Re: Genesi 1 e 2, l'essere umano, l'uomo e la donna
Inviato: mercoledì 24 marzo 2021, 12:41
Allora adesso è molto più pulito. Prossimo commento OT e provocatorio l'uno contro l'altro scatta la sospensione tenporanea.
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Ma caro Besasea, studiando si impara, e quando esponi cio' che hai imparato, stai dicendo qualcosa a nome tuo, anche se l'insegnamento proviene da altri.Besasea ha scritto:Hai detto che le cose che hai detto le dicono anche gli accademici. Se le cose che dici sono a nome di altri allora riportale fedelmente a nome di chi li dice. Questo ci aiuterà a capire l'indice di neutralità dell'autore, nonché la sua preparazione.
A me non risulta che sia cosi.Dalle traduzioni risulta che in Genesi vi sono due narrazioni della Creazione. Questo è un dato di fatto. Non so se tutte le traduzioni sono così, ma leggendo il testo ebraico le cose non stanno così.
La prima narrazione, per così dire, è l'elenco di dieci comandi, che corrispondono a dieci leggi naturali il cui scopo è quello di ricreare l'Habitat vivente in caso di catastrofe planetaria. Quindi è una condizione e non un inizio di creazione.
Su questo sono d'accordo!Uno dei comandi è rivolto alla terra, cui si comanda di produrre esseri viventi.
Ma vedi, io noto una cosa.Nel "secondo" racconto, le traduzioni dicono che "Dio formò l'uomo dalla polvere della terra". Ebbene ciò non corrisponde al testo ebraico. Il testo ebraico ha il verbo wayyzer che è di radice zarar, che significa legare insieme e ripete in un'altra forma poetica la sostanza del comando dato alla terra di produrre gli esseri viventi. Ricordando che l'uomo fu creato da Dio. Anche sulla creazione degli animali il "secondo" racconto dice "formò", ma non così il testo ebraico perché il verbo è di radice yazar, produrre, e invece formare è di radice zur. Una volta lo feci notare a Gianni, che pure mi ringraziò dopo aver notato l'errore in alcuni dizionari.
Tutti i racconti allegorici possono nascondere un significato ben diverso da cio' che appare a prima vista e solo in questa prospettiva posso darti ragione.Quindi non vi sono due racconti della creazione.
Leggendo alcuni tuoi messaggi mi sembra di capire che le traduzioni del Tanak contengano molti errori (anche perché si basano su vocalizzazioni errate), se tal ciò che mi sembra è esatto, vorrei sapere: esiste una traduzione corretta del Tanak? Se no, perché hai scelto di scrivere il saggio sopracitato anziché tradurre il Tanak?
Gli ebrei non hanno il dovere di insegnare la Torah a coloro che vogliono saperla o testi sacri ebraici a coloro che vogliono saperli? Forse tale dovere è valido soltanto nei confronti di altri ebrei?Besàseà ha scritto: ↑lunedì 26 ottobre 2020, 10:07 Vantare di esporre posizioni accademiche, come anche usare espressioni come "contesto storico", "contesto culturale", "mondo scientifico" ecc. Non conferisce autorità. Come anche pretendere di poter contrabbattere in studi di opere scritte in lingue antiche che non si conosce. Tu invece pare che voglia impedire che vengano pubblicate nei forum cose che vanno oltre le posizioni che ti fanno comodo; ma non hai gli attrezzi per discuterle. Allora devi limitarti a porre domande con la speranza che qualcuno ti risponda perché non vi è nemmeno l'obbligo di rispondere.