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Morte di chi?

Inviato: giovedì 21 marzo 2019, 16:08
da Alen.chorbah
2 samuele 6:23 - "Mikal, figlia di Saul, non ebbe figli fino al giorno della sua morte."
Si intende la morte di mikal o saul? Dal testo originale è chiaro il significato?

Re: Morte di chi?

Inviato: giovedì 21 marzo 2019, 16:11
da bgaluppi
Dovrebbe essere "Mikal (figlia di Saul) non ebbe figli"...

Re: Morte di chi?

Inviato: giovedì 21 marzo 2019, 16:14
da Alen.chorbah
Quindi si intende fino alla sua morte (di mikal?)

Re: Morte di chi?

Inviato: giovedì 21 marzo 2019, 16:59
da bgaluppi
"Non ebbe figli fino alla sua morte", da intendersi da quel momento in poi, finché morì.

Re: Morte di chi?

Inviato: giovedì 21 marzo 2019, 17:12
da Alen.chorbah
Allora c'è un problema con il capitolo 21 v. 8 -"Ma il re prese i due figli, che Ritspah figlia di Aiah aveva partorito a Saul, Armoni e Mefibosceth, e i cinque figli, che Mikal, figlia di Saul, aveva partorito ad Adriel di Mehola, figlio di Barzillai"

Re: Morte di chi?

Inviato: giovedì 21 marzo 2019, 17:35
da Gianni
Il testo ebraico non lascia dubbi. Traduco letteralmente: "Non ci fu a lei [làh] nato fino a giorno morte di lei [mortàh]".
Nota: "avere" si dice in ebraico "essere a". Esempio: Io ho un libro > un libro è a me. Così anche nell'ebraico moderno (israeliano).

Re: Morte di chi?

Inviato: giovedì 21 marzo 2019, 18:12
da Alen.chorbah
Allora Mattia sei il verbo in questione del versetto 8 e partorire penso che sia un'interpretazione quella di Rashi non possibile. In questo caso abbiamo il verbo Yalad (יָלַד), ho letto che potrebbe avere anche come significato il portare avanti o allevare, confermate?

Re: Morte di chi?

Inviato: giovedì 21 marzo 2019, 19:30
da Alen.chorbah
Diciamo che allora allora il problema sta nella traduzione allevare o partorire.... Nel caso di partorire sarebbe in contraddizione con il capitolo precedente, se invece è allevare allora ci sta.

Re: Morte di chi?

Inviato: venerdì 22 marzo 2019, 5:58
da Gianni
Non c’è alcun problema di traduzione. In 2Sam 21:8 si legge “cinque figli di Mikàl figli di Shaùl che partorì [yaldàh] a Adryèl” (ho tradotto letteralmente). Il problema sta nel nome Mikàl. Infatti, il Codice L della LXX greca legge μεροβ (merob) ovvero Meràv, la maggiore delle due figlie del re Shaùl (1Sam 14:49). Anche due manoscritti ebraici presentano la lezione Meràv. L’arcano viene risolto dai Targumìm (libere traduzioni in aramaico del Tanàch) che leggono: “I cinque figli di Meràv (che Mikàl, figlia di Shaùl, allevò) che essa partorì”. Evidentemente Meràv morì giovane e i suoi cinque figli furono cresciuti da sua sorella Mikàl. Non fa quindi stupore che, secondo la classificazione ebraica, essi siano detti figli di Mikàl.