ALCUNE DOMANDE SU DEUTERONOMIO

marco
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Re: ALCUNE DOMANDE SU DEUTERONOMIO

Messaggio da marco »

Cara Lucia, ci tento io, almeno per il punto 3.
La lana e di origine animale, il lino invece di origine vegetale. E quì mi fermo.
stella
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Re: ALCUNE DOMANDE SU DEUTERONOMIO

Messaggio da stella »

Cara Lucia , ci ho impiegato molto a rispondere ,ma Marco involontariamente si è intromesso :) ..così è andato tutto perduto :)
Quindi in poche parole ora ti rispondo alla prima ..
Secondo voi nei versetti di chi si parla? ( chiedi )
Di Gesù l'ultimo profeta dopo Mose ...
Il cap19 la città rifugio ..
Lucia come al solito poni molte domande ..ora leggendo tutto il capitolo si capisce il contesto ..il popolo D'Israele doveva tenersi puro se voleva le benedizioni di Dio ...
l,anima mia. ha sete del Dio vivente
noiman
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Re: ALCUNE DOMANDE SU DEUTERONOMIO

Messaggio da noiman »

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Ultima modifica di noiman il sabato 11 ottobre 2014, 11:46, modificato 1 volta in totale.
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Gianni
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Re: ALCUNE DOMANDE SU DEUTERONOMIO

Messaggio da Gianni »

“L’abbigliamento dei sacerdoti si distingueva perché era esentato dal divieto dello shaatnez [Lv 19:19]. In Esodo 28:6,8,15;39:29 è prescritto che vari capi siano fatti di un tessuto misto di lino e lana . . . Se ne desume che il divieto generale dipendeva dal carattere esclusivo di tale mescolanza, riservata alla sfera del sacro”. - Encyclopaedia Judaica, Yesrushalaym, 1973, vol. 14, colonna 1213.
noiman
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Re: ALCUNE DOMANDE SU DEUTERONOMIO

Messaggio da noiman »

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Ultima modifica di noiman il sabato 11 ottobre 2014, 11:47, modificato 1 volta in totale.
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Gianni
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Re: ALCUNE DOMANDE SU DEUTERONOMIO

Messaggio da Gianni »

Carissimo Noiman, io vorrei essere invece sul mare di Tel Aviv, sul lungomare di fronte al migdal haopera! Aval ... anì mitzaèr, anì beviareggio. :)
marco
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Re: ALCUNE DOMANDE SU DEUTERONOMIO

Messaggio da marco »

Caro Gianni, certo che Noiman, per ora, vorrebbe essere sul mare di Viareggio, a Tel Aviv......
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Israel75
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Re: ALCUNE DOMANDE SU DEUTERONOMIO

Messaggio da Israel75 »

Chissà cosa pensa il Santo dell`ingegneria genetica . Scherzo .
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
marco
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Re: ALCUNE DOMANDE SU DEUTERONOMIO

Messaggio da marco »

Vuoi farmi arrabbiare Israel? La odio, sarà l'annientamento del creato. Tutto si può manipolare in laboratorio: piante, animali e uomo.
Già hanno impiantato geni umani in topi. A quando la distruzione del genere umano, Signore?
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Gianni
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Re: ALCUNE DOMANDE SU DEUTERONOMIO

Messaggio da Gianni »

Cara Lucia, già fai domande tremende, ma se poi nei fai diverse e tremende insieme, forse non si è invogliati a cercare le risposte. Forse. Comunque, provo a fare con te una riflessione su uno dei punti che proponi: Dt 23:2, in cui è detto: “Il bastardo non entrerà nell'assemblea del Signore; nessuno dei suoi discendenti, neppure alla decima generazione, entrerà nell'assemblea del Signore”. Qui si parla di figli illegittimi.
Tu giustamente domandi che colpa ne ha uno se nasce illegittimo. Prova a considerare il contesto storico e sociologico di Israele tre millenni e mezzo fa. Ripeto: tre millenni e mezzo fa. Parliamo dell’età del rame. Dalle nostre italiche parti si doveva attendere ancora secoli e secoli prima che iniziasse la civiltà. Dalle parti di Israele, mentre gente selvaggia divinizzava ancora le forze della natura e si costruiva idoli, gli ebrei – unici al mondo – avevano il Dio unico di cui non facevano immagini. La gente era però quello che era. Se oggi noi, che nel nostro ventunesimo secolo non siamo stinchi di santi, ci stupiamo, immagina Dio che aveva a che fare con loro. Con una eloquente immagine, Dio disse a Mosè che a condurre Israele verso la Palestina avrebbe mandato un suo angelo e che Lui non lo avrebbe fatto, altrimenti avrebbe dovuto sterminarli lungo la strada. Ora, se hai una vaga idea di quel contesto storico, rileggi Dt 23:2.
Israele aveva leggi di un’altezza morale che i loro contemporanei neppure si sognavano. Per l’adulterio c’era la pena di morte. Ciò nonostante, si commetteva adulterio. Come ulteriore restrizione, erano previste conseguenze per i figli adulterini, illegittimi. Che colpa ne avevano i figli? Potremmo fare la stessa domanda per i figli di drogati che oggi nascono con l’AIDS. Si chiamano conseguenze. Per le colpe dei genitori. Con quelle leggi si tentava di arginare il più possibile l’immoralità per preservare la santità di Israele. Oggi, all’apice della nostra cosiddetta civiltà, abbiamo leggi ben più evolute! (lo dico con sarcasmo): le ragazze e le ragazzine che rimangono incinte possono andare in civilissimi ospedali a far uccidere i loro figli in forma anonima, tutelate dalle leggi. Occhio non vede, cuore non duole.
Dt 23:2 impediva il più possibile la prostituzione e l’adulterio, impediva che la famiglia andasse verso il completo declino. Il grande Impero Romano scomparse non perché fu vinto da imperi più grandi e potenti ma perché fu corroso al suo interno dal declino della moralità, che già tanto morale non era stato. Con la legge deuteronomica era protetta anche l’istituzione familiare nella sua discendenza, impedendo che i diritti di successione andassero a premiare gli eredi di gente adultera e immorale.
Ben altro il pensiero di Dio, però. Questo è espresso implicitamente in Ap 20:13: “Il mare restituì i morti che esso custodiva e la morte e gli inferi resero i morti da loro custoditi e ciascuno venne giudicato secondo le sue opere”, non per quelle dei genitori. – CEI.
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