Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

trizzi74
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Messaggio da trizzi74 »

Ciao Gianni, nel tuo studio sul ruolo di satana poni questa domanda a cui rispondi con varie scritture del N.t.: È possibile attribuire a satana una forma personale?
Dall'interpretazione che dai a questi versetti mi sembra che non hai dubbi che satana sia una reale entità spirituale. Giusto oppure ho frainteso il tuo studio?
Ultima modifica di trizzi74 il lunedì 12 giugno 2017, 22:55, modificato 1 volta in totale.
"Le religioni sono sistemi di guarigioni per i mali della psiche, dal che deriva il naturale corollario che chi è spiritualmente sano non ha bisogno di religioni."
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Daminagor
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Messaggio da Daminagor »

L'angelologia non è ebraica ma arriva al cristianesimo da correnti enochiche che non erano ebraiche
Israel, in linea di massima anche io trovo accettabile la spiegazione che hai linkato da consulenza ebraica. Però sul fatto che l'angelologia non appartenesse per nulla all'ebraismo....sono d'accordo a metà. Di fatto gli stessi ebrei riconoscono che dopo l'esilio ci fù una forte contaminazione riguardo le figure spirituali.
In sintesi: non esistono esseri spirituali al di fuori di D.O
Anche qui ci sarebbe da dibattere parecchio. La Bibbia effettivamente racconta di credenze ebraiche riguardo spiriti o demoni. Lo stesso divieto di praticare la stregoneria lascerebbe pensare che il divieto si applichi a qualcosa che si crede reale. Tant'è che ben più d'una corrente dell'ebraismo prende in considerazione l'esistenza di spiriti, quand'anche fossero solo quelli dei morti e non per forza demoni.
Dico solo che nelle S.G. ci sono delle nuove rivelazioni per l'allora ortodossia che riguardano la sfera spirituale. satan non sembra essere solo un istinto ma un entità che agisce .
Questo mi trova d'accordo. In fondo, quello che sarebbe diventato cristianesimo, è nato come una "corrente" di insegnamento ebraica. Quella del rabbi Gesù in particolare. Sebbene, andando a spulciare il Talmud ritroviamo in buona parte gli stessi insegnamenti di Gesù, da cui, sembra che Egli abbia tratto, essendo cresciuto in quella cultura.

Riguardo l'analisi dei "versi particolari", io (con i miei limiti) partecipo volentieri. Se Antonio, Gianni e Noiman volessero contribuire ulteriormente, sono sicuro che potremmo imparare molto.
trizzi74
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Messaggio da trizzi74 »

Israel75 ha scritto: Dico solo che nelle S.G. ci sono delle nuove rivelazioni per l'allora ortodossia che riguardano la sfera spirituale. satan non sembra essere solo un istinto ma un entità che agisce .
Questo aspetto che metti in evidenza potrebbe essere un modo per eliminare l'apparente contraddizione esistente tra l'A.T. e il N.T.
Un altro modo potrebbe essere quello di considerare tutti quei passi biblici del N.T. che parlano di satana in senso simbolico o metaforico.In questo ultimo caso servirebbe una trattazione accurata di ogni singolo versetto per capire quale significato dare al termine satana in quel contesto.
Comunque non escludo che Ezechiele 28:11-19 sia una prima apertura a quell'insegnamento esposto nelle scritture greche che vede satana come una reale entità spirituale ( es. Apocalisse cap. 12)
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Israel75
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Messaggio da Israel75 »

Grazie Trizzi sto leggendo il versetto , è interessante , devo elaborare....
Ma perchè dal re di Tiro si passa al cherubino? :-O :-O :-O :-)
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Messaggio da trizzi74 »

Se vai nella cartella "satana e il riscatto" a pag.45 troverai due pdf che ho postato ieri. In essi troverai un ottimo commento su questi versetti di Ezechiele.
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Israel75
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Messaggio da Israel75 »

ok :-)
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Messaggio da trizzi74 »

Caro bgaluppi, secondo te l'autore di 2 Pietro 2:4 e Giuda 6 credeva che la condanna di questi angeli da parte Dio fosse un fatto realmente accaduto?
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bgaluppi
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Messaggio da bgaluppi »

Trizzi, come Gianni ha evidenziato nel suo studio, il Libro di Enoch è un testo giudaico che fu escluso dal canone ebraico solo alla fine del I sec. durante il concilio di Jamnia, e dunque era ancora tenuto in considerazione durante tutto il I sec., tanto che fu tradotto in greco verso il 50 E.V. A Qumran, nella grotta 4Q, sono stati ritrovati numerosi frammenti del primo libro di Enoc, scritti in aramaico, quindi il testo era conosciuto e studiato ai tempi di Yeshùa e anche prima. Leggendo ciò che scrivono Pietro e Giuda e tenuto conto del fatto che — nel momento in cui le loro lettere venivano scritte — Enoch non era ancora stato escluso ufficialmente dal canone degli scritti sacri, è possibilissimo pensare che prendessero l'interpretazione enochica di Gn 6:4 come buona. Ma ciò fa di loro dei giudei enochiani? O degli esseni eretici? Ciò che conta è l'uso che fanno di quella interpretazione nel contesto del loro discorso, che, attraverso vari esempi, verte a comunicare un insegnamento preciso. Dunque, l'ispirazione riguarda il contenuto del discorso, non le parole usate:

“il Signore sa liberare i pii dalla prova e riservare gli ingiusti per la punizione nel giorno del giudizio; e soprattutto quelli che vanno dietro alla carne nei suoi desideri impuri e disprezzano l'autorità.” — 2Pt 2:9,10
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Israel75
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Messaggio da Israel75 »

Dunque proviamo, il primo estratto particolare ma famosissimo è l'episodio di Gesù nel deserto:

Lc 4:1-13 Gesù, pieno di Spirito Santo, ritornò dal Giordano, e fu condotto dallo Spirito nel deserto per quaranta giorni, dove era tentato dal diavolo. 2 Durante quei giorni non mangiò nulla; e quando furono trascorsi, ebbe fame. 3 Il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di' a questa pietra che diventi pane». 4 Gesù gli rispose: «Sta scritto: "Non di pane soltanto vivrà l'uomo"».
5 Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un attimo tutti i regni del mondo e gli disse: 6 «Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni; perché essa mi è stata data, e la do a chi voglio. 7 Se dunque tu ti prostri ad adorarmi, sarà tutta tua». 8 Gesù gli rispose: «Sta scritto: "Adora il Signore, il tuo Dio, e a lui solo rendi il tuo culto"».
9 Allora lo portò a Gerusalemme e lo pose sul pinnacolo del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù di qui; 10 perché sta scritto:
"Egli darà ordini ai suoi angeli a tuo riguardo,
di proteggerti"
11 e "Essi ti porteranno sulle mani,
perché tu non urti col piede contro una pietra"».
12 Gesù gli rispose: «È stato detto: "Non tentare il Signore Dio tuo"».
13 Allora il diavolo, dopo aver finito ogni tentazione, si allontanò da lui fino a un momento determinato.


Quello che si può notare è che innanzitutto le tentazioni dono 3.
il satan prima fà leva sulla fame , poi sul fatto dei "regni" che sono suoi e che dona a chi vuole, ed infine sul fatto che gli angeli lo avrebbero protetto in caso di pericolo.
Dunque se il satan è solamente l'istinto cattivo dell'uomo come può tentate Gesù che è nato dallo spirito di DIO (è Yeshua che dialoga con sè stesso?) ?
E come può anche fosse un dialogo allegorico il satan citare la scrittura? :-? :-? :-?
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
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Daminagor
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche

Messaggio da Daminagor »

Dunque se il satan è solamente l'istinto cattivo dell'uomo come può tentate Gesù che è nato dallo spirito di DIO (è Yeshua che dialoga con sè stesso?) ?
E come può anche fosse un dialogo allegorico il satan citare la scrittura?
Forse la vicenda non è mai realmente accaduta ma è allegorica come Giobbe?
Del resto, se gli ebrei dell'epoca sapevano che il racconto di Giobbe e del satan è una allegoria con lo scopo di insegnare una lezione, perchè non potrebbero aver applicato lo stesso criterio narrativo anche per l'episodio delle tentazioni di Gesù nel deserto?
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