La Gloria di Dio

marco
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La Gloria di Dio

Messaggio da marco »

Ezechiele vide e descrisse la Gloria di Dio.
Ma la vide veramente? Poteva essere così come descritta? Penso di no.
Allora come interpretare la visione con tutte quelle descrizioni minuziose?
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Gianni
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Re: La Gloria di Dio

Messaggio da Gianni »

Caro Marco, il profeta Ezechiele dice כְּמַרְאֵה (kmarèh), “come visione di”. Egli descrive quindi ciò che vide in visione con i termini dell’esperienza umana delle cose che vide per rendere al meglio ciò che vide. Possiamo fare un paragone con la visione che ebbe Giovanni, che egli descrisse usando spesso la parola “come”.
ארמאנדו אלבנו
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Re: La Gloria di Dio

Messaggio da ארמאנדו אלבנו »

marco ha scritto:Ezechiele vide e descrisse la Gloria di Dio.
Ma la vide veramente? Poteva essere così come descritta? Penso di no.
Allora come interpretare la visione con tutte quelle descrizioni minuziose?
Questa è una bella discussione. Per partire possiamo iniziare dalla traduzione di Ezechiele 1,28.
marco
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Re: La Gloria di Dio

Messaggio da marco »

E se provassimo noi a ricreare cosa il Profeta Ezechiele vide? Come?
Cercando di capire perchè egli usa proprio quei simboli (ruota, Cherubini) per descrivere l'esperienza della visione. E come se provassimo a tirare indietro il "film". Vedere cosa gli occhi del Profeta videro e subito dopo la mente trasformò quella visione in concreto per poterla mettere su carta.
Che ne dite è possibile? Gianni è superfluo dirti che il tuo aiuto è indispensabile. A priori non possiamo dire che non sia possibile. Tentare?
Ezechiele dice di aver visto la Gloria di Dio. Sicuramente non vide Dio. Ma un qualcosa di straordinario e di "vicino" a Dio, per come mi ha risposto Gianni, la vide veramente.
Non è bello e intrigante cercare di decodificare il materiale (cocchio, ruota, elettro, fulmine) con il soprannaturale? Nel senso che, con l'aiuto di tutti, possiamo dare un contributo nel trasformare una parola, per esempio ali di Cherubino, in ciò che suscitò in Ezechiele.
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Gianni
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Re: La Gloria di Dio

Messaggio da Gianni »

Sì, Marco, sarebbe interessante e soprattutto istruttivo. Qui serve l'aiuto del caro Noiman. Intanto potresti indicare il brano che vuoi analizzare? Ma non riportare mezzo libro di Ez! Un piccolo brano alla volta, va bene?
marco
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Re: La Gloria di Dio

Messaggio da marco »

Certo caro Gianni!!!
Ez 1,4: Ecco cosa vidi: un vento impetuoso proveniente dal nord, una grande nube con lampi e splendore all'intorno e nel centro come il luccicare dell'elettro, in mezzo al fuoco.
Quindi il Profeta vede (ecco cosa vidi) questo vento impetuoso che, con molta probabilità trasporta la nube carica di lampi e spendore all'intorno.
Ora, il vento impetuoso è da considerarsi come un Rùah, oppure semplicemente un vento "normale"?
E ancora, la nube è la stessa che accompagnava gli ebrei nel deserto?
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Gianni
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Re: La Gloria di Dio

Messaggio da Gianni »

Le profezie di Ezechiele si dividono in tre gruppi e il primo gruppo comprende gli oracoli anteriori alla caduta di Gerusalemme. - Capitoli 1-24.
Le profezie del primo gruppo (capitoli 1-24) sono dirette, più che ai deportati, a coloro che sono rimasti in Palestina. A questi, Ezechiele predice l’assedio e la rovina finale di Gerusalemme. A loro rimprovera l’idolatria, il sentimento di gioia egoistica e crudele per l’inattesa fortuna di possedere le case e le terre abbandonate dall’aristocrazia condotta in esilio, l’alterigia e la violenza della nuova improvvisata classe dirigente, l’incostanza delle direttive politiche, l’inganno dei falsi profeti e di menzognere profetesse che impediscono la restaurazione spirituale del popolo promettendo pace e sicurezza.
Il vento di Ez 1:4 è proprio un rùakh, parola che in ebraico indica l’aria smossa. È specificato trattarsi di un rùakh searàh, “vento di tempesta”. La grande nube perché mai dovrebbe essere quella del deserto menzionata in Es? Preannuncia invece la comunicazione soprannaturale. In Sl 97:2 è detto che Dio è circondato dalle nuvole. Più che lampi, il testo parla di esh, “fuoco”, elemento che accompagna le manifestazioni di Dio. - Cfr. Es 19:18;24:17.
Questa descrizione presenta alcuni elementi pure presenti in quella menzionata in Ez 8:2.
marco
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Re: La Gloria di Dio

Messaggio da marco »

Caro Gianni, in Es 40,34 si legge: La nube coprì la tenda del convegno e la gloria del Signore riempì la dimora. Mosè non potè entrare nella tenda del convegno perchè la nube vi dimorava sopra e la gloria del Signore riempiva la dimora.
La nube di Es, era anch'essa circondata di fuoco, come quella che vide Ezechiele. La nube accompagnava gli ebrei nel deserto. Una volta passati in Palestina, scomparve, restando solo la tenda.
Sappiamo che la nube restava sospesa sopra la tenda. La tenda è stata sostituita dal tempio di Salomone. Se non erro in Ezechiele, la nube (la Gloria di Dio) si poserà sul tempio, in Gerusalemme.
Non basta ciò per indicarla come la stessa nube di Es?
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Gianni
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Re: La Gloria di Dio

Messaggio da Gianni »

Caro Marco, trovo un po’ di difficoltà a proseguire in questo modo nell’esegesi di Ez. Dici che la nuvola era la stessa di Es. Di fronte e questa ingenuità interpretativa devo farti una domanda banale: e nel frattempo dove si era collocata la nuvola?
Prova invece a considerare che vi è un uso illustrativo della nuvola.
Dio, alla cui vista nessuno può sopravvivere, simboleggia la sua presenza con una nuvola. Al monte Sinai, quando diede la Legge a Israele, una nuvola copriva la montagna (Es 19:16-19;24:15; cfr. Eb 12:18,19). Dio stesso disse a Mosè che era apparso in questo modo affinché il popolo, vedendo la scena, potesse fidarsi di lui come suo rappresentante. - Es 19:9.
Quando Dio incaricò un angelo di guidare Israele nell’Esodo, lo avvolse in una nuvola (Is 63:9). Fu dalla nuvola che Dio, tramite l’angelo suo rappresentante, osservò per seminare il panico nell’accampamento egiziano (Es 13:21,22;14:19,24,25). La nuvola fu impiegata da Dio anche per battezzare gli israeliti come nazione. - 1Cor 10:2; cfr. Nm 14:14.
All’erezione del tabernacolo, una nuvola lo sovrastava (Es 40:34,35; cfr. 1Re 8:10-12; Ap 15:8). In seguito la nuvola rimase sopra il Santissimo, dove c’era l’arca del patto (di notte diventava una colonna di fuoco). La nuvola, ben visibile da ogni parte dell’accampamento, guidava gli ebrei. - Es 40:34-38; Nm 10:29-32.
La nuvola all’interno del Santissimo del Tempio (sopra l’arca del patto) era molto luminosa, costituendo l’unica luce (la shekhinàh) che lo illuminava (Lv 16:2). Il tal modo, quando il sommo sacerdote entrava nel Santissimo, si trovava simbolicamente alla presenza di Dio.
Quando Dio approvò Yeshùa, la voce divina provenne da una nuvola, che poi ricoprì Yeshùa e i suoi tre apostoli presenti alla trasfigurazione del loro maestro. - Mt 17:5.
Quando Yeshùa salì al cielo, fu una nuvola a nasconderlo agli sguardi. - At 1:9; cfr. Lc 21:27; Mt 24:30; Ap 1:7.
Tutto ciò mostra l’uso figurativo della nuvola.
marco
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Re: La Gloria di Dio

Messaggio da marco »

Caro Gianni, certo che intendevo "un uso figurativo". Perdonami, mi sono sicuramente espresso male io. Per me era sottointeso. Lo sò che Dio non può essere una nuvola o un fulmine.
Intendevo dire che Ezechiele nel cercare di descrivere la visione, utilizza la nube come dimostrazione della "presenza di Dio" anche in riferimento a Es. e a tutti gli altri riferimenti che hai citato tu.
In poche parole non una nube o nuvola qualsiasi, ma quella che in maniera illustrativa ha sempre rappresentato la "presenza di Dio".
Ci siamo?
Se continuo a non intendere, per favore dimmelo. Grazie.
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