ma non capisco a che serve se viviamo per fede e per grazia
La fede e' dono di Dio, la grazia ci rende piu' simili a lui, e la salvezza viene tramite il Cristo. Ma le Scritture sono la guida che dobbiamo utilizzare per migliorarci e vivere la vita in modo consono al Padre. Per comprendere bene le Scritture e' necessario comprendere il modo di pensare di chi le ha scritte e la cultura nella quale sono state scritte.
Ricorda cosa dice Giacomo: "A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede, ma non ha le opere?" (Gc 2:14) E ancora dice che la fede "se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta." (2:17) Per avere le opere, e' necessario leggere le Scritture e soprattutto comprenderle bene.
Quindi, grazie Gianni di aver aperto questa finestra e grazie a Noiman in anticipo per la sua disponibilita' ad insegnarci qualcosa...
Buongiorno,
ho letto con vivo piacere l'apertura di questa scheda "leggere la Bibbia ( scritture Ebraiche ) con gli Ebrei. Sono molto interessato alla corretta comprensione di queste Scritture, e vedo che questo è condiviso da parecchi partecipanti al forum, ma, concretamente è strutturato questo approfondimento ?
Io personalmente 6-7 anni fà non capivo una acca . La bibbia mi sembrava un insieme di libri scollegati tra loro. Confusione aumentata dalla diceria che il nuovo testamento sostituirebbe il vecchio , mentre in realtà ad uno studio più disinteressato ne è indubbiamente la continuazione.
Un errore può essere trattarla come un libro di storia.
La Scrittura è un puzzle, diversi argomenti sono trattati in diversi libri ed è facile fare confusione se si applica un metodo superficiale di lettura , come fosse un fumetto o una storiella per bambini.
A questo dovremmo aggiungere che i testi originali sono scritti in ebraico antico e greco sostanzialmente con parti in aramaico, lingue poco accessibili che ci rendono dipendenti dalle traduzioni spesso fuorvianti.
Shalom (Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
Volevo far notare che dopo appena due pagine ci sono gia' state infiltrazioni religiose. E infatti Noiman non si e' fatto vivo... Quindi, amici ferventi religiosi, moderate lo spirito evangelizzante e aspettiamo che la discussione inizi.
Caro Floriano, avevo aperto io questa discussione, che ho dovuto abbandonare (come altre, purtroppo) per quelle che Antonio definisce appropriatamente “infiltrazioni religiose”.
“E vero abbiamo molto da imparare, un popolo creato e voluto da Dio, senza dubbio un grande popolo, ma non capisco a che serve se viviamo per fede e per grazia. Saper cosa vogliono significare le lenticche, cosa vuol dire la conca di rame, la sodomizzazione di Noè, se i pesci nella cesta erano freschi o avariati, ecc.ecc. come cultura mi stà bene, ma non utili per il fine e gli scopi di Dio, c'è rischio di essere deviati e scadere dalla grazia ed essere trascinati nella lettera e sulle opere della legge, che è un pò pericoloso, tanta conoscenza e poco Spirito Santo ed è un pò quello che stà accadendo ai giorni nostri ed quello che è accaduto allora, molti pomposi, tanta conoscenza, nostante tutto sono riusciti a crocifiggerLO, la lettera ai Galati ci mette in guardia.
Perchè si è fatto uomo ? Tanto vale lasciare le cose come prima, lo ripeto come cultura e conoscenza ci stà,
Senza offesa, gli Ebrei sono un pò cocciuti, capa tosta e se non piegano e pieghiamo le ginocchia dinanzi alla " SUA " presenza riconoscendolo in Cristo Gesù, la vedo dura.
Dio non dice una cosa e poi ne fà un'altra, quello che ha dichiarato avverrà ed è la Sua volontà, per il momento è giusto che tutto rimanga cosi. Pur sforzandosi e impegnandosi con una buona e forza di volontà, serve a ben poco e Dio che ha appannato gli occhi al popolo ebraico e non l'uomo ed è Dio che al momento stabilito gli aprirà gli occhi, per il momento c'è l'illusione di una parvenza di scanbio e comunione, interessi reciproci ma, e solo apparenza non illudiamoci.
un mio pensiero Chi ha scritto questo intervento ha di fatto bloccato la discussione e oltre uscire di tema ha fatto osservazioni inserendo parole come “grazia e fede” che vanno bene per sostenere la propria fede ma che è legata all’individuo e impegnata nella sua ricerca personale. Ma se ipotesi a questo signore gli chiedesse di tradurre il testo biblico esempio dall’italiano alla lingua Aymara (centro america) per una questione di correttezza professionale e linguistica egli dovrebbe tenere fuori le proprie convinzioni religiose o di fede.
Il suo intervento è molto parziale, parla di spirito santo, della incapacità degli ebrei di piegare le ginocchia di fronte alla “SUA” presenza (Gesù Cristo)
Poi sorvoliamo su altre definizioni come “cocciuti, capa tosta, pomposi, che sono riusciti a crocifiggerlo” eccetera, eccetera.
Quindi se si vuole proseguire nella discussione leggere la Bibbia con gli ebrei occorre mettere da parte questi sentimenti e provare a fare una cosa nuova.
Shalom
Noiman
