da questo punto in poi non si capisce nulla, almeno io. E tra l'altro si mettono in mezzo espressioni che con lo spirito non c'entrano nulla. Cosa c'entra il contesto di un tribunale con lo spirito? E cosa c'entra " a chi molto è stato affidato..."?Scopriamo così che il verbo παρατίθημι (paratìthemi) – cui paratìthemai è presente indicativo – significa “affidare / depositare / dare in custodia”. Ora è sufficiente? Non ancora
Per me il discorso è chiuso con l'affermanzione "affidare / depositare / dare in custodia", che poi è in sostanza quello che avevo dedotto. Trattasi di fortuna? Non saprei, tutto il resto è molto oscuro e non capisce dove dovrebbe andar a finire, un discorso iniziato in un modo. Non si può decontestualizzare un verbo e inerirlo in una materia giudiziaria come in una di "consegne", (a chi è stato affidato..).
Riporto anche qui, quanto avevo riportato nell'altro post di "anima":
Codice: Seleziona tutto
L'anima, costituisce con lo spirito (Pneuma), la parte del nostro essere che sfugge all'ordinaria osservazione e controllo umani: è il regno spirituale. Tanto è vero che alla morte lo spirito si diparte dal corpo: "E Gesù, avendo di nuovo gridato con gran voce, rese lo spirito"; " E lapidarono Stefano che invocava Gesù e diceva: Signore Gesù, accogli il mio spirito" .