La condizione dei giudei durante la cattività babilonese

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Maria Grazia Lazzara
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Re: La condizione dei giudei durante la cattività babilonese

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Bruno

Neemia 8: 1, 5 il libro sopravvisse a meno che questo dato biblico tu non lo ritieni attendibile
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Maria Grazia Lazzara
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Re: La condizione dei giudei durante la cattività babilonese

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Roberto ,
Se alcuni libri furono persi è possibile ma è certo che Daniele al tempo della carrività ne possedeva e li esaminava Daniele 9:2

Neemia 8:,5 venne fuori il Libro e letto dinanzi al popolo , mia deduzione che lo custodirono a costo della loro vita , non ho dubbi al riguardo .
roberto
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Re: La condizione dei giudei durante la cattività babilonese

Messaggio da roberto »

Se può essere di aiuto:Per la problematica del canone è significativo quanto scrive l’apocrifo 4Esdra (testo del I-II sec. d.C.). A tale proposito scrive J. M. Sánchez Caro: «Nel cap. 14 vi si narra appunto come Esdra, ispirato dalla divina sapienza, detti a cinque scribi 94 libri in 40 giorni. Secondo le direttive divine deve pubblicare i primi 24 affinché siano letti da tutti, e conservare gli altri 70, per consegnarli alla lettura soltanto dei sapienti. In questa narrazione troviamo vari punti interessanti. Si parla innanzitutto di un canone di 24 libri biblici, probabilmente gli stessi di Giuseppe Flavio, ma con un computo separato di Rut e Lamentazioni; troviamo inoltre una difesa dei libri apocalittici, il cui numero qui è settanta. Questa apologia consiste nel farne risalire l’origine allo stesso Esdra e allo Spirito di sapienza presente in lui. Scopriamo così, di nuovo, il criterio che la corrente del giudaismo farisaico aveva imposto per l’accoglimento nella lista canonica di determinati libri, e precisamente che fossero stati composti sotto ispirazione profetica e tramandati senza soluzione di continuità fino ad Esdra. Tutto perfettamente comprensibile, se teniamo presente che queste pagine sono scritte al tempo di Jabne, quando i rabbini si mostrano chiaramente ostili a gran parte della letteratura apocalittica esistente, distinguendola con precisione dai libri canonici» (J.M. Sánchez Caro, «Il canone della Bibbia», in A.M. Artola - J.M. Sánchez Caro, Bibbia e parola di Dio, Edizione italiana a cura di A. Zani (= ISB 2), Brescia, Paideia Editrice, 1994, 53-115, qui 76).

Per molti esegeti vale allora la tesi che nel sec. I d.C. non esista ancora un canone pienamente fisso della Bibbia ebraica, ma che la situazione presenti una certa fluidità, specialmente per l’ultima parte.
Il canone del Primo Testamento - Bicudi.nethttp://www.bicudi.net › materiali ›
Bruno
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Re: La condizione dei giudei durante la cattività babilonese

Messaggio da Bruno »

Maria Grazia Lazzara ha scritto: mercoledì 17 maggio 2023, 11:46 Roberto ,
Se alcuni libri furono persi è possibile ma è certo che Daniele al tempo della carrività ne possedeva e li esaminava Daniele 9:2
Daniele si riferisce al libro di Geremia, scritto in quel periodo.
Maria Grazia Lazzara ha scritto: mercoledì 17 maggio 2023, 11:46 Neemia 8:,5 venne fuori il Libro e letto dinanzi al popolo , mia deduzione che lo custodirono a costo della loro vita , non ho dubbi al riguardo .
Appunto, dice bene che è una sua deduzione, perché il testo non lo dice.
roberto ha scritto: mercoledì 17 maggio 2023, 12:16 Per molti esegeti vale allora la tesi che nel sec. I d.C. non esista ancora un canone pienamente fisso della Bibbia ebraica, ma che la situazione presenti una certa fluidità, specialmente per l’ultima parte.
Mi pare però che il canone riguardasse la liturgia. Cioè l'uso nella lettura sinagogale.
roberto
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Re: La condizione dei giudei durante la cattività babilonese

Messaggio da roberto »

Bruno ha scritto: mercoledì 17 maggio 2023, 12:46
Mi pare però che il canone riguardasse la liturgia. Cioè l'uso nella lettura sinagogale.
Da cosa lo deduci? perchè nello studio riportato, mi pare si parli di canone biblico, cioè lo scritto.
Bruno
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Re: La condizione dei giudei durante la cattività babilonese

Messaggio da Bruno »

E' scritto qui:
Fino al I secolo d.C. il Sinedrio non avvertì particolare urgenza nel definire chiaramente un canone dei testi sacri poiché i testi maggiormente usati nella liturgia ufficiale erano i cinque testi della Torah e i Salmi. Per gli altri testi non erano necessarie particolari restrizioni o divieti ed il loro uso dipendeva dalla locale sinagoga. In molte sinagoghe della diaspora tuttavia la Settanta era parte integrante del culto, avendo affiancato ed a volte soppiantato la lettura dei testi in ebraico.

e da anche questa definizione:
Il canone biblico è, nell'ambito ebraico e cristiano, l'elenco dei testi contenuti nella Bibbia, riconosciuti come ispirati da Dio e dunque sacri, normativi per una determinata comunità di credenti in materia di fede e di morale.
https://it.wikipedia.org/wiki/Canone_della_Bibbia

Quindi il canone ha a che fare con la liturgia e la normativa, ma di quest'ultima i nostri amici ebrei dicono che essa dipende dalla torah orale.
Per gli uni solo liturgia e per gli altri liturgia e normativa. La scelta delle fonti storiche non ci azzecca nulla con il canone.
roberto
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Re: La condizione dei giudei durante la cattività babilonese

Messaggio da roberto »

Non capisco cosa centri la liturgia, con il canone dei testi sacri.
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Maria Grazia Lazzara
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Re: La condizione dei giudei durante la cattività babilonese

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

L' attuale libro di Daniele e quello di Neemia che troviamo nelle scritture ebraiche fanno parte del canone biblico ? Sono attendibili ed autorevoli su ciò che leggiamo ?
Bruno
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Re: La condizione dei giudei durante la cattività babilonese

Messaggio da Bruno »

roberto ha scritto: mercoledì 17 maggio 2023, 15:34 Non capisco cosa centri la liturgia, con il canone dei testi sacri.
Pare che le due cose siano collegate. Le comunità ebraiche fino al primo secolo non si facevano problemi riguardo gli apocrifi e pare anche il NT, dato che citano Enoch. Aspettiamo qualche altro chiarimento.
roberto
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Re: La condizione dei giudei durante la cattività babilonese

Messaggio da roberto »

Mi sono letto il significato di liturgia sulla Treccani, e non ci vedo il collegamento con la determinazione del canone biblico. Chiedo a Gianni, o a chi è esperto in materia, di darci una mano a capirne qualcosa. #-O
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