Isaia 45:22.

roberto
Messaggi: 172
Iscritto il: giovedì 17 aprile 2014, 23:00

Isaia 45:22.

Messaggio da roberto »

Buongiorno a tutti. Da qualche giorno sto discutendo con un amico, i passi biblici adotti a sostegno della vita preumana di Yeshùa. Mi riporta questo mio amico, uno studio tratto dal sito www.cogwriter.com, dove con Isaia 45:22 si intende affermare quasi sicuramente la teoria dei binitarismo, che colloca Yeshùa accanto a Dio fin da principio dei tempi. Non essendo uno studioso, mi farebbe piacere sentire il vostro punto di vista a riguardo. Diamo un'occhiata più in dettaglio a Isaia 45:22, con il numero greco di Strong sopra ogni parola, secondo la Bibbia traslitterata interlineare (Copyright (c) 1994 di Biblesoft):

6437.... 413........... 3467............ 3605.......657............ 776..... 3588... 589.. 9999... 410............369............5750
Guardate..a me,. e siate salvati,.. tutte...... le estremità.. della.. terra:... perché...... io ......sono ...Dio,.. e non c'è nessun...altro.

Ora, quali sono le parole ebraiche presenti in Strong's 413 e Strong's 589 e cosa significano realmente?

OT:413 'el (ale); (ma usato solo nella forma costruttiva abbreviata 'el (el)); una particella primitiva; propriamente, denota movimento verso, ma occasionalmente usato per una posizione di riposo, cioè vicino, con o tra; spesso in generale, a: KJV - circa, secondo dopo, contro, tra, come per, a, perché (-davanti, -davanti), entrambi ... e, da, riguardo a, per, da, X ha, in (-a), vicino, (fuori) di, sopra, attraverso, a (-verso), sotto, a, su, se, con (-in). (Nuovi numeri Strong esaustivi e concordanza con il dizionario greco-ebraico espanso di Biblesoft. Copyright (c) 1994, Biblesoft e International Bible Translators, Inc.).

OT:589 'aniy (an-ee'); contratto da OT:595; I: KJV - Io, (quanto a) me, mio, me stesso, noi, X il quale, X il quale. (Nuovi Numeri di Strong esaustivi e concordanza con il dizionario greco-ebraico ampliato di Biblesoft. Copyright (c) 1994, Biblesoft e International Bible Translators, Inc.)

Quindi vediamo che il 413 di Strong non significa affatto "me". E che il 589 di Strong può significare "noi" – non significa necessariamente "io" (può significare "io", ma dipende dal contesto). E che "am" non è presente nell'ebraico originale (il che significa che "are" potrebbe essere inserito per la grammatica inglese), perché questo è ciò che rappresenta il #9999.

Pertanto, Isaia 45:22 potrebbe essere tradotto letteralmente come:

Guardate vicino e siate salvati, voi tutte le estremità della terra! Perché noi siamo Dio e non ce n'è alcun altro.

Pertanto, Isaia 45:22 non prova in alcun modo la posizione unitaria né confuta le posizioni binitaria o trinitaria."
https://www.cogwriter.com/two.htm#:~:te ... trinitaria.
-- Ecco un pezzo di qusto articolo:
Janira
Messaggi: 1781
Iscritto il: giovedì 8 febbraio 2018, 15:13

Re: Isaia 45:22.

Messaggio da Janira »

Ho trovato qui quanto dici

https://biblehub.com/strongs/hebrew/589.htm

Volendo tradurre con noi, la spiegazione potrebbe essere come quella data per Genesi in " Facciamo l'uomo": si parla del Creatore e della Luce emanata dal Creatore stesso ( che viene anche chiamata Torah per la Kabbalah)
roberto
Messaggi: 172
Iscritto il: giovedì 17 aprile 2014, 23:00

Re: Isaia 45:22.

Messaggio da roberto »

Grazie janira. Quel "facciamo" viene usato sempre dai binatari per sostenere la pluralità di dèi. E' possibile che questa idea di pluralità nasca da popoli anteriori al popolo ebraico, per poi essere assorbita in parte da quest' ultimi?
Janira
Messaggi: 1781
Iscritto il: giovedì 8 febbraio 2018, 15:13

Re: Isaia 45:22.

Messaggio da Janira »

Non so risponderti, quello che posso dirti è che il fondamento di tutta la saggezza della Kabbalah ebraica è che il Creatore, inteso come Colui che dà, colui che ama e che per amore crea, è Uno. Cioè non esiste altra forza che possa opporsi o essere al Suo posto. La luce che è emanata dal Creatore è una forza che è in Lui. La mia convinzione è che ci sia stata una sovrapposizione tra questi concetti ebraici e l'interpretazione nascente cattolica: non si parla più di Luce e Torah, ma di Yeshua che è Dio e Luce.
roberto
Messaggi: 172
Iscritto il: giovedì 17 aprile 2014, 23:00

Re: Isaia 45:22.

Messaggio da roberto »

Nell‟ebraismo, nel lungo cammino verso l‟unicità di un solo Dio, JHWH,
vennero assunti parecchi tratti delle divinità pagane, che sarà compito poi
dei profeti e degli autori dei testi sacri eliminare via via per far risaltare
l‟originalità di quest‟unica divinità.
Non c‟è stata pertanto una rivelazione chiara, immediata, dell‟unicità di
Dio, ma un processo lento, speso ostacolato, verso la conoscenza di un unico Signore .JHWH.
Jhwh era la divinità più importante, il dio nazionale di Israele, ma conviveva con altre divinità fenicie, assire e babilonesi. Questo l'ho copiato, ma è in sintesi quello che penso. Quel noi potrebbe anche starci in Isaia 45:22, ma credo bisogna tener conto proprio del pensiero semitico di allora, contaminato dalle varie culture pagane di allora.
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10437
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: Isaia 45:22.

Messaggio da Gianni »

Vi seguo con interesse ...
Janira
Messaggi: 1781
Iscritto il: giovedì 8 febbraio 2018, 15:13

Re: Isaia 45:22.

Messaggio da Janira »

Posso concordare con te, soprattutto per il valore che do alla rivelazione del Creatore agli uomini. Abramo fu il primo a cercare di insegnare ciò che aveva conseguito, cioè che il Creatore è Uno, ma immagino che non tutti fossero al suo livello, perciò come gruppo avranno avuto alti e bassi, e come dici tu ogni volta è comparso un uomo che ha rivelato il Creatore in maniera elevata ed ha esortato il popolo a tornare al vero ed unico Dio
roberto
Messaggi: 172
Iscritto il: giovedì 17 aprile 2014, 23:00

Re: Isaia 45:22.

Messaggio da roberto »

Se questo capitolo del deutero Isaia fu composto nel periodo di poco antecedente la liberazione dall'esilio babilonese, al di là di chi ne sia l'autore( che sembrerebbe anonimo), si può pensare all'influenza delle divinità babilonesi sul popolo ebraico. Un esempio tratto da Wikipedia : I babilonesi credevano nella immortalità dell'anima,[8]. Credevano in un inferno di fuoco descrivendo l'«aldilà […] come un luogo pieno di orrori, […] dominato da dèi e demoni molto potenti e truci» e «voragini di fuoco» riservate appunto ai «dannati nell'aldilà»[9][10] I babilonesi usavano croci come simboli di devozione religiosa[11] ed immagini che ritenevano sacre nella loro adorazione. Un'opera infatti dice: "[Nella religione mesopotamica] l'immagine aveva un ruolo determinante nel culto pubblico e privato, come si desume dall'ampia diffusione di riproduzioni dozzinali di tali immagini. Fondamentalmente si riteneva che la divinità fosse presente nell'immagine se questa aveva determinate caratteristiche e addobbi e se era trattata con la debita cura"
Luigi
Messaggi: 1579
Iscritto il: martedì 31 marzo 2015, 21:02

Re: Isaia 45:22.

Messaggio da Luigi »

Ciao ragazzi, io da ciò che leggo, credo nella pluralità delle persone che compongono la Deità, per alcuni motivo abbastanza semplici.
In primo, si legge Elhoim bara, e come Gianni ci pu insegnare a riguardo, Elhoim si traduce DII, anche se bara è singolare.
Poi visto che è Elhoim che crea, e dice Facciamo ,
se fosse una singola persona perchè Elhoim "DII" è plurale, e perchè Facciamo, e non faccio, se fosse Una singola persona..?

Infine c'è quanto sostiene Il Figlio di Dio, quando sostiene che
del Padre, non si è mai udita la voce, e ciò ci porta a riflettere su, chi sia Yhwh che parla nell'AT.
Saluti
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10437
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: Isaia 45:22.

Messaggio da Gianni »

Elhoim è un plurale di intensità; si usa anche per gli dei e per una dea. Con "facciamo" è come se Dio si rivolgesse alla corte celeste; come se vuol dire come se, da non prendersi alla lettera.
Rispondi