לימוד לחג פורים

noiman
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Iscritto il: domenica 20 aprile 2014, 22:41

Re: לימוד לחג פורים

Messaggio da noiman »

Abbiamo osservato che in tutta la meghillàh di Ester non viene menzionato il nome di D-o, ogni avvenimento narrato sembra legato alle vicende umane di vittime e persecutori, un piano ordito per distruggere il popolo ebraico in opposizione a coloro che si impegnano a sventarlo. Su tutti domina la sorte la vera protagonista di questa storia antica.
La parola sorte ci inquieta e ci spinge nel mondo provvisorio dove essa può esserci favorevole o assolutamente ostile, la sua natura imprevedibile e intangibile rende tutto incerto e sconosciuto. Purim deriva dalle parole che compaiono nel libro di Ester dove è scritto”fu estratto il pur, cioè la sorte davanti Haman “ (Ester 3/7).

La sorte e Purim compaiono insieme nel nono capitolo, penultimo del libro di Ester:” Perciò questi giorni si chiamarono Purim, dal nome “pur”sorte., per questo, per tutte le parole di questa lettera, per quello cha avevano visto, e per quello che era accaduto loro[/i].(Ester 9 /26).
Dunque è il pur ha decidere gli avvenimenti e condurre la storia narrata nella meghillàh di Ester, nessuno sfugge alle sorti, Haman incapace di decidere una data per sterminare gli ebrei si affida alla sorte.
Chaym Friedlander nella sua opera Siftè Chayim si pone la domanda perché questo giorno è stato chiamato “pur” secondo la richiesta di Haman mentre oggi noi parliamo di sorti al plurale?
Il “pur” fu estratto nel mese di Nissan e venne fissato per il mese di Adar, è curioso che il testo non menzioni il giorno ma solo il mese in cui fu estratto il pur , solo nel tredicesimo versetto viene menzionato il giorno il 13 di Adar, nello stesso giorno i messi del re partirono a portare la notizia in tutto il regno.
Haman incapace di decidere si affida agli astri dimenticando che è proprio nei cieli che D-o fa distinzione tra quello che nella nostra incomprensione definiamo sorte , in realtà equilibrio tra provvidenza, misericordia e rigore .
Le sorti come le intende Haman rendono ciechi coloro che la ricercano e invocano.
Re Achashverosh non riesce a dormire e si fa portare i libro delle cronache importanti del regno, le lettere si misero in moto וימצא כתוב “vai’mazè catuv” “ vi si trovò scritto” la definizione è molto diversa da "che era scritto ", l’espressione è volutamente più forte, come se la provvidenza in opposizione alla sorte piegasse le lettere impegnate nel libro in nuovi significati per colmare una omissione nelle cronache del regno e ricomporre quello che era andato perso o cancellato.
Questo spiega la domanda di Achashverosh su come era stato onorato colui che lo aveva salvato dagli eunuchi infedeli, la risposta che ricevette "nessuno ricevette onore per questo".
E ancora la provvidenza a fare comparire Haman di fronte al re nel momento in cui egli pensava come ricompensare Mordekhay.
Pur è la sorte di Haman diventata attraverso la meghillàh “ Purim” le sorti, le nostre sorti.
“Scrive Chaym Friedlander:”Questo modo di mandare avanti le cose, non in base ala scelta dell’uomo, ma in base a quanto è decretato dall’alto, è chiamato anche “conduzione della sorte”, come se stillasse dall’alto ciò che è decretato dall’alto come parte nel servizio divino, e non come ricompensa per le sue azioni
שלום
נוימן
noiman
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Re: לימוד לחג פורים

Messaggio da noiman »

Ho ritrovato nelle vecchie discussioni del forum una cartella che potrebbe fornire una risposta ad Akragas e a altri interessati riguardo alla domanda iniziale su una possibile profezia contenuta nel Tanach, forse è possibile trovare una buona risposta nel libro di Ester riguardo una pseudo profezia che è ricollegabile alla storia moderna in un'epoca coincidente con la fine della seconda guerra mondiale.
A parte questo gioco di lettere, numeri e date e coincidenze, il tutto è da considerare solo come un dettaglio marginale al racconto, oserei dire: "quasi un prodotto di scarto" ,nel senso:" come può essere la velocità un prodotto di scarto della potenza", personalmente invece trovo più importanti i significati e gli insegnamenti che si possono trarre dal testo, sia in traduzione e ancora di più nel documento originale, mi riferisco alla meghillàh di Ester
Shalom
Noiman
ilvigilante
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Iscritto il: giovedì 3 aprile 2014, 17:21

Re: לימוד לחג פורים

Messaggio da ilvigilante »

Ciao Noiman,
Ho riletto la tua trattazione del libro di Ester e trovo molto interessanti le corrispondenze che hai sottolineato con gli avvenimenti del nostro tempo.
Ti confesso che fanno accapponare la pelle.
Grazie, i tuoi interventi somigliano sempre a un cofanetto colmo di pietre preziose.

Un caro saluto
noiman
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Iscritto il: domenica 20 aprile 2014, 22:41

Re: לימוד לחג פורים

Messaggio da noiman »

sono contento che ti sia piaciuto, se qualcuno ha dubbi può scriverci.
Shalom
Noiman
marco
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Iscritto il: mercoledì 2 aprile 2014, 18:47

Re: לימוד לחג פורים

Messaggio da marco »

Tutti i ministri del re, che stavano alla porta del re, piegavano il ginocchio e si prostravano davanti ad Amàn, perché così aveva ordinato il re a suo riguardo. Ma Mardocheo non piegava il ginocchio né si prostrava. Est 3,2

Quale sarebbe la giusta interpretazione del rifiuto di Mardocheo a prostrarsi davanti ad Aman: come un atto di eroismo verso Dio -che neanche viene menzionato in tutto il racconto- oppure un atto di intolleranza ad un comando reale?
Non gli è stato richiesto di inginocchiarsi per adorare la statua del re o una divinità pagana, ma ossequiare un uomo che aveva un titolo superiore al suo. Il suo seggio era stato elevato dal re più in alto di quelli dei principi.
Il secondo Comandamento vieta di prostrarsi e servire altri dei (Es 20,5) ma credo che nel nostro caso non c'entri nulla.
noiman
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Iscritto il: domenica 20 aprile 2014, 22:41

Re: לימוד לחג פורים

Messaggio da noiman »

Caro Matteo, quello che ho postato molto tempo fa con titolo “uno limud sulla festa di Purim” è parte di un altro studio che riguarda il libro di Ester, la domanda è interessante e provo a risponderti .

Innanzitutto bisogna prendere in considerazione la figura di Mardocheo o Mordekhay per capire chi era veramente.
”Ora nella residenza reale di Susa vi era un giudeo per nome Mardocheo, figliolo di Jair, figliolo di di Shimej, figliolo di di Kis, un Beniamita che era stato menato via da Gerusaleme tra gli schiavi condotti con Jeconia re di Giuda, da Nabucodonosor, re di Babilonia” ( Ester 2/5-6).

Da queste parole è possibile ricostruire anche l’età di Mordekhay e di conseguenza anche l’età della regina Ester, con una costruzione complessa anche capire chi fosse il re menzionato nel racconto, forse Dario, Axstarse, Cambise ?

Per il momento dobbiamo limitarci ad affermare che il testo dichiara che egli era cugino di Ester e che poteva essere molto più vecchio di lei , Mordekhay poteva essere il primo figlio di un nonno comune e Ester essere figlia di un ultimo figlio del nonno prolifico, la distanza generazionale può essere stimata di almeno 25/30 anni, ma è anche possibile che in questo rapporto non proprio chiaro supporre che Mordekhay fosse un attempato amante di Ester, d’altra parte tutto il racconto è nel segno del camuffamento , D-o steso non compare de non attraverso allusioni.

Il vero nome di Ester è Hadassa, il mirto, ma nella meghillàh è conosciuta come Ester che in persiano significava “stella”, non si può ignorare che i fiori del mirto sono a forma di stella , questo spiegherebbe il nome.
Una cosa strana , Mordekhay non si oppone che Ester sia condotta nell’Harem del re, il gineceo era una forma di prostituzione legale in quanto reale, questo non è certamente nobile consentire a una nipote di essere rinchiusa e soprattutto di celare la sua identità ebraica e di rendersi colpevole di prostituzione anche se in forma edulcorata, ovviamente il racconto giustifica Ester e la pone nella condizione di sacrificarsi secondo un piano che includeva di concedersi al re.

Ora viene le vera risposta da fornire a Marco, non esiste il divieto di inchinarsi a una autorità e non bisogna confondere l’inchino con l’idolatria , questo lo sappiamo perché che Jacov prostrò ben sette volte ad Esav insieme a Rivkà e Lea con i suoi figli, il midrash commenta questa situazione:

Mordekhay non si inchinava e non si prostrava …. E dissero a Haman di verificare se le parole di Mordekhay potessero sostenersi, perché aveva detto che egli era ebreo (Ester 3/4), “Disse loro Haman”Ditegli che suo nonno Jacov si era inchinato al mio (Esav), come è scritto”Si prostrò a terra sette volte finché giunse suo fratello …. Si avvicinarono le ancelle con i loro figli e si prostrarono; si avvicino anche Leah con i suoi figli e si prostrarono; si avvicinarono poi Josef ve Rikvà ed essi pure si prostrarono(Bereshit 33/3-7). Gli rispose Mordekhay:”Ma Beniamino non era ancora nato” (Midràsh Ester Rabbà,8)
Shalom
Noiman

marco
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Iscritto il: mercoledì 2 aprile 2014, 18:47

Re: לימוד לחג פורים

Messaggio da marco »

Caro Noiman ti ringrazio per averci fatto conoscere il commento midrascico.
Però la motivazione del rifiuto rimane comunque aperta. ;)
noiman
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Re: לימוד לחג פורים

Messaggio da noiman »

Il 13 di Adar Shenì alla sera cioè sabato 23 marzo sarà Purim, perchè Adar Shenì?

Perchè quest'anno 5784 è stato aggiunto al mese di Adar un altro mese che viene chiamato "Adar Shenì” cioè Adar secondo, questo avviene quando è necessario adeguare lo slittamento del calendario lunare rispetto a quello solare e per evitare ci trovarsi prima o poi a celebrare Pesach a ferragosto.

I 12 mesi lunari compongono mediamente 354 giorni, 11 in meno dell’anno solare che sappiamo è di 365 giorni, quindi è chiara la necessità di conciliare i due conteggi e fare in modo che il 15 del mese di Nissan cada sempre in primavera, l’adattamento si fa aggiungendo ogni tre anni un mese, ecco perché si duplica il mese di Adar (il dodicesimo mese), dopo la distruzione del Tempio la regola rabbinica :-O stabilisce che l’intercalazione avvenga sette volte ogni 19 anni, per l’esattezza il 3°, 6°,8°, 11°, 14°, 17°,19° anno di ogni ciclo, l’adattamento si fa aggiungendo ogni tre anni un mese, in realtà quest’anno Purim doveva cadere il 15 di Adar senza raddoppio e per ricordarlo :-O lo chiamiamo Purim Shushan Katan.

Bene....per chi interessa si può rileggere quanto è stato discusso nel 2017 e trovare condensata tutta la storia di Purim e della regina Ester.
Noiman

noiman
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Re: לימוד לחג פורים

Messaggio da noiman »

Il midrash commenta che Noàch nutrì tutti gli animali presenti sull’arca, questo perché gli è stato ordinato da D-o stesso: “prendi ogni sorta di cibo”, quindi fieno per gli erbivori, carne per i carnivori” e questo sarebbe logico, certamente impegnativo e di estrema difficoltà logistica di prevedere carne fresca per mantenere in vita i carnivoli, forse a spese degli erbivori? Chi si occupava di logistica sull'arca ?

E' chiaro che questo è un aggiustamento letterario da non prendere troppo sul serio, la stesso impegno logistico per Moshè e & che per quarant'anni dovettero impegnarono a nutrire e dissetare un intero popolo in un deserto, leggendo la meghillàh di Ester apprendiamo che anche Mordechai mantenne e nutrì Ester, non sappiamo se Mordekhai fosse lo zio o qualche cosa di più, Mordekhai non era uno stinco di santo, forse un marrano alla corte persiana, ma la storia è il nascondimento, il travestimento, il camuffamento, l’intero libro di Ester è privo del nome di D-o, Limentani commenta :
Che è detto che Mordechai “nutrì e mantenne Ester” , ecco che nel Midràsh, rabbi Yudan interviene dicendo:”Andò in cerca di una balia per Ester, non riuscendo a trovarla , l’allattò . A questo punto , riferisce il midrash, chi lo ascoltava si metteva a ridere, ma Rabbi Abbahu chiedeva allora con una punta di meraviglia:”Nella Mishnàh non è forse scritto che il latte di maschio è puro? Per evitare che chi legge queste righe si metta a ridere, è necessario confermare che nella Mishnàh è proprio scritto che il latte di maschio è puro (Makhshirim 6/7), ma questa valutazione non basta certo a spiegare né perché Morchechai avrebbe surclassato Noè nutrendo la sola Ester con il proprio latte, né, come fece lui maschio, a farsi venire il latte.
Ebbene i medici dicono che le ghiandole mammarie sono presenti sia nei maschi che nelle femmine, ma nei maschi sono atrofizzate. Con molta fame e molta determinazione a vivere da parte dei lattanti, e molta disponibilità e molto amore da parte dei maschi, le ghiandole atrofizzate potrebbero ridestarsi. L’ipotesi medica pare confermata dal caso di alcuni gatti maschi che, si sa, hanno accolto al seno i loro piccoli essendo la madre malata o morta:dalle loro mammelle è uscito un liquido che li ha nutriti e tenuti in vita “”(fonti: G.Limentani articolo tratto da Alef dac Tishà Be-Av e la memoria ebraica- agosto 1987 ) .
noiman

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Re: לימוד לחג פורים

Messaggio da Margo27@live.it »

Mi è piaciuto molto il commento che hai postato su Ester. Grazie Noiman.
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