la regina Esther

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la regina Esther

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Maryam bat Hagar : ripubblico qui la discussione inerente ad Hadassa o Esther
Stampa: 27 Ottobre 2015

Discussione:

Autore della Discussione: Gianni
Oggetto: Ester, una regina giudea
Scritto: 11 Marzo 2011 16:09:33
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A richiesta della cara Nunziata, pubblico uno studio sulla regina giudea Ester, il cui nome אֶסְתֵּר (Estèr) significa “mirto/stella”.

Il Regno di Giuda, nel 6° secolo a. E. V., si era ribellato contro la Babilonia (2Re 24:18–25:1; 2Cron 36:11-13; Ez 17:15-21) e il re babilonese Nabucodonosor aveva inviato i suoi eserciti, assediando Gerusalemme e catturando il re giudeo Sedechia; quasi tutti i superstiti erano stati portati in esilio in Babilonia; i pochi rimasti fuggirono in Egitto; il paese di Giuda rimase così completamente desolato (2Re 25:1-26). I babilonesi furono in seguito sconfitti dai persiani. La storia di Ester si colloca nel periodo in cui i giudei si trovavano ancora in esilio, ora sotto i persiani.

Dopo che il re persiano Assuero aveva ripudiato sua moglie, la regina Vasti, entra in scena una donna ebrea: Ester. “Dopo queste cose, quando l'ira del re fu calmata, egli si ricordò di Vasti, di ciò che lei aveva fatto e di quanto era stato deciso a suo riguardo. Quelli che stavano al servizio del re dissero: ‘Si cerchino per il re delle ragazze vergini e di bell'aspetto; il re stabilisca in tutte le provincie del suo regno dei commissari; questi radunino tutte le ragazze vergini e belle alla residenza reale di Susa, negli appartamenti delle donne, sotto la sorveglianza di Egai, eunuco del re, guardiano delle donne, che darà loro i cosmetici di cui necessitano; e la giovane che piacerà al re diventi regina al posto di Vasti’. La cosa piacque al re, e così si fece”. – Est 2:1-4.

“Nella residenza reale di Susa c'era un Giudeo di nome Mardocheo, figlio di Iair, figlio di Simei, figlio di Chis, un Beniaminita, che era stato condotto via da Gerusalemme tra gli schiavi deportati con Ieconia, re di Giuda, da Nabucodonosor, re di Babilonia. Egli aveva allevato la figlia di suo zio, Adassa, cioè Ester, che non aveva né padre né madre. La ragazza era avvenente e bella; e alla morte del padre e della madre, Mardocheo l'aveva adottata come figlia”. - Est 2:5-7.

“Adassa, cioè Ester”. Il nome di questa ragazza ebrea era Adassa; Ester era il suo nome persiano. Il nome Ester sarebbe secondo certi studiosi un adattamento dall'assiro-babilonese Ishtar, nome della dea del sesso e della guerra, col significato di "stella". Tale nome lo ricevette entrando nell'harem del re persiano. Il suo nome ebraico, però, era הֲדַסָּה (Hadasàh), nome che significa “mirto”. Il suo nuovo nome potrebbe derivare da un modo di chiamare il mirto da parte dei medi: il nome è molto vicino alla radice della parola che indica, in curdo o in persiano, il mirto; inoltre, il mirto produce un fiore a forma di stella. Un Targùm (un’opera contenente la versione aramaica commentata della Bibbia ebraica, a partire dal ritorno dall’esilio babilonese) della tradizione ebraica spiega che ella era assai più bella della "stella della notte". La Bibbia dice di lei che era יְפַת־תֹּאַר וְטֹובַת מַרְאֶה (yefàt-toàr vetovàt marèh), “bella di forme e bella di viso”; “graziosa di forme e bella d’aspetto” (TNM), “avvenente e bella” (NR), “bellissima e affascinante” (PdS). Comunque, la Bibbia ci ricorda che “la grazia è ingannevole e la bellezza è cosa vana; ma la donna che teme il Signore è quella che sarà lodata” (Pr 31:30). Ester, come vedremo, era una donna di grande sensibilità, caratterizzata dalla fede, dal coraggio, dal patriottismo, dalla prudenza e dalla risolutezza.

Ester era “figlia di Abiail, zio di Mardocheo che l'aveva adottata come figlia” (Est 2:15). Era dunque una beniaminita e Mardocheo era suo cugino (Est 2:5,15;9:29). La tribù di Beniamino era una delle due tribù che costituivano il Regno di Giuda prima della sua distruzione da parte dei babilonesi e la conseguente deportazione dell'élite del regno. Da Est 2:7 - che dice che Mardocheo “aveva allevato la figlia di suo zio, Adassa, cioè Ester, che non aveva né padre né madre” - possiamo dedurre che i genitori della ragazza morirono quando lei era piuttosto giovane, perciò qualche tempo prima del suo incontro col re Assuero.

Alla morte dei genitori, Ester fu adottata dal cugino Mardocheo che divenne il suo tutore. “Mardocheo stava seduto alla porta del re” (Est 2:21), perciò occupava una funzione amministrativa nel palazzo reale a Susa (cfr. Est 3:2): era un visir. Avendo sentito che il re Assuero (normalmente identificato con il re persiano Serse I, figlio del persiano Dario il Grande) cerca una nuova sposa, Mardocheo fa partecipare la cugina Ester alle selezioni: “Ester fu condotta nella casa del re”. - Est 2:8.

“Un gran numero di ragazze furono accolte nella residenza reale di Susa sotto la sorveglianza di Egai, anche Ester fu condotta nella casa del re, sotto la sorveglianza di Egai, guardiano delle donne. La ragazza piacque a Egai, e trovò grazia davanti a lui. Egli si affrettò a fornirle i cosmetici di cui lei necessitava e il vitto; le diede sette ancelle scelte nel palazzo del re, e assegnò a lei e alle sue ancelle la casa migliore fra quelle riservate alle donne. Ester non aveva detto nulla né del suo popolo né dei suoi parenti, perché Mardocheo le aveva proibito di parlarne. Mardocheo tutti i giorni passeggiava davanti al cortile della casa delle donne per sapere se Ester stava bene e come la trattavano”. – Est 2:8-11.

“Ester fu dunque condotta in presenza del re Assuero nella reggia . . . Il re amò Ester più di tutte le altre donne, e lei trovò grazia e favore agli occhi di lui più di tutte le altre vergini. Egli le pose in testa la corona reale e la fece regina al posto di Vasti”. - Est 2:16,17.

Ester, stando a corte, mantenne i contatti con suo cugino Mardocheo, ricevendone informazioni, tanto che lei informò il re quando Mardocheo scoprì un complotto contro di lui (Est 2:20,22). Accadde poi che il primo ministro Aman si fece autorizzare dal sovrano ad annientare tutti giudei (Est 3:7-13). “In ogni provincia, dovunque giungevano l'ordine del re e il suo decreto, ci fu grande angoscia tra i Giudei: digiunavano, piangevano, si lamentavano, e a molti facevano da letto il sacco e la cenere. Le ancelle di Ester e i suoi eunuchi vennero a riferirle questa notizia. La regina ne fu molto angosciata”. - Est 4:3,4.

Qui si rivela tutto il coraggio di Ester, oltre al suo patriottismo, dato che era proibito, sotto pena di morte, accedere al re senza esserne chiamati: “Se qualcuno, uomo o donna che sia, entra dal re nel cortile interno, senza essere stato chiamato, per una legge che è uguale per tutti, deve essere messo a morte”, ed Ester era già da trenta giorni che non veniva chiamata dal re (Est 4:11). La risoluta e coraggiosa Ester inviò allora quest’ordine a Mardocheo: “Va', raduna tutti i Giudei che si trovano a Susa, e digiunate per me, state senza mangiare e senza bere per tre giorni, notte e giorno. Anch'io con le mie ancelle digiunerò allo stesso modo; e dopo entrerò dal re, sebbene ciò sia contro la legge; e se io debbo perire, che io perisca!” (Est 4:16). Con buona pace dei maschilisti, lei dà ordini a Mardocheo e lui esegue. La Bibbia non ha remore ad affermare la sua autorità su un uomo, cosa invece purtroppo biasimata da molti religiosi.

Sebbene i soliti maschilisti dicano che Ester “fu sottomessa al marito Assuero, avvicinandolo in modo rispettoso e con tatto” (Perspicacia nello studio delle Scritture Vol. 1, pag. 872), la Bibbia ci dice che “Ester si mise la veste reale e si presentò nel cortile interno della casa del re, di fronte all'appartamento del re” (Est 5:1), sfidando così il divieto reale di presentarsi al sovrano senza invito. “Allora il re le disse: ‘Che hai, regina Ester? Che cosa domandi? Se anche chiedessi la metà del regno, ti sarà data’” (Est 5:3,4). Più che lei sottomessa al re, qui appare quasi il contrario. In quanto al commento, sempre maschilista, che lei “accettò i consigli del maturo cugino Mardocheo” (Ibidem), la Bibbia ci dice invece che Mardocheo “fece tutto quello che Ester gli aveva ordinato”. - Est 4:17.

Ester rivelò al re il piano di Aman e il re lo fece impiccare (Est 4:7–7:10). Anche in questa occasione lei dimostrò coraggio e determinazione; svelò anche al re di essere un’ebrea: “’La mia richiesta è che mi sia donata la vita; e il mio desiderio, che mi sia donato il mio popolo. Perché io e il mio popolo siamo stati venduti per essere distrutti, uccisi, sterminati. Se fossimo stati venduti per diventare schiavi e schiave, non avrei parlato; ma il nostro avversario non potrebbe riparare al danno fatto al re con la nostra morte’. Il re Assuero prese a dire alla regina Ester: ‘Chi è, e dov'è colui che ha tanta presunzione da far questo?’ Ester rispose: ‘L'avversario, il nemico, è quel malvagio di Aman’. Allora Aman fu colto da terrore in presenza del re e della regina. Il re tutto adirato si alzò, e dal luogo del convito andò nel giardino del palazzo; ma Aman rimase per implorare la grazia della vita alla regina Ester, perché vedeva bene che nel suo cuore il re aveva deciso la sua rovina”. - Est 7:3-7.

Ester ottenne poi dal re l’emanazione di un decreto che consentiva ai giudei di difendersi nel giorno stabilito per il loro sterminio (Est 8:3-14). Mardocheo fu nominato primo ministro al posto di Aman e l’editto reale consentì agli ebrei di vincere i loro nemici. - Est 9.

Questa storia, che ebbe Ester come eroina, è celebrata ancora oggi dall’ebraismo durante la festa di Purìm. In ebraico, purìm ( פורים) significa “sorti”. “Poiché Aman, figlio di Ammedata, l'Agaghita, il nemico di tutti i Giudei, aveva tramato contro i Giudei per distruggerli, e aveva gettato il Pur [פּוּר (pur)], vale a dire la sorte, per sgominarli e farli perire”. - Est 9:24.

Purìm è celebrata ogni anno secondo il calendario biblico il giorno 14 del mese ebraico di adàr (veadàr o secondo adàr negli anni bisestili o embolismici), il giorno dopo la vittoria degli ebrei sui loro nemici. “Il quattordicesimo giorno si riposarono, e ne fecero un giorno di banchetti e di gioia” (Est 9:17). Come per tutte le festività ebraiche, Purìm inizia dopo il tramonto del giorno precedente nel calendario secolare. Purìm è caratterizzata dalla lettura pubblica del libro di Ester e dallo scambio di doni reciproci di cibi e bevande, facendo anche elemosine ai poveri. C’è anche un pasto celebrativo in cui si beve vino e s’indossano maschere e costumi; la celebrazione è pubblica, è una giornata di festa e di gioia. - Est 9:19,22.

“Quando Ester si fu presentata davanti al re, questi ordinò per iscritto che la scellerata macchinazione che Aman aveva ordita contro i Giudei fosse fatta ricadere sul capo di lui, e che egli e i suoi figli fossero appesi alla forca. Perciò quei giorni furono detti Purim, dal termine Pur. Secondo tutto il contenuto di quella lettera, in seguito a tutto quello che avevano visto a questo proposito e che era loro accaduto, i Giudei stabilirono e presero per sé, per la loro discendenza e per tutti quelli che si sarebbero aggiunti a loro, l'impegno inviolabile di celebrare ogni anno quei due giorni nel modo prescritto e al tempo fissato. Quei giorni dovevano essere commemorati e celebrati di generazione in generazione, in ogni famiglia, in ogni provincia, in ogni città; e quei giorni di Purim non dovevano cessare mai di essere celebrati fra i Giudei, e il loro ricordo non doveva mai cancellarsi fra i loro discendenti”. – Est 9:25-28.

Questa festività fu voluta soprattutto da Ester. Più che “istruzioni di Mardocheo, confermate da Ester” (Ibidem), si trattò della volontà di Ester condivisa da Mardocheo. La Bibbia dice “la regina Ester, figlia di Abiail, e il Giudeo Mardocheo riscrissero con ogni autorità, per dar peso a questa loro seconda lettera relativa ai Purim” (Est 9:29). E, se non fosse ancora chiaro che a decidere era stara di Ester, si legga Est 9:32: “L'ordine di Ester confermò l'istituzione dei Purim, e ciò fu scritto in un libro”. TNM cerca di svicolare e traduce con “il medesimo detto di Ester”, ma la Scrittura parla di “מַאֲמַר [maamàr] di Ester”. Il vocabolo מַאֲמַר (maamàr) significa “decreto/legge”. Proprio come in Est 1:15, così tradotto da TNM: “Secondo la legge [מַאֲמַר (maamàr)] [dei persiani]”.

Come molti grandi personaggi storici, Ester si presenta come una figura alquanto umile: era un'orfana ebrea vissuta durante la deportazione dei giudei. In quattro anni la sua posizione cambia radicalmente ed Ester raggiunge il massimo del livello sociale: diventa la regina di una grande potenza mondiale, un ruolo che riesce a vivere saggiamente.

Il racconto che troviamo nella Bibbia è ambientato al tempo delle guerre tra i persiani ed i greci nel palazzo suntuoso dell'impero persiano al tempo di Serse I (5° secolo a. E. V.). Dalle ricostruzioni che abbiamo, possiamo immaginare la magnificenza della corte di “Susa, residenza reale”. “Arazzi di cotone finissimo, bianchi e viola, stavano sospesi, mediante cordoni di bisso e di porpora, ad anelli d'argento e a colonne di marmo. C'erano divani d'oro e d'argento sopra un pavimento di porfido, di marmo bianco, di madreperla e di pietre nere. Si offriva da bere in vasi d'oro di svariate forme, e il vino alla corte era abbondante, grazie alla liberalità del re”. - Est 1:6-7.

Grande è l'importanza data a questa donna: il suo nome viene citato nella Bibbia ben 55 volte. Il nome di nessun'altra donna è ripetuto così spesso. Soltanto Sara vi si avvicina; il suo nome appare come Sara 35 volte e come Sarai 16.

La regina che ha precedette Ester si chiamava Vasti, una bella nobile donna che ebbe l'audacia di contraddire un ordine irragionevole del marito. Durante una lunga festa nella quale aveva bevuto molto, il re Assuero ordinò a sette eunuchi di convocare la regina Vasti davanti a lui per far sfoggia della sua bellezza di fronte ai principi. Vasti rifiutò, giustamente, di essere esibita, e il re ne fu irritatissimo.

Proprio il rifiuto di Vasti permise l'entrata di Ester nella storia. Questa ragazza ebrea, che era stata allevata dal cugino Mardocheo, un beniaminita divenuto visir (persiano: وزير, vezir), venne notata per la sua bellezza e condotta con altre giovani vergini di bell'aspetto nell'harem del re quale aspirante al posto di regina. Tra tutte le ragazze radunate a Susa, probabilmente solo Adassa (nome ebraico di Ester) non adorava gli idoli. Istruita come una figlia da Mardocheo probabilmente aveva conosciuto da lui le verità riguardanti il Dio Altissimo, Dio d’Israele.

Una volta davanti al re, Ester fu amata più di tutte le altre donne ed egli le pose in testa la corona reale: era lei la nuova regina. Ben presto iniziò a svolgere un ruolo non comune nelle vite della sua gente, gli ebrei, minacciati di annientamento. Ester si dedicò non ai piaceri, alle comodità ed ai lussi del più suntuoso palazzo del tempo, ma alle aspirazioni, alle speranze ed alle ambizioni del suo popolo. Suo cugino Mardocheo le dirà: “Chi sa se non sei diventata regina appunto per un tempo come questo?”. – Est 4:14.

Pensando a lei, possiamo immaginarla in quel magnifico palazzo mentre si muove con dignità e splendore, portando abiti dorati, gioielli di ogni sorta che spiccano tra i suoi capelli e accanto agli occhi raggianti dalla meraviglia per ciò che le sta accadendo. Possiamo immaginare che davvero pensasse di essere stata posta lì non a caso, ma per un grande scopo.

La regina Ester seppe guadagnarsi il favore della gente che la circondava, per la sua saggezza, per il suo autocontrollo e per la capacità che aveva di pensare ad altri prima che a se stessa. Nel frattempo Ester scopre che Aman, il favorito del marito, odia gli ebrei. Da scrittori ebrei moderni Aman è stato descritto come un tipico Hitler, pieno di odio al punto da ordire un diabolico piano per distruggere tutto un popolo solo per orgoglio e ambizione personale.

Alla malvagità di Aman si oppone ed agisce la coraggiosa Ester, pronta a difendere la sua gente anche a costo della propria vita. Afflitta per lo scontro in corso tra Mardocheo e Aman, lei si rende conto che deve agire subito e con saggezza. Un messaggio da parte del cugino la mette di fronte alla sua responsabilità: “Se oggi tu taci, soccorso e liberazione sorgeranno per i Giudei da qualche altra parte; ma tu e la casa di tuo padre perirete”. - Est 4:I4.

Ester è risoluta: donna saggia e prudente, digiuna per tre giorni e coinvolge in questo non solo le sue serve, ma anche tutto il popolo ebreo che si trova nella città di Susa, ordinando a Mardocheo: “Va', raduna tutti i Giudei che si trovano a Susa, e digiunate per me, state senza mangiare e senza bere per tre giorni, notte e giorno. Anch'io con le mie ancelle digiunerò allo stesso modo; e dopo entrerò dal re, sebbene ciò sia contro la legge; e se io debbo perire, che io perisca!” (Est 4:16). Mardocheo “fece tutto quello che Ester gli aveva ordinato” (Est 4:17). Di fronte alla possibile catastrofe, lei e il suo popolo digiunano e pregano.

Mentre Ester si prepara a comparire davanti al re, fa la dichiarazione più coraggiosa che sia mai stata fatta da una donna e registrata nella Bibbia: "Se io debbo perire, che io perisca!" Poi, “Ester si mise la veste reale e si presentò nel cortile interno della casa del re, di fronte all'appartamento del re. Il re era seduto sul trono reale nella reggia”. – Est 5:1.

Il resto della storia è magnificamente scritto nella Bibbia, nel libro che porta il suo stesso nome: Ester.
î
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stella
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Re: Confidenziale

Messaggio da stella »

GIANNI .... NON CREDO CHE IO POTREI DESCRIVERLA MEGLIO DI TE?? ;) :-)

VEDI ...TUTTO RITORNA A GALLA :d ...
MA UNA VOLTA TRASCRIVERO' ANCHE I MIEI APPUNTI ,COME HO DETTO NOI ANDIAMO ANCHE A SCAVARE IL SENSO SPIRITUALE ....COSA VUOLE INSEGNARCI A NOI OGGI IL LIBRO DI ESTER ...COME IMITARLA ...COME SEGUIRE IL SUO ESEMPIO ....
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Gianni
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Re: Confidenziale

Messaggio da Gianni »

:-)
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Maryam Bat Hagar
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la regina Esther

Messaggio da Maryam Bat Hagar »

certo che a fare del becero maschilismo, proprio sul libro di Esther poi, ce ne vuole.
:-??
il nostro nemico non è né l'ebreo né il cristiano
il nostro nemico è la nostra stessa ignoranza

Ali ibn Abi Talib(599- 661)
noiman
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Re: la regina Esther

Messaggio da noiman »

kkkkkkkkkkkkkkkkkkkk
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stella
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Re: la regina Esther

Messaggio da stella »

CARO NOIMAN grazie ... per il tuo contributo e per la considerazione .. :-) ''ti ringrazio solo ora perche sono stata assente ( dove ero ne pc. ne tv. ...spero di leggere la continua ed quando avrai terminato spediro' alla mia ''AMICA'' il tuo lavoro ...

SHALOM ..
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noiman
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Re: la regina Esther

Messaggio da noiman »

xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx mister y
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noiman
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Re: la regina Esther

Messaggio da noiman »

òòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòò
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Gianni
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Re: la regina Esther

Messaggio da Gianni »

Grazie infinite, Noiman, per il tuo commento, ricco di approfondimenti e di spunti, come sempre.
AKRAGAS
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Re: la regina Esther

Messaggio da AKRAGAS »

Grazie,Noiman, per la profondità dei concetti cui molti come me non sono in grado di arrivare da soli.
Farò la stampa della trattazione e la metterò tra le cose per me importanti.
Hashém ti conceda sempre benedizione per il tempo dedicato a coloro che sanno apprezzare.
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