Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Bruno
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

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Besàseà scrive:
animasalvata ha scritto: ↑lunedì 9 maggio 2022, 13:37
Inoltre io ti facevo notare Daniele 12,9 secondo cui il libro doveva rimanere sigillato fino al tempo della fine, cosa che non ha nessun senso se i 70 anni finiscono solamente con Ciro.
Appunto dice "il Libro" e non questo libro. Il Libro, in ebraico "haSefer", è un nome collettivo e dunque significa "i libri", ossia la Bibbia. La vocalizzazione masoretica e le sue note, sono questi i sigilli!
All'inizio del capitolo dice che il popolo di Israel sopravviverà in un'epoca molto difficile secondo quanto si trova scritto nel libro. Queste cose, la sopravvivenza del popolo, sono scritte nei profeti e nei salmi, ovvero nei libri, la Bibbia.
Bruno
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Bruno »

Eccolo, qui Besàseà sostiene che non è la lingua ebraica a creare testi polivalenti, ma una cosa architettata appositamente voluta per criptare il testo della Bibbia, togliendo intenzionalmente le madri dilettura e applicando una vocalizzazione fittizia.
Anche Abramo di CE in un'occasione scrisse nel vecchio forum che un testo medioevale riporta un caso in cui un lettore del rotolo della torah fu dimesso perché leggeva la torah per come è scritta e la regola era di leggerla secondo la funzione criptica che ne proteggeva il testo.

Besàseà:

Come appunto stavo spiegando i verbi usati in Genesi 3.15 hanno una wav e non una alef e secondo le regole grammaticali non possono assumere il significato di calpestare, schiacciare e ferire. Quindi come si può vedere la lettura è univoca in questo caso. Poi applicando la logica testuale, i due termini tradotti con testa e calcagno in questo verso assumono funzione avverbiale.
Per chi sa l'ebraico ora mettiamo il testo di Genesi 3.15 con la vocalizzazione corretta:
וְאֹיְבָהּ אָשִׁית בֵּינְךָ וּבֵין הָאִשָּׁה וּבֵין זְרֹעֲךָ וּבֵין זְרֹעָהּ
הוּא יְשׁוּפְךָ רֹאשׁ וְאַתָּה תְּשׁוּפֶנּוּ עָקֵב


L'ebraico non è una lingua polisemica. Oggi è la lingua ufficiale dello Stato di israel ed è usata in ogni campo della società. Nei tribunali, in medicina, all'università; ma anche ancor prima di divenire la lingua ufficiale dello Stato di israele, l'ebraico è sempre stata la lingua giuridica del popolo nei loro tribunali rabbinici e sono state anche scritte varie opere letterarie e scientifiche. La lingua ebraica che oggi parliamo, la scriviamo senza le vocali, come nell'antichità. Il testo della Bibbia è stato volutamente criptato, in una prima fase togliendo molte Matres lectionis e successivamente con interpretazioni fittizie per mascherarne il contenuto. In ultimo con la vocalizzazione del Testo Masoretico e della sua numerazione, conteggio delle parole e classificazioni varie per impedire di falsificarlo.

La credenza degli angeli come esseri spirituali invisibili è una di queste interpretazioni fittizie. Anche l'uso dei nomi dei mesi, come nomi di divinità straniere. Tutto ciò comincia con la prima diaspora a Babilonia. Gli ebrei avevano bisogno di conformarsi per non subire persecuzioni e farsi accettare dai goyim. Dovevano far finta di avere delle concezioni religiose simili alle loro. Stessa cosa facere i marrani mezzo millenio fa, che per proteggere le loro proprietà dovettero convertirsi e far finta di essere cristiani.
Il testo della Bibbia è comunque protetto e abbastanza fedele all'originale. Con una buona conoscenza della lingua ebraica e della cultura ebraica è possibile decriptarlo.
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Marcelle
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Marcelle »

Bruno ha scritto: sabato 20 maggio 2023, 19:04
... Per esempio Maimonide immette volontariamente delle contraddizioni per mascherare i segreti della torah. Cosa che egli stesso ha confessato nell'introduzione al Morè Nevuchim. Anche Nachmanide confessa indirettamente che bisogna seguire la linea interpretativa della vocalizzazione masoretica per mascherare i segreti della Toràh.
...
In che opera Nachmanide afferma questo? Nella Guida dei Perplessi a quale che capitolo Maimonide lo esplicita? Sono interessata ad approfondire. Grazie.
AEnim

Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

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Stavolta "Mah!" lo dico io.

"I Masoreti (ba'alei hamasorah, ebraico בעלי המסורה) furono eruditi e scribi ebrei che tra il VII e l'XI secolo d.C. si riunirono prevalentemente nelle città di Tiberiade e Gerusalemme per studiare e sistematizzare la Tanakh (la raccolta di testi che, con qualche differenza, corrisponde all'Antico Testamento). Procedettero alla progressiva eliminazione di tutto ciò che essi giudicarono errori, deformazioni del testo e aggiunte inserite dai vari copisti, accumulate nel corso dei secoli, e alla minuziosa revisione dell'intera Tanakh per la comunità giudaica." Wikipedia

Tanto è vero che proprio questo Tikkun Korim si legge in Sinagoga, ma accanto al testo non vocalizzato che si usa per lo studio.
AEnim

Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da AEnim »

Marcelle ha scritto: sabato 20 maggio 2023, 19:42
Bruno ha scritto: sabato 20 maggio 2023, 19:04
... Per esempio Maimonide immette volontariamente delle contraddizioni per mascherare i segreti della torah. Cosa che egli stesso ha confessato nell'introduzione al Morè Nevuchim. Anche Nachmanide confessa indirettamente che bisogna seguire la linea interpretativa della vocalizzazione masoretica per mascherare i segreti della Toràh.
...
In che opera Nachmanide afferma questo? Nella Guida dei Perplessi a quale che capitolo Maimonide lo esplicita? Sono interessata ad approfondire. Grazie.
Maimonide nella Introduzione:
Forse questo
« I pensieri nascosti della Bibbia sono come una pietra preziosa che è caduta dalla mano di un uomo a casa sua, una casa oscura nella quale si trovano molti oggetti. La gemma ora giace nella casa oscura, ma l'uomo non la vede e non la nota... »
(Ibid., Introduzione)

L'ho trovato qui WikiBooks
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Marcelle
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Marcelle »

Bruno ha scritto: sabato 20 maggio 2023, 19:04 Ecco lo dice anche qui (ma non è quello cui mi riderisco) e gradirei dei chiarimenti :

"... Molti studiosi hanno ipotizzato cose incredibili, mostrando la loro ignoranza in argomento.
Quando si percepisce un divario fra tradizione ebraica e testo masoretico ciò è dovuto ad un testo fittizio che il masoretico mostra nella vocalizzazione per coprire e proteggere il testo scritto interno....
Ok. Potremmo inoltrare le fonti? Autori, studi accademici, commentari rabbinici, un testo in inglese ,ebraico o italiano, a cui accedere per approfondire l'arogmento? Sarebbe utile citarle per la ricerca. Altrimenti restiamo fermi a: "me lo ha detto mio cugino". Mi spiego, non è che metta in dubbio quanto stai riportando, ma se dovessi preparare un mio elaborato e presentarlo ad un colleggio di rabbini o accademici (italiani o israeliani), devo citare le fonti da cui ho attinto. Pleeeeease, provate ad accontantarmi... ne ve ne sarei grata!
Janira
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Janira »

AEnim ha scritto: sabato 20 maggio 2023, 20:36 Maimonide nella Introduzione:
Forse questo
« I pensieri nascosti della Bibbia sono come una pietra preziosa che è caduta dalla mano di un uomo a casa sua, una casa oscura nella quale si trovano molti oggetti. La gemma ora giace nella casa oscura, ma l'uomo non la vede e non la nota... »
Questa citazione mi ricorda molto questa di Yeshua:

Mt 13,44-52 In quel tempo, Gesù disse: "44Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo.

45Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; 46trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.

47Il regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. 48Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. 49Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni 50e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.

51Avete capito tutte queste cose?". Gli risposero: "Sì". 52Ed egli disse loro: "Per questo ogni scriba divenuto discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche".
Bruno
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Bruno »

Marcelle ha scritto: sabato 20 maggio 2023, 20:41 Ok. Potremmo inoltrare le fonti?
Ma le fonti bisogna chiederle a Besàseà, io ho solo citato fedelmente i messaggi che ha scritto in questo forum. Ho solo sottolineato e messo in grassetto quello che ci interessa in questa discussione. Anzi vi chiedo di spiegarmi cosa scrive in ebraico.

ps. Dato che lui ha abbandonato il forum, l'unica soluzione per avere le fonti è chiedere cortesemente a Gianni che scriva chiaramente un si a Besàseà, che si è sentito tradito, per come ha detto.
AEnim

Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da AEnim »

Marcelle, Bruno riporta affermazioni di Besasea. Dovresti chiedere a lui le fonti privatamente visto che sul forum non vuole più scrivere.
Bruno
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Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

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AEnim ha scritto: sabato 20 maggio 2023, 20:36 Maimonide nella Introduzione:
Forse questo
« I pensieri nascosti della Bibbia sono come una pietra preziosa che è caduta dalla mano di un uomo a casa sua, una casa oscura nella quale si trovano molti oggetti. La gemma ora giace nella casa oscura, ma l'uomo non la vede e non la nota... »
(Ibid., Introduzione)

L'ho trovato qui WikiBooks
No no, non è questo. Ho l'opera tradotta in epub sull iPad. Sta nell'introduzione. In sintesi dice che è proibito dare spiegazioni sul testo biblico e l'unico modo per farlo è non dire tutto in una volta, ma estenderlo in modo criptico spargendolo in capitoli lontani l'uno dall'altro.
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