FORUM BIBLICO

Ciao Gianni, ti chiedo "da una tua analisi" cosa è scritto sulle tavole di Pietra che Dio diede a Mosè...?
Poichè dalla lettura di vari passi biblici, leggo che vi sono scritti :
Quelli che conosciamo come i Dieci Comandamenti ;
Comandamenti ,che Mosè definì anche come, Decreti, Statuti "Dt.5,1-22", e Le Parole dell'Alleanza "Esodo 34..;
Buona giornata

In Dt 5:22 si legge: “Queste parole [le dieci parole, i dieci Comandamenti] pronunciò il Signore parlando a tutta la vostra assemblea, sul monte, dal fuoco, dalla nuvola, dall'oscurità, con voce forte, e non aggiunse altro”. Poi però troviamo dell’altro, in verità tutta la Toràh. È detto in 6:1: “Questi sono i comandamenti, le leggi e le prescrizioni che il Signore, il vostro Dio, ha ordinato di insegnarvi, perché li mettiate in pratica”.

Caro Gianni, questa è una questione delicata e molto dibattuta, ma nondimeno interessante da trattare. Io credo che Mosè fu certamente il legislatore del popolo di Israele; tuttavia, non parlava di sua iniziativa, ma fu Dio a parlare per mezzo di lui, naturalmente in base alla concezione umana del tempo e alle situazioni politiche e sociali. Ossia, fu lui a prendere determinate decisioni, forte dell'ispirazione divina.

I comandamenti, le leggi e le prescrizioni: mi verrebbe da distinguere nettamente le tre cose. Secondo te è possibile affermare che i comandamenti – ossia le dieci parole – costituiscano le fondamenta su cui si sorreggono tutte le mitzvot del codice giuridico ebraico?

Sì, e sono del tutto d'accordo con te, Antonio. Secondo l'uso del tempo, diverse leggi venivano fatte risalire a Dio, ma nel caso di Mosè non va trascurata la guida divina, sebbene non vada esagerata.

Vero, Gianni. Le esagerazioni producono atteggiamenti fondamentalisti se non si vuol riconoscere l'adattabilità (consentimi questo termine) dell'istruzione divina ai tempi storici. Se la lapidazione degli adùlteri fosse un comando divino in senso stretto e assoluto, oggi come ieri dovremmo necessariamente metterlo in pratica. Ma la stessa Torah insegna a non giudicare, a non serbare rancore, ad amare il prossimo come se stessi; dunque, come potremmo mai oggi mettere in pratica leggi e prescrizioni che avevano senso in un periodo storico preciso del popolo di Israele?

Sapendo distinguere ...

Gianni ha scritto:In Dt 5:22 si legge: “Queste parole [le dieci parole, i dieci Comandamenti] pronunciò il Signore parlando a tutta la vostra assemblea, sul monte, dal fuoco, dalla nuvola, dall'oscurità, con voce forte, e non aggiunse altro”. Poi però troviamo dell’altro, in verità tutta la Toràh. È detto in 6:1: “Questi sono i comandamenti, le leggi e le prescrizioni che il Signore, il vostro Dio, ha ordinato di insegnarvi, perché li mettiate in pratica”.

Ciao Gianni
Si come è scritto ,Dio dice ancora a Mosè: Esodo 24, 12 Poi l'Eterno disse a Mosè: «Sali da me sul monte e rimani là; e io ti darò delle tavole di pietra, la legge e i comandamenti che ho scritti, perché tu li insegni loro».
Ecco possiamo capire da ciò che sulle Tavole vi era scritta oltre i 10 comandamenti ,anche tutta la Legge, e visto che lo dice Dio, così è.
Poi:
Questo "non aggiunse altro", è stato molto dibattuto altrove..., poichè ancora oggi quando si parla dei dieci Comandamenti , ci si riferisce a quelli citati in Esodo 20 ...,i quali sono riportati anche in Dt.5, ...
Ma circa quanto è scritto sulle Tavole di pietra...,è scritto che in esse ,sono riportate anche le dieci parole dell'Alleanza ,descritte in Esodo 34, 10-28, comandi diversi da quelli del decalogo che conosciamo "in Esodo 20..",con aggiunta di altri..

Ora ,in quel "non aggiunse altro",come è scritto, credo sia annoverato comunque, la Legge, i dieci Comandamenti "Esodo 24, 12 ",e le dieci Parole dell'Alleanza "Esodo 34, 10-28"
Sei d'accordo ?
Ciao

Come può esservi annoverato se non aggiunse altro?

e io ti darò delle tavole di pietra, la legge e i comandamenti che ho scritti, perché tu li insegni loro».

Secondo me sta parlando della stessa cosa, delle tavole di pietra in cui sono scolpiti i 10 comandamenti che sono la Legge, altrimenti se per legge si doveva intendere qualcosa in più, avrebbe scritto Le Leggi.
E comunque sembra essere soltanto una cosa, non tre, perché le tavole di pietra da sole non avrebbero senso

Michele, di solito con "la legge" si intende la Torah nella sua interezza. Qui, però, sembra distinguere. La legge e i comandamenti non potevano essere scritti su due tavole di pietra, altrimenti queste tavole dovevano essere ben più di due, oppure due grandi come la parete di un palazzo. Secondo me, le tavole contenevano le dieci parole, fondamento dell'istruzione divina, mentre "la legge" e i comandamenti costituiscono il resto delle mitzvot della Torah. Secondo il pensiero ebraico tradizionale, Mosè ricevette le tavole per iscritto (scritte "col dito di Dio") e il resto per via orale, tutto in quei quaranta giorni. Io propendo più per un'altra idea, ossia che Mosè ricevette subito le dieci parole, che scrisse su pietra, e il resto lo scrisse successivamente, avendone ricevuto ispirazione sul monte.