Yirmiyahu: haShemṣidqenu

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LuigiS
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Yirmiyahu: haShemṣidqenu

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Se una parte del libro di Yirmiyahu può essere tradotta in:
"Ecco, verranno i giorni — dice haShem — in cui io alzerò a Dawid un ramo di rettitudine/giustizia e regnerà re e prospererà, ed eseguirà giudizio e rettitudine/giustizia nella terra. Nei suoi giorni Yhudah sarà salvato e Yisrael abiterà in sicurezza, e questo è il suo nome con il quale sarà chiamato: "haShemṣidqenu (haShem è la nostra rettitudine/giustizia)"."
e un’altra parte dello stesso libro in:
"Ecco, verranno i giorni — dice haShem — in cui compirò quel bene che ho promesso alla casa di Yisrael e alla casa di Yhudah. In quei giorni e in quel tempo farò crescere a Dawid un ramo di rettitudine/giustizia ed egli eseguirà giudizio e rettitudine/giustizia nella terra. In quei giorni Yhudah sarà salvato e Yrushalaim abiterà in sicurezza, e questo (è il nome) con cui sarà chiamata: "haShemṣidqenu (haShem è la nostra rettitudine/giustizia)".",
chiedo: il nome "haShemṣidqenu", nei versi sopracitati, a chi si riferisce? Tale nome, nella prima parte corrisponde a un’entità diversa da quella a cui corrisponde nella seconda parte? Chiedo ciò poiché nel prima parte che ho scritto leggo "sarà chiamato" (entità maschile) invece nella seconda "sarà chiamata" (entità femminile).
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Re: Yirmiyahu: haShemṣidqenu

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LuigiS ha scritto: mercoledì 13 aprile 2022, 16:47 "haShemṣidqenu (haShem è la nostra rettitudine/giustizia)"
LuigiS ha scritto: mercoledì 13 aprile 2022, 16:47 "haShemṣidqenu (haShem è la nostra rettitudine/giustizia)"
Penso sia più corretto tradurre "haShemṣidqenu" in "haShem è nostra rettitudine/giustizia" giacché davanti a "ṣidqenu" non è presente l'articolo determinativo "ha".
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Re: Yirmiyahu: haShemṣidqenu

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Besàseà ha scritto: sabato 16 aprile 2022, 11:13 Il titolo H' Zidkenu significa H' è nostra salvezza.
Perché traduci in tal modo? In un traduttore online, tra i significati del termine "צדק", con cui suppongo sia formato il termine "ṣidqenu", non c'è il significato di "salvezza".
Besàseà ha scritto: sabato 16 aprile 2022, 11:13
LuigiS ha scritto: giovedì 14 aprile 2022, 12:53 Penso sia più corretto tradurre "haShemṣidqenu" in "haShem è nostra rettitudine/giustizia" giacché davanti a "ṣidqenu" non è presente l'articolo determinativo "ha".
L'articolo "ha" non ci andrebbe comunque perché il suffisso "nu", nostra, è già determinativo.
Che intendi? In italiano, la presenza o no dell'aggettivo possessivo penso sia indifferente per stabilire se ci deve essere o no l'articolo determinativo, se penso correttamente, ciò non vale in ebraico?

Grazie per la risposta!
Besàseà ha scritto: sabato 16 aprile 2022, 11:13 Chag Pesach Sameach wekasher
Todah, gam lekha (non so se sia corretto dire così 😅)
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Re: Yirmiyahu: haShemṣidqenu

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Besàseà ha scritto: sabato 16 aprile 2022, 11:13 In Geremia 23.6 è prima riferito al popolo, alla nazione
Non mi è chiaro se intendi che è riferito al popolo, alla nazione di Yhudah o di Yisrael, a entrambi unificati in un unico popolo, un'unica nazione o altro...
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Re: Yirmiyahu: haShemṣidqenu

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Besàseà ha scritto: domenica 17 aprile 2022, 9:55
LuigiS ha scritto: domenica 17 aprile 2022, 9:47
Besàseà ha scritto: sabato 16 aprile 2022, 11:13 In Geremia 23.6 è prima riferito al popolo, alla nazione
Non mi è chiaro se intendi che è riferito al popolo, alla nazione di Yhudah o di Yisrael, a entrambi unificati in un unico popolo, un'unica nazione o altro...
Scusa mio errore. E' riferito prima al re
Chi è tale re? È il Mashiyaḥ?
Besàseà ha scritto: domenica 17 aprile 2022, 9:55 Zedek nel linguaggio biblico, oltre che giustizia significa anche salvezza, innocenza, vittoria. Attraverso l'innocenza si ottiene la salvezza ovvero il condono della pena. Operando giustizia si opera salvezza. Se H' ci fa giustizia ciò significa che ci giudica innocenti e ci salva condonandoci la pena.
Mi sembra di capire quindi che il termine "צדק" indichi la salvezza ottenuta poiché si è innocenti o "la salvezza meritata", se tal ciò che mi sembra è esatto, è ciò che differenzia tale termine dal termine "ישועה"?
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Re: Yirmiyahu: haShemṣidqenu

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Besàseà ha scritto: lunedì 18 aprile 2022, 12:29 Si esattamente. Ma riguarda il popolo di israel nel suo complesso
Almeno indirettamente riguarda anche gli altri popoli, giusto?

C'è differenza tra la salvezza indicata dal termine "צדק" e quella indicata dal termine "ישועה"? Come ho detto nel messaggio precedente, mi sembra di capire che il termine "צדק" indichi la salvezza ottenuta poiché si è innocenti o "la salvezza meritata", se tal ciò che mi sembra è esatto, ciò differenzia tale salvezza da quella indicata dal termine "ישועה"?

Vorrei sapere anche: in base a cosa dici che, nelle parti in questione del libro di Yirmiyahu, il nome "haShemṣidqenu" nella prima parte è riferito al Mashiyaḥ e nella seconda a Yrushalaim? Se Yrushalaim fosse stato un nome singolare maschile e anche nella seconda parte fosse stato scritto "sarà chiamato", avresti comunque detto ciò?
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Re: Yirmiyahu: haShemṣidqenu

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LuigiS ha scritto: lunedì 18 aprile 2022, 16:20 in base a cosa dici che, nelle parti in questione del libro di Yirmiyahu, il nome "haShemṣidqenu" nella prima parte è riferito al Mashiyaḥ e nella seconda a Yrushalaim? Se Yrushalaim fosse stato un nome singolare maschile e anche nella seconda parte fosse stato scritto "sarà chiamato", avresti comunque detto ciò?
Penso che se Yrushalaim fosse stato un nome singolare maschile, il testo della seconda parte oltre a dire "sarà chiamato" anziché "sarà chiamata" sarebbe cambiato anche in un altro modo per far capire che il nome "haShemṣidqenu" si riferisse a Yrushalaim, sennò se tale testo avesse detto solo "sarà chiamato" e per il resto sarebbe rimasto invariato, penso che anche in tale parte si sarebbe ritenuto che il nome "haShemṣidqenu" si riferisse al Mashiyaḥ.
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Re: Yirmiyahu: haShemṣidqenu

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Ciao Besàseà, grazie per le risposte!

Vorrei sapere: dopo che Yisrael sarà stato salvato e i popoli che gli sono stati avversari saranno stati puniti, dopo tali popoli avranno salvezza facendosi guidare da Yisrael?

Non mi è chiaro a quale domanda avevi risposto nel messaggio seguente:
Besàseà ha scritto: lunedì 18 aprile 2022, 12:29 Si esattamente. Ma riguarda il popolo di israel nel suo complesso, non ha nulla a che fare con salvezze eterne o dell'anima insegnate dalle religioni idolatriche.
se in tale risposta avevi risposto alla domanda seguente:
LuigiS ha scritto: domenica 17 aprile 2022, 11:17 Chi è tale re? È il Mashiyaḥ?
vorrei sapere: il termine "ישועה" nel suo significato di salvezza (tra i significati di tale termine c'è il significato di "salvezza”, giusto?) in cosa si differenzia dal termine "צדק", si differenzia dal fatto che non include un verdetto con la corrispondente attuazione di ciò che è stabilito in tale verdetto?
Se invece avevi risposto alla domanda seguente (rileggendo mi sembra che avevi risposto a tale domanda):
LuigiS ha scritto: domenica 17 aprile 2022, 11:17 Mi sembra di capire quindi che il termine "צדק" indichi la salvezza ottenuta poiché si è innocenti o "la salvezza meritata", se tal ciò che mi sembra è esatto, è ciò che differenzia tale termine dal termine "ישועה"?
vorrei sapere: il nome haShemṣidqenu è riferito al Mashiyaḥ inteso come il Mashiyaḥ e non “un Mashiyaḥ”, giusto?
Besàseà ha scritto: giovedì 19 maggio 2022, 11:01 La questione linguistica è legata ai termini che in un caso sono maschili o femminili e in questo senso una volta il nome H' zidkenu è riferito al re (o mashiach, in ebraico è la stessa cosa), in ebraico melekh, nome maschile e un'altra alla città, in ebraico 'Ir, che è un nome femminile.
Se la città avesse avuto un nome maschile sarebbe stato corretto se il testo avesse detto lo stesso “sarà chiamata”?
Se la città o il nome Yrushalaim fossero termini maschili e il testo della seconda parte in questione fosse cambiato soltanto in modo che i termini prima riferiti a entità femminili fossero riferiti a entità maschili (quindi ad esempio se fosse stato scritto “sarà chiamato” anziché “sarà chiamata”) a chi sarebbe stato attribuito il nome haShemṣidqenu? Vorrei sapere le risposte a queste ultime due domande per cercare di capire un po’ la lingua ebraica, forse però è un po’ presto cercare di capire tale lingua tramite tali domande, quindi al momento non sono particolarmente interessato a tali risposte.

Spero che sia chiaro ciò che vorrei sapere, se non è chiaro magari me lo dici e proverò a fare di meglio.
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Re: Yirmiyahu: haShemṣidqenu

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Besàseà ha scritto: venerdì 20 maggio 2022, 15:37 Comunqu sono due versi diversi in capitoli diversi.
Penso che ciò non abbia particolare attinenza con la domanda che avevo posto riguardo all'eventuale cambio di genere.

Credo che mi sia quasi tutto chiaro, dico quasi tutto poiché non mi è chiaro cosa intendi per "anima" (magari ti chiederò cosa intendi per anima in un'altra discussione).
Grazie per le risposte!
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Re: Yirmiyahu: haShemṣidqenu

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Besàseà ha scritto: venerdì 20 maggio 2022, 15:37
Se la città o il nome Yrushalaim fossero termini maschili e il testo della seconda parte in questione fosse cambiato soltanto in modo che i termini prima riferiti a entità femminili fossero riferiti a entità maschili (quindi ad esempio se fosse stato scritto “sarà chiamato” anziché “sarà chiamata”) a chi sarebbe stato attribuito il nome haShemṣidqenu? Vorrei sapere le risposte a queste ultime due domande per cercare di capire un po’ la lingua ebraica, forse però è un po’ presto cercare di capire tale lingua tramite tali domande, quindi al momento non sono particolarmente interessato a tali risposte.
In questo caso è come in italiano. Se in una frase vi sono due soggetti dello stesso genere può sorgere il dubbio a quale dei due si riferisce.
Ho pensato: nella prima parte non ci sono dubbi che il nome haShemṣidqenu si riferisce al Mashiyaḥ e non a Yhudah o a Yisrael poiché non avrebbe senso chiamare una regione della nazione o la nazione con lo stesso nome della capitale di tale nazione?
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