Non è così. Il canone ebraico era già chiuso prima che Yeshùa nascesse. Flavio stesso lo conferma nel I sec. Enoch non fa parte dell'antica Septuaginta e gli storici ebrei Flavio e Filone nel I sec. non lo citano tra i canonici ebraici. Poi, sulla canonicità di 2Pt e Giuda c'erano controversie nel II secolo e ce ne sono ancora oggi secondo la critica moderna. Informati anche su questo.È il Libro di Enoch che Pietro cita, non la Scrittura.
Questo rimane sempre un pensiero tuo e di chi vai dietro. Se Petro ha citato Enoch allora vuol dire che è Scrittura.
Ma insomma, Pietro cita Enoch e dici che non è Scrittura. Giovanni dice che Gesù é unigenito dio e hai da ridire sui manoscritti. Ma sei incontentabile. Ti ripeto, fatti una Bibbia per conto tuo, così puoi togliere e mettere tutto quello che ti piace.
Il Libro di Enoch era molto conosciuto.
E chi lo dice, tu? Non era molto conosciuto e lo hanno cito sia Pietro che Giuda, figuriamo se lo fosse stato. Se lo hanno citato è perché era presente nelle Scritture Ebraiche successivamente fu tolto.
Tuttavia, fanno parte del canone biblico attuale. Ma resta il fatto che Pietro e Giuda citano un libro apocrifo. E che fosse molto conosciuto non lo dico io, lo dicono tutti perché è così. I ritrovamenti di frammenti di Enoch in aramaico a Qumran dimostrano che era un libro letto e studiato. Faceva parte della letteratura giudaica apocalittica ed era antico (IV-II sec. aEV) e dunque i giudei lo leggevano. Gli esseni potevano anche considerarlo come canonico. Tuttavia, Enoch è un libro pseudoepigrafico apocrifo scritto dopo l'esilio.
Basta leggerlo Enoch per capire quanto sia distante dalla letteratura ebraica biblica e tradizionale. La dottrina degli angeli caduti non è neppure menzionata sul Talmud.