ISAIA 66

stella
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Re: ISAIA 66

Messaggio da stella »

Jon grazie per aver aperto questa discussione ...io come detto non sono per lo studio ....dopo avermi soffermata sul mio nutrimento spirituale ,ho cercato tramite "investigare le scritture"..
Sembra che Isaia conclude con l'adempimento delle promesse del Signore .
Descrivendo il millennio il tempo dove la storia tende e che fu promesso ad Abramo ...
Ma la Bibbia si spiega con la Bibbia ,quindi mi riporta indietro ad altri capitoli e versetti ..
Trascrivo solo un pochino la spiegazione ,il ritorno d'Israele sarà eccezionalmente rapido ,proprio come una donna che ha dato alla luce un maschio .....o così in fretta che non ha sentito le doglie ..Dio non inizia mai una cosa lasciandola incompleta ..
Come il grembo di una donna certamente si apre e non si chiude ,per partorire cose Dio farà per Gerusalemme ciò che egli ha decretato ..
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bgaluppi
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Re: ISAIA 66

Messaggio da bgaluppi »

“8 Chi ha udito mai cosa siffatta? Chi ha mai visto qualcosa di simile? Un paese nasce forse in un giorno?”

Lo stato di Israele è nato tra novembre 1947 e maggio 1948. In sei mesi.

Mi sembra molto difficile questo capitolo. Bisognerebbe innanzitutto vedere in che contesto si inserisce. Il v.8 sembra certamente profetizzare la nascita dello stato di Israele.
stella
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Re: ISAIA 66

Messaggio da stella »

Antonio ripeto difficile per me ,io scrivo ciò che mi dice l'investigare le scritture :-( chissà ..il moderno investigare mi dice che il ves.8-9
La rinascita nazionale d'Israele un popolo ud un paese nascono in un giorno ..una nazione viene generata in un momento ( rom ca11; 26-27 ) cosa voi comprendete? ... :-??
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bgaluppi
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Re: ISAIA 66

Messaggio da bgaluppi »

Stella, il passo della Lettera ai Romani certamente si riferisce ai tempi della venuta del Messia, quando il popolo di Israele sarà radunato, come predetto da Is 11:12:

“Egli alzerà un vessillo verso le nazioni, raccoglierà gli esuli d'Israele, e radunerà i dispersi di Giuda dai quattro canti della terra”.

La terra (אֶרֶץ יִשְׂרָאֵל, Eretz Yisrael) è stata restituita al popolo di Israele, a cui appartiene; adesso dobbiamo solo aspettare che il Messia arrivi. Quello che non ho ancora capito chiaramente è se sarà il Messia a radunare Israele alla sua venuta, o se verrà dopo che tutto il residuo del popolo di Israele sarà rientrato nella terra.
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bgaluppi
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Re: ISAIA 66

Messaggio da bgaluppi »

Jon, però quella di Lc 21:20-24 è una profezia che si riferisce certamente al 70 d.C., quando Gerusalemme fu distrutta. Lo si capisce dal v.24:

“20 Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. 21 Allora quelli che sono in Giudea, fuggano sui monti; e quelli che sono in città, se ne allontanino; e quelli che sono nella campagna non entrino nella città. 22 Perché quelli sono giorni di vendetta, affinché si adempia tutto quello che è stato scritto. 23 Guai alle donne che saranno incinte, e a quelle che allatteranno in quei giorni! Perché vi sarà grande calamità nel paese e ira su questo popolo. 24 Cadranno sotto il taglio della spada, e saranno condotti prigionieri fra tutti i popoli; e Gerusalemme sarà calpestata dai popoli, finché i tempi delle nazioni siano compiuti.”.

Interessante è notare come Gerusalemme, dopo la venuta del Messia, sembra essere interdetta ai gentili, cioè i non-ebrei o i non appartenenti al popolo di Dio, che include l'ulivo selvatico. Il verbo πατέω (patèo) significa calpestare, ma anche mettere piede su qualcosa; mi sembra di intendere che Yeshua stia dicendo che i popoli (ἔθνη, èthne, i gentili, i non-ebrei) saranno presenti in Gerusalemme finché i tempi di quegli stessi popoli (ἔθνη) saranno giunti a compimento. Il compimento del tempo per le nazioni (i popoli, i gentili) avverrà alla venuta del Messia. Quel "finché" ci fa capire che alla venuta del Messia, le nazioni non potranno piú "mettere piede" in Gerusalemme.
marco
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Re: ISAIA 66

Messaggio da marco »

Ma perché queste nazioni dovrebbero attaccare Gerusalemme? [Moderazione]
La battaglia è spirituale.
bgaluppi ha scritto:La terra (אֶרֶץ יִשְׂרָאֵל, Eretz Yisrael) è stata restituita al popolo di Israele, a cui appartiene; adesso dobbiamo solo aspettare che il Messia arrivi.

E chi sarebbe colui che ha restituito la terra ad Israele? Dio? Non credo proprio.
[Moderazione]

Dio tramite Isaia parla così: Su chi volgerò lo sguardo?
Sull'umile e su chi ha lo spirito contrito
e su chi teme la mia parola. Is 66,2
SPIRITO CONTRITO. Ultimo capitolo. Chiamata finale.
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bgaluppi
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Re: ISAIA 66

Messaggio da bgaluppi »

Marco, infatti ho fatto notare che la profezia di Gerusalemme circondata dagli eserciti secondo me è riferita al 70 d.C. e si è già avverata. Dopo la morte di Cristo, esplosero fermenti ovunque, che furono sedati con la forza dalle legioni romane di Tito, che devastarono la città e distrussero il tempio. Il falso messia bar Kokheba fomentò una successiva ribellione che portò ad un ulteriore e definitivo intervento romano; Gerusalemme divenne colonia romana (ribattezzata Aelia Capitolina). Da quel momento in poi, Gerusalemme fu "calpestata" da nazioni di ogni tipo, dai Persiani agli arabi e agli ottomani, finché fu riconsegnata al popolo ebraico dalle Nazioni Unite nel 1949, pur con un piano di ripartizione tra due stati, uno israeliano e uno arabo. Gerusalemme, di fatto, divenne la capitale del nuovo stato israeliano.

Ti faccio notare un dettaglio che pochi conoscono: il 1949, secondo il calendario biblico che inizia con l'esodo dall'Egitto, potrebbe essere un anno giubilare, ossia il 50mo anno dopo una serie di 7 cicli di 7 anni (in merito, cfr. Lv 25:2-13); dico "potrebbe" perché è difficilissimo fare un conto accurato. Ma se il calcolo è esatto, altri anni giubilari, sempre secondo il calendario biblico, furono, in ordine: l'anno precedente il diluvio (in cui la terra trovó riposo sabatico prima del "nuovo inizio" e dopo la conlusione di un ciclo); l'anno in cui nacque Sem, capostipite dei semiti; l'anno in cui nacque Abraamo, capostipite degli ebrei; l'anno in cui nacque Isacco; l'anno in cui fu proclamato lo stato di Israele (1949). Non possiamo stabilire il calcolo degli anni giubilari con estrema certezza, ma questi eventi non sembrano coincidenze dettate da volontà umana. Non dimenticare che le cose avvengono sempre "nella pienezza dei tempi", ossia nel momento in cui un ciclo storico è maturo perché avvengano.

Perché ti dico questo? Per farti comprendere che il piano di Dio si svolge secondo la Sua volontà, e noi non siamo in grado di discernere ciò che avviene per volontà umana da ciò che avviene per volontà divina, poiché spesso le due cose sono mescolate insieme. Ma di certo siamo in grado di proclamare che il piano di Dio si realizzerà, e Gerusalemme tornerà al popolo di Israele, e con essa tutta la terra di Israele, poiché è predetto. Gli uomini possono andare contro Dio quanto vogliono, ma ciò che è predetto e stabilito, in un modo o nell'altro, si realizzerà. Quello che non siamo in grado di stabilire è come questo avviene, quali sono gli eventi che determinano lo svolgimento del Suo piano, ma possiamo vederlo accadere oggi con i nostri occhi: il popolo di Israele sta tornando nella terra dopo 2000 anni, che non sono proprio pochini.

Non dimenticarti che la proclamazione dello stato di Israele avvenne per via di ciò che era accaduto appena prima: l'olocausto degli ebrei. Ora possiamo fare tutti i discorsi politici che vogliamo, ma di fatto, dopo circa 2 millenni in cui Gerusalemme è stata "calpestata" dalle nazioni, oggi è tornata ai suoi legittimi eredi. Se la sono presa "loro", non se la sono presa... Chi può dirlo con certezza? Vogliamo avere la presunzione di poter differenziare ciò che avviene per volontà umana da ciò che avviene per volontà divina? O vogliamo poter scorgere quali sono gli eventi "indotti" dalla Sua volontà? E come possiamo fare una cosa del genere? Pensaci.

Ora, cerchiamo di tornare ad Is 66. Personalmente, non sono in grado di avventurarmi in un tentativo di interpretazione.
marco
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Re: ISAIA 66

Messaggio da marco »

Isaia 66,1-2: Così dice il Signore:
«Il cielo è il mio trono,
la terra lo sgabello dei miei piedi.
Quale casa mi potreste costruire?
In quale luogo potrei fissare la dimora?
Tutte queste cose ha fatto la mia mano
ed esse sono mie - oracolo del Signore -.


Anche quando la parola di verità proclamata da Cristo, e scritta da Giovanni nel suo Vangelo al cap.4, era lontana nel tempo, il Profeta aveva "sentore" dell'impossibilità di unire Dio alla materia, come ad esempio un tempio, un'arca, una tenda. Poi arriva Cristo e rende definitiva questa percezione. Dio è spirito e occorre pregarlo in spirito e verità. Dio è in ogni luogo in questa terra, anche nella nostra stanza.
Dio non è legato ad un monte o ad una porzione di terra. Dio è legato all'uomo che gli appartiene.

Su chi volgerò lo sguardo?
Sull'umile e su chi ha lo spirito contrito
e su chi teme la mia parola.


Dio ci fa sapere su chi poserà il Suo sguardo. La persona che piace a Dio è colui che non possiede superbia, sul pentito, su colui che è amareggiato dalle sue colpe, colui che riconosce nel suo intimo di essere un peccatore e chiede aiuto a Lui.

Uno sacrifica un bue e poi uccide un uomo,
uno immola una pecora e poi strozza un cane,
uno presenta un'offerta e poi sangue di porco,
uno brucia incenso e poi venera l'iniquità


Dio ci avverte sull'inutilità delle opere della legge, se il cuore dell'uomo non cambia. Non serve a nulla sacrificare una pecora se poi la persona non si pente del peccato commesso.
Quindi il tempio con i suoi luoghi sacrificali servivano solamente all'aspetto esteriore del culto a Dio. Se siamo rinati in Cristo le azioni contrarie a Dio non possiamo e non vogliamo compierle.
marco
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Re: ISAIA 66

Messaggio da marco »

Costoro hanno scelto le loro vie,
essi si dilettano dei loro abomini;
4 anch'io sceglierò la loro sventura
[Moderazione]
e farò piombare su di essi ciò che temono, [Moderazione]
perché io avevo chiamato e nessuno ha risposto, (Parabola dei cattivi vignaioli)
avevo parlato e nessuno ha ascoltato.
Hanno fatto ciò che è male ai miei occhi,
hanno preferito quello che a me dispiace».

Ascoltate la parola del Signore,
voi che venerate la sua parola.
Hanno detto i vostri fratelli che vi odiano, (chi sono?)
che vi respingono a causa del mio nome:
«Mostri il Signore la sua gloria,
e voi fateci vedere la vostra gioia!».
Ma essi saranno confusi.

A chi si riferisce Isaia?
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Israel75
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Re: ISAIA 66

Messaggio da Israel75 »

Leggeranno , leggeranno...
Ciao Noim un saluto ;) ;) ;)
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
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