Interpretazione delle Scritture Ebraiche

roberto
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da roberto »

Bruno ha scritto: sabato 20 maggio 2023, 18:47
roberto ha scritto: sabato 20 maggio 2023, 16:58 Ok ma perchè hai scritto "e non".
Perché ho preso per giusta la traduzione del sig. Gianni "e non" quella della cei che traduce con "per sempre". Nella traduzione cei, nella seconda preposizione, però si legge: "questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione." Questa non si adatta alla traduzione proposta dal sig. Gianni. Io non so l'ebraico e non posso giudicare, ma dall'italiano "sarà ricordato di generazione in generazione" si associa con "per sempre" e non con "nascosto". Quindi per avvalorare la proposta del sig. Gianni bisogna rivedere anche la seconda proposizione.
Non ho bocciato la traduzione del sig. Gianni, anzi mi piace molto, ma gradirei che mi si chiarisse anche la seconda proposizione.
In parole mie può essere tradotto: Questo è il mio nome nascosto, con questo sarò ricordato per tutte le generazioni.
Bruno
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Bruno »

AEnim ha scritto: sabato 20 maggio 2023, 19:52 Stavolta "Mah!" lo dico io.

"I Masoreti (ba'alei hamasorah, ebraico בעלי המסורה) furono eruditi e scribi ebrei che tra il VII e l'XI secolo d.C. si riunirono prevalentemente nelle città di Tiberiade e Gerusalemme per studiare e sistematizzare la Tanakh (la raccolta di testi che, con qualche differenza, corrisponde all'Antico Testamento). Procedettero alla progressiva eliminazione di tutto ciò che essi giudicarono errori, deformazioni del testo e aggiunte inserite dai vari copisti, accumulate nel corso dei secoli, e alla minuziosa revisione dell'intera Tanakh per la comunità giudaica." Wikipedia
Vi copio qui le cose che trovo scritte nei miei appunti. "la maschera masoretica è molto antica e consisteva in una ripetizione orale, che poi nel medioevo fu messa per iscritto in forma di punti e trattini. In sinagoga si leggeva il rotolo della torah in base a questa ripetizione orale.
In un altro messaggio dice che i sacerdoti ripetevano a memoria le consonanti per proteggere il testo da contraffazioni, poi questa ripetizione fu messa per iscritto in forma di note masoretiche in cui si contano le lettere."
Sono sempre suoi messaggi. Vi cerco i messaggi originali.
Bruno
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Bruno »

roberto ha scritto: sabato 20 maggio 2023, 21:03 In parole mie può essere tradotto: Questo è il mio nome nascosto, con questo sarò ricordato per tutte le generazioni.
Mi piace la prima parte perché fino al giorno d'oggi il nome proprio divino è rimasto nascosto oppure non lo conosce più nessuno. "Nascosto" ci sta bene, ma applicando la logica come può essere che un nome nascosto serve perché Dio venga "ricordato per tutte le generazioni". Non senti che qualcosa stona?
Ma tu hai studiato ebraico?
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Marcelle
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Marcelle »

AEnim ha scritto: sabato 20 maggio 2023, 21:02 Marcelle, Bruno riporta affermazioni di Besasea. Dovresti chiedere a lui le fonti privatamente visto che sul forum non vuole più scrivere.
Ok, significa che resterà un mistero misterioso!
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Marcelle
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Marcelle »

AEnim ha scritto: sabato 20 maggio 2023, 20:36


Maimonide nella Introduzione:
Forse questo
« I pensieri nascosti della Bibbia sono come una pietra preziosa che è caduta dalla mano di un uomo a casa sua, una casa oscura nella quale si trovano molti oggetti. La gemma ora giace nella casa oscura, ma l'uomo non la vede e non la nota... »
(Ibid., Introduzione)

L'ho trovato qui WikiBooks
Innanzittuto ti ringrazio.
Ho il testo di Maimonide, per cui un riferimento al capitolo mi avrebbe risparmiato tempo.
Ma ho appena letto che l'utente non scrive più sul forum. Pazienza.

Per quanto leggo, credo di comprendere quanto scritto, in relazione ai commentari ebraici alla Bibbia Ebraica nell'Europa del Medioevo, che furono molteplici (di natura filosofica come Maiomonide, esoterico, letterale, ect). Diversità di approcci interpretativi; un pò tutti i commentatori percepiscono il testo biblico come un libro che possiede messaggi spirituali o intellettuali, la cui decifrazione cambia di volta in volta.

La Bibbia ebraica come uno scrigno; predomina la tendenza a indagare sugli aspetti segreti di essa, e a rivelarli con il contagocce (salvo poi scrivere interi trattati a riguardo, per mezzo dei quali entrare in polemica con gli avversari per reclamare la superiorità della propria comprensione del testo biblico).

Leggevo Nachmanide (l'esegeta più importante nella Spagna del duecento) che conosceva tali commentari e l'esegesi proveniente della scuola allegorica filosofica di Maimonide, e spesso non li accoglieva granchè. Cosa che non mi stupisce affatto, dato che prediliggeva un approccio cabalistico (teosofico-teurgico) del testo biblico. Non si può far a meno di tener conto delle voci talora contraddittorie che provengono dal mondo ebraico di oggi, come all'epoca.

Se desiderate le fonti, le cerco tra i testi di studio.
AEnim

Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da AEnim »

Bruno ha scritto: sabato 20 maggio 2023, 21:21
roberto ha scritto: sabato 20 maggio 2023, 21:03 In parole mie può essere tradotto: Questo è il mio nome nascosto, con questo sarò ricordato per tutte le generazioni.
Mi piace la prima parte perché fino al giorno d'oggi il nome proprio divino è rimasto nascosto oppure non lo conosce più nessuno. "Nascosto" ci sta bene, ma applicando la logica come può essere che un nome nascosto serve perché Dio venga "ricordato per tutte le generazioni". Non senti che qualcosa stona?
Ma tu hai studiato ebraico?
In via privata mi è stato suggerito, quando si incontrano questi "sottotesti" di non opporre le due letture l'una all'altra, ma di tenerle valide entrambe, provare anche ad integrarle.
Io la leggo così: Non è il mio nome, ma sarò ricordato così; il mio nome è nascosto (o forse nemmeno ho un nome), ma nonostante questo, anche questo nome che non è mio, va tenuto nascosto.

Infatti il nome veniva pronunciato in rarissime occasioni solo dal Sommo Sacerdote (ho letto che veniva pronunciato sottovoce che quasi chi era vicino nemmeno riusciva a sentire), altrimenti vi è il divieto di pronunciarlo anche per chi ne conoscesse la corretta vocalizzazione, quindi rimane abbastanza nascosto.

Io l'ho trovato pronunciato nel video di un Hallel Yemenita.


Marcelle: considera quello che ha poi aggiunto anche Bruno. Un modo di mascherare contenuti è effettivamente farli a pezzetti e spargere i pezzetti in luoghi lontani fra loro. Il mio prof. di Sanscrito le chiama le disiecta membra. E' un metodo molto comune. Quindi nell'intro della Guida dei Perplessi dovrebbe esserci anche questo.

Invece la fonte in Nachmanide per ora resta mistero misterioso :D
Bruno
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Bruno »

Intanto che cerco trovo altri messaggi di Besàseà che corrispondono ai miei appunti (purtroppo non ho memorizzato i link).

Dai miei appunti: "parla anche di inserti subliminali e che altre parti di testo rimangono criptati anche se la vocalizzazione masoretica è corretta".

Di questo ho ritrovato il messaggio originale e quindi ho il link, vi prego di visionarlo e se potreste darmi qualche spiegazione delle parole ebraiche, sarebbe molto gradito.

Besàseà:

Maimonide per esempio impara dai saggi che l'intelletto è chiamato keruv. Questa idea dell'intelletto come protezione è descritta in Genesi in cui è la saggezza di Adamo ed Eva è uno scudo.
Vediamolo in Genesi 2.25:
ויהיו שניהם ערומים האדם ואשתו ולא יתבששו
Altra lettura, alternativa a quella conosciuta attraverso le traduzioni, è questa:
"Erano entrambi saggi, l'uomo e sua moglie e non tardavano",
che è riportata anche nel Targum:
והוו תרוויהון חכימין אדם ואינתתיה ולא אמתינו ביקריהון
Anzi specifica meglio: "non tardavano nella loro gloria". Questa è la gloria dei saggi che riconoscono il pericolo e lo sanno combattere.
Questo tipo di polivalenze del testo (questa volta senza cambiarne la vocalizzazione) sono sparse in tutta la letteratura ebraica, in tutta la sua storia.
Vi state chiedendo se è logica e se si adatta al contesto? Certo! Il testo continua:
והנחש היה ערום מכל חית השדה
Il serpente era più saggio di tutti gli animali del campo.
Il targum aggiunge: חכים לביש, chakhim lavish, saggio nel male o vestito di saggio.
I testo gioca sui sensi del termine nachash, che è il serpente, significa anche rivelatore di segreti, ma anche l'intuizione e la testardagine dell'uomo e qui per il targum è l'inganno.

Il testo gioca anche coi termini ערום 'arum, saggio e עירם 'erom, nudo. In un primo tempo l'uomo e sua moglie sono ערומים arumim, saggi e poi, dopo la trasgressione scoprono di essere עירמם erumim, nudi. Adamo scopre di essere עירם, 'erom, nudo, ha paura e si nasconde. Questi due termini nel Genesi sono contrapposti, sono l'uno il contrario dell'altro. ערום, arum, saggio e ערומים, saggi sono contrapposti a עירם, erom, nudo e עירמם, erumim, nudi. Adam ha paura quando scopre di essere improtetto, senza uno scudo, una corazza e ne fa una provvisoria. Anche in questo senso l'uomo è un cherubino in quanto protegge se stesso e gli altri con l'uso del suo intelletto. Il suo stesso intelletto per maimonide è un cherubino.
Ecco che arriviamo a Genesi 3.7 con un'altra lettura ancora:
וידעו כי עירמם הם ויתפרו עלה תאנה ויעשו להם חגרת
seppero di essere indifesi , cucirono una lamina contro gli incidenti e si fecero delle corazze.
Oppure ancora:
seppero di essere indifesi e si indebolirono, vi fu un incidente e si fecero delle corazze.
(Ulteriori chiarimenti linguistici su queste letture le farò a richiesta)

Questo tipo di polivalenza dei termini, e spesso anche di intere frasi del testo, sono una specie di inserti subliminali che il subincoscio coglie, quando non sono ben visibili. Alla luce di ciò è impossibile trasportare in una traduzione tutti gli insegnamenti nascosti nel testo. I saggi hanno stabilito che ciò che è scritto è proibito tramandarlo oralmente e ciò che è orale è proibito scriverlo.

viewtopic.php?p=66677#p66677
noiman
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da noiman »

Siete andati avanti parecchio, masoreti, Rambam,ecc. ecc. non ho letto tutto, lo farò domani mattina, ma non troppo presto. :d
Una breve risposta e un commento a Devarim 12/14, ho letto quanto scrive Gianni,
Traduco letteralmente il v. 14: “Ma nel luogo che sceglierà Yhvh in una tribù di te farai salire olocausti di te e là fai tutto ciò che io ordinante”. Preciso che כִּי אִמ־ è di difficile traduzione in italiano. L’ho resa con un semplice “ma” in base a ciò che è detto subito prima. Il termine אָנֹכִי, “io”, è più forte del semplice anì e si potrebbe rendere “proprio io”.

il testo originale:

כי אם-במקום אשר –יבחר יהוה באחד שבטיך שם תעלה עלתיך ושם תעשה כל אשר אנכי מצוך
Forse sarebbe stato meglio scrivere אם prima del maqqef, Gianni potevi utilizzare la ם sofit, particella temporalee condizionale, la trovi un pò dappertutto , in quello parlato e in qualunque milon trovi אם-כי, con significato “ per quanto”.
Riguardo a Shmòt 3/15 quando D-o dice a Moshè שמי לעלם “ il mio nome e perpetuo (per sempre), occorre fare una osservazione, Rashi nel suo commento al Shmòt osserva appare in forma incompleta ed è omessa la ו “waw”, si chiama forma difettiva , l’espressione assume un nuovo significato.
Infatti la radice למ(ם) per evitare equivoci, potrebbe comporre la parola “le’alem” nascondere. “Tieni nascosto il mio nome” . ovvero contempla il mio nome ma non leggerlo, cioè si scrive in un modo e si legge in un altro.
Ma per capire bisogna rivedere l’insieme notare l’apparente ripetizione delle parole:
ויאמר עוד אלהים על משה כה תאמר אל בני ישראל יהוה אלהי אבתיכם אלהי אברהם אלהי יצחק ואלהי יעקב שלחני אליכם זה שמי לעלם וזה זכרי לדר דר “
disse ancora il Signore [אלהים] a Moshè dirai ai figli di Israele Il Signore יהוה] (tetragramma ) Iddio אלהי [Elohe] dei vostri padri, Dio אלהי [Dio] di Avrahàm Dio אלהי[Dio] di Itzchàk e Dio אלהי [Dio] di Jacov che mi manda a voi, questo nome זח שמי [nome questo ] e per sempre לעלם [per sempre, ma anche nascosto] e accentata o non ?( Shmòt 3/15) .
Quattro volte leggiamo אלהי inteso come divinità e una volta sola יהוה.il tetragramma, il Nome.
Ho scritto in fretta, se c’è qualche errore fatemelo notare, ora devo andare a cena con mia moglie, nessun ristorante cinese.
Noiman


Bruno
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Bruno »

Finalmente un utente ebreo!!! :YMHUG:
Potresti darci una mano sulle parole ebraiche dei messagi di Besàseà e anche aiutarci a capirli?
roberto
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da roberto »

In pratica, questo è il mio nome, ma sarà tenuto nascosto per sempre. Può essere?
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