Le 70 settimane di Daniele 9:24-27:una soluzione

chelaveritàtrionfi
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Re: Le 70 settimane di Daniele 9:24-27:una soluzione

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

animasalvata ha scritto: martedì 19 aprile 2022, 8:36 Hai fatto un riepilogo di scrittura ma non hai detto nulla di nuovo. Unica cosa: Giuda Maccabeo era un capo del popolo ma non era un unto. Non tutti i principi di un popolo sono unti salvo i casi in cui la scrittura li chiama espressamente unti. Per esempio Zorobabele era un governatore ma non era un unto, stessa cosa Giuda Maccabeo. Diverso è il caso di Ciro che la scrittura lo chiama espressamente unto. Adesso non è che tutti i principi, governatori diventano automaticamente dei Messia.
Era figlio di MAttatia sommo sacerdote. Ha condotto la lotta contro Antioco ed infine ha permesso di ripurificare il tempio.

Alla sua morte il popolo lo pianse.
« Tutto Israele lo pianse: furono in gran lutto e fecero lamenti per molti giorni, esclamando: "Come è caduto l'eroe che salvava Israele?". Il resto delle imprese di Giuda e delle sue battaglie, degli eroismi di cui diede prova e dei suoi titoli di gloria non è stato scritto, perché troppo grande era il loro numero. » ( 1Macc 9,20-22, su laparola.net.)

Tutti gli indizi portano a questo tempo. Tutti i capitoli che circondano il 9, cioè il capitolo di questa profezia.

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Nel 170 a.E.V. scoppia una guerra tra l’Egitto di Tolomeo VI Filometore ed i Seleucidi. Antioco ebbe la meglio impadronendosi di Pelusium. I Seleucidi, come i Tolomei prima di loro, avevano una sovranità sulla Giudea: rispettavano la cultura ebraica e proteggevano le istituzioni ebraiche. Questa politica fu drasticamente invertita da Antioco IV, provocando dure persecuzioni e una rivolta contro il suo governo, la rivolta dei Maccabei. Antioco punta verso Israele, il popolo dei santi in quel tempo è quello. Le imprese di questo re sono terribili perché profanò il tempio e con un decreto, proibì le pratiche ebraiche minacciando con la pena di morte chi non si atteneva alle sue regole come l’adorazione degli dei cananei come Baal; profanò i loro sabati e molti Israeliti accettarono di sottomettersi (1 Maccabei 1:48-51). Andò fino a erigere un altare a Zeus e sacrificare un maiale nel tempio. Un ebreo, Mattathias, si rifiutò di conformarsi alle pressioni e quando un funzionario greco cercò di farlo sacrificare a una divinità pagana, Mattatia, (sommo sacerdote definito il padre dei Maccabei) lo uccise. Mattatia aveva guidato una rivolta armata contro parte dell’esercito del re tiranno.

Il re spedì ancora decreti per mezzo di messaggeri a Gerusalemme e alle città di Giuda, ordinando di seguire usanze straniere al loro paese, di far cessare nel tempio gli olocausti, i sacrifici e le libazioni, di profanare i sabati e le feste e di contaminare il santuario e i fedeli, di innalzare altari, templi ed edicole e sacrificare carni suine e animali immondi, di lasciare che i propri figli, non circoncisi, si contaminassero con ogni impurità e profanazione, così da dimenticare la legge e mutare ogni istituzione, pena la morte a chiunque non avesse agito secondo gli ordini del re. Secondo questi ordini scrisse a tutto il regno, stabilì ispettori su tutto il popolo e intimò alle città di Giuda di sacrificare città per città. (1 Maccabei 1:44-51)

Dal versetto 11 del capitolo 8 di Daniele viene scritto: “Si innalzò fino al capo di quell'esercito, gli tolse il sacrificio quotidiano e sconvolse il luogo del suo santuario. Un esercito fu abbandonato, così pure il sacrificio quotidiano, a causa dell'iniquità; la verità venne gettata a terra; ma esso prosperò nelle sue imprese. Poi udii un santo che parlava. E un altro santo chiese a quello che parlava: «Fino a quando durerà la visione del sacrificio quotidiano, dell'iniquità devastatrice, del luogo santo e dell'esercito abbandonati per essere calpestati?» Egli mi rispose: "Fino a duemilatrecento sere e mattine; poi il santuario sarà purificato".(Dn 8:11-14)

«L'offerta che Aronne e i suoi figli faranno al Signore il giorno in cui riceveranno l'unzione è questa: un decimo di efa di fior di farina, come oblazione perpetua, metà la mattina e metà la sera. (Levitico 6,13)

Antioco tentò di ellenizzare gli ebrei nel 168 a.E.V., incontrando la resistenza del popolo ebraico. La profanazione del tempio durò circa 3 anni e mezzo “fino a 2300 sere e mattine” che sono 1150 giorni (perché il sacrificio quotidiano che la legge stabiliva era uno la sera e uno alla mattina).

Queste cose avvennero dopo che Alessandro il Macedone, figlio di Filippo, uscito dalla regione dei Kittim sconfisse Dario, re dei Persiani e dei Medi, e regnò al suo posto, cominciando dalla Grecia. 2Intraprese molte guerre, si impadronì di fortezze e uccise i re della terra; 3arrivò sino ai confini della terra e raccolse le spoglie di molti popoli. La terra si ridusse al silenzio davanti a lui; il suo cuore si esaltò e si gonfiò di orgoglio. 4Radunò forze ingenti e conquistò regioni, popoli e principi, che divennero suoi tributari. 5Dopo questo cadde ammalato e comprese che stava per morire. 6Allora chiamò i suoi luogotenenti più importanti, che erano cresciuti con lui fin dalla giovinezza e mentre era ancora vivo divise tra di loro il suo impero. 7Regnò dunque Alessandro dodici anni e morì. 8I suoi subalterni assunsero il potere, ognuno nella sua regione; 9dopo la sua morte tutti cinsero il diadema e dopo di loro i loro figli per molti anni e si moltiplicarono i mali sulla terra. (1Maccabei 1:1-9)

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TRa l'altro nei versetti finali si parla di "colui che crea desolazione"

parte finale del versetto 27: “E sull’ala* di cose disgustanti ci sarà colui che causa desolazione;+ e fino a uno sterminio, la medesima cosa decisa si verserà* anche su colui che giace desolato”.(TNM)

i due termini in questione sono:

מְשֹׁמֵ֔ם (mə•šō•mêm) e significa "colui che crea desolazione".

Questo termine, come spiega Rashì, è riferito ad un idolo pagano, una statua di pietra. Ecco il suo commento al testo ebraico:

“and on high, among abominations will be the dumb one: This is a pejorative for pagan deities. i.e., on a high place, among abominations and disgusting things, he will place the dumb one, the pagan deity, which is dumb like a silent ston”

“e in alto, tra gli abomini ci sarà quello muto (*): questo è un peggiorativo per le divinità pagane. cioè, in un luogo alto, tra abomini e cose disgustose, metterà il muto, la divinità pagana, che è muta come una lapide silenziosa”
(*) dumb one sarebbe “uno stupido”; dumb vuol dire invece “muto”.

Quindi, secondo Rashì, la prima parte è così:
"in un luogo alto, tra abomini e cose disgustose, metterà il muto, la divinità pagana, che è muta come una lapide silenziosa”

Nel secondo caso, che TNM traduce con "colui che giace desolato", altre traduzioni riportano "desolatore" o "devastatore".

Il termine, (שֹׁמֵֽם׃ (šō•mêm), sta per "creante desolazione", quindi si tratta del devastatore.

Questo soggetto calza a pennello con Antioco Epifane IV, perfettamente in linea con tutti gli altri versetti. In qualunque modo si rigiri la frittata il risultato è lo stesso.

I Calcoli

il senso della profezia è che Geremia profetizza 70 anni della desolazione delle nazioni.
Daniele mostra un periodo moltiplicato x 7, cioè 70x7. Questo non è nuovo nella bibbia:

"Però chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!" (Gen 4:15)

Le desolazioni della regione erano cominciate con la deportazione in Assiria, se ricordo bene intorno al 701 a.E.V.
Qui, anche se volessimo calcolare 490 anni tornando indietro dal 165 dove arriviamo? Esattamente prima che il nuovo regno di Babilonia sorge.
Per i primi 70x7 anni non si ha una data di partenza. 70 e 7 sono numeri simbolici.

L'altro calcolo è:
da quando è uscita la parola fino a un unto, un capo...7 e 62 settimane.

Per fare questi calcoli siamo stati tratti in inganno da conteggi proposti. Dato che 70 =7+62+1, allora si è proceduto nel classico modo. Facendo così però gli autori degli studi e le chiese hanno fatto compiere un balzo all'ultimo numero, 1, che moltiplicato per 7 risulta essere l'ultima settimana. Quindi si inserisce un periodo di X anni in mezzo. Prima si calcolerebbero 69 settimane (7+62). Poi c'è una pausa di X anni prima di arrivare all'ultima parte. C'e chi fa peggio. Piuttosto di compiere un salto di alcuni anni pone l'ultima settimana ai giorni nostri o ancora nel futuro compiendo addirittura un salto quantico.

7 e 62 sarebbero a se stanti. Non sommati, altrimenti ci sarebbe scritto 69.

7x7 = 49 anni. Dal 598 arriviamo a Ciro. Il 7 è simbolico non possiamo pretendere una data esatta ma comunque ne troviamo una molto vicina.

Ciro figlio di Cambise I succedette il padre nel 558 a.E.V. e nel 547 a.E.V. prende il titolo di shar Parsu” Re di Persia” (come dimostra il cilindro di Nabonoide e confermato anche dallo scrittore Greco Erotodo – Enciclopedia Treccani) e inizia la sua opera di conquista. Tra il 547 ed il 539 a.E.V. Ciro conquista molti regni fino a Babilonia (nel 539 a.E.V.).

Ciro cosa fa? è un condottiero che pone fine alle desolazioni dell'antidivino re babilonese e permette il ritorno dall'esilio e la riedificazione del tempio, quindi la purificazione dell'altare. Infatti subito dopo gli abitanti di Gerusalemme tornano in città in numero di 42360 e riprendono i loro culti al settimo mese di Ciro. (Vedi Esdra).

il 62. L ho spiegato prima. E' un numero insolito. 3 volte su 4 è in Daniele.
62x7 = 434
Dal 598 al 164 trascorrono esattamente 434 anni. Mi si potrà obiettare che non è il 598 ma il 597 o il 599, oppure che è il 165 e non il 164 la data. A questo punto, essendoci un risultato di una moltiplicazione x 7, troveremmo davanti a numeri decimali. Il numero intero più vicino è sempre il 62.

I calcoli tornano tutti perchè sono costituiti sopra agli eventi. Ci sono molti altri dettagli che collegano il capitolo 9 alle visioni del capitolo 8,10 e 11 nei primi versetti di Daniele 9.

corrispondenze:
- i 70 anni di Geremia con un periodo più lungo 70x7
- il re babilonese che rappresenta l''antidivino nel primo caso, con il re siriano che rappresenta l'antidivino nel secondo caso.
- il condottiero unto Ciro nel primo caso ed il condottiero unto Giuda nel secondo caso. Entrambi compiono una simile impresa messa in risalto da Daniele.

La giustizia divina alla fine ha la meglio. E guardacaso il nome Daniyel vuol dire "il mio giudice è D-o"
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: Le 70 settimane di Daniele 9:24-27:una soluzione

Messaggio da trizzi74 »

Ho trovato questo studio sulle 70 settimane spiegato dal punto di vista degli ebrei: https://jewsforjudaism.org/knowledge/ar ... pretation/

Ora non so se Besàseà concorda con questo studio.
"Le religioni sono sistemi di guarigioni per i mali della psiche, dal che deriva il naturale corollario che chi è spiritualmente sano non ha bisogno di religioni."
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Re: Le 70 settimane di Daniele 9:24-27:una soluzione

Messaggio da animasalvata »

Besasea per favore facci la traduzione completa dal versetto 24 al versetto 27. Solo così si può partire da qualcosa in comune.
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Re: Le 70 settimane di Daniele 9:24-27:una soluzione

Messaggio da trizzi74 »

animasalvata ha scritto: martedì 19 aprile 2022, 14:09 Besasea per favore facci la traduzione completa dal versetto 24 al versetto 27. Solo così si può partire da qualcosa in comune.
Concordo!
"Le religioni sono sistemi di guarigioni per i mali della psiche, dal che deriva il naturale corollario che chi è spiritualmente sano non ha bisogno di religioni."
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Re: Le 70 settimane di Daniele 9:24-27:una soluzione

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Va bene, aspettiamo la traduzione :-)
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: Le 70 settimane di Daniele 9:24-27:una soluzione

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Besàseà ha scritto: martedì 19 aprile 2022, 12:20 Consiglio di lasciar perdere gli studi. Leggete prima bene i testi biblici.
Pare proprio che voi leggete altri testi e vi affidate a spiegazioni e traduzioni piegandole per far tornare i vostri calcoli. Il primo passo da fare è leggere bene e comprendere il testo, i calcoli sono di secondaria importanza.
I calcoli in questo caso li ho fatti io. Gli studi li ho letti ma non li condivido. I calcoli hanno secondaria importanza. Condivido. Prima la traduzione dei passi e la storia.
Besàseà ha scritto: martedì 19 aprile 2022, 12:20 Chelaveritàtrionfi, avevi cominciato bene. Se consideri un calcolo di 70x7, quindi di 490 anni, non è possibile che Gerusalemme vennne ricostruita dopo tutto questo tempo e solo 7 anni dopo distrutta. Capite che c'è qualcosa che non torna?
Il periodo spiegato da Gavriel è lo stesso periodo di 70 anni di Geremia e questo periodo come egli dice in Dan 9.24 riguarda la ricostruzione di Gerusalemme e il tempio, il ripristino dei sacrifici e il sacerdozio. Zedek 'olamim è il sommo sacerdote.
Se leggi bene non ho collegato a nulla 70x7 quindi 490 anni. Anzi sostengo, per il passo 24, che l'evento finale è l'unzione del Santo dei Santi. il tempio viene terminato credo nel 521 secondo anno di Dario. La città viene terminata dopo il 457, cioè dopo il 20 esimo anno di Arteserse (Neemia). Ma qui si parla dell'unzione del Santo dei Santi. Questo avvenimento dopo babilonia avviene certamente nel periodo successivo quando il popolo torna nella città. Ma i passi dopo portano ad altro evento lontano, che non è l'epoca romana ma molto prima. Esattamente quando Epifane devasta la città ed il tempio e ci pone in mezzo l'idolo pagano (come spiega Rashì).

Besàseà ha scritto: martedì 19 aprile 2022, 12:20 Ora non ho tempo di spiegarvi parola per parola, ma è strettamente necessario farlo. Il testo spiegando la profezia di Geremia dice che il conteggio parte da quando fu data questa profezia di ricostruire Gerusalemme e porre fine all'esilio. Lo scontare i peccati significa porre fine all'esilio. Leggete bene la preghiera di Daniel nello stesso capitolo. Da quel momento in cui fu deciso da Dio di ricostruire la nazione israelitica (Gerusalemme è la capitale) fino all'avvento del commissionato per farlo passano 7/70 ovvero 7 anni, ma ci vorranno altri 62 anni perché venga ricostruita con un editto formale.
E' esattamente ciò che ho scritto io se mi hai letto sulla data di partenza del conteggio. Tu però parli di anni letterali io invece calcolo per 7
Besàseà ha scritto: martedì 19 aprile 2022, 12:20 La wav di 62/70 non è una congiunzione, significa "ma" e così andrebbe tradotta. Anche la wav di we-en-lo significa "ma". Egli stipulerà, ma non ha. Non ha nulla in mano perché il suo patto è debole e la ricostruzione della nazione non durerà per molto. Una volta finiti i 70 anni il popolo godrà di una certa libertà, ma il patto debole di Ciro e le promesse fatte ad altre nazioni porteranno ad una seconda rovina.
Se si interpreta ykaret nel senso di taglio, recisione non significa una uccisione, ma casomai una espulsione e we-en-lo, egli non ha, non avrebbe alcun senso.
Qui mi farebbe piacere chiarissi. molti prendono 7 e 62 e fanno la somma ottenendo 69. SEcondo me 7 e 62 sono numeri a parte. Altrimenti Daniele avrebbe scritto 69.

Meglio spiegare i passi che parlano di "colui che crea desolazione". Nel mio post ho riportato la traduzione che fa Rashì.
Poi ho mostrato come il capitolo 8 è in perfetta correlazione con gli eventi di Antioco Epifane IV. Qui non ci sono dubbi! I capitoli 10 e 11 riportano le vicende dell'era ellenistica. PErchè al capitolo 9 non dovrebbe essere così? Comunque leggo volentieri le tue spiegazioni

Nel 164/165 infatti viene ricordato l'evento con la festa Hanukkah. Sbaglio? Queste storie sono riportate nel libro dei maccabei.

i 62/70 se considerati 62 x 7 danno 434 anni. Partendo dalla parola di Geremia nel 598 arrivi esattamente al 164.

Per arrivare a Ciro di Persia, partendo dal 598, devi calcolare 7x7= 49 anni

Quindi secondo me 7 e 62 sono:

Data di partenza il 598, anno in cui Geremia manda la lettera a Gerusalemme dove si parla della riedificazione e costruzione di Gerusalemme dopo l'esilio. Ciò avviene circa 85 anni dopo (non 62).

7x7= 49 arriviamo a Ciro il Messia condottiero
62x7= 434 anni arriviamo all'unzione del Santo dei Santi dopo la devastazione di Epifane IV. Cioè nel 164. Subito dopo per ricordare l'evento si festeggia l'Hanukkah.

ma tutto il resto serve a collegare due eventi simili: il primo è quello dei 70 anni di Geremia con Babilonia. Il secondo la devastazione con Epifane.



Poi dimmi tu.
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Re: Le 70 settimane di Daniele 9:24-27:una soluzione

Messaggio da animasalvata »

chelaveritàtrionfi ha scritto: martedì 19 aprile 2022, 9:31
animasalvata ha scritto: martedì 19 aprile 2022, 8:36 Hai fatto un riepilogo di scrittura ma non hai detto nulla di nuovo. Unica cosa: Giuda Maccabeo era un capo del popolo ma non era un unto. Non tutti i principi di un popolo sono unti salvo i casi in cui la scrittura li chiama espressamente unti. Per esempio Zorobabele era un governatore ma non era un unto, stessa cosa Giuda Maccabeo. Diverso è il caso di Ciro che la scrittura lo chiama espressamente unto. Adesso non è che tutti i principi, governatori diventano automaticamente dei Messia.
Era figlio di MAttatia sommo sacerdote. Ha condotto la lotta contro Antioco ed infine ha permesso di ripurificare il tempio.

Alla sua morte il popolo lo pianse.
« Tutto Israele lo pianse: furono in gran lutto e fecero lamenti per molti giorni, esclamando: "Come è caduto l'eroe che salvava Israele?". Il resto delle imprese di Giuda e delle sue battaglie, degli eroismi di cui diede prova e dei suoi titoli di gloria non è stato scritto, perché troppo grande era il loro numero. » ( 1Macc 9,20-22, su laparola.net.)

Tutti gli indizi portano a questo tempo. Tutti i capitoli che circondano il 9, cioè il capitolo di questa profezia.

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Nel 170 a.E.V. scoppia una guerra tra l’Egitto di Tolomeo VI Filometore ed i Seleucidi. Antioco ebbe la meglio impadronendosi di Pelusium. I Seleucidi, come i Tolomei prima di loro, avevano una sovranità sulla Giudea: rispettavano la cultura ebraica e proteggevano le istituzioni ebraiche. Questa politica fu drasticamente invertita da Antioco IV, provocando dure persecuzioni e una rivolta contro il suo governo, la rivolta dei Maccabei. Antioco punta verso Israele, il popolo dei santi in quel tempo è quello. Le imprese di questo re sono terribili perché profanò il tempio e con un decreto, proibì le pratiche ebraiche minacciando con la pena di morte chi non si atteneva alle sue regole come l’adorazione degli dei cananei come Baal; profanò i loro sabati e molti Israeliti accettarono di sottomettersi (1 Maccabei 1:48-51). Andò fino a erigere un altare a Zeus e sacrificare un maiale nel tempio. Un ebreo, Mattathias, si rifiutò di conformarsi alle pressioni e quando un funzionario greco cercò di farlo sacrificare a una divinità pagana, Mattatia, (sommo sacerdote definito il padre dei Maccabei) lo uccise. Mattatia aveva guidato una rivolta armata contro parte dell’esercito del re tiranno.

Il re spedì ancora decreti per mezzo di messaggeri a Gerusalemme e alle città di Giuda, ordinando di seguire usanze straniere al loro paese, di far cessare nel tempio gli olocausti, i sacrifici e le libazioni, di profanare i sabati e le feste e di contaminare il santuario e i fedeli, di innalzare altari, templi ed edicole e sacrificare carni suine e animali immondi, di lasciare che i propri figli, non circoncisi, si contaminassero con ogni impurità e profanazione, così da dimenticare la legge e mutare ogni istituzione, pena la morte a chiunque non avesse agito secondo gli ordini del re. Secondo questi ordini scrisse a tutto il regno, stabilì ispettori su tutto il popolo e intimò alle città di Giuda di sacrificare città per città. (1 Maccabei 1:44-51)

Dal versetto 11 del capitolo 8 di Daniele viene scritto: “Si innalzò fino al capo di quell'esercito, gli tolse il sacrificio quotidiano e sconvolse il luogo del suo santuario. Un esercito fu abbandonato, così pure il sacrificio quotidiano, a causa dell'iniquità; la verità venne gettata a terra; ma esso prosperò nelle sue imprese. Poi udii un santo che parlava. E un altro santo chiese a quello che parlava: «Fino a quando durerà la visione del sacrificio quotidiano, dell'iniquità devastatrice, del luogo santo e dell'esercito abbandonati per essere calpestati?» Egli mi rispose: "Fino a duemilatrecento sere e mattine; poi il santuario sarà purificato".(Dn 8:11-14)

«L'offerta che Aronne e i suoi figli faranno al Signore il giorno in cui riceveranno l'unzione è questa: un decimo di efa di fior di farina, come oblazione perpetua, metà la mattina e metà la sera. (Levitico 6,13)

Antioco tentò di ellenizzare gli ebrei nel 168 a.E.V., incontrando la resistenza del popolo ebraico. La profanazione del tempio durò circa 3 anni e mezzo “fino a 2300 sere e mattine” che sono 1150 giorni (perché il sacrificio quotidiano che la legge stabiliva era uno la sera e uno alla mattina).

Queste cose avvennero dopo che Alessandro il Macedone, figlio di Filippo, uscito dalla regione dei Kittim sconfisse Dario, re dei Persiani e dei Medi, e regnò al suo posto, cominciando dalla Grecia. 2Intraprese molte guerre, si impadronì di fortezze e uccise i re della terra; 3arrivò sino ai confini della terra e raccolse le spoglie di molti popoli. La terra si ridusse al silenzio davanti a lui; il suo cuore si esaltò e si gonfiò di orgoglio. 4Radunò forze ingenti e conquistò regioni, popoli e principi, che divennero suoi tributari. 5Dopo questo cadde ammalato e comprese che stava per morire. 6Allora chiamò i suoi luogotenenti più importanti, che erano cresciuti con lui fin dalla giovinezza e mentre era ancora vivo divise tra di loro il suo impero. 7Regnò dunque Alessandro dodici anni e morì. 8I suoi subalterni assunsero il potere, ognuno nella sua regione; 9dopo la sua morte tutti cinsero il diadema e dopo di loro i loro figli per molti anni e si moltiplicarono i mali sulla terra. (1Maccabei 1:1-9)

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TRa l'altro nei versetti finali si parla di "colui che crea desolazione"

parte finale del versetto 27: “E sull’ala* di cose disgustanti ci sarà colui che causa desolazione;+ e fino a uno sterminio, la medesima cosa decisa si verserà* anche su colui che giace desolato”.(TNM)

i due termini in questione sono:

מְשֹׁמֵ֔ם (mə•šō•mêm) e significa "colui che crea desolazione".

Questo termine, come spiega Rashì, è riferito ad un idolo pagano, una statua di pietra. Ecco il suo commento al testo ebraico:

“and on high, among abominations will be the dumb one: This is a pejorative for pagan deities. i.e., on a high place, among abominations and disgusting things, he will place the dumb one, the pagan deity, which is dumb like a silent ston”

“e in alto, tra gli abomini ci sarà quello muto (*): questo è un peggiorativo per le divinità pagane. cioè, in un luogo alto, tra abomini e cose disgustose, metterà il muto, la divinità pagana, che è muta come una lapide silenziosa”
(*) dumb one sarebbe “uno stupido”; dumb vuol dire invece “muto”.

Quindi, secondo Rashì, la prima parte è così:
"in un luogo alto, tra abomini e cose disgustose, metterà il muto, la divinità pagana, che è muta come una lapide silenziosa”

Nel secondo caso, che TNM traduce con "colui che giace desolato", altre traduzioni riportano "desolatore" o "devastatore".

Il termine, (שֹׁמֵֽם׃ (šō•mêm), sta per "creante desolazione", quindi si tratta del devastatore.

Questo soggetto calza a pennello con Antioco Epifane IV, perfettamente in linea con tutti gli altri versetti. In qualunque modo si rigiri la frittata il risultato è lo stesso.

I Calcoli

il senso della profezia è che Geremia profetizza 70 anni della desolazione delle nazioni.
Daniele mostra un periodo moltiplicato x 7, cioè 70x7. Questo non è nuovo nella bibbia:

"Però chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!" (Gen 4:15)

Le desolazioni della regione erano cominciate con la deportazione in Assiria, se ricordo bene intorno al 701 a.E.V.
Qui, anche se volessimo calcolare 490 anni tornando indietro dal 165 dove arriviamo? Esattamente prima che il nuovo regno di Babilonia sorge.
Per i primi 70x7 anni non si ha una data di partenza. 70 e 7 sono numeri simbolici.

L'altro calcolo è:
da quando è uscita la parola fino a un unto, un capo...7 e 62 settimane.

Per fare questi calcoli siamo stati tratti in inganno da conteggi proposti. Dato che 70 =7+62+1, allora si è proceduto nel classico modo. Facendo così però gli autori degli studi e le chiese hanno fatto compiere un balzo all'ultimo numero, 1, che moltiplicato per 7 risulta essere l'ultima settimana. Quindi si inserisce un periodo di X anni in mezzo. Prima si calcolerebbero 69 settimane (7+62). Poi c'è una pausa di X anni prima di arrivare all'ultima parte. C'e chi fa peggio. Piuttosto di compiere un salto di alcuni anni pone l'ultima settimana ai giorni nostri o ancora nel futuro compiendo addirittura un salto quantico.

7 e 62 sarebbero a se stanti. Non sommati, altrimenti ci sarebbe scritto 69.

7x7 = 49 anni. Dal 598 arriviamo a Ciro. Il 7 è simbolico non possiamo pretendere una data esatta ma comunque ne troviamo una molto vicina.

Ciro figlio di Cambise I succedette il padre nel 558 a.E.V. e nel 547 a.E.V. prende il titolo di shar Parsu” Re di Persia” (come dimostra il cilindro di Nabonoide e confermato anche dallo scrittore Greco Erotodo – Enciclopedia Treccani) e inizia la sua opera di conquista. Tra il 547 ed il 539 a.E.V. Ciro conquista molti regni fino a Babilonia (nel 539 a.E.V.).

Ciro cosa fa? è un condottiero che pone fine alle desolazioni dell'antidivino re babilonese e permette il ritorno dall'esilio e la riedificazione del tempio, quindi la purificazione dell'altare. Infatti subito dopo gli abitanti di Gerusalemme tornano in città in numero di 42360 e riprendono i loro culti al settimo mese di Ciro. (Vedi Esdra).

il 62. L ho spiegato prima. E' un numero insolito. 3 volte su 4 è in Daniele.
62x7 = 434
Dal 598 al 164 trascorrono esattamente 434 anni. Mi si potrà obiettare che non è il 598 ma il 597 o il 599, oppure che è il 165 e non il 164 la data. A questo punto, essendoci un risultato di una moltiplicazione x 7, troveremmo davanti a numeri decimali. Il numero intero più vicino è sempre il 62.

I calcoli tornano tutti perchè sono costituiti sopra agli eventi. Ci sono molti altri dettagli che collegano il capitolo 9 alle visioni del capitolo 8,10 e 11 nei primi versetti di Daniele 9.

corrispondenze:
- i 70 anni di Geremia con un periodo più lungo 70x7
- il re babilonese che rappresenta l''antidivino nel primo caso, con il re siriano che rappresenta l'antidivino nel secondo caso.
- il condottiero unto Ciro nel primo caso ed il condottiero unto Giuda nel secondo caso. Entrambi compiono una simile impresa messa in risalto da Daniele.

La giustizia divina alla fine ha la meglio. E guardacaso il nome Daniyel vuol dire "il mio giudice è D-o"
Il re Ieconia uscì da Gerusalemme poco prima del 1 Nisan 597ac. Sedecia venne intronizzato poco prima del 1 Nisan 597ac ma il suo primo anno iniziò dal 1 Nisan 597ac. La lettera in base a Geremia 29,2 venne scritta quando Ieconia uscì di Gerusalemme. Siamo quindi quasi alla fine dell'anno biblico 598ac che va dal 1 Nisan 598ac al 1 Nisan 597ac. Secondo un modo di calcolare ebraico anche una parte di un anno equivale ad un anno intero. Quindi benché siamo quasi alla fine dell'anno biblico 598 l'anno da prendere come punto di inizio è il 598 come dici tu.

La prima conquista di Ciro fu la media. Nella primavera del 550ac si liberò del giogo dei medi. L'anno biblico 550 ac va dal 1 Nisan 550 al 1 Nisan 549 ed è il quarantanovesimo anno dal 598ac, anno della lettera di Geremia 29,10, equivalente anche al sesto anno di Nabonide. Il quarantanovesimo anno dal 598 iniziano le conquiste di Ciro.

Quindi la ricostruzione ci sta.

Calcolando dal 598 AC 434 anni arriviamo al 1 Nisan 164. Il Quattrocento trentaquattresimo anno dal 598 è l'anno biblico 165ac che va dal 1 Nisan 165ac al 1 Nisan 164ac. Questo è l'anno della dedicazione del tempio che avvenne il 25 Kislev dell'anno greco centoquatantotto, quindi siamo a Novembre/Dicembre dell'anno 165ac.

A questo punto vorrei chiederti chi è questo consacrato che stipula un patto che non ha valore?

Poi ho riscontrato un altro problema. I 434 anni nel tuo calcolo finiscono il 1 Nisan 164ac. Ma le vicende relative ad Antioco (l'invasione, la soppressione del culto, la profanazione del tempio) erano già concluse. Se contiamo gli anni da quando Antioco rientra dall'Egitto passando per il tempio (anno 143) fino alla sua morte (anno 149) sono 7 anni. Però 6 anni di questi 7 sarebbero contemporanei degli ultimi anni dei 434 anni. Stando invece a Daniele 9,26-27 l'ultima settimana è successiva alle 62,non è contemporanea alle 62. Nel calcolo che hai fatto tu l'ultima settimana è quasi interamente sovrapposta agli ultimi 6 anni dei 434 anni (62 settimane).

Inoltre il versetto 27 dice che egli stabilirà un patto con molti. Ma Antioco IV con chi ha stipulato un patto?
chelaveritàtrionfi
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Re: Le 70 settimane di Daniele 9:24-27:una soluzione

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Ciao. Dicevo che essendo 70 e 7 numeri simbolici, le moltiplicazioni non possono portare a date perfette. Per esempio se consideriamo il 597 come data di partenza ed il 165 come data finale, ci sarebbero 432 anni. Quindi quale numero moltiplicato per 7 fa 432? è 61,71 numero decimale. Il numero intero più vicino è il 62.


PEr il patto se leggi Maccabei c'è l'imbarazzo della scelta. C'è il patto che i maccabei fanno con i romani. C'è il patto di Giasone con Antioco poi succlassato dal fratello Menelao.
Secondo Besàseà il patto lo fa il messia condottiero. SEcondo la mia ricostruzione invece lo fa un sommosacerdote corrotto. Menelao muore dopo i 62x7 anni e non avrà nulla, nemmeno una terra per il sepolcro.

A parte tutto Daniele è un libro apocalittico. Apocalittica è la letteratura che si sviluppa maggiormente tra il II secolo a.E.V. ed il II secolo E.V. Nel canone ebraico rientra tra gli "scritti", in quello cristiano tra "i profeti".

Dov'è scritto che c'è l'ultima settimana e viene dopo? Il testo mi pare dica per una settimana e a metà settimana. Infatti è l'ultimo periodo. A metà di 7 anni (circa perchè anche qui il 7 è simbolico) cessa sacrificio ed offerta dei giudei. Menelao aiutando Antioco impone il culto pagano.

tutto si svolge nel periodo che stabilisce il conteggio più lungo, senza spazi morti come vengono fuori negli altri studi che portano al tempo dei romani.

Vediamo come traduce besàseà.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
animasalvata
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Re: Le 70 settimane di Daniele 9:24-27:una soluzione

Messaggio da animasalvata »

chelaveritàtrionfi ha scritto: martedì 19 aprile 2022, 21:53
Dov'è scritto che c'è l'ultima settimana e viene dopo? Il testo mi pare dica per una settimana e a metà settimana. Infatti è l'ultimo periodo. A metà di 7 anni (circa perchè anche qui il 7 è simbolico) cessa sacrificio ed offerta dei giudei. Menelao aiutando Antioco impone il culto pagano.
Daniele 9,26-27
26 Dopo le sessantadue settimane un unto stipulera, ma non ha. Il popolo d'un capo che verrà distruggerà la città e il santuario; la sua fine verrà come un'inondazione ed è decretato che vi saranno devastazioni sino alla fine della guerra. 27 Egli stabilirà un patto con molti, per una settimana; in mezzo alla settimana farà cessare sacrificio e offerta; sulle ali delle abominazioni verrà un devastatore. Il devastatore commetterà le cose più abominevoli, finché la completa distruzione, che è decretata, non piombi sul devastatore"».

Come vedi l'angelo dice che un consacrato stipula un patto senza valore dopo 62 settimane. Appena dopo aver detto detto questo l'angelo dice che la città e il tempio saranno distrutti.

Quindi la sequenza è che prima si stipula un patto dopo 62 settimane e poi avviene la distruzione del tempio (il tempio non è stato distrutto da Antioco). Anche Besasea in qualche modo sostiene questa sequenza solo che lui si riferisce a Ciro. Secondo lui in conseguenza dell'atto stipulato da Ciro il tempio e la città verranno successivamente distrutti.

Invece nella tua ricostruzione la settimana della desolazione cade durante le 62 settimane. Ed è qui che non mi trovo.
chelaveritàtrionfi
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Re: Le 70 settimane di Daniele 9:24-27:una soluzione

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

animasalvata ha scritto: martedì 19 aprile 2022, 22:31
chelaveritàtrionfi ha scritto: martedì 19 aprile 2022, 21:53
Dov'è scritto che c'è l'ultima settimana e viene dopo? Il testo mi pare dica per una settimana e a metà settimana. Infatti è l'ultimo periodo. A metà di 7 anni (circa perchè anche qui il 7 è simbolico) cessa sacrificio ed offerta dei giudei. Menelao aiutando Antioco impone il culto pagano.
Daniele 9,26-27
26 Dopo le sessantadue settimane un unto stipulera, ma non ha. Il popolo d'un capo che verrà distruggerà la città e il santuario; la sua fine verrà come un'inondazione ed è decretato che vi saranno devastazioni sino alla fine della guerra. 27 Egli stabilirà un patto con molti, per una settimana; in mezzo alla settimana farà cessare sacrificio e offerta; sulle ali delle abominazioni verrà un devastatore. Il devastatore commetterà le cose più abominevoli, finché la completa distruzione, che è decretata, non piombi sul devastatore"».

Come vedi l'angelo dice che un consacrato stipula un patto senza valore dopo 62 settimane. Appena dopo aver detto detto questo l'angelo dice che la città e il tempio saranno distrutti.

Quindi la sequenza è che prima si stipula un patto dopo 62 settimane e poi avviene la distruzione del tempio (il tempio non è stato distrutto da Antioco). Anche Besasea in qualche modo sostiene questa sequenza solo che lui si riferisce a Ciro. Secondo lui in conseguenza dell'atto stipulato da Ciro il tempio e la città verranno successivamente distrutti.

Invece nella tua ricostruzione la settimana della desolazione cade durante le 62 settimane. Ed è qui che non mi trovo.

Secondo la traduzione che fa besàseà del passo un unto stipulerà dopo 62 settimane.

[יִכָּרֵת ikarèt: tagliare, distruggere, consumare, fare alleanza


I passi successivi riportano comunque un desolatore che porta nel tempio un idolo pagano.

Qui compare il termine מְשֹׁמֵ֔ם (mə•šō•mêm) e significa "colui che crea desolazione". Secondo Rashì è la statua pagana. Non solo, ce n'è un altro:

שִׁקּוּצִים֙ (šiq•qū•ṣîm): “L’ebraico shiqqūṣ «orrore, sconcio», uno dei termini peggiorativi adoperati per indicare le false divinità con la quale nell’Antico Testamento è definito il culto idolatrico di Giove Uranio. Abominio della desolazione (Treccani).

E non solo. Il termine tradotto con distruggere è [יַ֠שְׁחִית (yaš•ḥîṯ): andare in rovina.
Non si parla di radere al suolo. Per quanto detto il tempio che viene distrutto dai romani non c'entra nulla.

Tra l'altro ho fatto notare che il capitolo 8 è chiaro riferimento al periodo dopo Alessandro e ad Antioco. I capitoli 10 ed 11 parlano dei regni ellenistici. Il capitolo 9 sarebbe fuori contesto.

Quindi Daniele dove parlerebbe di un evento così importante? L' hannukka non si può negare.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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