uno dei più piccoli popoli della Terra.
AEnim

Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da AEnim »

Allora, in tema.

Io trovo un certo problema.

Poi lascio argomentare sul testo chi lo conosce meglio e soprattutto che legge direttamente il testo ebraico.

Adam riceve precetti? Di scritto: niente.
Noach conosce e segue precetti? Di scritto: niente.
Avraham segue precetti? A giudicare dal suo incontro con Avimelech persino hanno leggi comuni reciprocamente note fra di loro. Di scritto: niente.

Quando arrivano le tavole onestamente io entro un po' in imbarazzo, domandandomi che bisogno ci fosse di tutta quella scenografia se determinate norme, che qui sembrano solo "ricordate", erano in qualche modo conosciute anche prima e venivano in qualche modo seguite anche prima.

Cioè, il contenuto delle tavole non sembra per niente una gran novità, altrimenti bisognerebbe immaginare dei pregressi di gente che vivesse in una sorta di stato brado in assenza di qualunque regola di convivenza.

Dall'Adam a Noach e da Noach ad Avraham e da Avraham a Mosheh, di scritto niente, eppure si vede chiaramente che esiste un terreno retrostante di norme.

Poi ad un certo punto qualcuno mette per iscritto quattro parole e quelle dovrebbero sostanzialmente annientare l'esistenza di tutto quello che non sia scritto.

Non ho proprio idea di come 4 paginette scritte possano annientare i vissuti di intere vite e di numerose generazioni.
AEnim

Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da AEnim »

Bruno ha scritto: lunedì 15 maggio 2023, 10:50
AEnim ha scritto: lunedì 15 maggio 2023, 10:31 "Una storiella di poche parole, ma efficace quanto un trattato per sconfiggere il pregiudizio secondo cui gli ebrei sono tutti intelligenti:
Ma io non ho detto che "sono tutti intelligenti". Ho detto che il popolo ebraico è considerato il popolo più intelligente della Terra. Quasi tutti gli ebrei hanno almeno una laurea e hanno anche la maggior parte di premi nobel e in proporzione sono uno dei più piccoli popoli della Terra.
Va bè :) :P
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Gianni
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Gianni »

Es 32:9 - וַיֹּאמֶר יְהוָה אֶל־מֹשֶׁה רָאִיתִי אֶת־הָעָם הַזֶּה וְהִנֵּה עַמ־קְשֵׁה־עֹרֶף הוּא
roberto
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da roberto »

Ciao Noiman. Non ho capito il tuo ultimo intervento, sulla proibizione del capretto con il latte. da cosa si discosta da quello di Gianni?
Bruno
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Bruno »

AEnim ha scritto: lunedì 15 maggio 2023, 10:53 Quando arrivano le tavole onestamente io entro un po' in imbarazzo, domandandomi che bisogno ci fosse di tutta quella scenografia se determinate norme, che qui sembrano solo "ricordate", erano in qualche modo conosciute anche prima e venivano in qualche modo seguite anche prima.
Da quel momento in poi, un gruppo di fuggitivi egiziani diviene un popolo e gli vengono date delle leggi per essere osservate nella loro terra promessa. Sono le leggi di una nuova nazione, prima erano solo nomadi o cittadini di altre nazioni.
roberto
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da roberto »

AEnim ha scritto: lunedì 15 maggio 2023, 10:53



Quando arrivano le tavole onestamente io entro un po' in imbarazzo, domandandomi che bisogno ci fosse di tutta quella scenografia se determinate norme, che qui sembrano solo "ricordate", erano in qualche modo conosciute anche prima e venivano in qualche modo seguite anche prima.

AEnim, in Deut:4 si legge: Deuteronomio 4
Testo ebraico: www.mechon-mamre.org/c/ct/c0504.htm
1 Ora dunque, Israel, ubbidisci agli statuti ed alle leggi, ch’io
v’insegno d’eseguire. E al v5 : Ecco, io
v’insegno oggi statuti e leggi, come mi comandò il Signore, Iddio
mio. 8 E qual è quella sì
grande nazione, che abbia statuti e diritti giusti, come tutta questa legge ch’io vi presento oggi?
Voglio dire, questo oggi è simbolico? Non mi sembrano norme ricordate.
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