Genesi 1 e 2, l'essere umano, l'uomo e la donna

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Alen.chorbah
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Iscritto il: venerdì 31 marzo 2017, 20:42

Re: Genesi 1 e 2, l'essere umano, l'uomo e la donna

Messaggio da Alen.chorbah »

Allora adesso è molto più pulito. Prossimo commento OT e provocatorio l'uno contro l'altro scatta la sospensione tenporanea.
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Maurizio1
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Iscritto il: domenica 29 marzo 2020, 13:48

Re: Genesi 1 e 2, l'essere umano, l'uomo e la donna

Messaggio da Maurizio1 »

Besasea ha scritto:Hai detto che le cose che hai detto le dicono anche gli accademici. Se le cose che dici sono a nome di altri allora riportale fedelmente a nome di chi li dice. Questo ci aiuterà a capire l'indice di neutralità dell'autore, nonché la sua preparazione.
Ma caro Besasea, studiando si impara, e quando esponi cio' che hai imparato, stai dicendo qualcosa a nome tuo, anche se l'insegnamento proviene da altri.
Non sto dicendo che non puoi chiedermi da dove ho imparato determinate cose, sia chiaro, ma dirmi che io sto parlando a nome di altri, quando dico cose di cui sono convinto anch'io , cose che sono entrate lentamente e gradualmente a far parte del mio pensiero, non e' tanto giusto.
Dalle traduzioni risulta che in Genesi vi sono due narrazioni della Creazione. Questo è un dato di fatto. Non so se tutte le traduzioni sono così, ma leggendo il testo ebraico le cose non stanno così.
A me non risulta che sia cosi.
Mi risulta piuttosto che ci sono(o ci sono state)
-Persone che leggono le traduzioni e dicono che ci sono due racconti di creazione.
-Persone che leggono i testi originali e dicono che ci sono due racconti di creazione.
-persone che leggono le traduzioni e dicono che un unico racconto di creazione.
-persone che leggono i testi originali e dicono che c'e' un unico racconto di creazione.
La prima narrazione, per così dire, è l'elenco di dieci comandi, che corrispondono a dieci leggi naturali il cui scopo è quello di ricreare l'Habitat vivente in caso di catastrofe planetaria. Quindi è una condizione e non un inizio di creazione.

Io ti posso concedere che questa e' una possibile interpretazione, ma non puoi dire che e' l'unica conclusione a cui puo' giungere chi legge il testo in ebraico, sia il lettore ebreo o meno.
Uno dei comandi è rivolto alla terra, cui si comanda di produrre esseri viventi.
Su questo sono d'accordo!
Nel "secondo" racconto, le traduzioni dicono che "Dio formò l'uomo dalla polvere della terra". Ebbene ciò non corrisponde al testo ebraico. Il testo ebraico ha il verbo wayyzer che è di radice zarar, che significa legare insieme e ripete in un'altra forma poetica la sostanza del comando dato alla terra di produrre gli esseri viventi. Ricordando che l'uomo fu creato da Dio. Anche sulla creazione degli animali il "secondo" racconto dice "formò", ma non così il testo ebraico perché il verbo è di radice yazar, produrre, e invece formare è di radice zur. Una volta lo feci notare a Gianni, che pure mi ringraziò dopo aver notato l'errore in alcuni dizionari.
Ma vedi, io noto una cosa.
Chi ha compiuto l'"azzardo" di tradurre con "formare" tuttavia si e' preoccupato con quella parola di cercare di formare anche una frase di senso compiuto.
Tu invece ti dilunghi sul significato della radice della parola ma alla fine non presenti la frase intera con il significato alternativo del verbo Yazar a cui ti riferisci.
Non basta che tu dica "qui si sta dicendo qualcosa di simile a quello che si dice in quell'altro versetto".
Dici che gli altri hanno tradotto male ,citando una frase intera, dunque proponi una traduzione corretta FORNENDO UNA FRASE INTERA.

Inoltre non capisco perche dici che il significato "di legare insieme" non e' compatibile con quello di "formare".
Se io impasto il pane e sto "formando" una pagnotta posso anche dire che sto facendo "legare insieme" acqua e' farina.
Quindi non vi sono due racconti della creazione.
Tutti i racconti allegorici possono nascondere un significato ben diverso da cio' che appare a prima vista e solo in questa prospettiva posso darti ragione.
Non posso dare ragione pero alla premessa: (chi legge la traduzione vede dei racconti di creazione, chi sa leggere l'ebraico non solo non vede racconti di creazione ma vede esattamente quello che dico io).
Non e' tanto una questione di leggere l'ebraico o la traduzione, ma la propensione individuale del lettore o dell'esegeta a prendere alla lettera cio' che c'e' scritto oppure ammettere la possibilita' che il testo possa metaforicamente alludere ad altro.
LuigiS
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Iscritto il: sabato 3 ottobre 2020, 23:11

Re: Genesi 1 e 2, l'essere umano, l'uomo e la donna

Messaggio da LuigiS »

Besàseà ha scritto: lunedì 26 ottobre 2020, 10:07 Sono anni che in Israele non mi vogliono pubblicare un saggio sul nuovo testamento di tremila pagine
Leggendo alcuni tuoi messaggi mi sembra di capire che le traduzioni del Tanak contengano molti errori (anche perché si basano su vocalizzazioni errate), se tal ciò che mi sembra è esatto, vorrei sapere: esiste una traduzione corretta del Tanak? Se no, perché hai scelto di scrivere il saggio sopracitato anziché tradurre il Tanak?
Besàseà ha scritto: lunedì 26 ottobre 2020, 10:07 Vantare di esporre posizioni accademiche, come anche usare espressioni come "contesto storico", "contesto culturale", "mondo scientifico" ecc. Non conferisce autorità. Come anche pretendere di poter contrabbattere in studi di opere scritte in lingue antiche che non si conosce. Tu invece pare che voglia impedire che vengano pubblicate nei forum cose che vanno oltre le posizioni che ti fanno comodo; ma non hai gli attrezzi per discuterle. Allora devi limitarti a porre domande con la speranza che qualcuno ti risponda perché non vi è nemmeno l'obbligo di rispondere.
Gli ebrei non hanno il dovere di insegnare la Torah a coloro che vogliono saperla o testi sacri ebraici a coloro che vogliono saperli? Forse tale dovere è valido soltanto nei confronti di altri ebrei?
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