2 RE 2 : 9-10

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Kalebh
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Re: 2 RE 2 : 9-10

Messaggio da Kalebh »

Tu cosa ne pensi? :-)
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bgaluppi
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Re: 2 RE 2 : 9-10

Messaggio da bgaluppi »

Lucia, io non ci capisco niente...! :-)
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Michele
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Re: 2 RE 2 : 9-10

Messaggio da Michele »

Questo passo, come dice giustamente Antonio è del tutto incomprensibile, se spiegato con la sola Bibbia. Forse Gianni sa spiegare con la Bibbia, ma ho i miei dubbi. E come ben sappiamo, qui non si possono intepretare versetti biblici al di fuori della stessa. :-)
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Michele
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Re: 2 RE 2 : 9-10

Messaggio da Michele »

Si certo, il significato di quelle frasi, grosso modo va in quella direzioe.
Ma per arrivare a parlare di spirito o di ispirazione, si dovrebbe essere conclusa la fase in cui si parla di Carro di Fuoco, che è il contesto appena precedente, e da cui proviene anche questo discorso. Che significa essere rapiti in cielo?
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Michele
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Re: 2 RE 2 : 9-10

Messaggio da Michele »

Stavo facendo una riflessione, che mi portava semmai, a chiedermi il significato del rapimento di Elia:
1 Quando il SIGNORE volle rapire in cielo Elia in un turbine, Elia se ne andò da Ghilgal con Eliseo.
Tutto qua
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Kalebh
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Re: 2 RE 2 : 9-10

Messaggio da Kalebh »

Lucia ha scritto:Eliseo aveva riconosciuto in Elia una grande fede e le potenzialità che quel tipo di legame con Dio gli procurava . Così chiede ad Elia "il doppio"di ciò , perchè ammira questo di Elia . Allora Elia lo mette alla prova , dicendogli che se lo vedrà "rapito"da Dio allora significa che avrà abbastanza fede per "vedere" e "accettare"in sè certi "poteri"...Difatti Eliseo vede il rapimento da parte di Dio e assimilando questa realtà diviene appieno un "figlio di Dio". Da quel momento in poi Eliseo infatti inizia a compiere anche miracoli al pari di quelli di Elia ...
Questo è quello che mi è venuto da interpretare :-??


Cara profetessa Lucia :P , anche a me leggendo il capitolo è venuto in mente lo stesso concetto, tuttavia ho riflettuto anche sulla parola "spirito" cioè in ebraico "ruah".
Eliseo chiede il doppio del ruah di Elia.
Ora faccio un ragionamento ad alta voce, sperando che non arrivi qualcuno e dica che mi drogo: se intendiamo ruah come spirito di Dio, forse Eliseo, come dici tu, vedendo i poteri di Elia e comprendendo che venivano effettivamente da Dio, ha pensato bene di chiederne anche per lui.
Elia gli risponde che è difficile avere quello che chiede, tuttavia se lui "vedrà" e "crederà" verrà accontentato, e così accade.
Un pò come quando vedevano gli apostoli in action e qualcuno gli chiedeva gli stessi poteri, oppure come quando noi preghiamo chiedendo più spirito di Dio!

Invece dei versetti 23-25 che mi dici?
23 Poi di là Eliseo salì a Betel; e, mentre camminava per la via, uscirono dalla città dei ragazzi, i quali lo beffeggiavano, dicendo: «Sali, calvo! Sali, calvo!» 24 Egli si voltò, li vide, e li maledisse nel nome del SIGNORE. Allora due orse uscirono dal bosco e sbranarono quarantadue di quei ragazzi.
25 Di là Eliseo si recò sul monte Carmelo da dove poi tornò a Samaria.


Non ti sembra un pò incazzusu questo Eliseo? :-?? :-T
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Gianni
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Re: 2 RE 2 : 9-10

Messaggio da Gianni »

Occorre stare attenti a non prendere alla lettera certe espressioni. Il "carro" (di Dio, del fuoco) raffigura il temporale con i suoi fulmini e il rumoreggiare del tuono (in certe regioni italiane, quando tuona, si dice che gli angeli giocano a bocce): “Tu coroni l'annata con i tuoi benefici, e dove passa il tuo carro stilla il grasso. Esso stilla sui pascoli del deserto” (Sl 65:11,12; cfr. 18:7-15). Con questo concetto si può meglio comprendere il rapimento di Elia la cui scomparsa sarebbe avvenuta durante una tempesta (= carro): “Essi continuarono a camminare discorrendo insieme, quand'ecco un carro di fuoco e dei cavalli di fuoco che li separarono l'uno dall'altro, ed Elia salì al cielo in un turbine. Eliseo lo vide e si mise a gridare […]. Poi non lo vide più” 2Re 2:11,12). Tant'è vero che alcuni suoi discepoli vogliono andare a cercarlo pensando che il vento lo abbia gettato in qualche burrone: “Ecco qui fra i tuoi servi cinquanta uomini robusti; lascia che vadano in cerca del tuo signore, se mai lo spirito del Signore l'avesse preso e gettato su qualche monte o in qualche valle” (v. 16). Ciò corrisponde in pieno alla descrizione del Salmo: “[Dio] fa delle nuvole il suo carro, avanza sulle ali del vento; fa dei venti i suoi messaggeri, delle fiamme di fuoco [fulmini] i suoi ministri”. - Sl 104:3,4.

In 2Re 2:9 occorre capire l'espressione “una parte doppia” dello spirito di Elia, come tradotto in modo equivoco NR. Il testo ebraico ha פִּי־שְׁנַיִם (py-shnàym), “parte di due”; qui CEI traduce “due terzi”. Si veda però Dt 21:17: “Riconoscerà come primogenito il figlio dell'odiata, dandogli una parte doppia [פִּי שְׁנַיִם (py shnàym)] di tutto quello che possiede” (NR). Domanda: ma come si fa a dare il doppio di ciò che si possiede?! È un assurdo. Qui CEI pure ha “il doppio di quello che possiede”! È più ragionevole intendere “una parte doppia” nel senso di una doppia porzione. L’eredità era divisa tra i figli, ma al primogenito spettava una porzione doppia. Nella richiesta di Eliseo si tratta di due parti, quindi traduce bene (qui) CEI: “Due terzi”.
Eliseo sta in pratica chiedendo a Elia due porzioni del suo spirito, ovvero la doppia porzione spettante a un figlio primogenito.

Ovviamente non stava ad Elia concederlo, ma a Dio. È per questo che Elia pone quale profeta un segno del beneplacito o del diniego divino. Dio ne diede conferma permettendo a Eliseo di vedere Elia salire in un turbine. Si noti poi che a Elia cade il mantello (la sua veste da profeta) mentre si allontana, ed Eliseo lo raccoglie. Ciò indica la successore di Elia. In riva al Giordano, Dio dà prova di accogliere Eliseo: le acque fiumane vengono miracolosamente divise quando Eliseo le colpisce con la veste. — 2Re 2:9-15.
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