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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Inviato: venerdì 18 gennaio 2019, 10:25
da Michele
Cosa ci rimane?

Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Inviato: venerdì 18 gennaio 2019, 10:36
da Michele
E si, ma di questo non bisognerebbe costruirci sopra dei dogmi che fanno dire inequivocabilmente a tutte le scritture, le stesse cose. Intanto c'è la Torah che dice qualcosa di completamente diverso dal messaggio evangelico e poi, i tanti libri che costituiscono questo capolavoro, hanno provenienze davvero diverse, sia di carattere che di tempo che di cultura. Quindi, indagare le scritture ha un senso, ma fargli dire qualcosa che abbiamo in testa, spacciandolo per verità assoluta, è diverso. Di un testo di questo genere, in base a quanto scritto letteralmente, c'è una chiave di lettura, ma poi ognuno può trarci decine di insegnamenti, senza per questo essere sminuita

Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Inviato: venerdì 18 gennaio 2019, 12:08
da Michele
:-)

Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Inviato: venerdì 18 gennaio 2019, 13:13
da matteo97
Sarà l'influenza dell'idea di perfezione del pensiero occidentale, tuttavia mi risulta paradossale, nonchè contradditorio, concepire l'esistenza di un Dio perfetto che crea molteplici realtà ed essenze imperfette e/o con attributi difettosi. Se la perfezione è definibile come il grado qualitativo massimo, tale da escludere qualsiasi difetto (che invece sono propri dell'opposto, cioè dell'imperfezione) è possibile anche applicare tale concetto alla moralità e all'etica per cui avremo che Dio essendo moralmente perfetto, Sommo Bene, debba necessariamente creare esseri moralmente perfetti, a lui subordinati, che non possono mai cedere a ciò che è reputato peccato (non esistendo tra l'altro) e che, perciò, conduce all'imperfezione morale cioè al male. L'intelletto non è solo teoretico, anche l'etica necessita dell'intuzione di valori universali, quindi ciò che Dio stabilisce essere buono (essendo Bontà egli stesso) è connaturato anche nell'intelletto delle sue creature razionali e spirituali in quanto egli le ha create direttamente, dovrebbero quindi rigettare le tentazioni in maniera simile al divino. Traendo le conclusioni, mi sembra che tali premesse non si estendano alla mentalità biblica e che, come dice Gianni, si voglia applicare alla Scrittura un concetto di perfezione che non le è propria, il che renderebbe sotto un'ottica differente plausibile l'Adam e l'Eva che incorrono nella tentazione.

Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Inviato: venerdì 18 gennaio 2019, 14:08
da Tony
Vorrei esprimere un pensiero forse simile a quello di Matteo .Anche se l'uomo fosse stato perfetto ,non avrebbe avuto bisogno del consiglio di Dio ?
Infatti i valori morali dell'unione matrimoniale sono espressi già prima dell'errore commesso dai due. Secondo me anche l'osservanza del giorno in cui Dio cessa di fare le cose ,il sabato.Oppure il fatto di aver disobbedito ad un semplice comando ,non mangiare dell'albero .

Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Inviato: venerdì 18 gennaio 2019, 14:22
da Tony
Anche una bella "interlocuzione" in un forum non è niente male
:d

Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Inviato: venerdì 18 gennaio 2019, 14:36
da Tony
Anche il fatto che Noè conoscesse la differenza tra animale puro ed inpuro non è scontato . Non c'è scritto ma Qualcuno glielo avrà insegnato .

Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Inviato: venerdì 18 gennaio 2019, 14:40
da matteo97
Il libro è di Maimonide: La guida dei perplessi.
Ne esiste una versione in pdf?

Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Inviato: venerdì 18 gennaio 2019, 18:23
da Michele
Ma la guida dei perplessi è questa?
https://girgenti.files.wordpress.com/20 ... essi-1.pdf
Nel senso che anche questo riassunto va bene?
Comunque la si può visualizzare (e non scaricare), qui:
http://lamisticadellanima.blogspot.com/ ... lessi.html
o qui
https://books.google.it/books?id=HbIcD2 ... si&f=false

Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Inviato: venerdì 18 gennaio 2019, 23:21
da Michele
Sto leggendo l'introduzione, ed è molto interessante. Sta parlando dell'incorporeità di COLUI CHE E', sta dicendo che D-o è incorporeo. Questo secondo me è vero fino ad un certo punto. La materia, e quindi noi, è l'ombra della realtà spirituale. Ma la realtà spirituale, rappresentata al massimo grado da COLUI CHE E', deve avere una forma spirituale.