Bereshit, riflessioni

Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Bereshit, riflessioni

Messaggio da bgaluppi »

Provo a fare un'esegesi un po' a mano libera, per vedere se si arriva a capire qualche importante insegnamento di Bereshit. Sono convinto che Bereshit contenga l'origine e la conclusione della storia umana.

Adamo rappresenta l'origine dell'uomo. E forse Genesi ci dice anche qualcosa di come Dio vuole che l'uomo sia, cioe' dell'uomo come Dio lo concepisce (il Messia). Ma dobbiamo procedere per gradi e molto lentamente, per non rischiare di perdere qualche parte del nostro ragionamento per strada.

La Bibbia ci dice che l'essere umano (adam) e' fatto di materia (la terra); la stessa materia che origina dal famoso "Big Bang" e che esiste in tutto l'universo, immagino. Quindi, l'essere umano origina dalla materia; ne consegue che l'essere umano obbedisce alle leggi che regolano la materia, della quale esso e' composto. Quindi, ne consegue che un essere di materia difficilmente possa obbedire alla legge di Dio che e' spirito. Andiamo avanti di un passetto.

In mezzo al giardino di Eden c'erano due alberi (della vita, della conoscenza di bene e male), messi li' da Dio (tenere bene a mente questo fatto); Dio dice che l'uomo non puo' mangiare da uno dei due alberi, quello della conoscenza del bene e del male (ACBM), poiche' altrimenti sarebbe morto (Gn 2:16-17). Il che, implica il fatto che prima di mangiare da questo albero, l'uomo non morisse (infatti Dio non proibisce all'uomo di mangiare dall'albero della vita). Il che fa pensare che l'albero della gita doni una vita eterna.

Quindi: l'uomo e' fatto di materia, puo' mangiare dell'albero della vita liberamente e per non morire non deve (voler) conoscere il bene e il male. Ma ancora non sappiamo se la vita dell'uomo e' originante dall'albero della vita o semplicemente dal nutrimento che Dio provvede. Dobbiamo stabilire la funzione dell'albero della vita e capire che tipo di morte origina dal mangiare dell'ACBM.

Dio dice all'uomo di non mangiare dall'ACBM ma quell'albero Dio lo ha messo nel giardino comunque; se Dio non lo avesse messo, l'uomo non ne avrebbe mangiato certamente. In un certo senso, sembra che Dio voglia che l'uomo ne mangi, ma la scelta deve essere libera. Deve essere l'uomo a scegliere. Dio mette la conoscenza del bene e del male a disposizione dell'uomo, ma lo avverte che la conseguenza di tale conoscenza e' la morte. Cosa significa conoscere bene e male e di quale tipo di morte stiamo parando?

Per proseguire nel ragionamento, e per capire se la vita e la morte siano da intendersi prettamente in senso fisico, prettamente in senso spirituale o ambedue le cose assieme, e' necessario capire se nel racconto l'albero della vita serva anche alla vita fisica, ossia come cibo, poiche' Dio crea erbe e frutti per la sussistenza dell'uomo (Gn 1:29); ma in Gn 2:9 leggiamo che "Dio il Signore fece spuntare dal suolo ogni sorta d'alberi piacevoli a vedersi e buoni per nutrirsi, tra i quali l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male." Da questo versetto, sembrerebbe che l'albero della vita serva anche a nutrirsi. Il fatto stesso che Dio crei cibo per l'uomo, significa che l'uomo deve necessariamente mangiare per vivere; e se l'albero della vita non servisse alla sopravvivenza fisica, allora servirebbe necessariamente alla vita spirituale, che non e' legata alla materia. L'albero della vita lo ritroviamo in Ap 2:7; 22:2,14,19 e ne mangiano coloro che Dio fa entrare nel Suo regno eterno.

Credo che tutto cio' basti ed vanzi come introduzione. Il discorso e' molto lungo, e per adesso mi fermo qui, aspettando i vostri commenti.
Sandro.48
Messaggi: 443
Iscritto il: giovedì 8 ottobre 2015, 12:54

Re: Bereshit, riflessioni

Messaggio da Sandro.48 »

Anche io faccio un commento a mano libera: sembrerebbe che il libro di Genesi, interpretato in chiave cristologica sia di grande aiuto per comprendere le Scritture Greche; deduzione dallo studio del Commentario
di Walter Brueggemann - Genesi- Claudiana.
Sandro.48
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Bereshit, riflessioni

Messaggio da bgaluppi »

Certo Sandro. Il Messia, ossia l'uomo come Dio lo immagina, preesiste nella mente di Dio da prima della creazione. Quindi, Dio vede gia' l'uomo rinato nello spirito prima di creare Adamo dalla materia. Sembra, dunque, che il "passaggio" dalla materia sia necessario.
Avatar utente
Michele
Messaggi: 2410
Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 11:51

Re: Bereshit, riflessioni

Messaggio da Michele »

Non credo proprio che l'albero della vita fosse un nutrimento spirituale. Siamo nel campo delle ipotesi e allora anche questa potrebbe essere valida: questo albero della vita, serviva a certi "corpi" per prolungarli indefinitivamente, ovvero non fargli provare la morte. Una volta che non ci si nutriva più di tale frutti, ecco che questo "corpo speciale", non alimentato, tornava ad essere un normale corpo, soggetto alle leggi fisiche e quindi alla morte. Diciamo che esso serviva da dispositivo per prolungare la vita sul pianeta Terra. L'albero della CdBM, non era un albero vero e proprio, e lo si capisce dal senso dei termini in gioco, "conoscenza del bene e del male", non riguardava materia od oggetti, era più una legge morale da rispettare, alla stregua dei 10 comandamenti. Contravvenire a questa legge di Dio significava voler fare da soli, ribellarsi, quindi un errore vero e proprio, conosciuto anche come peccato, con la differenza che il peccato è reiterato, l'errore è sporadico (una tantum). Per questo Dio, impedisce ai due di continuare a mangiare dell'albero della vita, e Adamo ed Eva cacciati dal paradiso e impossibilitati a mangiarne, moriranno di vecchiaia come gli altri uomini già presenti nel pianeta, e che morivano comunque di vecchiaia o di malattia.
Sandro.48
Messaggi: 443
Iscritto il: giovedì 8 ottobre 2015, 12:54

Re: Bereshit, riflessioni

Messaggio da Sandro.48 »

Studìare la Genesi è fatica.
parte prima : genesi 1,1 - 11,29 (la chiamata sovrana di Dio), che è divisa:
1 genesi 1,1 -2,4a
2 genesi 2,4b - 3,24
3 genesi 4, 1-16
4 genesi 4,17 - 6,4
5 genesi 6,5 - 9,17
6 genesi 9,18 - 10,32; 11, 10-29
7 genesi 11, 1-9
Sandro.48
Messaggi: 443
Iscritto il: giovedì 8 ottobre 2015, 12:54

Re: Bereshit, riflessioni

Messaggio da Sandro.48 »

Lo studio minimo è : analizzare ciascuna di queste sequenze e redigere relativa scheda.
a. genesi 1 - 3
b. genesi 4, 1-16
c. genesi 6 - 9
d. genesi 11, 1 - 9
e. genesi 12, 1 - 9
Ultima modifica di Sandro.48 il martedì 20 ottobre 2015, 14:58, modificato 2 volte in totale.
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Bereshit, riflessioni

Messaggio da bgaluppi »

Michele, certo che 'albero e' simbolico, come praticamente tutto e' simbolico (ma e' piu' facile parlare usando i simbolismi testuali piuttosto che trasporre in espressione concettuale). La tua ipotesi e' certamente valida. Pero' bisogna tener conto del fatto che nel racconto l'essere umano non mangia mai dall'albero della vita:

Poi Dio il SIGNORE disse: «Ecco, l'uomo è diventato come uno di noi, quanto alla conoscenza del bene e del male. Guardiamo che egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell'albero della vita, ne mangi e viva per sempre». - Gn 3:22

L'uomo mangia dell'ACBN e discerne bene e male, ma non mangia dell'albero della vita, poiche' muore. Dal racconto, sembra che basti mangiare una volta sola dall'albero della vita per vivere per sempre. Dio decide di far si' che l'uomo non ne mangi, e pone dei cherubini di guardia. "Vivere per sempre" significa vita eterna, ma non certamente umana e carnale. Infatti, in Ap 2:7 e' scritto che "A chi vince io darò da mangiare dell'albero della vita, che è nel paradiso di Dio". In Apocalisse, l'albero della vita non e' sulla terra, ma nel regno di Dio: chi ne mangia vive per sempre, ha superato la mortalita' fisica. Mangiare dall'albero della vita, dunque, sembra significare "riscattarsi dalla morte", ossia dalla caducita' legata alla materia (vivere per sempre).

Quindi, la mia ipotesi e' questa: Dio mette davanti all'uomo i due alberi, ma l'uomo non puo' mangiare da quello della vita senza prima mangiare quello della conoscenza del bene e del male. Non si puo' vivere senza prima morire. In un certo senso, la disobbedienza non e' interamente una colpa, ma una necessita': la vita spirituale la si acquista rinunciando alla vita terrena ("Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi avrà perduto la sua vita per amor mio, la troverà", Mt 16:25). Il vero colpevole, alla fine della fiera, e' il serpente, poiche' mente dicendo che l'essere umano che mangia dell'ACBM non sarebbe morto.

In sostanza: Adamo, fatto di terra, avrebbe potuto obbedire a Dio che e' spirito? Forse si, ma forse no, poiche' "Il primo uomo, Adamo, divenne anima vivente; l'ultimo Adamo è spirito vivificante" (1Cor 15:45), e poiche' "senza di me non potete fare nulla" (Gv 15:5). L'uomo diviene capace di obbedire allo spirito solo tramite il Messia. Altrimenti, che bisogno ci sarebbe di un redentore? Che ci redime da cosa? Se ognuno di noi e' in grado di obbedire allo spirito con le sue forze, ognuno salvi se stesso dalla morte. Adamo, come ogni uomo generato si direttamente da Dio ma dalla materia, poteva essere in grado di obbedire allo spirito? Pur essendo perfetto poiche' creato da Dio, era pur sempre nato dalla materia, quindi la sua disobbedienza e' in un certo senso giustificata dalla sua natura. Ecco perche' il secondo Adamo e' generato dallo spirito: 1) perche' doveva essere perfetto come Adamo, non nato dalla carne (rapporto umano) ma da Dio, 2) perche' quello che e' carne e' carne, quello che e' spirito e' spirito. Yeshua, pur generato dallo spirito, poteva certamente scegliere, e la tentazione, in quanto uomo, l'ha subita; ma per incarnare il Messia fu generato dallo spirito, quindi poteva davvero essere in grado di seguire lo spirito (e infatti lo ha seguito), e ora molti possono fare lo stesso rinascendo in spirito.

Difficile. Difficilissimo!!! :-T Io stesso che scrivo, per un attimo comprendo cio' che intuisco in testa e un attimo dopo non lo comprendo piu, oppure mi rendo onto di sbagliare!!
Sandro.48
Messaggi: 443
Iscritto il: giovedì 8 ottobre 2015, 12:54

Re: Bereshit, riflessioni

Messaggio da Sandro.48 »

Innanzi tutto ringrazio Bgaluppi di averci spiegato che L'albero della vita non si trova sulla terra ma in Paradiso, come da citazione dell'Apocalisse, così come lo ringrazio per la precisazione che l'essere umano non ne ha mai mangiato. Ringrazio ancora Bgaluppi per aver dato come possibile l'ipotesi di Michele.
Così come mi colpisce, in senso positivo, quell'attimo di smarrimento che compare in te Bgaluppi in chiusura delle tue affermazioni.
Sandro.48
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Bereshit, riflessioni

Messaggio da bgaluppi »

Naturalmente, Sandro, le mie sono solo riflessioni, che mi piace condividere nella speranza di comprendere insieme qualcosa di nuovo o di piu' profondo. :-)
Sandro.48
Messaggi: 443
Iscritto il: giovedì 8 ottobre 2015, 12:54

Re: Bereshit, riflessioni

Messaggio da Sandro.48 »

vedi Bgaluppi , l'incontro con te, come con Lucia (Orione) o Giorgia non è mai casuale, ma è provvidenziale: nel prossimo esame sul Pentateuco, devo sviluppare il commento anche da Genesi 1 a Genesi 11.
Sandro.48
e come giustamente ha fatto notare una mia amica, se uno ha tempo per facebook, ha anche tempo per studiare.
Rispondi