Le fondamenta della terra.

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Gianni
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Re: Le fondamenta della terra.

Messaggio da Gianni »

I giorni creativi sono strutturati secondo il modello lavorativo umano e la settimana si conclude con il sabato, consacrato da Dio. I racconti sono poi due. In uno Dio prepara prima l'ambiente nei primi tre giorni e negli altri tre lo popola. Nell'altro racconto viene prima creato l'uomo, che è primo nel pensiero di Dio, poi segue il resto.
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Tony
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Re: Le fondamenta della terra.

Messaggio da Tony »

D'altra parte ogni racconto dell'origine da spiegazioni 'eziologiche' ,come altri miti antichi con la differenza che la bibbia lo fa in modo originale e per questo ispirato .Nel caso del sabato introduce la santità di Dio anche nelle faccende umane di ogni giorno . Una curiosità : si può fare rientrare la creazione dell'uomo e della donna nel pensiero di Dio nella categoria della preesistenza?
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Gianni
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Re: Le fondamenta della terra.

Messaggio da Gianni »

La categoria della preesistenza vale - ad esempio - per la Toràh e il Messia. Per la creazione dell'uomo si può parlare di disegno divino.
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Tony
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Re: Le fondamenta della terra.

Messaggio da Tony »

Ok grazie Gianni , dovevo focalizzare meglio questo punto , ora ho capito . Grazie
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Gianni
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Re: Le fondamenta della terra.

Messaggio da Gianni »

:-)
noiman
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Re: Le fondamenta della terra.

Messaggio da noiman »

Ottimo quanto ha scritto Gianni, non c’è molto da aggiungere rimane solo un piccolo approfondimento nella espressione del libro di Giona
L’espressioneביסדי –ארץ tradotta come “fondamento” da quasi tutte le versioni disponibili , sarebbe più appropriato utilizzare il suo sinonimo: “Dove eri tu (nel senso di negazione) quando io mettevo le basi della terra”, per l’agiografo il significato andava oltre all'aspetto degli aspetto fisico.

La radice di questa parola implica il senso di “stabilità regolata”, ha ragione Emiliano quando scrive: “ Infatti quelle "fondamenta" trovano oggi una spiegazione logica. La fisica spiega che l'universo è retto da "forze fondamentali", come forza di gravità, nucleare debole e nucleare forte e forza elettromagnetica. Queste sono le fondamenta che oggi conosciamo e che Dio ha "posto" per avere un universo stabile.

E possibile che la radice possa condurre al verbo להסדיר lehasdir nel senso di “regolare”, il concetto di “regolare” è sinonimo di “normale” che in ebraico moderno viene scritto e pronunciato נורמלי, “normali” , ma dallo sviluppo della radice originale ritroviamo nei vocabolari סדיר “sadir”(aggettivo) “regolare”
La base del mondo riguarda dunque tutto quello che permette alle cose di sussistere e implica anche le leggi fisiche conosciute o meno, l’agiografo volutamente afferma in Giobbe che non c’era nessuno quando D-o creò la base della terra, nel senso ampliato del semplice concetto di “erez” intendendo tutto l’universo visibile all’uomo o invisibile, sappiamo che gli agiografi del tempo non erano fisici e neanche filosofi e non si preoccupavano troppo se il mondo fosse stato creato nihilo o ex nihilo, si accontentavano a speculare su quello che percepivano attraverso un tipo di esperienza poetica
Certo i Miei pensieri non sono i vostri, le vostre vie non sono le Mie vie, dice il Signore; ma come i cieli sono più alti della terra, così le Mie vie sono più alte delle vostre, e i miei pensieri dei vostri pensieri. E come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano se non dopo aver irrorato la terra, averla fatta produrre e germogliare e avere fornito seme al seminatore e pane a chi lo deve mangiare, così sarà della mia parola; essa non ritornerà a Me senza aver fatto nulla,ma invece fa quello che Io voglio e mette ad effetto quello per cui l’ho mandata.” Isaia 55 /9-11)

Ma lo sviluppo successivo della mistica ebraica consente speculazioni più raffinate, è il caso del Sepher Yetziràh, da un suo commento:
Il pensiero di D-o è la sapienza che prevarica la mente umana , come la pioggia che scende la cielo per dare frutti anche la Parola di D-o scende sulla terra alla ricerca di recipienti che la possano contenere
שלש אמות אמ "ש בעולם אויר, אויר מים אש, שמים נבראו מאש ,
וארץ נבראת ממים, ואויר מרוח מכריע בינתים
Le tre madri, AMSh אמש dell’universo sono aria, acqua, fuoco
Il Cielo fu creato dal fuoco. La Terra fu creata dall’acqua, e l’Aria dal Soffio decide tra loro
(Sefer Yetziràh 3:4).
L’acqua rappresenta la materia, non importa se l’aspetto tra acqua e terra sono molto diversi, entrambi sono sullo stesso livello, il fuoco rappresenta l’energia, l’aria è lo spazio che permette alle due di interagire. Il soffio è la condizione superiore che premette di esistere.
Questa è una spiegazione semplice, tuttavia l’autore del Sefer Yetziràh forse con queste semplici parole ci invita ad approfondire il senso.
Aryeh Kaplan commenta :
A un livello fisico un poco più profondo, fuoco,acqua e aria rappresentano le tre forze fisiche di base. Il fuoco è la forza elettromagnetica, tramite la quale tutta la materia interagisce. Il nucleo atomico, tuttavia, è costituito da cariche positive uguali che si respingerebbero reciprocamente se esistesse solo l’elettromagnetismo. Pertanto deve esistere un’altra forza che tiene unito il nucleo. Si tratta della forza nucleare forte, che tiene unito il nucleo, rappresentata dall’acqua. Comunque se questa forza nucleare interagisse con ogni particella, tutta l a materia sarebbe coesa in modo omogeneo, formando un ammasso solido più denso di una stella di neutroni. D’altro canto, anche all’interno di ciascuna particella elementare è necessaria una forza coesiva per controbilanciare la repulsione elettromagnetica dentro la particella stessa . Questa forza non può essere né elettromagnetica né nucleare forte. Si tratta dell’aria, che rappresenta la “forza nucleare debole”, che “decide” tra le altre due. E’ questa forza che consente alle particelle di luce(leptoni) di esistere come elettroni.
La quarta forza, la gravità, corrisponde alla “terra”, che tuttavia non è un elemento di base bensì una confluenza degli altri tre. Pertanto viene rappresentata dalla “Hei” “finale del Tetragrammaton, che in effetti è una ripetizione della prima lettera del nome” [la ה ha valore numerico di cinque, la י Yud ha valore dieci]
(Aryeh Kaplan)

Ritornando a quello che osserva Emiliano nonostante non sia un fisico mi viene da osservare su quanto ho appreso leggendo libri di fisica riguardo la “Costante di Struttura Fine” , così chiamata dalla fisica moderna è un valore numerico risultato di una lunga espressione che genera un numero particolare 137,035999679, risultato numerico che permette alle forze attrattive e repulsive di mantenere lo stato atomico in una condizione di stabilità, se questo rapporto tra le forze subisse variazioni di (è stato calcolato) del 10% o 20% , la fisica non sarebbe più quella che conosciamo e la materia avrebbe un aspetto diverso, stelle e galassie sarebbero diverse.
Gli elettroni allungherebbero le distanze dal nucleo o le accorcerebbero la materia potrebbe diventare troppo densa e troppo rarefatta e in questi casi varierebbero le possibilità combinatorie che rendono questo universo definito in quello che è.
Anche i rapporti tra energia e materia sarebbero modificati e forse l’aspetto fisico di questa tipo di creazione sarebbe diversa.
Calcoli hanno dimostrato che una variazione non superiore al 0,5% per cento dell’intensità della forza nucleare forte , o al 4% dell’intensità della forza elettrica , sarebbe distruttiva per la presenza del carbonio nella nostra stella.
Gran parte delle costanti fondamentali che compaiono nelle nostre teorie fisiche , sembrano fatte a misura: ad esempio se la forza nucleare debole, fosse molto più debole nell’universo primordiale tutto l’idrogeno si sarebbe trasformato in elio, non avremmo stelle che trasformano idrogeno in elio, se invece il valore della forza nucleare fosse molto più intensa, le esplosioni delle supernove non sarebbero in grado di espellere i loro strati esterni , e non disseminerebbero lo spazio interstellare degli elementi pesanti di cui i pianeti hanno bisogno di per favorire la vita.
Se i protoni fossero del’ 0,2 per cento più pesanti, decadrebbero in neutroni rendendo instabili gli atomi. ( Hawking, Il grande disegno).
L’estrema raffinatezza di questi legami dimostrano pur nella loro complessità una organizzazione che non è casuale, Freeman Dyson scrisse :” più esamino l’universo e i dettagli della sua architettura, più prove scopro del fatto che in qualche modo l’universo doveva essere a conoscenza della nostra venuta”
La materia è una sorta di flusso permanente tra la manifestazione di Dio e il Suo celarsi; essa viene definita dai suoi stessi limiti. Per mantenere la sua esistenza separata e autonoma, una forza infinita deve essere esercitata su ogni singolo atomo.” (La Rosa dei tredici petali di Adin Steinsaltz).
Noiman
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