Bereshit, riflessioni
Inviato: lunedì 19 ottobre 2015, 1:16
Provo a fare un'esegesi un po' a mano libera, per vedere se si arriva a capire qualche importante insegnamento di Bereshit. Sono convinto che Bereshit contenga l'origine e la conclusione della storia umana.
Adamo rappresenta l'origine dell'uomo. E forse Genesi ci dice anche qualcosa di come Dio vuole che l'uomo sia, cioe' dell'uomo come Dio lo concepisce (il Messia). Ma dobbiamo procedere per gradi e molto lentamente, per non rischiare di perdere qualche parte del nostro ragionamento per strada.
La Bibbia ci dice che l'essere umano (adam) e' fatto di materia (la terra); la stessa materia che origina dal famoso "Big Bang" e che esiste in tutto l'universo, immagino. Quindi, l'essere umano origina dalla materia; ne consegue che l'essere umano obbedisce alle leggi che regolano la materia, della quale esso e' composto. Quindi, ne consegue che un essere di materia difficilmente possa obbedire alla legge di Dio che e' spirito. Andiamo avanti di un passetto.
In mezzo al giardino di Eden c'erano due alberi (della vita, della conoscenza di bene e male), messi li' da Dio (tenere bene a mente questo fatto); Dio dice che l'uomo non puo' mangiare da uno dei due alberi, quello della conoscenza del bene e del male (ACBM), poiche' altrimenti sarebbe morto (Gn 2:16-17). Il che, implica il fatto che prima di mangiare da questo albero, l'uomo non morisse (infatti Dio non proibisce all'uomo di mangiare dall'albero della vita). Il che fa pensare che l'albero della gita doni una vita eterna.
Quindi: l'uomo e' fatto di materia, puo' mangiare dell'albero della vita liberamente e per non morire non deve (voler) conoscere il bene e il male. Ma ancora non sappiamo se la vita dell'uomo e' originante dall'albero della vita o semplicemente dal nutrimento che Dio provvede. Dobbiamo stabilire la funzione dell'albero della vita e capire che tipo di morte origina dal mangiare dell'ACBM.
Dio dice all'uomo di non mangiare dall'ACBM ma quell'albero Dio lo ha messo nel giardino comunque; se Dio non lo avesse messo, l'uomo non ne avrebbe mangiato certamente. In un certo senso, sembra che Dio voglia che l'uomo ne mangi, ma la scelta deve essere libera. Deve essere l'uomo a scegliere. Dio mette la conoscenza del bene e del male a disposizione dell'uomo, ma lo avverte che la conseguenza di tale conoscenza e' la morte. Cosa significa conoscere bene e male e di quale tipo di morte stiamo parando?
Per proseguire nel ragionamento, e per capire se la vita e la morte siano da intendersi prettamente in senso fisico, prettamente in senso spirituale o ambedue le cose assieme, e' necessario capire se nel racconto l'albero della vita serva anche alla vita fisica, ossia come cibo, poiche' Dio crea erbe e frutti per la sussistenza dell'uomo (Gn 1:29); ma in Gn 2:9 leggiamo che "Dio il Signore fece spuntare dal suolo ogni sorta d'alberi piacevoli a vedersi e buoni per nutrirsi, tra i quali l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male." Da questo versetto, sembrerebbe che l'albero della vita serva anche a nutrirsi. Il fatto stesso che Dio crei cibo per l'uomo, significa che l'uomo deve necessariamente mangiare per vivere; e se l'albero della vita non servisse alla sopravvivenza fisica, allora servirebbe necessariamente alla vita spirituale, che non e' legata alla materia. L'albero della vita lo ritroviamo in Ap 2:7; 22:2,14,19 e ne mangiano coloro che Dio fa entrare nel Suo regno eterno.
Credo che tutto cio' basti ed vanzi come introduzione. Il discorso e' molto lungo, e per adesso mi fermo qui, aspettando i vostri commenti.
Adamo rappresenta l'origine dell'uomo. E forse Genesi ci dice anche qualcosa di come Dio vuole che l'uomo sia, cioe' dell'uomo come Dio lo concepisce (il Messia). Ma dobbiamo procedere per gradi e molto lentamente, per non rischiare di perdere qualche parte del nostro ragionamento per strada.
La Bibbia ci dice che l'essere umano (adam) e' fatto di materia (la terra); la stessa materia che origina dal famoso "Big Bang" e che esiste in tutto l'universo, immagino. Quindi, l'essere umano origina dalla materia; ne consegue che l'essere umano obbedisce alle leggi che regolano la materia, della quale esso e' composto. Quindi, ne consegue che un essere di materia difficilmente possa obbedire alla legge di Dio che e' spirito. Andiamo avanti di un passetto.
In mezzo al giardino di Eden c'erano due alberi (della vita, della conoscenza di bene e male), messi li' da Dio (tenere bene a mente questo fatto); Dio dice che l'uomo non puo' mangiare da uno dei due alberi, quello della conoscenza del bene e del male (ACBM), poiche' altrimenti sarebbe morto (Gn 2:16-17). Il che, implica il fatto che prima di mangiare da questo albero, l'uomo non morisse (infatti Dio non proibisce all'uomo di mangiare dall'albero della vita). Il che fa pensare che l'albero della gita doni una vita eterna.
Quindi: l'uomo e' fatto di materia, puo' mangiare dell'albero della vita liberamente e per non morire non deve (voler) conoscere il bene e il male. Ma ancora non sappiamo se la vita dell'uomo e' originante dall'albero della vita o semplicemente dal nutrimento che Dio provvede. Dobbiamo stabilire la funzione dell'albero della vita e capire che tipo di morte origina dal mangiare dell'ACBM.
Dio dice all'uomo di non mangiare dall'ACBM ma quell'albero Dio lo ha messo nel giardino comunque; se Dio non lo avesse messo, l'uomo non ne avrebbe mangiato certamente. In un certo senso, sembra che Dio voglia che l'uomo ne mangi, ma la scelta deve essere libera. Deve essere l'uomo a scegliere. Dio mette la conoscenza del bene e del male a disposizione dell'uomo, ma lo avverte che la conseguenza di tale conoscenza e' la morte. Cosa significa conoscere bene e male e di quale tipo di morte stiamo parando?
Per proseguire nel ragionamento, e per capire se la vita e la morte siano da intendersi prettamente in senso fisico, prettamente in senso spirituale o ambedue le cose assieme, e' necessario capire se nel racconto l'albero della vita serva anche alla vita fisica, ossia come cibo, poiche' Dio crea erbe e frutti per la sussistenza dell'uomo (Gn 1:29); ma in Gn 2:9 leggiamo che "Dio il Signore fece spuntare dal suolo ogni sorta d'alberi piacevoli a vedersi e buoni per nutrirsi, tra i quali l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male." Da questo versetto, sembrerebbe che l'albero della vita serva anche a nutrirsi. Il fatto stesso che Dio crei cibo per l'uomo, significa che l'uomo deve necessariamente mangiare per vivere; e se l'albero della vita non servisse alla sopravvivenza fisica, allora servirebbe necessariamente alla vita spirituale, che non e' legata alla materia. L'albero della vita lo ritroviamo in Ap 2:7; 22:2,14,19 e ne mangiano coloro che Dio fa entrare nel Suo regno eterno.
Credo che tutto cio' basti ed vanzi come introduzione. Il discorso e' molto lungo, e per adesso mi fermo qui, aspettando i vostri commenti.