Nèfesh, neshamàh, rùakh

Armageddon
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Re: Nèfesh, neshamàh, rùakh

Messaggio da Armageddon »

ma se cerchi nella Bibbia una risposta precisa sul perchè Dio ci ha fatti così...non so se la troverai
Caro Daminagor...dal momento in cui questo libro dice di se stesso di essere parola di Dio..una persona può aspettarsi di trovare le risposte alle domande più importanti che esistono da sempre...
Probabilmente ho preteso troppo io...o semplicemente non accetto che mi si dica che Dio come unico mezzo per far conoscere il bene all uomo lo ha creato con un inclinazione al male,sfruttando oltretutto la sua liberta di scelta!(che poi nonostante la scelta del male l uomo continua a non valorizzare il bene)!

Riguardo la tua domanda entriamo in un campo per me molto complicato per certi aspetti...Seguirò le varie risposte.. ;)
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Giorgia
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Re: Nèfesh, neshamàh, rùakh

Messaggio da Giorgia »

Dio non ha creato l'uomo con l'inclinazione al male. Siamo noi che abbiamo deciso di scegliere in modo sbagliato.

Lasciare liberi di scegliere non vuol dire creare una inclinazione al male.

Altra cosa, le risposte alle domande che servono, ci sono tutte. Ma troppo spesso non ci piacciono, e quindi non le accettiamo.

Io sarò anche strana, eh, non dico mica di no. Ma Dio ha creato la vita, e qualcuno di voi si chiede se Dio fa trucchi potenti o veri miracoli? Mah... io rimango sempre più perplessa!

Per capire, una volta che sai se Dio modifica le leggi della fisica, piuttosto che utilizzarla, cosa hai risolto? In cosa, questa informazione, potrebbe cambiare la tua vita?

Per favore, evitiamo i voli pindarici, e atteniamoci alla Bibbia. Vi ricordo che siete in un forum di biblistica, se volete la fantasia, ci sono milioni di forum lieti di fornirvi le loro fantasie e teorie!
Armageddon
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Re: Nèfesh, neshamàh, rùakh

Messaggio da Armageddon »

Dio non ha creato l'uomo con l'inclinazione al male. Siamo noi che abbiamo deciso di scegliere in modo sbagliato.

Lasciare liberi di scegliere non vuol dire creare una inclinazione al male.


Giorgia quindi l uomo è l unica causa del male?

Abbiamo quindi due possibilità?:

Dio non crea il male ma crea un essere capace di scegliere di creare il male a se stesso e agli altri!

Dio crea il male e crea un essere che come lui può conoscere la differenza tra bene e male ma solo sperimentandolo su se stesso!

In entrambi i casi non capisco il fine ultimo della girandola di miliardi di vite umane...
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Daminagor
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Re: Nèfesh, neshamàh, rùakh

Messaggio da Daminagor »

Per capire, una volta che sai se Dio modifica le leggi della fisica, piuttosto che utilizzarla, cosa hai risolto? In cosa, questa informazione, potrebbe cambiare la tua vita?
Forse questa informazione non cambierebbe la tua vita...ma la mia si.
Il mio interrogarmi su come Dio effettivamente interagisca con il nostro universo si ricollega anche al discorso su anima e spirito. Io non ho esperienza diretta riguardo alla dimensione spirituale ma mi sono sempre domandato se essa risponda alle leggi del nostro mondo ma in maniera a noi sconosciuta, oppure se tale dimensione segue regole tutte sue, a noi precluse. Se fosse vera la prima ipotesi, troverei la cosa molto affascinante perchè vorrebbe dire che forse in futuro l'uomo riuscirà, attraverso la scienza e la tecnologia, ad interagire con la "materia" spirituale... Se fosse vera la seconda ipotesi, allora la cosa è affascinante sotto un altro punto di vista, poichè porrebbe in discussione molto di ciò che crediamo assodato riguardo la nostra realtà.
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bgaluppi
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Re: Nèfesh, neshamàh, rùakh

Messaggio da bgaluppi »

Armagheddon, in realtà noi non conosciamo il bene e il male, solo Dio sa cosa è bene e male per noi, e ce lo insegna. Non si parla di bene e male, ma di inclinazioni che ci spingono a scegliere cosa è bene o male per noi in senso soggettivo. Per uno, fare l'amore con tutte le donne che gli capitano sotto tiro può essere "bene", perché lo fa sentire bene (o lui crede di sentirsi bene); per un altro, invece no. È moltopiù complicato. Dio ci insegna che tale comportamento è male, per noi stessi e in senso assoluto, perché fai del male anche agli altri (l'opposto esatto di "ama il prossimo tuo come te stesso").
Armageddon
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Re: Nèfesh, neshamàh, rùakh

Messaggio da Armageddon »

Per uno, fare l'amore con tutte le donne che gli capitano sotto tiro può essere "bene", perché lo fa sentire bene (o lui crede di sentirsi bene); per un altro, invece no.
Bgaluppi vero...credo che si entra in un discorso molto delicato e complicato...come siamo in fondo noi...complicati e delicati(fragili)!
Entriamo in un tema extrabiblico purtroppo...!

Saluti
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bgaluppi
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Re: Nèfesh, neshamàh, rùakh

Messaggio da bgaluppi »

Ho assistito ad una lezione su genesi tenuta da un rabbino di Milano, davvero molto interessante, in cui spiega che mangiando dall'albero del bene e del male, l'uomo perse l'oggettività. Prima, poteva giudicare e scegliere oggettivamente, poiché fu fatto a immagine e somiglianza di Dio, ma fu sedotto dai sensi, che innescano il desiderio (dopo che il serpente fece leva su di essi attraverso l'inganno): “La donna osservò che l'albero era buono per nutrirsi, che era bello da vedere e che l'albero era desiderabile per acquistare conoscenza” (Gn 3:6). Il risultato dell'atto non fu acquisizione di conoscenza divina, come disse il serpente (“nel giorno che ne mangerete, i vostri occhi si apriranno e sarete come Dio [erano già "come" Dio, simili a Lui], avendo la conoscenza del bene e del male”, v.5), ma perdita di obbiettività, perché la scelta fu pilotata dal desiderio; una scelta non è obbiettiva, se fatta per soddisfare un desiderio soggettivo. L'uomo poteva mangiare da ogni albero, ma non da quello della conoscenza del bene e del male (Gn 2:16,17); la conoscenza del bene e del male non consisteva in conoscenza assoluta (divina), ma soggettiva (ciò che è bene o male "per me"); l'uomo, dunque, sapeva che disobbedire avrebbe costituito una scelta sbagliata, che lo avrebbe portato alla morte, ma disobbedì lo stesso; dunque scelse, e ottenne la conoscenza del bene e del male (in senso soggettivo e non più obbiettivo). Prima, essendo simile a Dio, poteva fare scelte oggettive; dopo, non più, perché il bene e il male sono soggettivi, in base al desiderio di ognuno.

“Quelli che si lasciano guidare dallo Spirito si preoccupano di quel che vuole lo Spirito. Quelli che si lasciano guidare dalla propria debolezza cercano di soddisfare il loro egoismo.” — Rm 8:5

Se ci pensiamo, le nostre scelte sono quasi sempre pilotate dal desiderio.
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Gianni
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Re: Nèfesh, neshamàh, rùakh

Messaggio da Gianni »

Verissimo, Antonio. Il concetto è espresso molto bene da Giacomo fratello di Yeshùa: "Ciascuno è provato essendo attirato e adescato dal proprio desiderio. Quindi il desiderio, quando è divenuto fertile, partorisce il peccato; a sua volta il peccato, quando è stato compiuto, produce la morte". - Gc 1:14,15, TNM.

Quel rabbino di Milano deve essere davvero un bravissimo insegnante. Da quanto hai riferito, ha saputo dire in una lezione ciò che a un filosofo della religione avrebbe richiesto un lungo trattato.
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bgaluppi
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Re: Nèfesh, neshamàh, rùakh

Messaggio da bgaluppi »

Beh, in un'ora di lezione tratta molto sinteticamente solo alcuni versetti alla volta. Per chi è interessato:

https://youtu.be/o8M8m2_xBYM" onclick="window.open(this.href);return false;

https://youtu.be/B8M99iZathk" onclick="window.open(this.href);return false;
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francesco.ragazzi
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Re: Nèfesh, neshamàh, rùakh

Messaggio da francesco.ragazzi »

Scrive BGaluppi : L'uomo poteva mangiare da ogni albero, ma non da quello della conoscenza del bene e del male (Gn 2:16,17)

Ho ascoltato lo stesso rabbino e credo che non fosse una possibilità ma un obbligo quello di mangiare da ogni albero del giardino;

Eva nel dialogo con serpente commette degli errori :

1) Conferma la mezza verità detta dal serpente circa la "possibilità" e non "l'obbligo" di mangiare da ogni albero del giardino;
2) Afferma che era stato vietato di toccare il frutto dell'albero, mentre invece il divieto riguardava il mangiarlo;(aggiunge in tal modo un divieto che non c'era)
3) Non chiama l’albero del divieto col proprio nome ma parla dell’albero che è in mezzo al giardino.- (In mezzo al giardino c'erano 2 alberi : della conoscenza e della vita)

Forse Adamo non aveva saputo riferire ad Eva i comandi di Dio visto che Eva è stata creata dopo ??
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