Leggere l'Ebraico

vincenzo
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Re: Leggere l'Ebraico

Messaggio da vincenzo »

Ok,grazie a Gianni e a Noiman. Proveremo a portare avanti il progetto in un altro periodo!

ciao.
FATTI NON FOSTE A VIVER COME BRUTI, MA PER SEGUIR VIRTUTE E CANOSCENZA (Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno canto XXVI, 116-120)
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Gianni
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Re: Leggere l'Ebraico

Messaggio da Gianni »

Perché mai rimandare? :)
noiman
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Re: Leggere l'Ebraico

Messaggio da noiman »

137
Ultima modifica di noiman il sabato 11 ottobre 2014, 12:00, modificato 1 volta in totale.
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Gianni
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Re: Leggere l'Ebraico

Messaggio da Gianni »

No, caro Noiman, non tocca me. Continua tu! Vorrei però dire una cosa ai nostri amici, una cosa che forse hanno trascurato: se non si conoscono a memoria le parole ebraiche, nessuno leggerà mai, anche se conosce perfettamente le lettere. Permettetemi un esempio. Prendiamo la parola italiana “libro” e scriviamola senza vocali: lbr. Si potrebbe leggere anche albero o libero, che senza vocali sarebbero scritte sempre lbr. Come facciamo allora a distinguere? Dal contesto. Se dico che Tizio “sentendosi lbr salì su un lbr e lesse un lbr”, tutto diventa più facile. Ma rimane il fatto che occorre sapere a memoria le parole.
Ai nostri fini, quindi, per poter leggere il testo biblico si dovranno anche imparare le vocali (i segni vocalici). Poi occorrerà imparare le regole degli accenti tonici, che in ebraico non sono segnati. Le parole sono per lo più accentate sull’ultima, ma molte anche sulla penultima. Ci sono regole precise che vanno conosciute. Anni fa, quando iniziai a studiare ebraico, ci fu una parola che mi fece impazzire: mitzraima. Sapevo che si leggeva mitzràima, ma stando alle regole grammaticali si sarebbe dovuta leggere mitzraimà. Ci persi una giornata a capire perché lì non valeva la grammatica. La mia insegnate israeliana - la cara Dorìt, che ora è tornata a Gerusalemme - mi spiegò poi che il suffisso –ma non contava nel computo delle sillabe ai fini dell’accento. C’è poi un segno vocalico identico – la vocale lunga qamàts gadòl ( ָ) e quella breve qamàts qatàn (ָ ) - che si legge o oppure a, cosa che è pure controversa. Il fatto che siano scritte nello stesso modo ci porta a pensare che per gli ideatori del sistema vocalico esse avessero la stessa identica pronuncia. Oggi, però, esse si pronunciano in modi diversi, modi cui le grammatiche hanno assegnato delle regole. Va detto anche, tuttavia, che tali regole creano disaccordo tra ashkenaziti (e yemeniti) e sefarditi. Così, il nome biblico נָעֳמִי viene letto Noomìy dagli ashkenaziti e Naomìy dai sefarditi. Entrambi i due modi di pronuncia sono accettati.
Domanda: volete davvero continuare? ;)
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