Grazie Sandro per questa cartella, molto interessante.
L'avevo letta...ma mi mancavano alcuni pezzi ed è scomparsa.
Comunque, da ciò che ricordo a mente, inserisco alcuni spunti ecumenici.
N.B. solo per Sandro che s'interessa di ecumenismo!
Un appunto di diritto canonico della Chiesa Cattolica:
"Con il Codice del 1917 la Chiesa era considerata una società perfetta, gerarchicamente strutturata. Protagonista della vita ecclesiale non era né la comunità, né tanto meno il singolo fedele, ma esclusivamente l'autorità ecclesiastica, la quale si era sostanzialmente identificata con la Chiesa stessa.
I fedeli erano rilevanti solo nella misura in cui si avvalevano, per la loro salvezza, degli strumenti offerti dalla gerarchia e ad essa si assoggettavano. In buona sostanza il fedele non era preso in nessuna considerazione.
Con il Vaticano II le cose si sono radicalmente capovolte: alla precedente centralità del clero, si è sostituita quella del fedele, che trascende la figura sia del laico che del chierico, e in cui si ricomprendono indistintamente tutti battezzati, senza distinzione di condizione (c.204), e a tutti si riconosce una pari dignità (c.208). Si introduce, per la prima volta, il concetto di "popolo di Dio" (c.204) volendo con ciò superare corporativismi o prevaricazioni all'interno della Chiesa, e per sottolineare ancor più la comune appartenenza a Cristo in cui siamo tutti, indistintamente, un'unica realtà (Gal 3,28). In questa prospettiva, ora, tutti i componenti la Chiesa sono di fatto e di diritto recuperati e tutti, in ugual modo, sono chiamati ad essere primi protagonisti nello svolgimento della missione della Chiesa".
http://digilander.libero.it/longi48/Dir ... nonico.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
A proposito di Valdo e della sua storia. (Ottimo anche il richiamo a S.Francesco che ho letto).
Oggi esistono diverse realtà in cui i cattolici laici fanno "predicazione di strada". Come pure esistono varie realtà "casalinghe", cioè gruppi piccolissimi (anche solo 2 o 3 o 4 persone, senza legami fissi) che s'incontrano a casa loro per leggere la Bibbia, discuterne e pregare, mentre il loro segno di unione con la Chiesa rimane la Messa domenicale (o del sabato sera per quelli che preferiscono questa strada).
L'unione principale tra tutti i cattolici è infatti principalmente spirituale: pensiamo ad esempio anche agli ammalati il cui unico contatto con la Chiesa Universale può essere solo la Messa seguita in tivù, oppure, se non potessero seguire neppure quella sono uniti a tutti noi attraverso la preghiera. (pensiamo anche agli incarcerati cristiani a causa della fede, in varie parti del mondo).
C'è oggi un'ampia varietà di cosiddetti "carismi" e sensibilità nella Chiesa, pienamente accettati, anzi promossi: da molti anni (da prima che io nascessi, quindi da almeno 40 anni) i sacerdoti e i vescovi spingono i laici a prendere decisioni più "autonome" e "inventare" iniziative.
Si assiste così attualmente ad una società cattolica molto varia: c'è a chi piace stare un giorno sì e uno no intorno alla chiesa parrocchiale e ai gruppi che si formano, e chi partecipa solamente alle funzioni necessarie, senza che questo fatto impedisca una piena comunione con tutti gli altri.
Nella mia esperienza, inoltre, oggi il parroco si mette in un atteggiamento paritario col laico, fermo restando che il Sacramento ordinario viene dato sempre dal sacerdote.
Tutto ciò che ho scritto sopra è stato per dire che oggi Valdo non avrebbe costituito nessuno scandalo all'interno del cattolicesimo.
In molti casi di 'scismi' si è trattato, secondo me, nei tempi antichi, veramente di teste dure da entrambe le parti, che si sono scontrate.
Molte chiese divise oggi si stanno riunendo. Con gli ortodossi praticamente già ci siamo, manca solo un cavillo (mi risulta infatti che a livello teologico e "politico" ci siano già le vie di accordo, anche perché abbiamo i sacramenti in comune e la teologia pure, a parte qualche dettaglio minimo).
Con alcune chiese orientali inoltre ci siamo già riuniti dopo 1500 anni, rendendoci conto che erano davvero solo questioni terminologiche e di culture che non si parlavano. Sembra pazzesco, ma è così. E molte volte è sufficiente andare a rileggere gli antichi contenziosi per venirne a capo. Metto un link dove si spiega come noi cristiani cattolici ci siamo riuniti (tra il 1984 e il 1997) dopo 1500 anni ai cristiani Copti, Siri, Etiopi, Assiri, Armeni
http://www.gliscritti.it/dchiesa/armeni.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
Un'altra osservazione che farei rispetto alle divisioni con le chiese riformate è che queste divisioni paradossalmente hanno fornito molti buoni sviluppi anche al cattolicesimo: vedi tutti gli studi teologici provenienti dai protestanti (per non dire direttamente le scienze teologiche) stimolati da loro. E anche la patristica, giusto per dirne un'altra, che oggi è un filone di studio pienamente cattolico, ma gli iniziatori sono stati i protestanti.
Il problema fondamentale con le chiese protestanti/riformate rimangono i sacramenti e in parte... ...quel "sola fide, sola gratia, sola scriptura". In effetti è uno scoglio.
Sulla grazia, teologicamente una via comune con i cattolici c'è, e anche sulla fede. Ma la Sola Scrittura, ahia!!
E d'altra parte è la Sola Scriptura che sta facendo nascere migliaia di nuove chiese protestanti in tutti i continenti, salvo poi magari chiudere i battenti qualche anno dopo....
Non avere un ancoraggio per la Scrittura, cioè considerare la Scrittura disancorata,secondo me determina troppe direzioni divergenti su cui non si riesce a convergere.
(L'ancoraggio cattolico come forse già sai è la Tradizione e il Magistero che devono procedere in armonia con la Scrittura, e senza contraddirsi tra questi tre pilastri. N.B. per gli inesperti: "tradizione" è un termine specialistico e NON significa in alcun modo "tradizione popolare").
Sui preti sposati o non sposati non ci sarebbe problema: non trattandosi di dogma, si potrebbe prevedere categorie diverse e scelte diverse (anche tra gli ortodossi è così).
Sinceramente io apprezzo il fatto che ci siano sacerdoti consacrati per il sacerdozio ministeriale oltre ai fedeli laici (sacerdozio regale), al di là del fatto della necessaria (per noi) successione apostolica valida.
Come in oriente ci sono i monaci buddisti che praticano castità e regole particolari, io condivido questa modalità del cattolicesimo. Tra l'altro noi abbiamo anche le figure dei laici (e laiche) consacrati.
Inoltre trovo che tutto il monachesimo sia un'immensa ricchezza che ha accompagnato la nostra storia millenaria.
Sandro, quando ripubblichi la Storia della Chiesa Valdese, mi rileggo le parti mancanti e ripasso anche quello che avevo già letto. Molto bello
