il nachash

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bgaluppi
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Re: il nachash

Messaggio da bgaluppi »

Gn 2:16-17: “Dio il Signore ordinò all'uomo: «Mangia pure da ogni albero del giardino, ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché nel giorno che tu ne mangerai, certamente morirai»”.

Gn 3:2-3: “La donna rispose al serpente: «Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare; ma del frutto dell'albero che è in mezzo al giardino Dio ha detto: "Non ne mangiate e non lo toccate, altrimenti morirete"»”.

Eva dice che Dio ha proibito di toccare il frutto dell'albero che è in mezzo al giardino. Ma l'albero della conoscenza del bene e del male non è detto che fosse in mezzo al giardino (o forse si?, cfr. 2:9), in ogni caso non menziona l'albero della conoscenza del bene e del male e anche l'albero della vita era in mezzo al giardino; e Dio non proibisce di toccare il frutto.

Dunque Eva, rispondendo al serpente, dà una versione tutta sua, omettendo e aggiungendo.
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bgaluppi
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Re: il nachash

Messaggio da bgaluppi »

Questa duplice natura, chi ce la data?
In Genesi è Dio stesso a darla all'uomo, perché in 2:7 il testo suggerisce la doppia natura umana attraverso l'uso di due yod, cosa che non accade quando parla della creazione degli animali. Ma questo può spiegarlo meglio Besasea.
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Gianni
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Re: il nachash

Messaggio da Gianni »

Mi trovo nuovamente d'accordo con Antonio (anche su quanto ha detto della filosofia biblica).
noiman
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Re: il nachash

Messaggio da noiman »

Il concetto del nachash è in qualche modo connesso con lo yetzer ha- ra, ma con qualche distinguo.

Lo “yetzer ha-ra”non gode di una buona comprensione e neanche la traduzione comune è corretta, è assolutamente deviante il significato comune di “inclinazione” o istinto, la radice madre è un campione di polisemia, רעה esprime è connessa al concetto di “pascolare” pascere, quindi non solo nel senso di “malvagio” o male .
Un possibile significante può essere identificato come una “struttura vegetativa”, “struttura plasmata”, (Amos Luzzato-Leggere il midrash, pag 25).

Non viene quasi mai citato lo yetzer-tov , la prima volta che compare la radice y-tz-r è con l’espressione וייצר “va-yitzer”“e formò”(Bereshit 2/7), presenta una anomalia testuale con la presenza di due Yod , l’anomalia è alquanto simile a quella di Bereshit 16/5, nel dialogo tra Sarai e Avrahàm, nel nostro primo caso il talmud commenta l’anomalia delle due yud in modo teologico, nella formazione dell’uomo sono presenti i due istinti, ad equilibrare lo yetze-ha-ra è presente l’istinto del bene, il Talmud ci fa notare un’altra anomalia testuale, nella preghiera dello Shemà la parola לבבך “levavekhà “”il tuo cuore” è scritta con due "bet ", l’insegnamento è che dobbiamo trarre è di amare D-o con tutto il nostro cuore , che vuol dire con tutti i due istinti. Da trattato (Berakhot 9,5).
Noiman
ARIANNA
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Re: il nachash

Messaggio da ARIANNA »

Grazie del chiarimento Gianni
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Tony
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Re: il nachash

Messaggio da Tony »

se per gli ebrei di quel tempo la spiegazione alla rabbia di Saul era un cattivo spirito mandato da Dio , quindi una fonte esterna , come facciamo però a dire che lo scrittore di Genesi intendesse che il dialogo della donna fosse interiore dato che il testo comunque presenta il serpente come fonte esterna . Dobbiamo leggere questi passi come se lo scrittore avesse in mente yetzer ra e che siano stati formulati su questa base o di qualche nozione di "coscienza" che gli orientali avevano nonostante il periodo in cui vivevano ? Dato per esempio che tanti tentativi di risposta sono formulati per rispondere ad alcuni quesiti , terra che produce spine e triboli (dato che l'uomo ha trasgredito) , la donna che partorisce con dolore (dato che l'uomo ha trasgredito), il sabato(dato che i giorni sono sei), Eva ha trasgredito(dato che esiste l'istinto cattivo)?


Dico questo perchè mi sembra plausibile che l'uomo antico vedendo la malvagità dilagare avesse formulato un pensiero riguardo all'istinto cattivo e alla malvagità e che poi sia stato codificato nella vicenda di Eva ed il serpente(sotto ispirazione).C'è un racconto che mi ha fatto pensare un po ed è la vicenda di Saul che cerca di uccidere David raccontata in 1 Samuele 24. Ad un certo punto dopo essere uscito dalla grotta ed avergli mostrato che volendo poteva ucciderlo , David dice a Saul : come dice un antico proverbio :

La malvagità viene dai malvagi (1 Samuele 24:14)

Quindi dato che David si reputava "buono" per la sua azione di clemenza nei confronti di Saul , possiamo dire che lui pensava di se stesso avere un "istinto buono" ?Al di la di questo comunque questo proverbio sembra confermare che a quel tempo la malvagità fosse vista come un male che proviene da persone che hanno una malvagità interiore(che è mancanza di pratica di "istinto buono"?) e che quindi il concetto di "istinto cattivo" già a quel tempo fosse visto proveniente dall'uomo non da un chissà quale nemico esterno , e che in casi particolari come quello dello spirito cattivo di Saul l'anomalia psichica è talmente inspiegabile da farla diventare esterna( permesso da Dio) 1 Sam 16:15 .
speculator2
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Re: il nachash

Messaggio da speculator2 »

Il comando di non mangiare del frutto dell'albero della conoscenza del bene del male fu dato per primo all'uomo da solo. Se avesse mangiato sarebbe certamente morto.

Eva riporta dopo un comando leggermente diverso, che aggiunge un divieto di "toccare". Non è chiaro se il divieto di toccare comportava la morte. Penso di no.

Toccare e mangiare non sono la stessa cosa. Adamo poteva toccare ma non doveva mangiare. Eva non doveva mangiare né toccare. Aveva anche un divieto di avvicinarsi all'area centrale del giardino. Solo dopo la tentazione vide che l'albero era bello e buono da mangiare perché prima non l'aveva mai visto.
speculator2
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Re: il nachash

Messaggio da speculator2 »

Con l'espressione: "uno spirito cattivo mandato da Dio "intendo una forza in azione, che è lo Spirito, non buona.

È mandata da Dio perché Dio l'ha sotto controllo, se non il cervello (ma penso anche che Dio controlli anche il cervello).

Dio controlla l'ambiente, specie i soci, e fa giudicare il risultato dell'azione dello spirito "cattivo".
speculator2
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Re: il nachash

Messaggio da speculator2 »

Trasgredire, cioè andare oltre un limite, non è sempre un male, come ci insegna un'esperienza di vita. Chi trasgredisce deve pagare pegno come insegna Edipo

Nel caso di Saul non parlerei di mancanza di istinto buono o insufficienza dello stesso istinto ma di malvagità inveterata che raggiungeva la situazione di "malattia mentale".
speculator2
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Re: il nachash

Messaggio da speculator2 »

Per Saul si trattava di "mania di persecuzione".

Era anche mania di persecuzione invitare il povero Davide ad ammazzare un buon numero di filistei, prendendo i loro prepuzi, nella speranza che sarebbe stato ucciso.

Probabilmente non potevano starsene in pace.
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