Bereshìt 3:22

AEnim

Re: Bereshìt 3:22

Messaggio da AEnim »

PaoloS ha scritto: venerdì 20 ottobre 2023, 17:49
Il termine "'olam" designa un periodo di tempo lunghissimo, non determinato.

Versi tradotti da chi non aveva una sufficiente preparazione in materia di lingua ebraica.

La credenza nella vita eterna ha origini idolatriche.
Le Scritture Ebraiche parlano di lunga vita, una vita sana e felice. Il NT presenta concetti idolatrici ed estranei all'Ebraismo.



In questo video. Olàm.
Si dimentica di dire quale è il vocabolario che sta usando. Lui ha l'Even Shoshan ma io non so se sta usando quello in questo video
In ogni caso ecco il video direttamente sulla trattazione del termine Olàm con la precisazione che si tratta di un video di debunking della paleoastronautica
https://youtu.be/MC18MOv5qIA?feature=shared&t=2690

Da cui si dedurrebbe che non è vero che il termine Olàm non possa mai essere tradotto con "eternità", anzi è usato anche come sinonimo dell'altro termine che significa "Eternità, tempo infinito", cioè netzach e segnalato come sinonimo proprio in un vocabolario monolingue, quindi ebraico e non sospetto di cristianizzazioni.

Un appunto ulteriore che devo aggiungere è che, l'autore del video non ha capito cosa dica realmente Rav. Di Segni.
Infatti Rav. di Segni non dice: Chi l'ha detto che vuol dire eternità, e chi l'ha detto che vuol dire lungo tempo?
Rav. Di segni domanda: "Chi ha detto" l'una e "Chi ha detto" l'altra cosa e significa che in esegesi ebraica evidentemente c'è qualcuno che ha sostenuto una cosa e qualcuno che ha sostenuto l'altra, e domanda se l'interlocutore sappia chi siano questi esegeti ebraici.
PaoloS
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Re: Bereshìt 3:22

Messaggio da PaoloS »

AEnim ha scritto: sabato 21 ottobre 2023, 20:24
PaoloS ha scritto: venerdì 20 ottobre 2023, 17:49
Il termine "'olam" designa un periodo di tempo lunghissimo, non determinato.

Versi tradotti da chi non aveva una sufficiente preparazione in materia di lingua ebraica.

La credenza nella vita eterna ha origini idolatriche.
Le Scritture Ebraiche parlano di lunga vita, una vita sana e felice. Il NT presenta concetti idolatrici ed estranei all'Ebraismo.



In questo video. Olàm.
Si dimentica di dire quale è il vocabolario che sta usando. Lui ha l'Even Shoshan ma io non so se sta usando quello in questo video
In ogni caso ecco il video direttamente sulla trattazione del termine Olàm con la precisazione che si tratta di un video di debunking della paleoastronautica
https://youtu.be/MC18MOv5qIA?feature=shared&t=2690

Da cui si dedurrebbe che non è vero che il termine Olàm non possa mai essere tradotto con "eternità", anzi è usato anche come sinonimo dell'altro termine che significa "Eternità, tempo infinito", cioè netzach e segnalato come sinonimo proprio in un vocabolario monolingue, quindi ebraico e non sospetto di cristianizzazioni.

Un appunto ulteriore che devo aggiungere è che, l'autore del video non ha capito cosa dica realmente Rav. Di Segni.
Infatti Rav. di Segni non dice: Chi l'ha detto che vuol dire eternità, e chi l'ha detto che vuol dire lungo tempo?
Rav. Di segni domanda: "Chi ha detto" l'una e "Chi ha detto" l'altra cosa e significa che in esegesi ebraica evidentemente c'è qualcuno che ha sostenuto una cosa e qualcuno che ha sostenuto l'altra, e domanda se l'interlocutore sappia chi siano questi esegeti ebraici.
Io non offendo nessuno , tu l'hai fatto.
Comunque ciò che ho scritto è confermato anche da una scrittura chiarissima, fraintesa dal NT.
Sarà eliminata la morte prematura:
19 Io esulterò di Gerusalemme,
godrò del mio popolo.
Non si udranno più in essa
voci di pianto, grida di angoscia.
20 Non ci sarà più
un bimbo che viva solo pochi giorni,
né un vecchio che dei suoi giorni
non giunga alla pienezza;
poiché il più giovane morirà a cento anni
e chi non raggiunge i cento anni
sarà considerato maledetto..

Non si parla di vita immortale , ma di lunga vita..
Spero che qualche vero ebreo ci sia e possa confermare questo .
Shalom
AEnim

Re: Bereshìt 3:22

Messaggio da AEnim »

PaoloS ha scritto: sabato 21 ottobre 2023, 20:40
AEnim ha scritto: sabato 21 ottobre 2023, 20:24
PaoloS ha scritto: venerdì 20 ottobre 2023, 17:49
Il termine "'olam" designa un periodo di tempo lunghissimo, non determinato.

Versi tradotti da chi non aveva una sufficiente preparazione in materia di lingua ebraica.

La credenza nella vita eterna ha origini idolatriche.
Le Scritture Ebraiche parlano di lunga vita, una vita sana e felice. Il NT presenta concetti idolatrici ed estranei all'Ebraismo.



In questo video. Olàm.
Si dimentica di dire quale è il vocabolario che sta usando. Lui ha l'Even Shoshan ma io non so se sta usando quello in questo video
In ogni caso ecco il video direttamente sulla trattazione del termine Olàm con la precisazione che si tratta di un video di debunking della paleoastronautica
https://youtu.be/MC18MOv5qIA?feature=shared&t=2690

Da cui si dedurrebbe che non è vero che il termine Olàm non possa mai essere tradotto con "eternità", anzi è usato anche come sinonimo dell'altro termine che significa "Eternità, tempo infinito", cioè netzach e segnalato come sinonimo proprio in un vocabolario monolingue, quindi ebraico e non sospetto di cristianizzazioni.

Un appunto ulteriore che devo aggiungere è che, l'autore del video non ha capito cosa dica realmente Rav. Di Segni.
Infatti Rav. di Segni non dice: Chi l'ha detto che vuol dire eternità, e chi l'ha detto che vuol dire lungo tempo?
Rav. Di segni domanda: "Chi ha detto" l'una e "Chi ha detto" l'altra cosa e significa che in esegesi ebraica evidentemente c'è qualcuno che ha sostenuto una cosa e qualcuno che ha sostenuto l'altra, e domanda se l'interlocutore sappia chi siano questi esegeti ebraici.
Io non offendo nessuno , tu l'hai fatto.
Comunque ciò che ho scritto è confermato anche da una scrittura chiarissima, fraintesa dal NT.
Sarà eliminata la morte prematura:
19 Io esulterò di Gerusalemme,
godrò del mio popolo.
Non si udranno più in essa
voci di pianto, grida di angoscia.
20 Non ci sarà più
un bimbo che viva solo pochi giorni,
né un vecchio che dei suoi giorni
non giunga alla pienezza;
poiché il più giovane morirà a cento anni
e chi non raggiunge i cento anni
sarà considerato maledetto..

Non si parla di vita immortale , ma di lunga vita..
Spero che qualche vero ebreo ci sia e possa confermare questo .
Shalom
Io non offendo nessuno , tu l'hai fatto.
Chi l'ha detto che non mi hai offeso?
Se non era un'offesa la tua allora va benissimo anche per la nonna.
Oh, com'è che altrimenti funzionerebbe con due pesi e due misure?

19 Io esulterò di Gerusalemme,
godrò del mio popolo.
Non si udranno più in essa
voci di pianto, grida di angoscia.
20 Non ci sarà più
un bimbo che viva solo pochi giorni,
né un vecchio che dei suoi giorni
non giunga alla pienezza;
poiché il più giovane morirà a cento anni
e chi non raggiunge i cento anni
sarà considerato maledetto..
Ottima citazione.
Non si parla di vita immortale , ma di lunga vita..
Spero che qualche vero ebreo ci sia e possa confermare questo .
Certo.
Ma tu prova a farti dare da qualcuno lo scanner dell'Even Shoshan, voci Olàm e a questo punto anche Nétzach, con la traduzione.
Se capiamo che:
olàm: lungo tempo non determinato e
netzach: tempo infinito
le risposte sono già qui.

Però:
Maria Grazia Lazzara ha scritto: sabato 21 ottobre 2023, 16:42 C'è chi aspira per qualcosa di superiore
vita eterna o persino l'immortalità prospettata dall'ebreo Jeshùa.
Il concetto di 'immortalità' è una cosa, quello di 'vita eterna (s'intende "dell'anima")' è un'altra.

Tenendo presente che 'eternità' NON è un "tempo infinito", in quanto l'eternità appartiene a D-o, il quale è 'fuori dal tempo', quindi eternità non è un 'tempo'.
Il N.T., Gesù, Cristianesimo, almeno dalle lezioni del Teologo che mi insegnava al liceo, non ripristina una immortalità perduta con il 'peccato originale cristiano' ma promette una 'vita eterna' dell'anima (tutto da vedè cosa sarebbe questa 'anima', ma soprassediamo) solo per i giusti (mentre l'immortalità avrebbe riguardato chiunque).

Non vedo idolatria in questa credenza caro PaoloS.

Altro è dire che il TaNaKh rifugga credenze all'epoca presenti presso altri popoli, idolatri, e quindi la visione di una umanità originariamente immortale, che debba o possa ricercare il recupero di tale immortalità. "E donaci l'immortalità" lo troviamo in una preghiera vedica.
E quindi, per essere, l'immortalità, credenza delle religioni cosiddette idolatriche in quel tempo, tale idea sarebbe rifiutata dall'ebraismo, dunque impossibile che fosse inclusa nella narrazione del peccato di Bereshit.

C'è da dire che il cristianesimo non dà al cristiano ciò che il cristiano dice, dice di credere, che il peccato originale gli avrebbe tolto, perchè dà 'vita eterna' al posto della originaria da lui (il cristiano) creduta 'immortalità'.
Tutt'è capire se il cristiano quando parla di immortalità ha ragione a parlarne, ma questo dipende poi dal tipo di cristianesimo o da chi, slegatosi da qualunque chiesa e quindi dai relativi catechismi, pensa e crede quel che gli passa per la testa. Qui vedo che qualcuno la cita con nonchalance, a me non risultano promesse neotastamentarie di 'immortalità' ma questo è regno di Gianni e non mio.
PaoloS
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Re: Bereshìt 3:22

Messaggio da PaoloS »

La morte naturale non ha mai rappresentato un problema per l'umanità
I problemi della società umana sono legati alla trasgressione della Toràh dei vari paesi. La trasgressione porta alla delinquenza e questa all'accorciamento della vita, la cui pienezza fu stabilita da Hashem per mezzo della morte naturale. L'adulterio, che porta al delitto d'onore, da cui derivano omicidi e figli illegittimi. Rapina che porta all'assassinio. Avidità di denaro e vanagloria che portano all'assassinio .
La mancanza della conoscenza accurata non permette di curare le malattie, che portano alla morte. etc etc.
Se tutti i suddetti problemi verranno risolti (e secondo la Bibbia ebraica verrano risolti), ci rimane solo la morte naturale, che sopravviene con sazietà di giorni. Come l'uomo che alla fine del giorno, quando sopravviene la notte, è stanco e se ne va a dormire.
La morte naturale è un bene per tantissimi motivi, che esulano il tema di questa discussione.
I nostri padri, che seguivano la via di di Hashem osservando i Suoi comandamenti, seppure trasgredirono in alcuni momenti oscuri della loro vita, concepirono la loro morte come un bene che sopravviene nel momento giusto, in cui essi desiderarono di morire.

Riferimenti biblici c'è sono.

Poi Abraamo spirò in prospera vecchiaia, attempato e sazio di giorni, e fu riunito al suo popolo.
Poi Isacco spirò, morì e fu riunito al suo popolo, vecchio e sazio di giorni; Esaù e Giacobbe, suoi figli, lo seppellirono osservando i Suoi comandamenti, seppure trasgredirono in alcuni momenti oscuri della loro vita, concepirono la loro morte come un bene che sopravviene nel momento giusto, in cui essi desiderarono di morire.
Shalom
AEnim

Re: Bereshìt 3:22

Messaggio da AEnim »

D'accordo su tutto.

Solo un appunto:
PaoloS ha scritto: domenica 22 ottobre 2023, 13:53 L'adulterio, che porta al delitto d'onore, da cui derivano omicidi e figli illegittimi.
Ricordati che:
1) il diritto ebraico prevede il divorzio, il cristianesimo no:
a) del delitto d'onore si può fare del tutto a meno e l'adulterio non giustifica di per sè alcun delitto
b) la norma assume aspetti diversi in un humus ove si divorzia e in uno ove è proibito
c) da noi non esistono più i figli illegittimi: tutti i figli hanno gli stessi diritti (in teoria) che siano dentro o fuori dal matrimonio, come è giusto che sia; niente mamzer;
d) nell'Islam, al contrario dell'ebraismo - il quale non ha risolto questo problema - la donna può chiedere il divorzio ed ha diritto a divorziare; nell'ebraismo essa è "proprietà" del marito, con tutte le conseguenze negative che ciò comporta.

Pertanto ritengo che anche la legge ebraica sia imperfetta, come le norme cristiane.

Detto ciò e poichè queste affermazioni sarebbero legittimamente da discutere, meglio espungere tale argomento.

La Torah va bene per gli ebrei, per noi no. Noi abbiamo il nostro codice civile e penale, che deve ancora evolvere molto ma le direzioni sul tema sono diverse e in certi casi riterrei siano anche migliori, almeno quando non eccedono in senso opposto.
PaoloS
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Re: Bereshìt 3:22

Messaggio da PaoloS »

[-X la Toràh( non legge) di Hashem è perfetta, sono deluso da questa tua risposta!!!!
Shalom
AEnim

Re: Bereshìt 3:22

Messaggio da AEnim »

PaoloS ha scritto: domenica 22 ottobre 2023, 14:33 [-X la Toràh( non legge) di Hashem è perfetta, sono deluso da questa tua risposta!!!!
Shalom
Non lo è (io invece parlavo proprio di legge). E ritengo improprio predicare il proprio sistema giudiziario in un'altro Stato.
Fra l'altro non è che sia tutta sta gran rivelazione, la legge, visto che ha alla base il codice Hammurabi.
PaoloS
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Re: Bereshìt 3:22

Messaggio da PaoloS »

AEnim ha scritto: domenica 22 ottobre 2023, 14:48
PaoloS ha scritto: domenica 22 ottobre 2023, 14:33 [-X la Toràh( non legge) di Hashem è perfetta, sono deluso da questa tua risposta!!!!
Shalom
Non lo è. E ritengo improprio predicare il proprio sistema giudiziario in un'altro Stato.
Non lo è cosa?? :-O ma per favore , lasciamo che commentino i veri ebrei, e poi chi sta predicando ? :-O qui siamo nelle scritture ebraiche, non risponderò più a queste provocazioni.
Shalom
AEnim

Re: Bereshìt 3:22

Messaggio da AEnim »

PaoloS ha scritto: domenica 22 ottobre 2023, 14:54
AEnim ha scritto: domenica 22 ottobre 2023, 14:48
PaoloS ha scritto: domenica 22 ottobre 2023, 14:33 [-X la Toràh( non legge) di Hashem è perfetta, sono deluso da questa tua risposta!!!!
Shalom
Non lo è. E ritengo improprio predicare il proprio sistema giudiziario in un'altro Stato.
Non lo è cosa?? :-O ma per favore , lasciamo che commentino i veri ebrei, e poi chi sta predicando ? :-O qui siamo nelle scritture ebraiche, non risponderò più a queste provocazioni.
Shalom
C'è un misquote: io ho scritto
Non lo è (io invece parlavo proprio di legge). E ritengo improprio predicare il proprio sistema giudiziario in un'altro Stato.
Tu hai scritto
la Toràh (non legge)
Quindi stiamo parlando di cose diverse?

Si, la Torah, se viene predicata fuori da Israele, è la predicazione di un sistema giudiziario (pardon: giuridico), diverso, che viene fatto passare per "divino", e non in tutti i suoi particolari invece ritenibile perfetto e sempre giusto altrove.
PaoloS
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Re: Bereshìt 3:22

Messaggio da PaoloS »

AEnim ha scritto: domenica 22 ottobre 2023, 15:10
PaoloS ha scritto: domenica 22 ottobre 2023, 14:54
AEnim ha scritto: domenica 22 ottobre 2023, 14:48

Non lo è. E ritengo improprio predicare il proprio sistema giudiziario in un'altro Stato.
Non lo è cosa?? :-O ma per favore , lasciamo che commentino i veri ebrei, e poi chi sta predicando ? :-O qui siamo nelle scritture ebraiche, non risponderò più a queste provocazioni.
Shalom
C'è un misquote: io ho scritto
Non lo è (io invece parlavo proprio di legge). E ritengo improprio predicare il proprio sistema giudiziario in un'altro Stato.
Tu hai scritto
la Toràh (non legge)
Quindi stiamo parlando di cose diverse?

Si, la Torah, se viene predicata fuori da Israele, è la predicazione di un sistema giudiziario (pardon: giuridico), diverso, che viene fatto passare per "divino", e non in tutti i suoi particolari invece ritenibile perfetto e sempre giusto altrove.
Infatti qui si parla di Israel, sei tu che stai sconfinando ...
Scusami , ma io in questa cartella non ti avevo neanche nominata, mi aspettavo piuttosto commenti ebraici.
L'ho sempre detto , io sono qui per imparare da Israel...il tuo commento è O.T..PERCHE MI PERSEGUITI ? BISOGNA AVERE UN CUORE EBRAICO, EVIDENTEMENTE TU NON CE L'HAI SHALOM
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