Genesi 3:14 Il serpente che striscia

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bgaluppi
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Re: Genesi 3:14 Il serpente che striscia

Messaggio da bgaluppi »

Ho qualche appunto da fare. Stasera ti rispondo.
LucaincercadiDio
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Re: Genesi 3:14 Il serpente che striscia

Messaggio da LucaincercadiDio »

Perfetto, ho anche io qualcosa da aggiungere, aspetto il tuo appunto per integrare.
:YMPEACE:
LucaincercadiDio
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Re: Genesi 3:14 Il serpente che striscia

Messaggio da LucaincercadiDio »

Io sono arrivato ad una mia conclusione, mi piacerebbe poco alla volta metterla sul forum per condividerla con voi, ma devo ancora sistemare bene le idee.

Il serpente è reale in quanto trattasi di una creatura che esiste per certo.
Ma la scelta del serpente è presa ed utilizzata sulla base delle influenze pagane del tempo per ben far capire chi sta dietro, quale sia la sua funzione.
Se può interessare vi espongo la mia tesi.
Mi sapreste dire sulla base dei vostri studi, a che età viene fatta risalire la stesura di Genesi?
Perché io credo che l'introduzione del Serpente simbolico rappresenti il PRIMO colpo messo a segno di stabilire il monoteismo evitando di fatto l'idolatria.
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Giorgia
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Re: Genesi 3:14 Il serpente che striscia

Messaggio da Giorgia »

Luca a me fa molto piacere se condividi con noi le tue ipotesi. :-)
LucaincercadiDio
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Re: Genesi 3:14 Il serpente che striscia

Messaggio da LucaincercadiDio »

Ok, volevo leggere prima il pensiero di Antonio, e nel frattempo diciamo che ho qualche problema nel collocare la stesura della Genesi con la mia ipotesi.
Ma sto cercando qualche informazione in rete.
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bgaluppi
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Re: Genesi 3:14 Il serpente che striscia

Messaggio da bgaluppi »

Il termine nachash si trova anche in Gn 49:17: “Dan sarà una serpe [נחש] sulla strada, una vipera cornuta sul sentiero, che morde i garretti del cavallo e fa cadere il cavaliere all'indietro.”. È interessante perché qui Dan è paragonato ad un serpente sulla strada, che fa da "oppositore", e ciò richiama Num 22:22: “il messaggero del Signore si mise sulla strada come ostacolo [לשטן, le-satàn]”. Ma questa è solo una mia lettura molto forzata.

Il concetto che il serpente simboleggi il male secondo me non è propriamente corretto. Il serpente è astuto e scaltro, dunque agisce per interesse, ma è Dio che lo crea così: “Il serpente era il più astuto di tutti gli animali dei campi che Dio il Signore aveva fatti.” (Gn 3:1). Se il serpente simboleggiasse la presenza del male nel giardino, dovremmo ammettere che Dio ha creato il male. Invece, il male origina dalla scelta dell'uomo, che genera "peccato": “per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte” (Rm 5:12). Il peccato è ἁμαρτία (hamartìa), che esprime il senso della sconfitta per aver mancato il bersaglio, e in ebraico è חָטָא (chatà), che ha lo stesso significato di "mancare l'obbiettivo", sbagliare. Infatti, “Chiunque commette il peccato trasgredisce la legge: il peccato è la violazione della legge” (1Gv 3:4). Più che parlare di bene e male, proviamo a usare i termini giustizia e ingiustizia, verità e menzogna; la legge di Dio è giustizia, verità, quindi "bene". Dunque, il serpente non fa che comportarsi secondo quella che è la propria natura, che Dio ha stabilito secondo giustizia, la quale non può essere "maligna", o dovremmo ammettere che Dio crea qualcosa di maligno; l'uomo, invece, manca l'obbiettivo e viola la legge "non mangerai del frutto...", dunque fa il male, che consiste nella disobbedienza, la violazione della legge.

Dunque, non sono d'accordo sul fatto che quando l'uomo viene creato il male già esista, come un "ente" o un concetto o una creatura che lo rappresenta. Piuttosto, l'uomo — in virtù del libero arbitrio — viene creato con due istinti opposti (yetzer ra e yetzer tov), dunque il male è generato dall'unico essere che ha la libertà di scegliere, cioè l'uomo. È vero che il serpente mente all'uomo, ma è l'uomo ad ascoltarlo e attualizzare un comportamento sbagliato; e il serpente — creato scaltro e astuto — si comporta esattamente secondo gli istinti con cui è stato creato, dunque non pecca e non fa il "male". Ogni cosa nella creazione obbedisce alle regole stabilite dal suo Creatore, e anche l'uomo deve obbedire; ma l'uomo può anche scegliere, dunque disobbedire (come fa Adamo), e la disobbedienza genera il "male", che è una sorta di perversione della legge di Dio (come voler far girare la luna in direzione opposta). Il male esiste nel momento in cui si sceglie coscientemente di disobbedire. Questa è la mia visione.
LucaincercadiDio
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Re: Genesi 3:14 Il serpente che striscia

Messaggio da LucaincercadiDio »

Prima di tutto vorrei farvi notare una cosa molto interessante.
Lessico
Nachash: per praticare la divinazione, osservare i segni
Parola originale: נָחַשׁ
Parte del discorso: Verbo
Traslitterazione: Nachash
Ortografia fonetica: (no-Khash')
Breve definizione: divinazione

Concordanza esauriente del NAS
Origine di parola
un prim. radice
Definizione
per praticare la divinazione, osservare i segni
Nasb traduzione
divinazione (1), divinato (1), incantesimi (1), infatti pratica divinazione (1), infatti utilizza (1), interpreta presagi (1), pratica divinazione (1), ha preso come un presagio (1), usato divinazione (2).
Strong's
certamente, divino, incantatore, usare l'incantesimo, imparare per esperienza, osservare diligentemente
Una radice primitiva; correttamente, a sibilare, cioè sussurrare un (magia) incantesimo; in generale, per prognosticate-x certamente, divino, incantatore, (uso) x incantesimo, imparare per esperienza, x infatti, diligentemente osservare.
Poi abbiamo il sostantivo
Lessico
Nachash: divinazione, incantesimo
Parola originale: נַ֫חַשׁ
Parte del discorso: Sostantivo maschile
Traslitterazione: Nachash
Ortografia fonetica: (nakh'-Ash)
Breve definizione: Omen

Concordanza esauriente del NAS
Origine di parola
da Nachash
Definizione
divinazione, incantesimo
Nasb traduzione
Auspicio (1), presagi (1).

incanto
Da Nachash; un incantesimo o un augurio-incanto.

Bene ora qui sotto la parola serpente che Antonio ha citato in Numeri 22:22

Nachash: un serpente
Parola originale: נָחָשׁ
Parte del discorso: Sostantivo maschile
Traslitterazione: Nachash
Ortografia fonetica: (no-khawsh')
Breve definizione: serpente

Concordanza esauriente del NAS
Origine di parola
da una parola inutilizzata
Definizione
un serpente
Nasb traduzione
serpente (24), serpente (2), serpenti (2), serpente (1).
Strong's
serpente
Da Nachash; un serpente (dal suo sibilo)-serpente.
LucaincercadiDio
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Re: Genesi 3:14 Il serpente che striscia

Messaggio da LucaincercadiDio »

Scusate volevo dire Genesi 49:17.
:d
LucaincercadiDio
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Re: Genesi 3:14 Il serpente che striscia

Messaggio da LucaincercadiDio »

La parola serpente viene utilizzata col significato di astuzia e inganno e prudenza in questi versetti
Genesi 3:1, 2, 4, 13, 14.
Lessico
Arum: astuto, astuto, sensibile
Parola originale: עָרוּם
Parte del discorso: Aggettivo
Traslitterazione: Arum
Ortografia fonetica: (AW-room')
Concordanza esauriente del NAS
Origine di parola
da Arom
Definizione
astuto, astuto, sensibile
Nasb traduzione
astuto (2), prudente (2), uomo prudente (3), sensibile (2), uomo sensibile (1), astuto (1).
E con questo significato viene usato 3 volte.
Astuto, ׳ע come predicato, Genesi 3:1; plurale come sostanziale מַחְשְׁבוֺת עֲרוּמִים Giobbe 5:12, ׳לְשׁוֺן ע Giobbe 15:5.
Per il Verbo Arom עָרֹם dalla quale deriva ho trovato una bella spiegazione:Brown-Driver-Briggs
[עָרֹם LagBN 31] il verbo è astuto, Astuto (identificazione ebrea ritardata ., Hiph'il; Arabo, , essere mal natura, Croce; ᵑ 7 aggettivo עָרִים scaltro, IDsiriano e verbo nelle specie derivate (Pe'al nei lessici)); —
Ma ora vediamo in che senso il serpente era astuto?
Senz'altro altri animali avrebbero ben impersonificato la qualità, vedi la volpe, la pernice molto compiaciuta anche da alcune civiltà, il camaleonte, lo scorpione il corvo.
Quindi qui non scopriamo l'acqua calda.
LucaincercadiDio
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Re: Genesi 3:14 Il serpente che striscia

Messaggio da LucaincercadiDio »

Era già stato affermato dai più di voi che la figura del serpente è presa in prestito dalle contaminazioni del tempo.
Qualche rinfrescata e poi vado avanti sul perché secondo me proprio il serpente:
ALTRI SIMBOLI DEL SERPENTE
Oltre alla fecondazione, e del tutto all’opposto rispetto allo stereotipo ordinario, il serpente risulta essere anche un simbolo di protezione, come appare dal serpente sacro posto sulla fronte del faraone, l’ureo. Ma, ancora più radicalmente, il serpente è anche simbolo di salute. Il Dio greco Esculapio (o Asclepio), il divino guaritore il cui grande santuario di Epidauro era famoso per le ricorrenti guarigioni miracolose, ha come emblema proprio un serpente (emblema che nella forma di un serpente attorcigliato a un bastone è ancora oggi il simbolo dei medici e dei farmacisti). Anche nella Bibbia è presente il legame tra il serpente e la guarigione, come appare dal brano di Numeri 21,4-9. Qui si racconta di Jhwh che per punire le mormorazioni degli israeliti «mandò tra il popolo serpenti velenosi i quali mordevano la gente e un gran numero di israeliti morì». Ma se i serpenti tolgono la vita, è sempre guardando a un serpente, il serpente di rame innalzato da Mosè, che si può rimanere in vita. Gesù riprese questa immagine nel dialogo notturno con Nicodemo: «E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo» (Giovanni 3,14). L’innalzamento del serpente giunge a prefigurare addirittura il simbolo più sacro del cristianesimo, la santa croce da cui dipende la salvezza del mondo.
Strettamente legato all’ambito della guarigione, il serpente è anche un simbolo dell’eterna giovinezza, a motivo del ricambio annuale della pelle. Ciò appare esplicitamente nell’epica di Gilgame, dove è proprio un serpente a mangiare la pianta dell’immortalità sottraendola all’eroe che l’aveva faticosamente conquistata in fondo al mare. Il serpente godrà così della perenne giovinezza, perduta invece per sempre dall’umanità.
Ma più affascinante di ogni altro rimando, è il fatto che il serpente simboleggi l’intelligenza, o meglio un uso particolarmente redditizio dell’intelligenza, l’astuzia. Lo dice subito il testo biblico introducendolo sulla scena: «Il serpente era la più astuta di tutte le bestie». Anche Gesù riprende questa immagine quando invita i discepoli a essere prudenti come i serpenti (cfr. Matteo 10,16; il maestro non dimentica però di invitare insieme alla semplicità delle colombe, dando un’indicazione di vita particolarmente complessa).
In questa accezione che ne fa il simbolo della sapienza e dell’astuzia, il serpente si ritrova anche nella cultura religiosa egizia, in alcuni testi delle piramidi e in alcuni amuleti. Per quanto riguarda la Grecia, degno di rilievo è il fatto che Apollo, per impadronirsi del santuario di Delfi e controllare la sapienza ivi impartita, abbia dovuto uccidere proprio un serpente, perché era un serpente a custodire il centro della sapienza spirituale greca. Non è certo un caso, come scrive Plutarco, che «il serpente è sacro ad Atena».
Tale legame del serpente con il vertice della conoscenza si ha al massimo grado nella setta gnostica degli ofiti, che prende il nome da ofis, il termine greco per serpente, e che faceva dell’adorazione del serpente comunicatore di sapienza il vertice spirituale. Anche la tradizione mistica ed esoterica dell’ebraismo, la cabbala, esprime l’ambiguità del serpente con Nathan di Gaza, un giovane cabbalista vissuto a Gerusalemme nella metà del ‘600. Una volta scoperto che «la parola ebraica per serpente, Nachàsh, ha lo stesso valore numerico della parola Mashiàch, Messia», egli non esitò a parlare del Messia, da seguace del messia eretico Shabbatai Zevi qual era, nei termini di «santo serpente».
Il serpente dunque presenta una complessità quasi sconcertante di rimandi simbolici, a cui contribuiscono non poco anche le religioni orientali, dove non è raro vedere Buddha attorniato da serpenti. Personaggio associato al mondo divino, simbolo del demoniaco, figura cosmica, metafora della sapienza: sono le maggiori classificazioni che cercano di comprendere, scomponendolo, la complessità del fenomeno.
Nel pantheon delle divinità sumere figura Enki, la divinità dei mestieri, del bene, dell’acqua, del mare, dei laghi, della sapienza e della creazione. Enki, in alcune rappresentazioni, appare come un essere metà uomo e metà serpente.
Il significato del suo nome dovrebbe essere “signore della terra”. Egli era il custode dei poteri divini chiamati Me, i doni della civilizzazione dei quali avrebbe beneficiato l’umanità.
La sua immagine è un serpente con una doppia ellisse, o Caduceus, molto simile al Bastone di Asclepio. Secondo l’opinione di alcuni autori, non sorprende che il simbolo di Enki sia stato poi usato come simbolo della medicina, data la sua sconcertante somiglianza con la doppia elica del DNA.
Nella simbologia della religione egizia questo rettile ha un significato di grande importanza.ureo L’ureo rappresenta un simbolo di magnificenza e di rispetto: esso era infatti una parte del copricapo indossato dai grandi sovrani egizi ed era costituito da una statuetta che raffigurava un cobra eretto, spesso d’oro, che era posato sulla fronte di chi lo indossava, conferendogli supremazia e rispetto agli altri.



La leggenda del serpente piumato non fu proprio degli antichi egizi, anche le popolazioni precolombiane veneravano una divinità a metà fra l’uccello e il serpente. Si tratta del dio Quetzalcóatl, e la civiltà è in particolare quella degli Aztechi. Biologicamente parlando questa divinità altro non era che l’unione di due specie animali a quel tempo piuttosto comuni nel territorio occupato dagli Aztechi e ora in via di estinzione: il quetzal, uccello dotato di lunghe piume verdi sulla coda, venerato dagli Aztechi come incarnazione temporanea del loro dio, era stato “fuso insieme” con il boa costrittore, grosso serpente sudamericano.

quetzalcoatl

Simbolicamente, invece, Quetzalcóatl rappresenta il connubio indissolubile tra terra e cielo, tra naturale e divino, tra bene e male. Esso è infatti allo stesso tempo un dio sanguinario, al quale molte vittime umane vennero sacrificate, e donatore di vita. Il serpente piumato, per gli Egizi come per gli Aztechi, rappresenta inoltre il contatto con il mondo dei morti e anche per questo rappresenta un simbolo da rispettare e venerare.
Spostandoci dalle Americhe all’Asia, patria di un’infinita varietà di religioni, notiamo che il serpente ha avuto anche qui il suo posto nella mitologia e nella simbologia religiosa.
In India, nonostante da sempre nelle risaie muoiano ogni anno decine di persone a causa VISHNUdel morso dei serpenti, la divinità creatrice Vishnù, nell’iconografia classica è rappresentato seduto su un enorme serpente e con il capo attorniato da diversi cobra col cappuccio aperto.
Potrei andare avanti aiosa.. qualche giorno fa l'ho trovato pure tra la divinità della fertilità dell Hawaii, Haumea.
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