Terzo tempio nella visione di Ezechiele

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bgaluppi
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Terzo tempio nella visione di Ezechiele

Messaggio da bgaluppi »

La visione di Ezechiele sul terzo tempio e sul ripristino del sacrificio, descritta nei capp. 40-48, ha appassionato i maestri di Israele, alcuni dei quali hanno cercato di riprodurne immagini seguendo le indicazioni del profeta (tra essi, Rashi, David Kimhi, Yom-Tov Lipmann Heller e Meir Leibush ben Yehiel Michal), ricavando tutti dei disegni leggermente diversi del tempio immaginato da Ezechiele.

L'ebraismo ortodosso, per quanto ho compreso, pur credendo nella necessità di ricostruire il tempio, afferma che tale opera dovrebbe essere compito del Messia e che avverrà per divina Provvidenza. Maimonide afferma che il tempio dovrebbe essere ricostruito a prescindere dalla manifestazione del Messia; in Mishneh Torah, afferma che il sacrificio animale dovrebbe essere ripristinato. Tuttavia, nella Guida dei Perplessi, egli sostiene che “Dio deliberatamente ha rimosso dagli ebrei i sacrifici favorendo invece la preghiera, poiché la preghiera è una forma superiore di culto”. Tale idea è supportata da parte dell'ebraismo ancora oggi.

Per la ricostruzione, esistono molti problemi, politici e religiosi (la presenza della moschea al-Aqsa e la Cupola della Roccia) ma anche pratici; infatti, è impossibile ricostruire senza conoscere la posizione esatta e l'esatta misura del cubito (0,46m o 0,61m). Per determinare l'esatta posizione sarebbe necessario l'intervento del Messia o di un profeta; infatti, il Talmud narra che la costruzione del Secondo Tempio fu resa possibile solo sotto la guida profetica di Aggeo, Zaccaria e Malachia.

Detto questo, mi piacerebbe esplorare l'ipotesi che la visione di Ezechiele possa essere simbolica, e dunque commentarla, se Noiman ci da una mano. Inoltre, i vv. 43:18-20 recitano:

“Quindi mi disse: «Figlio d'uomo, così dice il Signore, l'Eterno: Questi sono gli statuti per l'altare quando sarà costruito per offrirvi gli olocausti e spruzzarvi sopra il sangue. Ai sacerdoti levitici che sono della stirpe di Tsadok, i quali si avvicinano a me per servirmi», dice il Signore, l'Eterno, «tu darai un torello in sacrificio per il peccato. Prenderai un po' del suo sangue e lo metterai sui quattro corni dell'altare, sui quattro angoli della piattaforma e tutt'intorno sull'orlo; così lo purificherai e farai l'espiazione per esso.”.

Sembra che, stando a queste parole, il tempio dovesse essere costruito al tempo di Ezechiele e da lui stesso purificato. Ma prima del terzo, doveva essere costruito il secondo. Il tempio di Salomone fu distrutto nel 586 a.E.V., il secondo tempio fu costruito tra il 536 e il 515, Ezechiele visse tra il 620 e il 570 circa (morì a Babilonia, e non vide mai la costruzione del secondo tempio). Per questo ho ipotizzato che la visione di Ezechiele fosse meramente simbolica e contenesse significati spirituali.

Attendo vostre considerazioni.
ארמאנדו אלבנו
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Re: Terzo tempio nella visione di Ezechiele

Messaggio da ארמאנדו אלבנו »

Perché dovrebbe essere simbolico?

Daniele 12,11 Isaia 56,7 e Osea 3,4-5 sono simbolici?
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Israel75
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Re: Terzo tempio nella visione di Ezechiele

Messaggio da Israel75 »

Giustamente, tra l'altro "quei" sacrifici di sicuro i peccati non li tolgono

Eb 10:4 -perché è impossibile che il sangue di tori e di capri tolga i peccati.
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
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bgaluppi
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Re: Terzo tempio nella visione di Ezechiele

Messaggio da bgaluppi »

Molto interessante è invece la citazione di Isaia: "i loro olocausti e i loro sacrifici saranno graditi sul mio altare". Spiega subito dopo che la casa del Signore è una casa di preghiera; come potrebbero essere le preghiere degli olocausti?
Acuta osservazione. Il testo spiega perché gli olocausti e i sacrifici saranno graditi: perché il tempio sarà una casa di preghiera per tutte le genti, non solo per gli ebrei. Le genti, in questo caso, secondo il pensiero tradizionale, potrebbero essere i proseliti, ma il testo non specifica proselite (che sarebbe גּר, ger). In greco, proselite è προσήλυτος, ma la LXX traduce con τά ἔθνη (ta èthne), i gentili, i non ebrei. Il testo ebraico ha לְכָל־הָעַמִּֽים (lekal ha-ammim), che denota tutte le genti, in questo caso le nazioni, i non ebrei (mi corregga Noiman se sbaglio). Dunque, il tempio sarà una casa di preghiera anche per gli stranieri, i quali non possono certo offrire sacrifici, a meno che non divengano proseliti.
"Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io sono venuto non per abolire ma per portare a compimento. Poiché in verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della legge passerà senza che tutto sia adempiuto." (Mt 5:17,18). Inoltre troverei più sensato che il sacerdozio levitico definito nella Toràh olah, continui fino alla fine dell'età presente.
Ma il sacrificio, secondo Yeshùa, è già definitivamente abolito, come spiega Alessia. La Lettera agli Ebrei è molto chiara su questo punto. Il sacrificio perfetto e irripetibile di Yeshùa, in quanto perfetto e irripetibile, non può certo essere rimpiazzato di nuovo dal sacrificio imperfetto precedente, che deve essere ripetuto continuamente. Questo, naturalmente, non vale per gli ebrei che non riconoscono il Messia nella persona di Yeshùa. Yeshùa stesso è il tempio che la Provvidenza ha ricostruito; inutile che venga costruito un tempio fatto da mano d'uomo. Siccome Dio è assolutamente immateriale e trascendente, e non è confinabile in alcun luogo, un tempio terreno non Lo può contenere, come anche Salomone dichiara:

“Ma è proprio vero che Dio abita sulla terra? Ecco, i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerti; tanto meno questo tempio che io ho costruito!” - 1Re 8:27

“Ma è proprio vero che Dio abita con gli uomini sulla terra? Ecco, i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerti, tanto meno questo tempio che io ho costruito!” - 2Cr 6:18

Ora, visto che Dio ha consentito che il tempio scomparisse dal mondo per due millenni, c'è da chiedersi: "perché"? Gran parte dell'ebraismo ritiene che il sacrificio sia stato sostituito dalla preghiera, che è una forma di sacrificio spirituale più elevata. Del resto, è il profeta stesso ad affermare che Dio avrebbe scritto la legge nel cuore e avrebbe fatto scendere il Suo spirito sugli uomini (Ger 31:33; Ez 36:27; 37:14; 39:29 etc.).

Io credo che il tabernacolo servisse a Israele nel momento in cui, vivendo tra le nazioni e circondati dalle nazioni e dal paganesimo, dovevano evitare di restare corrotti dall'idolatria. Per questo, dopo il peccato del vitello d'oro, fu istituito. Ma nel momento in cui Israel vive nella terra e il Messia sarà manifestato, nel periodo in cui la legge è scritta nel cuore e lo Spirito di Dio è presente su ogni uomo, non c'è più bisogno del tabernacolo e degli olocausti. Se lo Spirito è sull'uomo e la Torah è scritta nell'intimo, l'obbedienza è pura e genuina, ed è ovvio che non ci sia più bisogno di rituali, poiché la saggezza di Dio è nel cuore di ogni uomo (unico posto dove può essere "contenuta", se così possiamo dire), non in un palazzo che non Lo può contenere se non simbolicamente.
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bgaluppi
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Re: Terzo tempio nella visione di Ezechiele

Messaggio da bgaluppi »

Però stiamo in tema e cerchiamo di affrontare il tema del tempio e del sacrificio dal punto di vista ebraico, se possibile. Dio, tramite il profeta, dice che doveva essere il profeta stesso a purificare un terzo tempio che ancora non esisteva perché doveva ancora essere costruito e distrutto il secondo. Come si spiega tutto ciò? E che significato hanno queste visioni di Ezechiele per gli ebrei? Gli ebrei sono divisi sul terzo tempio: alcuni sostengono che deve essere ricostruito perché il periodo messianico è iniziato (il messia sarebbe un periodo storico), altri sostengono che deve essere Dio a farlo per mezzo del Suo messia (il messia sarebbe il re di Israele, un uomo).
noiman
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Re: Terzo tempio nella visione di Ezechiele

Messaggio da noiman »

Molto bene Antonio...... ottimo studio.... :-)
Noiman
ארמאנדו אלבנו
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Re: Terzo tempio nella visione di Ezechiele

Messaggio da ארמאנדו אלבנו »

Mymmatio

Daniele 12,11 parla dell'abolizione del sacrifico. Per essere abolito deve essere prima ripristinato e per ripristinarlo ci vuole il tempio.

Osea 3,4-5 nn dice che Israele starà senza sacrificio per sempre,ma per parecchio tempo che è un tempo limitato. Quando poi verrà il Messia i popoli andranno a Gerusalemme ad adorare come dice Isaia 56,7. La casa di preghiera citata è proprio il Tempio come dice Gesù.

Le scritture vanno valutate nel loro unsieme e i profeti devono essere concordi tra loro.

Il tempio sarà costruito quando Dio vorrà. Il tempio precederà il Messia quello vero perché sarà profanato come dice Daniele 12,11 e come dice 2 Tessalonicesi 2. E molto probabile che lo ricostruisce lo stesso soggetto che poi darà luogo alla profanazione cioè il Figlio della perdizione che vorrà essere acclamato come Messia dagli ebrei e che siederà come Dio nel Tempio. Gli ostacoli politico (questione Israele Palestina) e quelli religiosi (ebraismo e islam) saranno spazzati via da lui stesso perché la sua venuta sarà una cosa come se fosse miracolosa e quasi tutti crederanno. A quel punto sarà facile convincere quasi tutti.


Per quanto riguarda poi i dettagli tecnici e i dubbi nella visione di Ezechiele ci vuole qualcuno di madrelingua che affronti il problema.
mariona50
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Re: Terzo tempio nella visione di Ezechiele

Messaggio da mariona50 »

Sono stata al museo del tempio a Gerusalemme e hanno fatto vedere il progetto del terzo tempio che vogliono costruire. La cosa che mi ha meravigliato tanto è la forma circolare e maestosa del progetto.
ARIANNA
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Re: Terzo tempio nella visione di Ezechiele

Messaggio da ARIANNA »

Gli ebrei vogliono ricostruire il tempio in vista della prossima venuta del messia, ma adesso il tempio è spirituale ;)
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bgaluppi
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Re: Terzo tempio nella visione di Ezechiele

Messaggio da bgaluppi »

Ad oggi non si conosce esattamente la misura del cubito ebraico, l'unità di misura usata dalla Bibbia per indicare le dimensioni. Quindi mi chiedo come faranno a ricostruirlo seguendo le esatte dimensioni che indica Ezechiele. Oltretutto, nessun maestro di Israele ha saputo codificare la descrizione di Ezechiele, ed è per questo che molti sostengono che solo il Messia è in grado di ricostruire il tempio. Come Arianna fa notare, il Messia ha già ricostruito il tempio, dopo averlo distrutto (il suo corpo). Il tempio fisico, invece, è stato distrutto dai romani ed è rimasto distrutto per duemila anni, in seguito alla morte del Messia, segno che non c'era più bisogno di un culto terreno, ma che era necessario un culto spirituale. Alcune correnti dell'ebraismo accettano l'idea che il culto fisico, fatto di offerte, sacrifici ed olocausti, sia stato sostituito dalla preghiera e dal pentimento, una forma di culto più elevata. Nonostante ciò, altre correnti dell'ebraismo desiderano ricostruirlo e ripristinare il sacrificio, facendo un salto indietro di duemila anni.

Quando il Messia verrà, scriverà la Torah nel cuore di ogni uomo, e non ci sarà più bisogno di un tabernacolo per il culto.
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