O mio Dio, mio Santo, tu non muori

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Gianni
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Re: O mio Dio, mio Santo, tu non muori

Messaggio da Gianni »

Caro Giovanni, tu di riferisci ad Ab 1:12. Il Testo Masoretico presenta la lezione לֹא נָמוּת (lo namùt), “non moriremo”.
Nella sua appendice 2B la TNM spiega: “A margine di certi manoscritti ebraici del testo masoretico ci sono annotazioni che leggono: ‘Questo è uno dei diciotto emendamenti dei soferim’, o espressioni simili. Questi emendamenti (correzioni) furono fatti con buone intenzioni perché il passo originale sembrava indicare irriverenza nei confronti di Dio o mancanza di rispetto per i suoi rappresentanti terreni”.
La LXX greca tradusse οὐ μὴ ἀποθάνωμεν (u mè apothànomen). È lo stesso identico verbo che troviamo in Gv 11:16: “Tommaso, che era chiamato Il Gemello, disse ai suoi condiscepoli: iAndiamo anche noi, per morire [ἀποθάνωμεν (apothànomen)] con lui’”. Si tratta di un congiuntivo aoristo, e significa letteralmente: “moriamo”.
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