Adamo ed Eva erano dotati di una immortalità poi perduta a causa del peccato?
Inviato: mercoledì 22 febbraio 2023, 22:26
Vorrei porre questa domanda a Besàseà.
Mi piacerebbe sapere se secondo la tradizione ebraica Adamo ed Eva furono creati mortali sin dall'inizio oppure se si può dire - e cosa lo può far dire - che fosse stato creato immortale ma sia poi diventato mortale come punizione a causa del peccato?
In particolare vi è il verso di Bereshit 3:19, che dice:
"mangerai pane con il sudore del tuo volto finchè tornerai alla terra dalla quale sei stato tratto; polvere sei e alla polvere tornerai".
Sto susando la traduzione del TaNaKh di Rav. Dario Disegni.
Questa mi pare l'unica frase che possa dare adito a ritenere che prima Adamo fosse immortale ma che venga punito con la mortalità.
Gli viene poi negato l'albero della vita che gli avrebbe conferito una 'immortalità', che però non è detto che lui già avesse, e casomai sembra che gli si stia negando una possibilità futura, ma non che gli sia stato tolto qualcosa che prima aveva Verso 3:22
Mentre precedentemente, al verso 3:17 che si conclude con
"usufruirai di esso (il suolo) con dolore per tutto il tempo della tua vita"
Qui sembra che la vita di Adamo avesse un tempo e non fosse perpetua.
Al verso 3:2 Eva riferisce al serpente che Dio avesse detto "non mangiatene o morirete",
e qui si può - dalla traduzione in italiano - leggere sia che avrebbe dato morte istantanea (ma loro non muoiono) oppure si può leggere che fossero immortali ma mangiandone avrebbero perso l'immortalità, però sembra più la prima possibilità. E perchè allora non muoiono all'istante?
Che cosa è questo "Albero della vita"? Alcuni rabbini dicono che è la Torah. E' l'unica interpretazione?
Abramo scrisse sul suo forum che erano mortali sin dall'inizio, solo destinati a vivere per un tempo molto lungo, ma si limitò a questo e non spiegò mai come allora andrebbero letti i versi 3.19, 3:22, e 3:17 nè da dove in precedenza o da quale ragionamento sul testo si deduce che erano stati creati mortali sin dall'inizio, o se dell'Albero della vita avessero mangiato mai in precedenza, visto che potevano e non era loro proibito.
Ho ascoltato delle spiegazioni rabbiniche, di Rav. Arbib e Rav. Somech, su youtube, ma nessuno di loro si sofferma sull'aspetto della mortalità come conseguenza dell'Adam harishon e questo aspetto non lo toccano troppo, so solo che esiste un commentario cattivissimo che dice che Eva fece mangiare anche Adamo affinchè non vivesse e non potesse quindi avere altre donne (per gelosia quindi).
La mia curiosità di riapprofondire nasce dall'occasione che alcuni evangelici abbiano detto in un video che "a causa del peccato originale siamo tutti meritevoli di morte" (eredità del peccato che ricade su tutta la progenie, quindi sull'intera umanità) in occasione dell'ultimo terremoto nel nord-est Europa.
L'ipotesi di Abramo è intrigante ma non l'ha mai argomentata purtroppo, almeno che io sappia.
Mi piacerebbe sapere se secondo la tradizione ebraica Adamo ed Eva furono creati mortali sin dall'inizio oppure se si può dire - e cosa lo può far dire - che fosse stato creato immortale ma sia poi diventato mortale come punizione a causa del peccato?
In particolare vi è il verso di Bereshit 3:19, che dice:
"mangerai pane con il sudore del tuo volto finchè tornerai alla terra dalla quale sei stato tratto; polvere sei e alla polvere tornerai".
Sto susando la traduzione del TaNaKh di Rav. Dario Disegni.
Questa mi pare l'unica frase che possa dare adito a ritenere che prima Adamo fosse immortale ma che venga punito con la mortalità.
Gli viene poi negato l'albero della vita che gli avrebbe conferito una 'immortalità', che però non è detto che lui già avesse, e casomai sembra che gli si stia negando una possibilità futura, ma non che gli sia stato tolto qualcosa che prima aveva Verso 3:22
Mentre precedentemente, al verso 3:17 che si conclude con
"usufruirai di esso (il suolo) con dolore per tutto il tempo della tua vita"
Qui sembra che la vita di Adamo avesse un tempo e non fosse perpetua.
Al verso 3:2 Eva riferisce al serpente che Dio avesse detto "non mangiatene o morirete",
e qui si può - dalla traduzione in italiano - leggere sia che avrebbe dato morte istantanea (ma loro non muoiono) oppure si può leggere che fossero immortali ma mangiandone avrebbero perso l'immortalità, però sembra più la prima possibilità. E perchè allora non muoiono all'istante?
Che cosa è questo "Albero della vita"? Alcuni rabbini dicono che è la Torah. E' l'unica interpretazione?
Abramo scrisse sul suo forum che erano mortali sin dall'inizio, solo destinati a vivere per un tempo molto lungo, ma si limitò a questo e non spiegò mai come allora andrebbero letti i versi 3.19, 3:22, e 3:17 nè da dove in precedenza o da quale ragionamento sul testo si deduce che erano stati creati mortali sin dall'inizio, o se dell'Albero della vita avessero mangiato mai in precedenza, visto che potevano e non era loro proibito.
Ho ascoltato delle spiegazioni rabbiniche, di Rav. Arbib e Rav. Somech, su youtube, ma nessuno di loro si sofferma sull'aspetto della mortalità come conseguenza dell'Adam harishon e questo aspetto non lo toccano troppo, so solo che esiste un commentario cattivissimo che dice che Eva fece mangiare anche Adamo affinchè non vivesse e non potesse quindi avere altre donne (per gelosia quindi).
La mia curiosità di riapprofondire nasce dall'occasione che alcuni evangelici abbiano detto in un video che "a causa del peccato originale siamo tutti meritevoli di morte" (eredità del peccato che ricade su tutta la progenie, quindi sull'intera umanità) in occasione dell'ultimo terremoto nel nord-est Europa.
L'ipotesi di Abramo è intrigante ma non l'ha mai argomentata purtroppo, almeno che io sappia.