Origine Biblica dell'Angeologia (citata dal Talmud)

Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Origine Biblica dell'Angeologia (citata dal Talmud)

Messaggio da bgaluppi »

Assimilare i potenti della terra a gli astri non è a scopo di derisione perché anche il messia è definito "aielet hashachar" che uno dei nomi del pianeta Venere, la stella più luminosa del mattino.
Certamente, Besasea. Ma è il contesto che stabilisce se il paragone è ironico oppure no. Del re di Tiro, praticamente, si dice: "ma tu non eri l'astro mattutino, il figlio dell'aurora? E allora come mai saresti caduto dal cielo?". Una persona che si riteneva superiore a tutti, che cade miseramente come tutti.
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Origine Biblica dell'Angeologia (citata dal Talmud)

Messaggio da bgaluppi »

Giusto, Besasea, ho fatto confusione. Ma quello è il versetto a cui mi riferivo. Il grande e potente re di Babilonia un uomo come tutti. L'ironia si riscontra già nel v. 4 (uso la NR):

“Come! Il tiranno è finito?” [ironico]

Al v.6 l'agiografo descrive la sua grandezza e potenza: “Colui che furiosamente percoteva i popoli con colpi senza tregua, colui che dominava rabbiosamente sulle nazioni”. Al v.10 lo scrittore è ironico, di nuovo: “Anche tu dunque sei diventato debole come noi? Anche tu sei divenuto dunque simile a noi?” [ironico]. Stessa cosa al v.12, dove il titolo di stella del mattino, che spetta al Messia, è attribuito ironicamente al re di Babilonia, che invece cade miseramente: “Come mai sei caduto dal cielo, astro mattutino, figlio dell'aurora [הילל בן־שחר helel ben shahar]? Come mai sei atterrato, tu che calpestavi le nazioni?”.

Certo che quel titolo mette in evidenza la potenza del re, ma in questo contesto, ironico, è attribuito ironicamente. Se il Messia è "aielet hashachar", difficilmente lo può essere il re di Babilonia. La stella del mattino porta alla luce, come Venere anticipa il sole, il re di Babilonia certamente no. Quel termine mi pare esalti la vera grandezza, sotto tutti gli aspetti, non la mera potenza o la crudeltà che il re di Babilonia usava per percuotere le nazioni. Un tiranno non è affatto grande, come potrebbe essere paragonato seriamente alla stella del mattino? Infatti, l'autore sacro si domanda: ma come, sei caduto come qualsiasi uomo, tu che eri il figlio dell'aurora? Se è caduto, non era il figlio dell'aurora. Il Messia lo è, e non cade come un qualsiasi debole uomo. Mi sembra che qui l'ironia sia evidente.

Il termine lucifero è un'invenzione della Vulgata, non esiste. È una trasposizione in latino di ἑωσφόρος (eosfòros), letteralmente “portatore dell’aurora”, con cui la LXX traduce l'ebraico. È piaciuto alle religioni, che ci hanno ricamato sopra un "dio del male" che non esiste; e agli esoteristi, che lo hanno usato per designare la vera fonte di illuminazione, che origina dalla conoscenza.

Comunque non voglio portarvi di nuovo fuori tema. :-)
chelaveritàtrionfi
Messaggi: 4130
Iscritto il: venerdì 11 aprile 2014, 23:31
Località: Italia

Re: Origine Biblica dell'Angeologia (citata dal Talmud)

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Non mi sono chiari alcuni passaggi.
La traduzione corretta è "figli di Israel". ..ok
Riguardo i passi di Dt 32 ecc..è quindi corretta la traduzione di Luzzatto?

Riporto i primi versetti:
8 Quando l’Altissimo ('Ellion) assegnò il retaggio
alle genti, quando divise i figli d’Adamo,
stabilì i confini dei popoli giusta il
numero dei figli d’Israel. [Ciò allude,
secondo gli antichi, al numero 70,
comune ai popoli registrati nel Genesi,
Capo X, ed agl’individui componenti la
famiglia di Giacobbe, quando questi
passò in Egitto].
Ciò è avvenuto in passato e tu scrivi:
Ma questa poesia è anche una profezia che esprime il più grande degli eventi futuri descritti nella Bibbia: I confini delle nazioni saranno stabiliti secondo il numero dei figli di Israel perché saranno questi i re della terra della prossima era.
Ora, i successivi versetti:

9 Perciocchè il patrimonio del Signore (YHWH)
egli è il popol suo, Giacobbe è il suo
podere ereditario.
10 Lo trovò in una terra deserta, in una
solitudine, (in un luogo) d’urli
(d’animali) selvaggi [cioè nella schiavitù
egizia]: gli stette intorno, ne prese cura,
lo custodì come la pupilla del suo
occhio.

Israel è un nome che compare dopo che a Giacobbe venne dato tale nome.Corretto? Quindi diciamo che il popolo di Israel era il popolo di Giacobbe. Come avvenne la suddivisione secondo tale numero se ancora il popolo di Israel non esisteva ? :-\

Scusami tante domande. Faccio l'ultima più una conferma su un significato:

1.I governanti assegnati ai popoli chi erano?

2. Secondo gli storici, Israele significa «uomo» (ish) «di Rachele» (Rahel), poiché egli era marito di Rachele. In questa concezione quindi è Rachele ad essere matriarca eponima di Israele; tuttavia la grafia in questo caso è diversa, in quanto si dovrebbe scrivere ish-rach-el invece di Ish-ra-el.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
chelaveritàtrionfi
Messaggi: 4130
Iscritto il: venerdì 11 aprile 2014, 23:31
Località: Italia

Re: Origine Biblica dell'Angeologia (citata dal Talmud)

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Non "trovò", ma "provvederà ai suoi bisogni" in terra deserta.
Dalla lettura pare che si stia parlando dell'esodo.
Questa composizione poetita risale al tempo di Mosè. La Torah è una poesia che ci ricorda la via da seguire, non è un libro di teologia.
Come precedentemente esposto, secondo l'interpretazione al futuro i governanti delle nazioni saranno i figli di Israel dell'era futura.
Se tradurre al passato o al futuro se il termine , il verbo..lo consente , lo si comprende dal contesto giusto? Certamente Dio provvederà sempre per Israele.
1.I governanti assegnati ai popoli chi erano?
Quali governanti? A quale verso ti riferisci?
I governanti , gli altolocati, i giudici.... in genesi.
Leggendo la composizione poetica risalente al tempo di Mosè si riferisce al retaggio dei popoli intesi come nazioni? Se letta al passato quando Dio segnò i confini in base al numero dei figli di Israel chi erano i governanti di quelle nazioni? Uomini stabiliti da Dio? Questo non ho capito.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
chelaveritàtrionfi
Messaggi: 4130
Iscritto il: venerdì 11 aprile 2014, 23:31
Località: Italia

Re: Origine Biblica dell'Angeologia (citata dal Talmud)

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

chelaveritàtrionfi ha scritto:
Non "trovò", ma "provvederà ai suoi bisogni" in terra deserta.


Dalla lettura pare che si stia parlando dell'esodo.

Il senso è che Hashem provvederà ai bisogni del suo popolo in ogni condizione e ogni luogo e il peggiore dei luoghi è la terra deserta
Si, ok il contesto e le traduzioni ma bisogna capire a quale futuro oggettivo si riferisce. In ogni condizione , luogo ed anche tempo è l'interpretazione ed è ovviamente la realtà. Ma il testo sta parlando di un contesto specifico e non credo di un futuro ancora a venire
Secondo la mentalità biblica ogni re è stabilito da Dio. Nella halachà ebraica è anche prevista una benedizione per chi vede un re o un governante delle nazioni:
ברוך אתה יהוה אלהינו מלך העולם שנתן מכבודו לבשר ודם
Benedetto sei Tu Hashem, nostro legislatore, Re dell'universo, che ha dato della sua gloria alla carne e sangue.
Ciò può essere vero per ogni Re di ISraele non credo per i re di altre nazioni pagane dove il re stesso si definiva un dio
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Rispondi