Esodo e Numeri

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gigi
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Iscritto il: mercoledì 9 aprile 2014, 10:33

Esodo e Numeri

Messaggio da gigi »

Esodo 12: 7....... Poi si prenda del sangue d'agnello e lo si metta sui due stipiti e sull'architrave della porta delle case dove lo si mangerà. 8 Se ne mangi la carne in quella notte; la si mangi arrostita al fuoco, con pane azzimo e con erbe amare. 9 Non mangiatelo poco cotto o lessato nell'acqua, ma sia arrostito al fuoco con la testa, le gambe e le interiora................
Numeri 9: 9 Il SIGNORE disse a Mosè: 10 «Parla ai figli d'Israele e di' loro: "Se uno di voi o dei vostri discendenti sarà impuro per il contatto con un morto o sarà in viaggio, celebrerà lo stesso la Pasqua in onore del SIGNORE. 11 La celebreranno il quattordicesimo giorno del secondo mese, all'imbrunire; mangeranno la vittima con pane azzimo e con erbe amare; 12 non ne lasceranno nulla di avanzo fino al mattino e non ne spezzeranno nessun osso. La celebreranno secondo tutte le leggi della Pasqua.

In Esodo non si parla di ossa spezzate, mentre in Numeri parla di non spezzare nessun osso. La mia domanda e questa: come è possibile mangiare un agnello e non riuscire a spezzare nessun osso ?
Con alcuni fratelli di varie comunità abbiamo provato ad arrostire sulla brace un paio di agnelli, dopo la cottura ci si presta a mangiarlo in men che non si dica l'agnello e stato divorato ( agli animalisti questo non piacerà ) ma di ossa non uno sano. Come hanno potuto all'epoca dei fatti mangiarlo senza rompere un'osso ? Scentificamente non è possibile, anche perché se è ben cotto e ancora più difficile staccare la carne, almeno che dell'agnello se ne lasciato almeno il 70% di carne attaccata alle ossa ma, la scrittura ci dice di mangiarlo tutto, qualcuno riesce a darmi una spiegazione logica o e una metafora.
Benedizioni
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