E' LECITO SGOZZARE NEL NOME DI DIO ?

[Antonio LT]

Oggi non si può credere a questo...non si può credere che in nome di Dio nemmeno allora si potesse uccidere!
Vorrei chiedere a tutti...Quanti di voi oggi ucciderebbero qualcuno anche se fosse Dio stesso a chiedercelo?
Beh io non perché sono buono...ma perché anche solo vedere un gattino che muore mi fa male...non potrei mai sterminare delle persone anche se me lo chiede Dio...e qualora succedesse io risponderei....tornando alla tua domanda Antonino...non sei forse tu onnipotente?Beh fallo tu...!!
Nella storia dell uomo e dei popoli si è sempre giustificata ogni violenza in nome di Dio!
Questo è inammissibile!
Per credere alle scritture bisogna prendere il pacco completo....quindi accettare anche che "il vero Dio" è stato una guida carnefice come è oggi Allah!
Chissà forse anche allora le persone provavano ribrezzo nel vedere il comportamento degli israeliti come lo proviamo oggi per i mussulmani estremisti!!
Di sicuro l uomo ha avuto sempre un cuore anche prima di Cristo e poteva dire benissimo no io non uccido nessuno!!

[bgaluppi]

Ciao Antonio!! Bentornato. Sono felice che tu sia di nuovo tra noi.

E faresti bene a non uccidere. Infatti, il comandamento dice "non uccidere", anzi, "non assassinare". Oggi, dopo l'avvento del Messia, non c'è bisogno di uccidere. Ma chiediti una cosa: ai tempi di Mosè, come avrebbe fatto il popolo di Dio a sopravvivere, in un mondo lontano da Dio, in cui la violenza e la morte facevano da padroni? Allora bisogna chiedersi una cosa: l'uomo uccideva perché lo voleva Dio o perché il mondo era sottoposto alle regole della morte?

[Antonio LT]

Ciao Antonio...grazie del bentornato
Hai scritto...:
"Oggi, dopo l'avvento del Messia, non c'è bisogno di uccidere..."
Il bisogno di uccidere può avere molti motivi...io credo che nella natura dell uomo uccidere non sia mai stata una bella cosa..e non ce ne era bisogno nemmeno prima del Cristo...il bisogno di uccidere dell uomo e sopratutto lo sterminio nella maggior parte dei casi è stato sempre per motivi religiosi o di potere politico...in entrambi i casi io non lo ammetto!
Ai tempi di Mosè come in tutti i tempi la violenza non è mai mancata...ma io chiedo a te...la malvagità prima del diluvio era diversa dalla malvagità ai tempi di Mosè?
Dov'è l onniscenza di Dio se poi ha dovuto nuovamente,dopo il diluvio, uccidere..uomini e anche bambini?
Io l equazione uccido tutti per far nascere mio figlio Yeshua da un Dio onnipotente proprio non la capisco!

[bgaluppi]

Il problema è che noi concepiamo Dio col pensiero umano. Crediamo che la vita reale sia questa che viviamo sulla terra, perché è tangibile; ma la nostra vita attuale e materiale, ai Suoi occhi, non è che un istante: oggi moriamo, un istante dopo viviamo. Noi, agli occhi di Dio, siamo già Suoi figli, ossia eterni e perfetti. Nella nostra temporalità sono passati migliaia di anni, pieni di guerre e sofferenze ma anche di momenti bellissimi; nel Suo tempo, che è eterno e immutabile, non è passato neppure un istante. La condizione in cui viviamo non è ciò che sarà, non è ciò che Dio vede nel presente; noi viviamo in questa condizione perché ce la siamo scelta. Siamo noi gli artefici della nostra sofferenza, non Dio; Dio ha guidato il Suo popolo in questo mare di sofferenza, per portarlo a destinazione. Questa destinazione è il Messia, che ci ha già resi vivi, ora e adesso.

Fino al suo avvento eravamo morti che camminano; guerra piú, guerra meno... Cosa cambia, se ci pensi? Vivere dieci anni in piú... Tutto torna alla polvere! Eravamo zombie senza Dio e senza uno scopo. “Lascia che i morti seppelliscano i loro morti”. E ci siamo scelti noi questa condizione, siamo noi fuori posto, non Dio; Dio è sempre stato lí, eterno e immutabile. Per questo ti dico che col Messia noi non siamo piú morti, ma siamo passati alla vita. Adesso non siamo piú morti che camminano. Dio ci ha tolto dalla precedente condizione, gratuitamente, poiché il prezzo lo ha pagato uno solo per tutti.

[Antonio LT]

Antonio cosa vuoi dire con oggi moriamo un istante dopo viviamo...?

[bgaluppi]

È un concetto profondo da comprendere. Il tempo come lo concepiamo noi, che "scorre", non esiste; siamo noi che ci consumiamo e quindi scorriamo dentro il tempo, che in realtà è eterno e immutabile. Noi siamo coscienti della nostra temporalità limitata, sappiamo che invecchiamo e poi moriamo. Anche ciò che ci circonda si consuma. Tutta la creazione materiale, noi comresi, si consuma e quindi è soggetta a temporalità.

Dio non è soggetto alla temporalità. Il Suo tempo è un eterno presente, un immutabile "adesso". Per questo il Messia dice che chi lo accetta ha già la vita, ora e adesso. Nel tempo di Dio, tutto avviene nello stesso istante: creazione, comparsa dell'uomo, caduta dell'uomo, morte, guerra, nascita del popolo di Israele, uscita dall'Egitto, morte, guerra, peccato, avvento del Messia, regno messianico (ritorno all'origine), vita. Il piano di Dio inizia con la vita e termina con la vita: tutto ciò che è in mezzo è un'illusione. Il principio della creazione contiene già il completamento. Nel Suo tempo, noi siamo già Figli di Dio, lo siamo sempre stati; la condizione in cui viviamo è frutto delle nostre scelte, ma terminerà inevitabilmente con la vita, non con la morte. Per cui, tutta la morte che noi percepiamo nella nostra temporalità, in realtà è come se non esistesse.

[Kalebh]

Ciao a tutti,
Senza ombra di dubbio su questo argomento credo ci siamo passati un pò tutti, le storie di quello che Dio ordinava nelle scritture ebraiche rispetto a quello che ci ha riportato Yeshua del pensiero di Dio spesso sembra stridere fortemente, se non addirittura a volte sembra ci siano contraddizioni.
Anche io all'inizio quando cominciai a leggere avevo gli stessi dubbi che bene o male immagino abbiamo avuto tutti e posso dire che per questi dubbi molti nel corso degli anni hanno preferito non credere a questo Dio che stermina uomini e animali, che ordina precisi rituali di sacrificio animale ecc. ecc. e io ero tra questi.
Io sono una povera bestia e quindi non ci penso lontanamente a cercare di capire cosa possa aver spinto Dio a prendere determinate decisioni e quando cerco o voglio capire con la mia mente, mi vengono in mente le parole che Dio stesso disse a Giobbe quando quest’ultimo voleva conto e ragione delle Sue decisioni:
Giobbe 38
1 Il Signore rispose a Giobbe di mezzo al turbine:
2 Chi è costui che oscura il consiglio
con parole insipienti?
3 Cingiti i fianchi come un prode,
io t'interrogherò e tu mi istruirai.
4 Dov'eri tu quand'io ponevo le fondamenta della terra?
Dillo, se hai tanta intelligenza!............

E noi dove eravamo quando Dio ha fatto tutto quello che ha fatto?

[Giorgia]

Kalebh caro, mi hai tolto le parole dalla bocca... Mi sa che sono un po' bestia pure io

[Kalebh]

Succede quando si vivono rapporti intensi con i quadrupedi!

[Antonio LT]

Quello che io mi chiedo...ma gli uomini prima del Messia erano bestie?Non erano degni forse anche loro di ricevere un messaggio d amore da parte di Dio?Le madri di quei figli morti ammazzati...non sono forse le stesse donne che abbiamo oggi?No oggi l isis sbaglia...allora tutto era lecito!
Giobbe fu messo alla prova da un Dio molto umano dal mio punto di vista....Dio che si mette in competizione con un uomo e vanta la sua creazione?Cos'è un figlio non ha diritto di fare domande al padre in fase di sofferenza,piuttosto lo sfida?
Io colui che ha creato tutto si che lo vedo....lo vedo attraverso la natura,il corpo umano,gli animali...ma lo vedo anche nelle tempeste,nei terremoti,nelle malattie...tanto da vantarsi non avrebbe!