Non esistono i doppi adempimenti ma diverse modalità di lettura e descrizione di cicli simbolici che poi si può dimostrare si verificano in periodi futuri con altri personaggi e con grandi eventi. Per esempio ci sarebbe anche una lettura simbolica (di alcuni) che il 7 ed i 7 giorni simboleggerebbero cicli di millenni in cui nei primi 6000 anni accadono delle cose ed il settimo corrisponde al riposo (detto semplicemente).animasalvata ha scritto: ↑martedì 3 maggio 2022, 15:49Quindi per Isaia c'è un doppio adempimento mentre per Geremia 30,9 no? Questo si chiama fare due pesi e due misure a proprio piacimento.
Per quanto riguarda l'apocalittica mi sono già espresso e non posso ripetere sempre le stesse cose.
Quindi per Geremia vale la stessa cosa. L'errore, lo ripeto, è quello di iniziare a parlare di fatti reali e completare l'opera con ciò che è descritto simbolicamente. E' sui fatti accaduti che poi va letto il significato simbolico non da un mix perchè la nostra idea religiosa ce lo impone.
Per l'apocalittica ci sono interi testi che ne parlano.
La letteratura giudaica apocalittica
Lo scopo della letteratura apocalittica fu quello di conservare il patrimonio dei profeti biblici cercando di riproporre in modo nuovo il loro messaggio. Nel far ciò manifesta anche la visione del tempo della fine, che vede avvicinarsi velocemente. Nella letteratura apocalittica il mondo attuale svanisce tra immani e spaventose catastrofi, mente il nuovo mondo scende dal cielo e reca una gloria paradisiaca. Vi è una drastica contrapposizione tra il mondo attuale e il mondo a venire. Quello attuale, che è soggetto alle potenze demoniache, subisce un’ultima èra terrificante: guerre, carestie, varie infermità, cessazione della produzione di frutti da parte della terra, donne che diventano sterili; il cosmo stesso è sconquassato al punto che le stelle escono dalle loro orbite. Quando poi i tormenti giungono al culmine, Dio interviene. I morti escono allora dalle tombe e tutti devono comparire davanti al tribunale presieduto da Dio e dal suo Messia che è “figlio dell’uomo”. I libri che contengono i registri delle azioni di ciascuno sono aperti e letti; sulla loro base si emette il giudizio definitivo: salvezza o dannazione eterna. Dopo il giudizio finale, il nuovo mondo sostituisce quello vecchio in cui abiteranno i salvati, e Dio starà per sempre in mezzo a loro.
Mentre i profeti ricevono il messaggio divino in forma di parole e con le parole lo trasmettono al popolo, gli apocalittici hanno rivelazioni molto misteriose che ricevono in sogno o durante un rapimento estatico. Il messaggio non è trasmesso a parole, come nei profeti, ma per mezzo di immagini che devono essere interpretate.
Gli antichi profeti predicavano alle persone del loro tempo, e i profeti scrittori mettevano per iscritto le loro profezie. Gi apocalittici, invece, compongono un’opera letteraria in cui nascondono il loro messaggio nel mistero. Così facendo lo rendono molto attraente, e per renderlo più affascinante lo pubblicano sotto il nome di un personaggio famoso dell’antichità. Così, gli apocalittici fanno parlare quei grandi personaggi per annunciare il corso futuro della storia. In tal modo, la storia che per l’apocalittico è già passata, viene ad essere presentata come futura perché riferita da un personaggio antico. In altre parole, la storia fin lì accaduta viene raccontata come se l’antico personaggio l’avesse prevista. Questo pone le basi per gli eventi futuri: se la profezia si è realizzata fin lì, anche ciò che riguarda il futuro vero e proprio avverrà. Si nota così che per ciò che riguarda la storia già passata e presentata come futura, l’apocalittico è molto preciso e dettagliato, ma per ciò che concerne ciò che futuro anche per lui, è generico. Tema comune negli apocalittici è la fine del mondo con l’avvento della nuova creazione.
Nello stile apocalittico i personaggi antichi, dietro cui si cela l’apocalittico sotto mentite spoglie, ricevettero le loro visioni e le sigillarono affinché fossero lette in futuro, nel tempo della tribolazione. Così, il tempo contemporaneo all’apocalittico, che è il vero autore di quegli ascritti attribuiti a un personaggio antico, è il tempo in cui si attente la fine ormai imminente. Ecco perché egli rende noto la suo opera, così che le persone siano consolate. La gloria promessa è ormai vicina e con tale consapevolezza ci si può rafforzare rimanendo fedeli e ubbidienti ai comandamenti di Dio.
https://www.biblistica.it/?page_id=2701