ISAIA 53

chelaveritàtrionfi
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Re: ISAIA 53

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

:-) a parte questo articolo (lo avevo letto anche io) possiamo anche studiare tutto il blocco qui.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
natzarim
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Re: ISAIA 53

Messaggio da natzarim »

Se ritenete la fonte attendibile, perché no?
chelaveritàtrionfi
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Re: ISAIA 53

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Quale sarebbe la fonte attendibile? le fonti attendibili sono quelle legate a ricerche e documenti storici (in questo caso). Lo studio serve ad analizzare i passi tenendo in considerazione la storia, i termini, anche le spiegazioni degli amici ebrei e soprattutto il ragionamento.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
chelaveritàtrionfi
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Re: ISAIA 53

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Tiger ha scritto: venerdì 9 dicembre 2022, 18:32
Si può partire dall'analisi letterale e storica di Isaia. Poi ai vangeli ci arriviamo.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
chelaveritàtrionfi
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Re: ISAIA 53

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Il blocco contenente il 53 sono i cap. 40-55
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Maria Grazia Lazzara
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Re: ISAIA 53

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Besàseà ha scritto: venerdì 9 dicembre 2022, 11:41 .

Maria Grazia, il verso 5 in ebraico si presta a più interpretazioni che dipendono dalla scelta del testo orale vocalizzato oppure dal testo scritto. Il senso di ricondurre gli esuli proviene da una traduzione dal testo orale. Quello scritto ha un'altra versione. Mi pare di averlo tradotto in questa discussione (prova a cercarlo). In ogni modo, a prescindere da questo verso, Israel oggi sta di fatto riconducendo se stesso. Secondo il Talmud la tribù di Giuda riconduce le 10 tribù disperse. Le tribù di Dan e Menashe sono state rimpatriate dalla tribù di Giuda, che è il popolo ebraico odierno.
La luce sta cominciando a risplendere con il rimpatrio di tutto Israel in cui il popolo di Israel nel prossimo futuro assumerà il ruolo di educare le nazioni al bene.
BESA , il concetto che voglio esprimere io e' che Israele da solo non può ricondurre se stesso da solo, anche adesso ,gli ultimi sviluppi richiedono l'operato di uomini dirigenti che realizzano il rimpatrio , una figura ci deve essere , mi sembra che in Israele un capo secolare e' sinonimo anche di capo spirituale , l'apparire di un Messia non è altro che un incaricato da parte di Dio per eseguire un suo proposito , quindi non è un'aspettativa sbagliata ,e poi se Israele dovesse divenire il centro del mondo deve avere per forza un conducente , e perché non un Messia ? Tornando a Isaia e' vero che molti maestri d'Israele vedono nel Servo anche la figura di un Messia ? Nel capitolo 53 ? Cioè non siamo solo noi credenti in Jeshua' a vedere la figura del Messia in quel capitolo ma leggo che diversi maestri o Rabbi la pensano in questo modo .
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Maria Grazia Lazzara
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Re: ISAIA 53

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

natzarim ha scritto: venerdì 9 dicembre 2022, 18:12 Ciao Shay, Shabbàt Shalom, non fa una piega quello che è scritto in questa fonte, purtroppo molti non hanno il coraggio di indagare e scavare ...ma come dicevi tu, è una questione di fede....
Shalom
Natzarim, non una piega ,ma molte pieghe ci sono in questo articolo,e' studiato a tavolino per bene per confondere le idee . Isaia 53:5 dice che il servo fu trafitto per la nostra trasgressione schiacciato per i nostri errori " al verso 10 dice che Dio provo' diletto nel fiaccarlo come offerta per la colpa . Quindi secondo l'interpretazione di questi Israele e' stato offerto per. Espiare i peccati delle nazioni , le sue ferite porteranno alla guarigione del mondo . Domanda è' se questo si può applicare a un popolo perché non si può applicare a un suo rappresentante e cioè al Messia ? E perché molti maestri dIsraele vedono la figura messianica in quel capitolo ? Per quanto riguarda Sofonia 3:13 leggi il contesto tipo il verso 4 , 11 , dopo che il popolo di Dio viene disciplinato e purgato un rimanente non farà ingiustizia e non proferirà menzogna . Il Salmo 69: 12 Davide parla di se stesso che senza ragione lo odiavano, ma al verso 5,6 si presenta come peccatore . In effetti Isaia 53 a mio parere parla di un servo d'Israele ,di un suo rappresentante ,di un incaricato che muore per la salvezza dIsraele stesso e per il mondo intero e il termine Messia si addice perfettamente Se tu Natzarim che credi in Jeshua' Messia ,dovresti provare la sua messianicita' quali scritture ebraiche citeresti ?
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Re: ISAIA 53

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Besàseà ha dato delle spiegazioni letterali nella prima parte di questa discussione e basta semplicemente leggere tutti i capitoli dal 40 al 55 dimenticando che questa parte sia divisa in versetti. Il periodo storico di riferimento e gli eventi sono definiti. Letteralmente non ci sarebbe alcuna allusione a Messia millennari, ma questi capitoli parlano del servo "Israele" e dell'amato di Yhvh, Ciro, che è il re Persiano (Mashiac) liberatore di Israel (popolo).

La prima parte del libro dal capitolo 1 al 39 (CEI) riportano:
Isaia 1:1 Visione che Isaia, figlio di Amots, ebbe riguardo a Giuda e a Gerusalemme ai giorni di Uzzia, di Iotam, di Acaz e di Ezechia, re di Giuda. 2 Udite, o cieli! E tu, terra, presta orecchio!

Periodo di riferimento: tempo del re Ezechia.

Isaia 39:6 "Ecco, verranno giorni in cui tutto quello che c'è in casa tua e tutto quello che i tuoi padri hanno accumulato fino a oggi sarà trasportato a Babilonia; e non ne rimarrà nulla", dice il SIGNORE.

Il capitolo 40 (capitolo iniziale del II Isaia) comincia con:
40:1 Consolate, consolate il mio popolo, dice il vostro Dio. 2 Parlate al cuore di Gerusalemme e proclamatele che il tempo della sua schiavitù è compiuto; che il debito della sua iniquità è pagato, che essa ha ricevuto dalla mano del SIGNORE il doppio per tutti i suoi peccati.

ed il capitolo 55 finisce così:
12 Voi dunque partirete con gioia, sarete condotti in pace. I monti e i colli davanti a voi eromperanno in grida di gioia e tutti gli alberi dei campi batteranno le mani. 13 Invece di spine cresceranno cipressi, invece di ortiche cresceranno mirti; ciò sarà a gloria del Signore, un segno eterno che non scomparirà.

Tutto il blocco si riferisce al ritorno imminente da Babilonia dopo l'esilio, quando Israel viene ricondotto nella sua terra. L'opera si può considerare un poema profetico dove i profeti parlano al popolo. Questi profeti sono anche le isole e le nazioni, che vengono personificate e prendono parola.

Tutti questi dettagli sono ben evidenti anche senza mettere a posto le traduzioni.

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Re: ISAIA 53

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Besàseà ha scritto: sabato 10 dicembre 2022, 21:07 Maria Grazia, ti rispondo in base ai temi biblici.
Israel ha avuto sempre i suoi dirigenti. Da cosa deduci che non li ha? Due tribù sono state rimpatriate e altre sono in procedimento di rimpatrio.
La centralità nell'ebraismo non è il messia e nemmeno Dio, ma la Torah e il popolo. E' necessario salvare il popolo che porta con se un tramandamento orale antichissimo e gli è stato affidato un compito difficile, quello di istruire tutti i popoli al bene e governare il mondo futuro.
Non ti scandalizzare se ho detto che la centralità non è nemmeno Dio. Questo è un fatto biblico. Quando il popolo commise idolatria con il vitello d'oro, Dio disse a Mosè che lo avrebbe distrutto perché era quello che meritava, e che avrebbe fatto dalla discendenza di Mosè un nuovo popolo. Mosè non accettò e intraprese una dura lotta giuridica con Dio per salvare il popolo. L'espressione "parlò con Dio faccia a faccia" è un espressione idiomatica il cui senso è lottare con Dio, come un uomo lotta con un altro uomo. In questo caso trattasi della lotta giuridica che mise Mosè in serio pericolo perché nessuno può contendere con Dio (senza che Egli dia il Suo perdono).
Dio vuole che ci concentriamo sugli esseri umani, li amiamo e rispettiamo. Dio lo vediamo negli esseri umani, da Lui creati. Se amiamo Dio questo amore dobbiamo mostrarlo agli esseri umani. Amare Dio solo idealmente in una figura che ci siamo creati è idolatria perché trasforma Dio in qualcosa che noi stessi ci siamo creati, come un idolo fatto di mani umane. Dio è il legislatore del popolo di Israel e questo popolo è il Suo rappresentante sulla terra. Questo dice la Bibbia Ebraica.
Quando ci si pone come giudici giudicando il popolo di Israel, dicendo che egli è disubbidiente o che i suoi maestri abbiano istruito il popolo a disubbidire, si diventa religiosi fondamentalisti e si mette in pericolo il popolo e la sua tradizione sacra, che ha contribuito alla sua identità fino ad oggi.
Caro Besàseà, ciò che dici mi risulta vero solo quando il popolo segue la via di Yhvh e non quando si svia, altrimenti ci ritroveremmo in balia non dei giusti, ma dei corrotti. Ma ciò che dici non è proprio così perchè yhvh è rappresentato anche da colui che riceve il suo spirito, colui che viene scelto (per esempio per compiere una missione, come Ciro). Israele è il braccio di Yhvh quando lotta per lui. Ma in Isaia questo braccio è anche Ciro (che è uno straniero) perchè lotta per lui per riportare il popolo nella terra di origine (Israel). Israel, molte volte "servo" in Isaia 40-55, è inteso sia come popolo (e discendenza, di Giacobbe) sia come terra abitata (nazione), sia come singolo discendente. Israel nazione era stata divisa nei 2 regni deportati. Dopo Ciro avviene di nuovo l'unione. Il servo di Yhvh è anche Zorobabele che insieme al sommo sacerdote Yeshùa ricostruiscono il tempio.

Paradossalmente il servo di yhvh è anche il re di Babilonia (Ger 27:6 ;43:10)

Ho dubbi su alcuni passi che hai interpretato. Te li riporto a breve, dopo la panoramica su Ciro
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Re: ISAIA 53

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Besàseà ha scritto: domenica 28 giugno 2015, 17:46 Sul cap.42 è sempre il popolo di Israel il servo, leggere bene tutto il capitolo ed il capitolo precedente, dove al v8 vi è la specificazione. Anche per la LXX cap.42.1 il servo è Israel:
Ιακωβ ὁ παῖς μου ἀντιλήμψομαι αὐτοῦ Ισραηλ ὁ ἐκλεκτός μου προσεδέξατο αὐτὸν ἡ ψυχή μου ἔδωκα τὸ πνεῦμά μου ἐπ᾽ αὐτόν κρίσιν τοῖς ἔθνεσιν ἐξοίσει
Shalom
Dato che la suddivisione in capitoli è stata opera dei traduttori, la fine del capitolo 41 è subito in sequenza con l’inizio del capitolo 42.
Riporto sotto i passi da Is 41:25 a 42:8 CEI.
25 Io ho suscitato uno dal settentrione ed è venuto, dal luogo dove sorge il sole l'ho chiamato per nome; egli calpesterà i potenti come creta, come un vasaio schiaccia l'argilla
Settentrione, si riferisce a tutti quei paesi che sono a Nord della Palestina, la Terra promessa, oppure ad alcuni di essi. In Geremia 50:9, il profeta predice un’adunata di grandi nazioni dal Paese di settentrione che si schieraranno contro Babilonia e in Geremia 51:1 è il distruttore di Babilonia ad essere annunciato. In Geremia 51:48 è annunciato un vento distruttore, suscitato contro Babilonia e contro gli abitanti della caldea. Questo distruttore (Ciro) è venuto da dove sorge il sole, ovvero da Oriente. Prima di giungere a Babilonia, nel 539 a.E.V. Ciro sottomise le province ad oriente della persia fino al fiume Iassarte.
https://www.treccani.it/enciclopedia/ci ... n%20patria.

egli calpesterà i potenti come creta, come un vasaio schiaccia l'argilla. Dal 558 a.E.V. Ciro ha conquistato la Media, L’Ectabana, i Sardi e tutta la Ionia, le province della Persia ecc.. e Babilonia.

26 Chi lo ha predetto dal principio, perché noi lo sapessimo, chi dall'antichità, così che dicessimo: «È vero»? Nessuno lo ha predetto, nessuno lo ha fatto sentire, nessuno ha udito le vostre parole. 27 Per primo io l'ho annunziato a Sion e a Gerusalemme ho inviato un messaggero di cose liete. 28 Guardai ma non c'era nessuno, tra costoro nessuno era capace di consigliare; nessuno da interrogare per averne una risposta. 29 Ecco, tutti costoro sono niente; nulla sono le opere loro, vento e vuoto i loro idoli.
Chi lo ha predetto? Yhvh per bocca dei profeti come Geremia 50:9; 51:1; 51:48
1 Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto di cui mi compiaccio. Ho posto il mio spirito su di lui; egli porterà il diritto alle nazioni. 2 Non griderà né alzerà il tono, non farà udire in piazza la sua voce, 3 non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta. Proclamerà il diritto con fermezza; 4 non verrà meno e non si abbatterà, finché non avrà stabilito il diritto sulla terra; e per la sua dottrina saranno in attesa le isole.
42:1 … il mio eletto בְּחִירִ֖י (bə•ḥî•rî) di cui mi compiaccio.
בְּחִירִ֖י (bə•ḥî•rî) בְּחִיר (bachir) “Scelto” da בָּחר Bachar “Scegliere”.

Ho posto il mio spirito su di lui; egli porterà il diritto alle nazioni. Yhvh pose il suo spirito sui re di Israele e su tutti coloro che egli ha scelto. Anche Israele è il servo sul quale Yhvh ha posto il suo spirito. In questo caso pare essere Ciro perché fu scelto. Nei capitoli 44 e 45 Ciro è definito “Pastore” Roì e Messia (Mashiac = consacrato, unto).

“Io dico a Ciro: Mio pastore; ed egli soddisferà tutti i miei desideri, dicendo a Gerusalemme: Sarai riedificata; e al tempio: Sarai riedificato dalle fondamenta» (Is 44,28).

Dice il Signore del suo eletto [mashiac – Messia], di Ciro: «Io l'ho preso per la destra, per abbattere davanti a lui le nazioni, per sciogliere le cinture ai fianchi dei re, per aprire davanti a lui i battenti delle porte e nessun portone rimarrà chiuso” (Is 45,1).

I passi paralleli sono in:

  • 2Cronache 36,22 ed Esdra 1,1, in cui è scritto che il Signore suscitò lo spirito di Ciro re di Persia.
  • In 2Cronache 36,23 ed Esdra 1,2, è scritto che Il Signore ha consegnato a Ciro i regni della terra e lo ha comandato di costruirgli il tempio di Gerusalemme.

non verrà meno e non si abbatterà, finché non avrà stabilito il diritto sulla terra; e per la sua dottrina saranno in attesa le isole. Ciro non si è fermato fino a quando non ha completato la conquista.

2 Non griderà né alzerà il tono, non farà udire in piazza la sua voce, 3 non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta. Proclamerà il diritto con fermezza

Ciro ha conquistato Babilonia senza combattere. Il termine “canna incrinata” o “canna spezzata” pare essere riferito all’Egitto (2Re 18,21; Isaia 36,6). Ciro col suo Editto ha stabilito che la casa di Giacobbe doveva fare ritorno a casa e ricostruire la casa del Signore (Esdra 1,2).
5 Così dice il Signore Dio che crea i cieli e li dispiega, distende la terra con ciò che vi nasce, dà il respiro alla gente che la abita e l'alito a quanti camminano su di essa: 6 «Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia e ti ho preso per mano; ti ho formato e stabilito come alleanza del popolo e luce delle nazioni, 7 perché tu apra gli occhi ai ciechi e faccia uscire dal carcere i prigionieri, dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre. 8 Io sono il Signore: questo è il mio nome; non cederò la mia gloria ad altri, né il mio onore agli idoli.
6 Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia e ti ho preso per mano; ti ho formato e stabilito come alleanza del popolo e luce delle nazioni. Qui il soggetto pare essere Israel ma di riflesso è colui che è stato mandato per liberare il popolo dalla progionia, come spiegato nel passo successivo 7.

Dalla reclusione: מִבֵּ֥ית (mib•bêṯ) casa בָּ֫יִת (bayith) una casa, ma anche luogo, carcere, residenza..
https://biblehub.com/hebrew/1004.htm

Tenebre: חֹֽשֶׁךְ׃ (ḥō•šeḵ) L'oscurità, l'oscurità, la miseria, la distruzione, la morte, l'ignoranza, il dolore, la malvagità חֹ֫שֶׁך (choshek) buio, oscurità

Ciro libera la casa di Giacobbe dalla prigionia, dalla casa dell'esilio, Babilonia (tenebre, oscurità, malvagità..) che è stata conquistata

8 Io sono il Signore: questo è il mio nome; non cederò la mia gloria ad altri, né il mio onore agli idoli.. Io sono yhvh e non permetterò che la mia gloria sia rappresentata dalle nazioni idolatre ed il mio onore passi agli idoli
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