Origine Biblica dell'Angeologia (citata dal Talmud)

chelaveritàtrionfi
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Re: Origine Biblica dell'Angeologia (citata dal Talmud)

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Continui a fare confusione con i nefilim figli di Anaq che vissero 700 anni dopo il diluvio.]
No adesso mi sto riferendo a quelli, essendo stavolta sicuramente giganti. L ho elencati al punto 2. Dopo il diluvio ok. Ma com è possibile l esistenza di questi giganti?

Nel punto 1 invece ho capito che il discorso verte principalmente sui termini ebraici. Mi chiedo se fosse davvero aborti , che senso avrebbe scrivere "c erano gli aborti "? Poi la traduzione andrebbe rivista come dici tu. Ma l autore non è stato chiarissimoo secondo me non facendo cenno sull incremento demografico o altra problematica. Sono considerazioni ovviamente perchè sui termini non posso dire nulla. Trattiamo un punto alla volta magari ma considera anche la mia domanda del punto 2
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Gianni
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Re: Origine Biblica dell'Angeologia (citata dal Talmud)

Messaggio da Gianni »

Come va inteso Gn 6:2? Il passo è tradotto: “I figli di Dio [בְנֵי־הָאֱלֹהִים (venè-haelohìym)] videro che le figlie degli uomini erano belle e presero per mogli quelle che si scelsero fra tutte”. Il Codice Alessandrino della LXX traduce con αγγελοι (àngheloi), “angeli”. Elohìym è usato nella Bibbia anche come espressione di superlativo*, potrebbero quindi essere semplicemente degli uomini potenti.

* Elohìym è usato nella Bibbia anche come espressione di superlativo, come in Gb 1:16 in cui אֵשׁ אֱלֹהִים (esh elohìym), “fuoco di Dio”, è semplicemente “un gran fuoco”, “un fulmine” (TILC). In italiano popolano, con espressione poco elegante ma efficace, si direbbe “un fuoco della madonna!”. D’altra parte, quel fuoco non poteva certo essere di Dio, perché provocato da satana (cfr. Gb 1:7-12).

In Gn 6:3 c’è la contrapposizione di rùakh con basàr: “Il mio rùakh non agirà certo indefinitamente verso l’uomo, in quanto egli è anche carne [basàr]”.
È caratteristico che rùakh in quanto onnipotenza divina si contrapponga a basàr in quanto debolezza umana. “Gli egiziani, però, sono uomini terreni, e non Dio; e i loro cavalli sono carne [basàr], e non rùakh” (Is 31:3, TNM*). Qui, altre parole che “spirito” non se ne trovano in italiano; tuttavia qui rùakh è molto di più che “spirito”: è la potenza di Dio. Il parallelismo egizi/Dio cavalli/rùakh lo indica. Gli egizi hanno la loro forza nei loro cavalli, Dio nel suo rùakh. Il senso è reso alquanto bene dalla libera traduzione che ne fa TILC: “Anche gli Egiziani sono uomini, non possono misurarsi con Dio. Se lui non dà vita ai loro cavalli, questi non possono fare neppure un passo”.

Il plurale ebraico nefilìym lo troviamo tre volte nel Tanàch: una in Gn 6:4 e due in Nm 13:33. Pare derivare dalla forma nafàl (causativa) del verbo ebraico per “cadere” (cfr. 2Re 3:19;19:7). Il significato sarebbe quindi “quelli che fanno cadere” (abbattitori).
La Bibbia dice che “i figli di Dio” si erano sposati con alcune delle “belle/buone” (טֹבֹת, tovòt) figlie degli uomini e menziona la presenza dei nefilìym dicendo che erano sulla terra in quei giorni e anche dopo, quando i figli di Dio continuarono ad avere relazione con le figlie degli uomini ed esse partorirono loro dei figli. Essi, dice il Tanàch, furono i potenti (ebraico ghibborìym) dell’antichità, “uomini famosi”. - Gn 6:1-4.
Secondo alcuni commentatori l’etimologia del nome indicherebbe che i nefilìym erano caduti dal cielo, e quindi erano angeli decaduti (demoni) che si unirono con donne e generarono “i potenti … gli uomini famosi”. Altri commentatori si soffermano sulla frase “e anche dopo” (v. 4), sostenendo che i nefilìym non erano pertanto angeli decaduti e neppure “i potenti”, dato che erano già sulla terra prima che i figli di Dio avessero rapporti con donne. Questi biblisti ritengono che i nefilìym fossero semplicemente uomini malvagi, predoni, prepotenti e dispotici che tiranneggiavano sulla terra finché non furono distrutti dal Diluvio. Altri studiosi prendono in considerazione il contesto del versetto 4 e concludono che i nefilìym non erano angeli ma esseri ibridi derivati dai rapporti sessuali di angeli decaduti e materializzati con le figlie degli uomini.
Spostando la frase “e anche dopo” e collocandola all’inizio del versetto 4, ne esce che “in quei giorni, e anche dopo, c’erano giganti [ebraico nefilìym] sulla terra, che nacquero dai figli degli dèi ogni volta che essi ebbero rapporti con le figlie degli uomini; questi erano gli eroi [ebraico ghibborìym] che erano uomini famosi dell’antichità” (Gn 6:4, American Translation; cfr. Garofalo, Moffat). In tal modo si identificano i nefilìym con “i potenti” (i ghibborìym). Anche la LXX greca arriva alla stessa conclusione perché usa lo stesso termine greco ghìgantes (giganti) per tradurre sia l’una che l’altra espressione.

Dal contesto vediamo che i versetti 1-3 dicono che i “figli di Dio” presero moglie e che Dio decreta che entro 120 anni la sua pazienza nei confronti dell’umanità avrà fine. Poi il v. 4 dice che i nefilìym erano sulla terra “in quei giorni”, ovvero nei giorni della dichiarazione di Dio. Poi è spiegato che quella situazione continuò “anche dopo, quando i figli di Dio continuarono ad avere relazione con le figlie degli uomini”, e viene descritto con più particolari il risultato di quell’unione sessuale.

Chi erano quei “figli di Dio”? Erano umani, adoratori di Dio e distinti dall’umanità malvagia? No, perché i loro matrimoni con le figlie degli uomini non fecero che accrescere la malvagità sulla terra. Inoltre, Noè e i suoi tre figli con le loro mogli erano i soli approvati da Dio, tanto che furono gli unici ad essere preservati dalla distruzione diluviale. In più, perché mai i figli di quei “figli di Dio” sarebbero stati più famosi dei figli dei malvagi o di quelli del fedele Noè? E ancora: Perché riferire come speciale il loro matrimonio con le figlie degli uomini? Infatti, era da oltre un millennio e mezzo che la gente si sposava e nascevano figli.

L’espressione “figli di Dio” la ritroviamo riferita agli angeli in Gb 1:6 e 38:7. Anche la tradizione giudaica vede in loro degli angeli. Va però precisato che nella teologia ebraica satana non è un genio del male ma un angelo accusatore che presenta a Dio le negatività umane per dimostrare che, senza l’intervento della bontà misericordiosa di Dio, l’istinto del male prevarrebbe su quello del bene.
Su quest’ultimo punto, così intrigante e interessantissimo, oltre che importante, Noiman e Besaseà possono meglio illuminarci.
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Gianni
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Re: Origine Biblica dell'Angeologia (citata dal Talmud)

Messaggio da Gianni »

Caro Besaseà, la contrapposizione tra rùakh (spirito) e carne in Gn 6:3 è data da beshagàm, “perché”. E perché? “Perché lui è vasàr”, “carne”. In Esd 9:2 non si ha vasàr ma hasarìym. Tradurre “perché lui è nel ministro” non mi pare abbia molto senso.

In Nm 13:33 il vocabolo nefilìym compare due volte: “Vi abbiamo visto i giganti [נְּפִילִים], figli di Anac, della razza dei giganti [נְּפִילִים]”. Non so perché tu dica di no. A me pare il plurale di נְפִיל (nefìyl), “gigante”, e non di nèfel, “aborto”, il cui plurale non è attestato nella Bibbia. Le spie israelite non trovarono bimbi nati morti nella Terra Promessa, ma giganti o, almeno, lo fecero credere per fare un rapporto molto negativo.

La vocalizzazione hanefylìym non è un capriccio, ma è fatta dai masoreti: הַנְּפִילִים. L’unica obiezione che puoi fare è che in Gn 6:4 si ha la variante senza il primo yod (o yud, se vuoi dirlo più modernamente): הַנְּפִלִים. Tuttavia, in Nm 13:33 troviamo nello stesso versetto le due varianti, la prima con due yod e la seconda con una.

Riguardo alla “forma nafàl (causativa) del verbo ebraico per cadere”, credo che tu mi abbia frainteso. Con “forma nafàl” non mi riferivo ad uno dei binianìym, ma al verbo stesso nafàl (נָפַל), “cadere”. Detto diversamente: la forma causativa del verbo nafàl.
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bgaluppi
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Re: Origine Biblica dell'Angeologia (citata dal Talmud)

Messaggio da bgaluppi »

Shabbath Shalom :-)
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Gianni
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Re: Origine Biblica dell'Angeologia (citata dal Talmud)

Messaggio da Gianni »

Caro Besaseà, “per loro errore” è indubbiamente la traduzione corretta, tuttavia la traduzione letterale “per errare di loro lui (è) carne” ha bisogno di qualche aggiustamento per stare in piedi e avere un senso.

Il singolare di נפילים è נָפִיל e non נְפִיל? Può darsi, ma non è possibile stabilirlo biblicamente perché nel Tanàch il singolare non si trova.
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Re: Origine Biblica dell'Angeologia (citata dal Talmud)

Messaggio da bgaluppi »

Vi seguo con difficoltà, per mancanza di conoscenza. Tuttavia mi sembra di capire che il problema sia nella vocalizzazione. Quello che mi manda un attimo in "tilt", oltre all'osservazione di Gianni che mette in evidenza la mancanza sul testo biblico del singolare di נפילים (e quindi l'impossibilità di valutarne il singolare da un punto di vista strettamente biblico), è il commento di Rashi a Gn 6:4:

erano chiamati נְפִילִים perché caddero (נָפְלוּ) e fecero cadere il mondo (הִפִּילוּ) (Gen. Rabbah 26:7), e nella lingua ebraica significa giganti (Pirkei d’Rabbi Eliezer, ch. 22 and Targum Jonathan).” (grassetto aggiunto per enfasi).

Rashi afferma che נְפִילִים significa "giganti". Sembra dunque che Rashi si affdi alla vocalizzazione masoretica. Per stabilire cosa dice effettivamente il testo, dunque, è necessario affidarsi ad una certa vocalizzazione, oppure seguire dei parametri ermeneutici oggettivi che ci consentano di sposare una traduzione piuttosto che un'altra?

Abbiamo due plurali di nefìl, in Nm 13:33, ma non abbiamo un plurale di nèfel in tutta la Scrittura. Tu leggi: "lì abbiamo visto i Nefilim figli di Anaq, dai nefalim"; perché mai due diverse vocalizzazioni dello stesso termine (נְּפִילִים)? Vuoi dire che i masoreti non ci hanno visto giusto e hanno riportato una vocalizzazione "errata"? Ma se è così, potremmo applicare questo ragionamento a molte altre parti della Scrittura, immagino.
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Re: Origine Biblica dell'Angeologia (citata dal Talmud)

Messaggio da Gianni »

I masoreti erano scrupolosissimi. Pensa che per rispettare il sacro testo idearono un sistema di vocalizzazione che non toccava minimamente le lettere: si inventarono punti e trattini da apporre sotto, a fianco e perfino dentro le lettere, ma senza alterarle. Il solo yod potrebbe essere semplicemente un errore di uno scriba. Oppure poteva essere scritto nei due modi.
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bgaluppi
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Re: Origine Biblica dell'Angeologia (citata dal Talmud)

Messaggio da bgaluppi »

Innanzitutto perdonate la mia ignoranza, e non fate caso se dico inesattezze. Sul testo (Nm 13:33) noto delle differenze: abbiamo הַנְּפִילִ֛ים e הַנְּפִלִ֑ים. Oltre allo yod mancante, c'è anche una vocalizzazione diversa? In cosa consistono le differenze? Perché Besasea ha scritto che "nello stesso verso abbiamo nefilim e nefalim". Fate conto di parlare ad un bambino di 5 anni...
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Re: Origine Biblica dell'Angeologia (citata dal Talmud)

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

La versione mitologica degli angeli caduti non spiega nulla, perché infatti si dovrebbe punire l'umanità per un peccato commesso da angeli caduti?
Sulla lingua ed i termini lascio a voi la discussione. Su questo punto però che la mitologia non spieghi nulla non è detto. L'umanità fu punita perchè probabilmente considerò gli angeli caduti come divinità- aggiungiamo anche che questi "caduti" fecero partorire le donne umane... altro abominio. Infatti quando Noè costruiva l'arca ordinata da Dio non mi pare che tutti gli altri capivano. Non credo che il peccato dell'aborto fosse il più grave da distruggere l'umanità. Gli assassini sono stati commessi sempre? Da ciò che comprendo dalle scritture il primo peccato contro Dio forse il più grave è adorare altre divinità. Il primo comandamento è chiaro.

Ok che ti interessa cosa dice il testo la prima cosa è questa hai ragione. Ma anche tu fai riferimento ad altre scritture , tramandazioni orali ebraiche per spiegare delle cose. I miti antichi di civiltà contemporanee antiche hanno sempre un fondo di verità. Cmq un dettaglio.

Per quanto quanto scritto nelle prime righe interessa a questo punto anche chi siano i giganti dopo il diluvio. Se sono esseri ibridi la storia continuò. Se invece hai ragione tu che furono frutto di esperimenti genetici (tant'è che esistevano anche frutti giganti) allora non c'è alcun collegamento in genesi.

Tuttavia mito o no se stiamo indagando per studio , per curiosità ecc.. si deve considerare tutto. Se ho tirato in mezzo anche i dinosauri è per questo. Almeno della loro esistenza abbiamo le prove. Anch'essi erano giganti.

Cmq , prima hai ragione analizzare la scrittura per bene. Il resto sono ipotesi come su alcuni termini mi pare di capire non ci sono certezze assolute ma nascono diverse interpretazioni.
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Re: Origine Biblica dell'Angeologia (citata dal Talmud)

Messaggio da Gianni »

Caro Antonio, sulla diversa vocalizzazione della stessa parola (una con uno yod in meno) in Nm 13:33, ti risponderà meglio Besaseà, che forse fa riferimento ad altre fonti. Per ciò che riguarda il Testo Masoretico, che è la versione ufficiale del Tanàch usata dagli ebrei, la vocalizzazione è esattamente la stessa.

Siccome la teoria degli angeli decaduti è collegata nel cosiddetto cristianesimo ai nefilìym, allego uno studio sulla questione.
Allegati
61. La predicazione di Yeshùa agli spiriti trattenuti in carcere.pdf
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