PASSI DELLA BIBBIA CHE FANNO DIFFICOLTA'

[Giovanni]

C'è Piegiorgio Odifreddi che va affermando che la Bibbia non può esse un libro divinamente ispirato perché contiene, tra l'altro molti fatti contro l'umanità. Ci sono poi altre persone che stanno a studiare la Bibbia e riportano su Facebook cose terribili scritte in essa, fatti che realmente sono riportati.
Io ne voglio riferire due, quelli che mi sembrano i più efferati segni di una superstizione disumana;
Lo spirito del Signore si posò su Iefte, il quale, percorsi i territori del Galaad e di Manasse, raggiunse Mizpa del Galaad e da qui marciò contro gli Ammoniti. Iefte fece un voto al Signore con queste parole: "Se tu mi farai vincere gli Ammoniti, quando tornerò vincitore dalla guerra contro di loro, colui che uscirà per primo dalle porte di casa mia per venirmi incontro sarà sacro al Signore e glielo offrirò in olocausto."
Iefte mosse, dunque, contro gli Ammoniti e il Signore li dette in suo potere. Egli li sconfisse da Aroer fino a Minnit, conquistando venti città, e fino ad Abel-Cheramin. Fu una grandissima disfatta, in conseguenza della quale gli Ammoniti furono umiliati dinanzi agli Israeliti.
Quando Iefte tornò a casa sua in Mispa, sua figlia gli uscì incontro per prima, guidando un gruppo di fanciulle che danzavano al suono del cembali. Era la figlia unigenita, perché egli non aveva altri figli, né maschi né femmine. Quando egli la vide, si stracciò le vesti ed esclamò: "Ahimè, figlia mia, davvero tu m'hai prostrato nel dolore! Sei tu la causa del mio turbamento, che io t'ho promesso al Signore e non posso tirarmi indietro!" Essa gli rispose: "Padre, se hai fatto una promessa al Signore, poiché egli ti ha concesso di vendicarti dei tuoi nemici, gli Ammoniti, fa' di me secondo la tua promessa". Essa disse a suo padre: "Si compia su di me la tua promessa: concedimi due mesi perché io me ne vada con le mie compagne su per i monti a piangere la mia verginità".
Il padre le disse: "Va'" e la lasciò andare per due mesi. Essa andò insieme alle sue compagne a piangere sui monti la sua verginità. Finiti i due mesi, essa tornò da suo padre, il quale compì su di lei il voto che aveva fatto.
Essa non aveva conosciuto uomo; per questo nacque in Israele l'usanza che le ragazze in Israele vadano tutti gli anni per quattro giorni sui monti, a celebrarvi il lamento della figlia di Iefte il Galaadita. (GIUDICI 11,29 - 40)
e
Quando il re di Moab vide che non poteva sostenere il combattimento, prese con sé settecento uomini armati di spada e tentò di aprirsi un varco verso il re di Edom, ma non vi riuscì. Allora prese il suo figlio primogenito, che doveva regnare al suo posto, e lo immolò in olocausto contro le mura. Ma si scatenò una grande collera contro gli Israeliti che si allontanarono da lui e ritornarono al loro paese. (2RE 3, 26 - 27) Questa usanza, anche se non il fatto specifico, è confermata da Plutarco, Moralia, De Defectu Oraculorum, 14, 417, Cs)
Ora io leggo la BIBBIA nell'edizione e traduzione Nuovissima delle Edizioni Paoline, non credo che racconti fatti che non sono riportati nei manoscritti. Mi chiedo se non ha ragione Odifreddi che dice che la Bibbia è contro la morale, anche la più elementare e tutti quelli come lui.
Se mi potete dare una spiegazione.

[marco]

....la Bibbia non può esse un libro divinamente ispirato perché contiene, tra l'altro molti fatti contro l'umanità....
Chi afferma tali cose sicuramente legge ancora libri per bambini di asilo: Biancaneve e i sette nani e Cappuccetto rosso.
Si scandalizzano del fatto che la Bibbia contiene cose raccapriccianti? Beh, la storia umana non è infarcita di queste cose? L'uomo non è incline al male?

[Michele]

La Bibbia è un libro divinamente ispirato, ma purtroppo, questo fenomeno chiamato ispirazione non è ancora ben noto. Cioè, che sia ispirato non v'è dubbio, ma gli uomini ispirati, siamo sicuri che abbiano riferito esattamente tutto il pensiero di Dio? Io credo che molto di quanto è stato scritto, esula dall'ispirazione vera e propria. Certi autori e quindi certi libri, sono più "puri" di altri.

[AKRAGAS]

...ora si che si spiega bene e si armonizza con il restante contesto. Una risposta saggia che lascia muto l'ignorante che parla a vuoto con l'intenzione di screditare Dio e coloro che ad Egli si affidano.
Grazie Besàseà è un piacere di rileggerti.

Ps. La Bibbia tradotta è piuttosto fuorviante. Il problema, caro oxigen, lo sposterei sul danno prodotto dalle traduzioni del testo Biblico e sulle dottrine.
Certamente oggi Besàseà, in qualità di traduttore preparato, ha dato un colpo risolutore a tutta la questione. Quindi non direi che la bibbia sia un testo di barzellette ma che viene usato malamente da incompetenti come se lo fosse.

[Giovanni]

Devo dire che non conosco l'ebraico; comunque rilevo che la mia traduzione è delle autorevolissime Edizioni Paoline, curata da eminenti studiosi cattolici - romani, per cui io ritengo che se avessero potuto, onestamente, difendere la Bibbia e presentare un'altra versione del fatto lo avrebbero sicuramente fatto
Se avrò tempo controllerò la Bibbia greca.

[AKRAGAS]

Ciao Giovanni.
Se hai del tempo facci sapere cosa rilevi nei testi in greco.
Sai, confrontando le varie traduzioni in lingua italiana spesso evidenzio differenze importanti. Per tale motivo, considero il senso che si desume nella lettura dei testi in ebraico del tanach come qualcosa che altrimenti si affievolisce o si stravolge quando si traduce.

[Gianni]

Carissimo Besaseà, lieto di rileggerti!

Sull'ispirazione della Bibbia c'è da dire che una delle sue prove è proprio quella che Odifreddi cita a confutazione dell'ispirazione. I biblisti lo chimano "candore biblico" e lo adducono come una delle prove interne.
Il candore biblico si mostra nel fatto che la Bibbia narra molte vicende raccapriccianti e perfino vergognose con assoluta obettività. Con candore, appunto. Ad esempio, non vengono taciute le biasimevoli azioni di alcuni gloriosi re d'Israele, come Davide e Salomone. Si pensi anche, per citare un paradosso, che un libro che parla spesso male degli ebrei (quando ovviamente è il caso) è proprio la Bibbia.

[Giovanni]

Ho verificato il testo greco dei passi in questione. Io ho il VETUS TESTAMENTUM GRAECUM a cura di J. N. Jager ed. Ambrosio Firmin Didot, Parigi, 1835 che è reperibile gratuitamente su INTERNET ARCHIVE. La parola che governa tutto, in ambedue i passi in esame, è olokautwma che deriva da olos, kaiw brucio tutto. Questa parola si trova principalmente nella Sacra Scrittura e significa appunto un sacrificio completo, uccisione e bruciamento della vittima, sia essa una persona umana che un altro essere vivente. Viene impiegata ad esempio in Ebrei 10, 6 che cita il Salmo 39,7ss. Ho verificato anche la Vulgata di San Gerolamo, ma essa dipende sempre da questa parola greca, voltata in latino.

[Gianni]

Certo è un'interpretazione, tuttavia mi pare non si accordi con tutto il contesto del libro.

Va tenuto conto dell'importante commento finale del libro di Giudici: "In quel tempo, non c'era re in Israele; ognuno faceva quello che gli pareva meglio". - Gdc 21:25.

Qui la mia analisi: http://www.biblistica.org/wordpress/wp- ... figlia.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;

[Giovanni]

E per 'altro passo, 2RE 3, 26s, il re di Moab, cosa ne dite, dipende sempre tutto da olocausto.