1Sam 28:3-25

AKRAGAS
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Re: 1Sam 28:3-25

Messaggio da AKRAGAS »

Sì, sono d'accordo con quanto detto.
chelaveritàtrionfi
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Re: 1Sam 28:3-25

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Questa discussione in realtà è molto complessa. Farei un passo indietro.
Il tema principale nasce dal versetto 1samuele. Si è evidenziato che Saul credeva che ci fosse uno spirito del defunto che in qualche modo potesse comunicare attraverso un medium con il regno umano. . Se fate una ricerca sugli usi e costumi degli ebrei nelle varie epoche . Per esempio per lungo tempo si era discusso sulla vita dopo la morte e l'immortalità dell'anima, ma anche sulla resurrezione. Partendo dalla base del canone ebraico comunemente accettato e confermato anche nelle scritture greche (sono citati il pentateuco i profeti e i salmi: il tanakh in 3 parti) il riconoscimento di altri libri è vario. Tant'è che nell'intorno del primo secolo vi erano anche altri testi che venivano presi in considerazione,anche testi che oggi vengono considerati apocrifi. Quei testi, pur non accettandoli, testimoniano le varie divergenze di pensiero.

Per gli altri testi non erano necessarie particolari restrizioni o divieti ed il loro uso dipendeva dalla locale sinagoga.

Anche la LXX, in molte sinagoghe della diaspora era divenuta parte integrante del culto. La LXX comprendeva anche i libri del giudaismo Alessandrino che successivamente non vennero accettati nel canone. Dall'altra parte nascevano i Targumim scritti in lingua aramaica.

Flavio Giuseppe, ci lascia una testimonianza più esplicita del canone ebraico nel
Contra Apionem 1, 8:

“Non esiste tra noi un'infinità di libri discordi e contraddittori, ma 22 soltanto che abbracciano la storia di tutti i tempi e che sono giustamente considerati come divini. Sono tra essi i cinque libri di Mosè, contenenti le leggi e il racconto degli eventi svoltisi dalla creazione dell'uomo fino alla morte del legislatore degli Ebrei... Dalla morte di Mosè fino al regno di Artaserse i profeti che succedettero a Mosè raccontarono in 13 libri i fatti che si svolsero nel loro tempo. Gli altri quattro libri contengono inni in onore di Dio e precetti utilissimi per la vita umana. Da Artaserse a noi, gli avvenimenti sono stati parimenti messi per iscritto; ma questi libri non hanno acquistato la stessa
autorità dei precedenti, perché la successione dei profeti non è stata bene stabilita”.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
chelaveritàtrionfi
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Re: 1Sam 28:3-25

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Quindi, la domanda è:
Come mai diverse credenze? non conoscevano le scritture oppure i vari passi potevano essere interpretati in libero modo?
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
AKRAGAS
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Re: 1Sam 28:3-25

Messaggio da AKRAGAS »

Il fatto che Saul si rivolse ad una negromante non è una attestazione che lo “spirito” di un morto esista.
Saul si trovò in una situazione disperata e dovette prendere una decisione, ma fu quella sbagliata; fu un atto di idolatria che lo condusse alla sua fine.
Ai giorni nostri, molte persone si rivolgono a santoni, medium, fattucchieri, che sono ciarlatani ingannatori, i quali sfruttano l’ignoranza della gente per spellare denaro facile ( è faticoso lavorare). D’altronde il mondo è sempre andato così: sfruttare il debole.
In quel caso Saul fu il debole.
Per il fatto che in seno al popolo di Israele ci furono correnti di pensiero divergenti , come scrivi, riguardo alla esistenza o meno di “spiriti” di morti, non saprei dire.
Penso, piuttosto, che molti in Israele abbiano risentito delle influenze pagane. Il concetto di immortalità dell’anima ne è un esempio. Tutto ciò, ovvero riguardo alla influenza del paganesimo in Israele, è ben attestato nel Tanàch.
Da quello che ho capito, nel giudaismo il pensiero riguardo a realtà spirituali non rappresenta causa di discordia. Nel giudaismo c’è concordia nella Halakàh; questo è l’importante.
Per questo, penso che credere o non credere agli spiriti, ecc, non dovrebbe rappresentare causa di divisione tra fratelli che amano lo stesso Signore. Il problema sussiste nel momento in cui vogliamo fare una analisi biblica scientifica in quanto non si può prescindere dall’esame etimologico dei termini biblici all’interno del loro contesto, occultandoli o cambiandone il senso per adeguarlo a contesti culturali estranei.
Nel forum, che non è una parrocchia, si tenta di fare analisi scientifica. Ognuno porta la sua conoscenza, certamente limitata, ma nel tentativo di crescita reciproca.
Luigi
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Re: 1Sam 28:3-25

Messaggio da Luigi »

Buon giorno
Resta comunque che il passo esaminato, è ispirato e Parola di Dio, benchè tante cose non si conoscono appieno ;in parte conosciamo.....
Il testo recita : Samuele disse a Saul.."versi 15 e 16.."
Inoltre è scritto: La donna vide Samuele...."verso 12"
Ecco vide Samuele e non lo spirito di un morto od altri...
Poi c'è da considerare che era Saul ad aver peccato, "e non i figli", e per quel peccato lui sarebbe dovuto morire..
Ezechiele 18:20 afferma: “La persona che pecca è quella che morirà, il figlio non pagherà per l'iniquità del padre, e il padre non pagherà per l'iniquità del figlio; ..

Quindi la morte dei figli , non è sopraggiunta a motivo del peccato del padre..
ciao
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