Gen 18:14"C'é cosa che sia troppo difficile per l'Eterno?"

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maria
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Gen 18:14"C'é cosa che sia troppo difficile per l'Eterno?"

Messaggio da maria »

Abrahamo aveva 100 anni e Sara 90, quando Isacco nacque. Isacco portò il nome dato dal ricordo della risata di sua madre scettica sul fatto che potessero essere rinvigorite le sua facoltà riproduttive! Nessuna cosa é impossibile al Nostro Creatore. Questo é il tipo di fede che aveva Abrahamo e per questo fu l'unico uomo ad essere chiamato"amico di DIO". Dio dimostra sempre il Suo amore a chi dimostra la propria fede. La fede del patriarca arriva al culmine nella prova descritta nel capitolo 22, Dio gli richiede la prova suprema, il sacrificio di Isacco.
E' questo tipo di fede che ci permette di ricevere anche i miracoli impensati.
Lo scrittore di Ebrei ci dice che Abrahamo per fede credette che Dio era capace di risuscitare il suo amato figlio. La mano di Abrahamo si alza per scannare Isacco e il Signore interviene "...ora so che temi Dio" Dio aspetta fino all'ultimo momento, al tempo stabilito da Lui.
Dio é onnisciente perciò quel "ora so" che significato può avere?
AKRAGAS
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Re: Gen 18:14"C'é cosa che sia troppo difficile per l'Eterno

Messaggio da AKRAGAS »

Ciao Maria.
Ho provato a dare una ripassata nella letteratura ebraica , ma c'è veramente molto e non è semplice la tua domanda per cui ti lascio con la curiosità di ricercare.
Quello che penso è che Dio in virtù della sua onniscenza non necessita di mettere alla prova nessuno come verifica per sua conoscenza, tuttavia lo fa.
Di conseguenza, se mette alla prova un profeta come Abramo la ragione è un'altra.
La domanda che mi pongo è: la prova servirà ad Abramo oppure esiste una ragione riservata al mondo spirituale?
Di certo il superamento della prova da parte di Abramo gli permette di ottenere una elevazione spirituale ottenendo una promessa. Infatti nel passo di Genesi 22.16 è scritto...
«Io giuro per me stesso, dice il SIGNORE, che, siccome tu hai fatto questo e non mi hai rifiutato tuo figlio, l'unico tuo, 17 io ti colmerò di benedizioni e moltiplicherò la tua discendenza come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; e la tua discendenza s'impadronirà delle città dei suoi nemici. 18 Tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua discendenza, perché tu hai ubbidito alla mia voce».
Questo dimostra che Dio non agisce in una maniera casuale ma si muove in base ad un suo piano specifico nei confronti del mondo.
Altresì viene dimostrato che Dio remunera le azioni dell'uomo quando sono fatte in rispetto della Sua volontà .(la remunerazione non è da intendersi necessariamente come immediata o materiale, ma può intendersi anche come futura ).
Un altro punto che mi sovviene è che Dio potrebbe volutamente dare dimostrazioni alla Sua schiera Angelica dei meriti di Abramo, ovvero delle azioni di amore. Questo dimostra anche che Dio giudica in base al comportamento dell'uomo.
marco
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Re: Gen 18:14"C'é cosa che sia troppo difficile per l'Eterno

Messaggio da marco »

maria ha scritto:Dio é onnisciente perciò quel "ora so" che significato può avere?
Cara Maria Dio è Onnisciente ma l'azione deve essere espletata.
Dio conosce ogni nostra azione perchè in Lui il tempo non esiste.
Quindi il sacrificio di Isacco che Abramo si accingeva ad eseguire era conosciuto da Dio già prima della sua nascita.
Quindi quando Dio disse "ora so" in verità lo disse quando creò il mondo.
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Gianni
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Re: Gen 18:14"C'é cosa che sia troppo difficile per l'Eterno

Messaggio da Gianni »

Cara Maria, Rashi riporta un commento di Rabbi Abba, in cui Dio spiega ad Abraamo: “Quando ti ho detto ‘prendi, ti prego, tuo figlio’ ... non ti dissi ‘immolalo’, ma ‘fallo salire’. Tu lo hai fatto salire, ora fallo discendere”.
In Gn 22:2 la traduzione “offrilo là in olocausto sopra uno dei monti che ti dirò” corrisponde all’ebraico הַעֲלֵהוּ (haalèhu), letteralmente “fa salire lui”.
maria
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Re: Gen 18:14"C'é cosa che sia troppo difficile per l'Eterno

Messaggio da maria »

Gianni ha scritto:Cara Maria, Rashi riporta un commento di Rabbi Abba, in cui Dio spiega ad Abraamo: “Quando ti ho detto ‘prendi, ti prego, tuo figlio’ ... non ti dissi ‘immolalo’, ma ‘fallo salire’. Tu lo hai fatto salire, ora fallo discendere”.
In Gn 22:2 la traduzione “offrilo là in olocausto sopra uno dei monti che ti dirò” corrisponde all’ebraico הַעֲלֵהוּ (haalèhu), letteralmente “fa salire lui”.
Quando ero TG le Scritture Ebraiche erano pressoché sconosciute... adesso mi sto rifacendo!
Quando Dio chiamò Abrahamo, lui rispose: hineini "eccomi" già questo la dice lunga sulla fede di quest'uomo...
Dio dunque non richiedeva un sacrificio umano anche in base a Ger 7:31
L'affermazione divina "Ora so" potrebbe essere intesa " Ora dichiaro"? In questo senso tutto quadra, ma il verbo é corretto?
Il Signore DICHIARA la fede di Abrahamo al mondo intero?

Grazie Gianni della tua pazienza, ma sai Abrahamo é una figura così meravigliosa!
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Re: Gen 18:14"C'é cosa che sia troppo difficile per l'Eterno

Messaggio da Gianni »

Cara Maria, il verbo esatto in Gn 22:12 è יָדַעְתִּי (yadàty), “conosco”. Tieni presente che in ebraico la conoscenza non è quella mentale o intellettuale, ma la conoscenza fatta per esperienza. Ovviamente Dio sa già tutto, ma l’espressione antropomorfica serve a rendere Dio vicino e reale. È il patos biblico, che credo tu conosca. ;)
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