AEnim ha scritto: ↑giovedì 21 settembre 2023, 9:40
Noiman, l'avevo chiesto esplicitamente a Gianni, ma naturalmente anche a te (cosa evidentemente scontata) ma non mi avete filato di pezza.
AEnim ha scritto: ↑giovedì 14 settembre 2023, 22:12
Ho trovato questa lettura di Isaia 45:7
Il profeta Isaia lo dice così: "Io sono YHWH, e non ce n'è nessun altro ! Io sono Colui che forma la luce ( אור , 'o ) e Colui che crea le tenebre, facendo שלום ( shalom , totalità) e רע ( ra' , male, = rottura, assenza di integrità). Io sono YHWH che fa tutte queste cose" (Isaia 45:7).
Tu che hai sicuramente vocabolari ebraici, è possibile shalom = totalità e di conseguenza 'ra' come rottura e assenza di integrità?
L'ho trovato su un sito che consulto abitualmente perchè dà dritte di solito buone - finora non ci ho mai trovato fregature - ma non è certificatissimo perchè non è ebraico.
Ora, che 'ra' abbia un campo semantico molto allargato questo lo so (d'altronde anche la nostra parola 'male' nel linguaggio comune).
Qui però prenderebbe il suo senso strettamente in relazione alla lettura di shalom.
Ora ho vaghi ricordi di aver già letto qualcosa del genere ma chissà dove e chissà quando.
Certo che shalom venga tradotto 'pace' ma in realtà abbia significato più complesso ricordo di averlo 'sentito dire' da qualcuno, ma chissà da chi e quando.
Mi date qualche pezza d'appoggio per favore del campo semantico di 'shalom' e di 'shalom' come 'totalità'?
Grazie.
Gianni ha scritto: ↑giovedì 21 settembre 2023, 9:46
“Io sono il Signore [Yhvh], e non ve n'è alcun altro; che formo la luce, e creo le tenebre; che fo la pace, e creo il male. Io sono il Signore [Yhvh], che fo tutte queste cose”. - Is 45:6b,7, Diodati.
Nel testo ebraico וּבֹורֵא רָע (uvòre ra), “e creante [il] male”; il verbo (בָּרָא, barà) è lo stesso identico usato per la creazione dei cieli e della terra.
Per il resto dirà meglio Noiman.
Isaia era stato citato qui , e era rimasto in sospeso il mio quesito, che non è male chiarire quanto più visto che c'era chi opinava e visto cosa opinasse, e che comunque si risolve in pochissimi passaggi.
C'entrare c'entra, tanto con 'satana' quanto con Behemot e Leviatan e quindi poi pure con Apocalisse.
Infatti in Giobbe abbiamo
40:15
הִנֵּה-נָא בְהֵמוֹת, אֲשֶׁר-עָשִׂיתִי עִמָּךְ;
חָצִיר, כַּבָּקָר יֹאכֵל
40:19
הוּא, רֵאשִׁית דַּרְכֵי-אֵל; הָעֹשׂוֹ, יַגֵּשׁ
חַרְבּוֹ
.......
Ok.
יוֹצֵר אוֹר וּבוֹרֵא חֹשֶׁךְ
iotzer (formante) or (luce) uvorè (e creante) oshech (tenebra) la stessa oshech presente in bereshit
עֹשֶׂה שָׁלוֹם וּבוֹרֵא רָע
osseh shalom uvorè ra
Il verbo barà utilizzato due volte riconduce a Genesi senzameno così come i termini oshech e or li leggiamo lì.
Che mi dici di osseh עֹשֶׂה , il verbo applicato a shalom?
Shalom come totalità e ra' , male, come rottura, assenza di integrità, sarebbero quanto mai sensati qui, soprattutto in presenza dei verbi creare (barà) e formare, tutti riconducenti a Genesi.
Ma 'osseh' che verbo è? Che radice, che forma, dove altro viene usato?