Il termine Yashit se non sbaglio (Besasea mi correggera se mi sbaglio) indica anche una distruzione parziale come avvenne nell'epoca che hai citato.prima di passare alla distruzione del 70, evidenzierei la distruzione della città e dell'altare, avvenuta nel 165
Cmq שבעים שבעים (ho eliminato la punteggiatura masoretica) può significare:
- Settanta settanta! come ripetizione enfatica del numero 70 come sostiene Abramo del forum CE
- Settanta settantesimi come sostiene Besasea.
In entrambi i casi il riferimento è ai 70 anni di Geremia. Questo è il significato immediato perché si evince dal contesto (Daniele 9,2) e perché il profeta deve essere valutato nel suo presente. Il tema è in primo luogo il ritorno dall'esilio.
Nella traduzione di Abramo pertanto sarebbe una esclamazione enfatica "settanta settanta (di anni)!" mentre in quella di Besasea "settanta settantesimi (di anni)"dove ogni settantesimo è una frazione annuale di 70 anni.
Quindi in primo luogo parliamo di una sequenza di 70 anni (anno 1,2,3,4...70). Tuttavia a mio parere le traduzioni di Abramo e Besasea non escludono nemmeno una doppia lettura. In questo caso i 70 anni o 70 settantesimi sarebbero una sequenza di anni sabbatici in un insieme di 70 anni sabbatici. (Anno 7,14,21,28...70,...490). L'anno sabbatico è un settimo di 7 anni e un settimo di 7 anni è un anno. Mettendo insieme questi anni specifici abbiamo una sequenza di 70 anni specifici in un insieme di 70 anni specifici. Non so se mi sono spiegato. In questo arco di tempo sia la piena costruzione della spianata e della valle. In una sequenza di 70 anni normali (anno 1,2,3...70) viene ricostruita la spianata con il gettare le fondamenta del tempio; mentre in una sequenza di 70 anni specifici (anno 7,14,21...70...490) viene ricostruita la spianata col tempio e la valla fino a precipizio con le case, mura e fossati.
A quest'analisi aggiungo anche in linea con lo stile enigmatico del libro di Daniele un altra considerazione. Sappiamo che il libro (che sia solo il libro di Daniele o tutto il libro della Bibbia incluso quello di Daniele è ininfluente) doveva rimanere sigillato fino al tempo della fine che è il tempo d'angoscia descritto in Daniele 12,1. Questo significa che il sigillo sarebbe tolto a partire da un certo momento. Inoltre le parole stesse dovevano rimanere chiuse sempre fino al tempo della fine. Quindi le parole dovevano in un certo senso restare enigmatiche fino ad un certo tempo.
שבעים שבעים senza vocalizzazione potrebbe essere un anomalo oscuro enigma. שבעים potrebbe essere un oscuro trabocchetto risultante dalla fusione di due parole shabua (periodo di sette)e shanim (anni). שבעים שבעים suonerebbe così "settanta periodi di sette anni" oppure "settanta settenari".
Se fosse stato scritto come dice Besasea " shivim shabatot shamim (70 settimane di anni) il riferimento sarebbe stato troppo chiaro e non in linea con ciò che viene scritto in Daniele 12,4 e 12,9. Inoltre così si sarebbero eliminati una buona parte dei riferimenti a Ciro (la sua nascita, l'editto, le fondamenta del tempio e la sua morte). Così si sarebbero estromesse le vicende del ritorno e il profeta non poteva essere valutato nel presente. Per ovviare a questi problemi allora anziché dire "shivim shabatot shamim" si è arrivati ad una parola enigmatica e sincretica tra shavua e shanim. Shavua e shanim insieme diventanto così שבעים In questo modo שבעים שבעים può essere letto come settantesimo di anni (normali e anche particolari) e anche come settanta settenari. In questo modo la profezia si può riferire sia a Ciro come da contesto e alla ricostruzione piena della spianata e della valle.
Questa analisi trova conferma anche con i tuoi calcoli.
7 anni sabbatici dopo il 598 AC oppure 7 settenari dopo il 598 AC il Messia Ciro sottomette la media e inizia la sua ascesa politica. 62 anni sabbatici dopo il 598 AC oppure 62 settenari dopo il 598 AC il tempio viene riconsacrato. Il tempio viene riconsacrato al termine di un ultimo settenario contemporaneo ai 62 settenari. Alla stessa maniera il primo settenario è contemporaneo al primo dei 62 settenari. Inoltre dalla desolazione del 587ac alla desolazione del 168/7 AC (l'idolo muto) passano 420 anni lunisolari che equivalgono esattamente a 434 (62x7) periodi di 354 giorni (l'anno lunare). Da una distruzione ad un altra passano esattamente 434 anni lunari.
Quando ci sono troppe coincidenze allora non è un caso. È più di un caso.
Daniele 9 potrebbe suonare quindi anche come settanta settenari. Dopo che שבעים ha assunto questo senso di un periodo di sette anni שבעים assunse in seguito anche il senso di settimana di giorni. La visione del capitolo 10 è ambientata dopo quella del capitolo 9 ossia nel terzo anno di Ciro. Li il profeta parla di 3
שבעים di cordoglio e digiuno. Besasea sostiene che non possono trattarsi di 21 giorni letterali perche nella festa dei pani Azzimi non si digiuna. Però l'angelo menziona 21 giorni (Daniele 10,12-13) che sono esattamente il tempo del cordoglio di Daniele. Nella festa di Pesach Daniele si sarà limitato alle cose essenziali evitando i cibi deliziosi.
Un altra cosa che ho fatto notare a Besasea è: perché l'angelo in Daniele 11,1 menziona il primo anno di Dario? Poteva omettere questo particolare oppure menzionare l'anno di inizio del regno di Dario. Invece menziona il primo che è anche l'anno della visione del capitolo 9. Per me l'intento è collegare gli eventi del capitolo 11 al contenuto del capitolo 9.