ANALISI DEI DIECI COMANDAMENTI

Luigi
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Re: ANALISI DEI DIECI COMANDAMENTI

Messaggio da Luigi »

Tiger ha scritto: domenica 4 dicembre 2022, 15:11
Eh sì Luigi, anche Antonio era così (ti chiederai Chi era Antonio ma lo so io). Antonio era irreprensibile su le questioni bibliche; sempre Bibbia alla mano.
Anche lui credeva nella provvidenza, protezione, aiuto, soccorso... di Dio.
Anche luia aveva posto l'intera sua vita personale e familiare, nelle mani (come tu lo chiami) di Dio Padre...
Anche lui Credeva semplicemente affidandosi alle Sue promesse, e cioè: 
che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno.
anche lui pregava per il bene... della sua casa , dei suoi figli, familiari, amici.....,
e credeva nell'intervento di Dio.
Poi un bel giorno (un bel giorno per il suo Dio, ma non per lui) mentre era in macchina con la sua famiglia..... un incidente.. e persero la vita lui, la moglie, e i figli 😪. Questa fu la provvidenza del suo Dio.

Ti auguro Una buona domenica.

Buongiorno a tutti
Tiger scusa per il ritardo....
Caro, mi hai descritto Antonio "che non conosco" come un uomo zelante timorato di D-o e credi che, quello che gli è accaduto sia male.
Non sono d'accordo, perchè chi serve D-o non è detto che debba lasciare la carne per forza di vecchiaia ed indolore.
Molti servi di D-o sono morti nel tempo attraverso una morte violenta:
lapidati, segati, uccisi di spada....
Ne sono di esempio gli apostoli e tanti che come loro hanno dato buona testimonianza.
Per loro "come per Antonio" il vivere era Cristo; avevano lo sguardo fisso al Cielo;
alla cittadinanza Celeste, e come Paolo..., preferivano partire dal corpo per andare ad abitare col Signore ,che è cosa di gran lunga migliore

Buona giornata anche a te :-)
noiman
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Re: ANALISI DEI DIECI COMANDAMENTI

Messaggio da noiman »

Tiger, oggi non piove ma fa freddo…. :-(

Abbiamo appreso che l’onore ai genitori è un obbligo, qualcosa di simile allo Shabbat che prevede obblighi e divieti, KelìYekar pone una riflessione riguardo “onora tuo padre e tua madre”, spiega, porre il padre in prima posizione è perché i figli subiscono l’autorità del padre mentre la madre è la figura consolatoria che mitiga l’autorità paterna, quindi l’onore va al padre ma il timore deve andare alla madre che in un eccesso di affetto protettivo potrebbe perdere il timore del figlio, il padre ha l’obbligo di onorare la moglie, solo questa reciprocità consente alla famiglia di mantenersi integra.

In Wayqrà invece leggiamo "Ciascuno la madre sua e padre suo , temerete, ma osserverete i miei Shabbatòt”(Wayqra 19/1-3), qui abbiamo una inversione: viene prima la madre poi il padre, sapendo che il figlio teme di più il padre l’intenzione è quella di equipararli, lo shabbàt citato subito dopo non è posto a caso, qual’ora il padre invitasse il figlio ha profanare lo shabbàt nonostante il precetto di onorare il padre si ha l’obbligo di non obbedirgli.
Una curiosità: la frase inizia con “ciascuno”, poi termina con il plurale “osserverete i miei shabbatot, si riferisce a figlio, padre e madre.
Stabilito che il quinto comandamento chiude la serie sulla prima tavola possiamo studiare la simmetria in interfaccia con la seconda tavola, nel caso di adulterio è possibile che si generi un figlio che non avrà un padre, desiderare la donna d’altri è l’inizio dell’adulterio, si ritorna indietro di una mossa. :-O

Eh...! le madri, le famose maman israeliane, esistono aneddoti e barzellette a riguardo, il mondo da allora non è cambiato di molto, un tempo gli uomini pastori e guerrieri, oggi ancora un po' di guerrieri e tanti manager che della casa e della famiglia apprezzano solo il titolo, allora come oggi l’educazione e l'assistenza ai figli sono rimasti ecusiva delle tante “maman” nel mondo, poi ci sono nonni e nonne che fanno da madri, non dovrebbe essere ribaltato il comandamento?

Il Midrash Assèret Ha- Dibberòt osserva che dopo aver comandato ai figli di onorare i genitori, la Torah mette in guardia contro il troppo zelo e ancora una volta il legame di reciprocità viene sottolineato.
Un paradosso “Un figlio troppo devoto potrebbe dire” Poiché devo onorare i miei genitori è mio dovere uccidere chiunque li disonori!”. Pertanto avverte la Torah, ” Tu non ucciderai”.
Ul figlio zelante potrebbe anche dire , ” questo criminale ha fatto vergognare i miei genitori, quindi lo metterò in imbarazzo seducendo sua moglie”, pertanto la Torah comanda” Tu non commetterai adulterio.”
Un figlio devoto potrebbe anche dire: “quest’uomo ha recato disgrazia ai miei genitori, devo vendicarli danneggiando la sua proprietà”, Pertanto comanda la Torah” Tu non ruberai”.
Infine il figlio cattivo dirà” devo vendicare i miei genitori testimoniando il falso contro colui che li ha danneggiati”, pertanto la Torah avverte”: Tu non recherai falsa testimonianza contro il tuo vicino”. (Fonte : da una Kedushà di rav.Shalom Bahabout).
Una barzelletta:

La Madre: generatrice, amorevole, ansiosa, egocentrica, possessiva, mai soddisfatta e soddisfabile, quella per citare una famosa barzelletta ebraica, Una mamma regala al figlio per il compleanno due cravatte e quando lo va a trovare, notando che ne indossa una, esclama: “Vedo che l’altra non ti è piaciuta!” :-J

Noiman

noiman
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Iscritto il: domenica 20 aprile 2014, 22:41

Re: ANALISI DEI DIECI COMANDAMENTI

Messaggio da noiman »

Bene ...... :YMHUG: direi che posso terminare la parte che riguarda il quinto comandamento, rimane solo da precisare e commentare le due versioni e le loro differenze, vi scriverò anche qualche osservazione che difficilmente si trova in rete e neanche su Wikipedia

Nella espressione
כבד את אביך ואת אמך למען יארכון ימיך על האדמה אשר יהוה אלהיך נתן לך
Glorifica il tuo padre e la tua madre affinché si allunghino su di te i giorni nel suolo che Y*** tuo H. ti sta dando”(da Shemòt-Jitrò 20/12).

כבד את אביך ואת –אמך כאשר צוך יהוה אלהים למען יאריכן ימיך ולמען ייטב לך על האדמה אשר- יהוה אלהיך נתן לך
Glorifica il tuo padre e la tua madre come ti ordinò Y** tuo H. affinché si prolunghino i tuoi giorni affinché sia bene per te la terra che Y*** tuo H. sta per darti”(Dvarim 5/16).

Le due versioni del quinto comandamento sono leggermente diverse, in Dvarim sono state aggiunte quattro parole:” ka’àsher zivvekhà Y*** Elohè’kha”
“ Come ti ha comandato il Signore Dio tuo”, riferendosi al comandamento già dato in Shmòt, ricordando che le prime tavole sono andate distrutte in Dvarim appare l’espressione “possa essere buona per te”, i commentatori notano ancora che nella in questa versione ci sono diciassette lettere in più, il numero 17 equivale alla parola טוב tov, bontà.

Una ulteriore spiegazione, qualcuno ha anche notato una anomalia grammaticale nella espressione:”Affinchè si prolunghino i giorni della tua vita” la lettera ן “nun in versione sofit” con cui termina la parola יאריכן “iaàrkun” “prolunghino”, (allunghino) è apparentemente superflua , ma in questa posizione può essere letta come suffisso , “essi”, riferito ai nostri giorni, questa mitzvà è una catena che non si esaurisce mai e lega le generazioni anche se sappiamo che una catena ha anelli deboli e anelli forti, la catena è simbolo di continuatività, una garanzia per il mondo futuro.
Sulle lapidi ebraiche c’ è sempre la scritta :

תנצבייה”tihyè nishmatò zrurà bizror ha-chaim”“ che la sua anima sia legata nella catena della vita”
TB Qiddushin 31a.
Pessiqtà Rabbati 23-24: : “Ti riconosceranno H. tutti i re della terra, poiché avranno udito i detti della Tua bocca” (Tehillim 138,4). Disse R. Menachem: .. Quando D. ha detto: “Io sono…” hanno reagito dicendo: Esiste forse un re che desideri essere rinnegato dagli altri? Quando D. ha detto: “Non avrai altri dei…” hanno reagito dicendo: Esiste forse un re che desideri avere dei concorrenti?
Quando D. ha detto: “Non pronunciare…” hanno reagito dicendo: “Esiste forse un re che desideri che si giuri il falso nel suo nome? Quando D. ha detto: “Ricordati del giorno di Shabbat…” hanno reagito dicendo: “Quale re non desidererebbe che si festeggiasse il suo compleanno?” Ma quando ha detto: “Onora tuo padre e tua madre” dissero: “Nelle nostre consuetudini chiunque si arruola nelle legioni del re deve rinnegare i suoi genitori, mentre Questi prescrive: “Onora tuo padre e tua madre”? Si sono levate dalle loro sedie e Lo hanno applaudito.”
( Fonte, Someck – Il potere, servizio o privilegio?).

Noiman

stella
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Iscritto il: giovedì 3 aprile 2014, 17:44

Re: ANALISI DEI DIECI COMANDAMENTI

Messaggio da stella »

GRAZIE NOIMAN :-)

ubbidire ai genitori equivale ad ubbidire a D.O -
l,anima mia. ha sete del Dio vivente
noiman
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Re: ANALISI DEI DIECI COMANDAMENTI

Messaggio da noiman »

grazie a te..... Stellina :YMHUG: :YMHUG: :YMHUG: :YMHUG:
noiman
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