Pagina 9 di 9

Re: Nèfesh, neshamàh, rùakh

Inviato: giovedì 8 giugno 2017, 16:29
da Segreto
Non vi è nessuna differenza. Come noi abbiamo una mente individualmente unica (sentimenti, esperienze vissute, carattere, ecc) anche gli animali hanno la mente. Cioè tutto quello che viene elaborato nel nostro cervello. Tutti abbiamo braccia, gambe organi, e tutto quello che non ci distingue dagli altri. Ma la mente di ognuno è unica e quindi così preziosa per il suo creatore se viene sviluppata secondo i suoi principi e le sue norme

Re: Nèfesh, neshamàh, rùakh

Inviato: giovedì 8 giugno 2017, 21:17
da Segreto
Il Nefesh : mente . L'hanno sia gli esseri umani, che gli annimali e anche gli insetti. Tutti gli esseri che hanno un cervello per pensare, provare emozioni, accumulare informazioni, ecc

IlNeshamah: נִשְׁמַת חַיִּים: respiro vitale, quello che Dio ha immesso nel corpo di adam tramite le narici per mettere in moto il suo metabolismo. Qualcosa di simile lo fa il motorino di avviamento della nostra macchina, oppure quando facciamo la respirazione bocca a bocca. La spinta iniziale per mettere in moto la vita.

Il ruack: tradotto vento o spirito, quindi termine vago e impreciso, ma sappiamo che Dio se ne è servito in Genesi per iniziare la creazione. Quindi qualcuno o qualcosa di molto potente

Quindi i tre termini hanno un significato molto diverso uno dall'altro

Re: Nèfesh, neshamàh, rùakh

Inviato: venerdì 9 giugno 2017, 8:21
da Segreto
Perché gli alberi e le piante non hanno Nèfesh? Eppure anch'esse sono viventi, nascono, crescono, fanno anche dei movimenti anche se impercettibili a noi per la loro lentezza. Loro non hanno mente, non pensano, non provano emozioni, eccc. Quindi non hanno Nefesh.

Re: Nèfesh, neshamàh, rùakh

Inviato: venerdì 9 giugno 2017, 8:31
da Gianni
Segreto, intanto benvenuto.
Gli animali morti non provano alcunchè, eppure la Bibbia parla di nèfesh morte. Forse, quindi, devi rivedere la tua definizione di nèfesh.

Re: Nèfesh, neshamàh, rùakh

Inviato: venerdì 9 giugno 2017, 21:29
da Segreto
Ciao Gianni, piacere di conoscerti.
Volevo precisare che anche gli uomini morti non provano nulla e che anche il Nefesh muore e può essere stroncato e che Dio ha anche un Nefesh. Metto in evidenza alcuni versetti per provare ciò:

Ezechiele 18:4

הֵן כָּל-הַנְּפָשׁוֹת לִי הֵנָּה, כְּנֶפֶשׁ הָאָב וּכְנֶפֶשׁ הַבֵּן לִי-הֵנָּה: הַנֶּפֶשׁ הַחֹטֵאת, הִיא תָמוּת.

 Ecco, tutte le anime appartengono a me. Come l’anima del padre così l’anima del figlio appartengono a me. L’anima(Nefesh) che pecca, essa stessa morirà

Ezechiele 18:20

הַנֶּפֶשׁ הַחֹטֵאת, הִיא תָמוּת: בֵּן לֹא-יִשָּׂא בַּעֲו‍ֹן הָאָב, וְאָב לֹא יִשָּׂא בַּעֲו‍ֹן הַבֵּן--צִדְקַת הַצַּדִּיק עָלָיו תִּהְיֶה, וְרִשְׁעַת רשע (הָרָשָׁע) עָלָיו תִּהְיֶה. {ס}

20 L’anima(Nefesh) che pecca, essa stessa morirà......

Levitico 7:27

כָּל-נֶפֶשׁ, אֲשֶׁר-תֹּאכַל כָּל-דָּם--וְנִכְרְתָה הַנֶּפֶשׁ הַהִוא, מֵעַמֶּיהָ.

27 Qualunque anima mangi qualunque sangue, tale anima dev’essere stroncata dal suo popolo’

Levitico 19:28

וְשֶׂרֶט לָנֶפֶשׁ, לֹא תִתְּנוּ בִּבְשַׂרְכֶם, וּכְתֹבֶת קַעֲקַע, לֹא תִתְּנוּ בָּכֶם: אֲנִי, יְהוָה.

‘E non vi dovete fare tagli nella carne per un’anima deceduta, e non vi dovete fare addosso alcun tatuaggio. Io sono Geova

Levitico 24: 18

וּמַכֵּה נֶפֶשׁ-בְּהֵמָה, יְשַׁלְּמֶנָּה--נֶפֶשׁ, תַּחַת נָפֶשׁ.

chi colpisce a morte l’anima di un animale domestico deve darne compenso, anima per anima

Levitico 26:11. (Dio ha il Nefesh)

וְנָתַתִּי מִשְׁכָּנִי, בְּתוֹכְכֶם; וְלֹא-תִגְעַל נַפְשִׁי, אֶתְכֶם.

11 E certamente metterò in mezzo a voi il mio tabernacolo, e la mia anima non vi aborrirà. 12 E in realtà camminerò in mezzo a voi e mi mostrerò vostro Dio, e voi, da parte vostra, vi mostrerete mio popolo

Re: Nèfesh, neshamàh, rùakh

Inviato: venerdì 9 giugno 2017, 21:57
da noiman
Ottimo copia e incolla, ma la virgola dove l'hai trovata.....
Noiman

Re: Nèfesh, neshamàh, rùakh

Inviato: sabato 10 giugno 2017, 4:11
da Gianni
Segreto, tradurre la parola ebraica nèfesh con “anima” mi sembra una scelta sciagurata dei traduttori. Il concetto di anima è pagano, non biblico. La parola nèfesh può indicare diverse cose (corpo, collo, gola, desiderio, persona, essere bisognoso, animale), finanche “animo”, ma mai anima.
Se poi si vuole a forza usare “anima”, va detto che l’uomo non ha un’anima ma casomai è un anima.

Allo stesso modo, non è corretto dire che Dio ha una nèfesh. Tra i vari sensi che il vocabolo ebraico ha, c’è anche quello del pronome. Ad esempio, in Ez 18:20, è molto equivoco tradurre “l’anima che pecca, essa stessa morirà”. Infatti, da una parte i Testimoni di Geova usano il passo per mostrare che l’anima muore e dall’altra i cattolici per parlare di morte spirituale dell’anima e quindi del bisogno di confessarsi. Molto meglio sarebbe tradurre usando il pronome: “Chi pecca, lui stesso morirà”. Ciò segna un’importante progresso dall’idea corporativa a quella individuale: la colpa dei padri non ricade più sui figli, ma è personale.

Così, in Lv 26:11, anziché tradurre le parole di Dio con “la mia anima non vi aborrirà” e attribuire una nèfesh a Dio, è meglio tradurre “non mi allontanerò da voi”, come fa TILC.